domenica 12 dicembre 2021

La Partecipazione Civica e Politica nelle Regioni Italiane

 Tra il 2011 ed il 2020 circa 2 milioni di italiani hanno rinunciato alla partecipazione civica e politica

L’Istat calcola la partecipazione civica e politica nelle regioni italiane intesa come la percentuale “[…] di persone di 14 anni e più che svolgono almeno una attività di partecipazione civica e politica sul totale delle persone di 14 anni e più. Le attività considerate sono: parlano di politica almeno una volta a settimana; si informano dei fatti della politica italiana almeno una volta a settimana; hanno partecipato online a consultazioni o votazioni su problemi sociali (civici) o politici (es. pianificazione urbana, firmare una petizione) almeno una volta nei 3 mesi precedenti l’intervista; hanno letto e postato opinioni su problemi sociali o politici sul web almeno una volta nei 3 mesi precedenti l’intervista”.


Ranking delle regioni per valore della partecipazione civica e politica nel 2020. Al primo posto nella classifica per valore della partecipazione civica e politica ci sono il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia con un valore pari a 70,5%, seguiti entrambi dall’Emilia Romagna con un ammontare paria 69,9 e dal Piemonte con un ammontare pari a 69,5. A metà classifica vi sono l’Abruzzo con un valore pari a 63,3, seguito dalle Marche e dal Molise con un valore pari a 61 e dalla Valle d’Aosta con un ammontare pari a 59,9. Chiudono la classifica la Sicilia con un valore pari a 50,1%, la Campania con un valore pari a 48,9% e dalla Calabria con un ammontare pari a 43,8%. In media nel 2020 il 62,16% della popolazione residente nelle 20 regioni italiane ha dichiarato di partecipare alle attività civiche e politiche.

Ranking delle regioni per variazione percentuale del valore della partecipazione civica e politica tra il 2011 ed il 2020. Il Molise è al primo posto per variazione percentuale del valore della partecipazione civica e politica tra il 2011 ed il 2020 con un ammontare pari a 0,00, seguito dall’Abruzzo con un ammontare pari a -0,80% pari a -0,50 unità, e dal Lazio con un valore pari a -2,60% pari a -1,80%. A metà classifica vi sono l’Emilia-Romagna con un ammontare pari a -6,20% corrispondente a -4,60 unità, seguita dal Trentino-Alto Adige con un ammontare pari a -6,40% pari a -4,60 unità, e dalla Sicilia con un valore pari a -6,70% pari a -3,60 unità. Chiudono la classifica la Campania con un ammontare pari a -14,40% pari a -8,20 unità, seguita dalla Sardegna con un valore pari a -16,50% equivalente a -11,80 unità e dalla Calabria con un valore pari a -18,70% pari a -10,10 unità. In media il valore della partecipazione civica e politica è diminuita nelle regioni italiane di un ammontare pari a -7,22% pari a -4,78 unità tra il 2011 ed il 2020.

Nord. Il valore della partecipazione civica e politica nel Nord Italia è diminuito tra il 2015 ed il 2020 da un ammontare pari a 71,50% fino ad un valore pari a 68,60% ovvero una riduzione pari a -2,90 unità pari a -4,06%. Tra il 2015 ed il 2020 il valore della partecipazione civica e politica è passato da un valore pari a 71,50 unità fino ad un valore pari a 68,30 unità ovvero una variazione pari ad un ammontare di -3,20 unità pari a -4,48%. Tra il 2016 ed il 2017 il valore della partecipazione civica e politica nel Nord Italia è passato da un ammontare pari a 68,30 unità fino ad un valore pari 64,00 unità ovvero una riduzione pari ad un ammontare di -4,30 unità pari ad una variazione di -6,30%. Tra il 2017 ed il 2018 il valore della partecipazione civica e politica nel Nord Italia è diminuito da un valore pari a 64,00 unità fino ad un valore pari a 63,90 unità ovvero una variazione pari a -0,10 unità pari a -0,16%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore della partecipazione civica e politica nel Nord Italia è passato da un valore pari a 63,90 unità fino ad un valore pari a 62,50 unità ovvero una riduzione pari a -1,40 unità pari ad una riduzione di -2,19%. Tra il 2019 ed il 2020 il valore della partecipazione civica e politica nel Nord Italia è aumentato da un ammontare pari a 62,50 fino ad un ammontare di 68,60 ovvero una variazione pari a 6,10 unità pari ad un valore di 9,76%.

Centro. Il valore della partecipazione civica e politica nel Centro Italia è diminuito tra il 2015 ed il 2020 da un ammontare pari a 71,30 fino ad un valore pari a 66,50 ovvero una variazione pari a -4,80 unità pari a -6,73%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore della partecipazione civica e politica nel Centro Italia è diminuito da un ammontare pari a 71,30 unità fino ad un valore pari a 67,90 ovvero una variazione di -3,40 unità pari ad un ammontare di -4,77%. Tra il 2016 ed il 2017 il valore della partecipazione civica e politica nel Centro Italia è diminuito da un ammontare pari a 67,90 fino ad un valore pari a 64,20 ovvero una variazione pari a -3,70 unità pari a -5,45%. Tra il 2017 ed il 2018 il valore della partecipazione civica e politica nel Centro Italia è passato da un ammontare pari a 64,20 unità fino ad un valore pari a 61,70 unità ovvero una variazione pari a -2,50 unità pari ad un valore di -3,89%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore della partecipazione civica e politica nel Centro Italia è diminuito da un valore pari a 61,70 fino ad un valore pari a 60,90 unità ovvero pari ad una variazione di -0,80 unità pari ad un valore di -1,30%. Tra il 2019 ed il 2020 il valore della partecipazione civica e politica nel Centro Italia è cresciuta da un ammontare pari a 60,90 unità fino ad un valore di 66,50 unità ovvero pari ad una variazione di 5,60 unità ovvero pari ad un valore di 9,20%.

Mezzogiorno. Il valore della partecipazione civica e politica nel Mezzogiorno è diminuita tra il 2015 ed il 2020 da un ammontare pari a 56,70 fino ad un valore pari a 52,00 ovvero una riduzione pari a -4,70 unità equivalente ad un valore di -8,29%. Tra il 2015 ed il 2016 il valore della partecipazione civica e politica nel Mezzogiorno è passato da un valore pari a 56,70 unità fino ad un valore pari a 53,30 unità ovvero una variazione pari a -3,40 unità pari ad un valore di -6,00%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 il valore della partecipazione civica e politica nel Mezzogiorno è diminuito da un valore pari a 56,70 fino ad un valore pari a 53,30 unità ovvero una variazione pari ad un valore di -3,40 unità pari ad un valore di -6,00%. Nel passaggio tra i l 2016 ed il 2017 il valore della partecipazione civica e politica nel Mezzogiorno è diminuita da un valore pari a 53,30 fino ad un valore pari a 50,50 unità ovvero pari ad un valore di -2,80 unità pari ad un valore di -5,25%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore della partecipazione civica e politica nel Mezzogiorno è diminuita da un valore pari a 50,50 fino ad un valore pari a 50,30 unità ovvero una variazione pari a -0,20 unità pari ad un valore di -0,40%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore della partecipazione civica e politica nel Mezzogiorno è diminuito da un ammontare pari 50,30 unità fino ad un valore pari a 50,00 unità ovvero pari ad un valore di -0,30 unità ovvero pari ad un valore di -0,60%. Nel passaggio tra il 2019 ed il 2020 il valore della partecipazione civica e politica nel Mezzogiorno è cresciuto da un ammontare pari a 50,00 unità fino ad un valore pari a 52,00 unità ovvero una variazione pari ad un ammontare di 2,00 unità pari ad un ammontare del 4,00%.

Clusterizzazione. Di seguito viene proposta una clusterizzazione basata sull’algoritmo k-Means ottimizzato sulla base del coefficiente Silhouette. In modo particolare è stato scelto il numero di cluster massimo tale che nessuna delle regioni avesse un valore del coefficiente Silhouette. Ovvero è stato massimizzato il numero di clusters facendo in modo che ogni elemento avesse un valore del coefficiente Silhouette maggiore di zero. Il risultato è la presenza di quattro clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Sicilia, Campania, Calabria;
  • ·         Cluster 2: Marche, Abruzzo, Lazio, Valle d’Aosta, Sardegna, Umbria, Trentino-Alto Adige, Lombardia;
  • ·         Cluster 3: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Liguria, Piemonte;
  • ·         Cluster 4: Molise, Basilicata, Puglia.

In modo particolare è possibile ordinare i clusters sulla base del valore della mediana della partecipazione civica e politica: al primo posto vi sono le regioni del cluster 3 con un valore della mediana della partecipazione civica e politica pari a 69,70, al secondo posto le regioni del cluster 2 con un valore paria 64,90, seguito le regioni del cluster 4 con un valore pari a 54,70 e le regioni del cluster 1 con un valore della mediana della partecipazione civica e politica pari a 48,90. Ne deriva pertanto il seguente ordinamento dei cluters ovvero: C3>C2>C4>C1.  In modo particolare risulta assai evidente la distinzione tra il valore della partecipazione civica e politica nelle regioni del centro-Nord ed in modo particolare nel Nord-Est rispetto ai valori bassi della partecipazione civica e politica nelle regioni meridionali, tra le quali Sicilia, Campania e Calabria sono agli ultimi posti.

Machine Learning and Predictions. Di seguito vengono utilizzati otto diversi algoritmi di machine learning per la predizione del valore della partecipazione civica e politica nelle regioni italiane. Gli algoritmi sono addestrati con il 70% dei dati disponibili mentre il restante 30% viene utilizzato per realizzare l’attività di predizione vera e propria. Nello specifico la scelta degli algoritmi avviene per il tramite della capacità di minimizzare i seguenti errori statistici ovvero: “Mean Absolute Error”, “

Mean Squared Error”, “Root Mean Squared Error”, “Mean Signed Difference”. Ne deriva il seguente ordinamento degli algoritmi sulla base della capacità predittiva ovvero:

  • 1.      Linear Regression con un payoff pari a 6;
  • 2.      Gradient Boosted Trees con un payoff pari a 8;
  • 3.      PNN-Probabilistic Neural Network con un valore del payoff pari a 11;
  • 4.      Random Forest Regression con un valore del payoff pari a 17;
  • 5.      Simple Regression Tree con un valore del payoff pari a 18;
  • 6.      Tree Ensemble Regression con un valore del payoff pari a 24;
  • 7.      ANN-Artificial Neural Network con un valore del payoff pari a 28;
  • 8.      Polynomial Regression con un valore del payoff pari a 32.
  •  

Pertanto, l’algoritmo Linear Regression è il best predictor. In base all’analisi realizzata l’algoritmo predice i seguenti andamenti per le regioni indicate ovvero:

  • ·         Piemonte con un valore predetto in diminuzione da un valore pari a 69,50 fino ad un valore pari a 64,16 ovvero una variazione pari a -5,34 unità pari ad un valore di -7,68%;
  • ·         Liguria con un valore predetto in aumento da un ammontare pari a 69,10 fino ad un valore pari a 69,52 ovvero pari ad un valore di 0,42 unità pari ad un ammontare di 0,61%;
  • ·         Veneto con una variazione diminutiva da un valore pari a 70,50 unità fino ad un valore di 66,94 unità ovvero pari ad una variazione di -3,56 unità pari a -5,05%;
  • ·         Toscana con una variazione aumentativa da un valore pari a 67,20 unità fino ad un valore pari a 69,15 unità ovvero pari ad un valore di 1,95 unità pari a 2,90%;
  • ·         Lazio con una variazione diminutiva da un valore pari a 67,20 fino ad un valore pari a 64,77 unità ovvero pari ad una variazione di -2,43 unità pari a -3,62%;
  • ·         Basilicata con una variazione aumentativa da un ammontare pari a 53,60 unità fino ad un valore pari a 55,25 unità ovvero pari ad una crescita di 1,75 unità pari a +3,26%.
Complessivamente il valore della partecipazione civica e politica nelle regioni indicate è predetta in diminuzione ad un valore di 66,18 fino ad un valore di 64,98.
 

Conclusioni. Il valore della partecipazione civica e politica in Italia è diminuito tra il 2011 ed il 2020 di un ammontare pari a circa il 4,9%. Ovvero circa 2 milioni di persone aventi un’età superiore a 14 anni hanno smesso di partecipare alla vita civica e politica del paese. Ovviamente questo valore risulta essere ancora elevato nelle regioni del centro-Nord ed in modo particolare nelle regioni del Nord-Est dove circa il 70% della popolazione è attiva nella partecipazione civica e politica. Tuttavia il medesimo valore è molto ridotto nel Mezzogiorno e soprattutto in Campania, Sicilia e Calabria dove solo il 50% circa della popolazione partecipa alla vita civica e politica. Ne deriva ovviamente un quadro di contrapposizione tra aree del paese in un contesto complessivo nel quale comunque la partecipazione civica e politica tende a diminuire. Tuttavia i dati mostrano che tra il 2019 ed il 2020 in quasi tutte le regioni italiane, con eccezione della Valle d’Aosta, della Sardegna e della Calabria, c’è stata una crescita del valore della partecipazione civica e politica. E’ probabile che l’emergenza prodotta del covid-19 abbia spinto la popolazione ad avere un interesse più marcato nell’attività civica e politica, anche se magari limitata alla dimensione del digitale.































domenica 5 dicembre 2021

La Spesa in Ricerca e Sviluppo nei Paesi Europei

 


Tra il 2014 ed il 2021 è diminuita in media del 3,8% per i paesi considerati

 

Lo European Innovation Scoreboard-EIS calcola la variabile “R&D expenditure in the public sector” definita come la somma di tutte le spese di ricerca e sviluppo nel settore pubblico e nel settore dell’istruzione superiore. Il valore è calcolato come percentuale del Prodotto Interno Lordo.

Ranking delle nazioni europee per valore della spesa pubblica in ricerca e sviluppo in percentuale del PIL. La Danimarca è al primo posto per valore del ranking delle nazioni europee per valore della spesa in ricerca e sviluppo nel settore pubblico con un ammontare pari a 156,14, seguita dall’Islanda con un ammontare pari a 145,61 e dalla Germania con un valore pari a 142,11. A metà classifica sono presenti la Croazia con un valore pari a 68,42, seguita dalla Lituania con un ammontare pari a 66,67% e dalla Spagna e Serbia con un ammontare pari a 63,16%. Chiudono la classifica la Romania con un valore pari a 3,51%, seguita dall’Ucraina con un ammontare pari a 2,76 e dalla Bosnia and Herzegovina con un ammontare pari a 0%. In media i paesi analizzati spendono circa il 119,54% del PIL nel sostegno pubblico alla Ricerca e Sviluppo.

Ranking delle Variazioni Spesa in R&S nel Settore Pubblico tra il 2014 ed il 2021. La Grecia è al primo posto nella classifica delle variazioni della spesa in Ricerca e Sviluppo nel settore pubblico tra il 2014 ed il 2021 con un valore pari a 85,2%, seguita dalla Bulgaria con un ammontare pari a 80,00%, e dalla Croazia con un valore pari a 69,6%. Chiudono la classifica l’Italia con un ammontare pari a -8,3%, la Svezia con un valore pari a -9,3% e la Finlandia con un valore pari a -11,6%. Chiudono la classifica Malta con un valore pari a -76,5%, seguita dalla Romania con un ammontare pari a -83,3% e dall’Ucraina con un valore pari a -90,2%. In media il valore della spesa in R&S è diminuito in percentuale del 7,4% per i paesi considerati tra il 2014 ed il 2021.

Clusterizzazione. Di seguito è stata realizzata la clusterizzazione attraverso l’utilizzo dell’algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente Silhouette. In modo particolare il numero di clusters è stato scelto in base al seguente parametro ovvero:

  • ·         Valore massimo di clusters tale che nessuno dei valori del Coefficiente Silhouette per singolo elemento sia minore di zero.

In questo modo è possibile ottenere un numero massimo di clusters in presenza di un valore del coefficiente di Silhouette compreso tra 0 e 1. La clusterizzazione viene realizzata per verificare la presenza di raggruppamenti tra le nazioni europee che possano in un qualche modo riverberare la relazione tra Centro, Nord, Sud ed Est Europa. Infatti, l’ipotesi di base è che siano presenti almeno quattro clusters aventi diversa velocità con i paesi del Nord Europa che guidano la classifica per spesa pubblica in R&S. Attraverso l’applicazione dei clusters sono stati individuati i seguenti clusters:

  • ·         Cluster 1: Israele, Lussemburgo, Spagna, Grecia, Serbia, Regno Unito, Slovenia, Italia, Portogallo, Lituania;
  • ·         Cluster 2: Turchia, Lettonia, Polonia, Croazia, Irlanda, Ungheria, Slovacchia,
  • ·         Cluster 3: Repubblica Ceca, Francia, Olanda, Estonia, Svizzera, Belgio;
  • ·         Cluster 4: Germania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Austria, Islanda, Norvegia;
  • ·         Cluster 5: Bulgaria, Romania, Bosnia, Ucraina, Montenegro, Malta, Cipro, Macedonia del Nord.

I clusters possono essere ordinati sulla base del valore della mediana dell’indicatore considerato. In modo particolare la classifica dei clusters per valore della mediana è indicata di seguito: al primo posto il cluster 4 con un ammontare pari a 135,96, seguito dal cluster 3 con un ammontare pari a 96,48, e dal cluster 1 con un ammontare pari a 66,66 unità, seguito dal cluster 2 con un valore della mediana pari a 50,87, seguito dal cluster 5 con un valore di 14,03. Ne deriva pertanto il seguente cluster ovvero C4>C3>C1>C2>C5. L’analisi a cluster mostra la dominanza dei paesi del Centro-Nord Europa rispetto ai paesi del Sud e dell’Est Europa.

Machine Learning e Prediction. Di seguito vengono analizzati otto diversi algoritmi di machine learning per la predizione del valore della spesa pubblica in ricerca e sviluppo nelle nazioni europee considerati. In modo particolare gli algoritmi sono stati addestrati con il 70% del dataset mentre la restante parte dei dati, ovvero il restante 30%, è stato impiegato per la predizione. I dati fanno riferimento a 38 nazioni europee tra il 2014 ed il 2021. Gli algoritmi sono stati ordinati in base alla performance realizzata in termini di minimizzazione degli errori ovvero “Mean Absolute Error”, “Mean Squared Error”, “Root Mean Squared Error”, “Mean Signed Difference”. Di seguito viene indicato l’ordinamento degli algoritmi considerati ovvero:

  • ·         Polynomial Regression con un valore del payoff pari a 7;
  • ·         Artificial Neural Network-ANN con un valore del payoff pari a 9;
  • ·         Tree Ensemble Regression con un valore del payoff pari a 13;
  • ·         Gradient Boosted Trees con un valore del payoff pari a 15;
  • ·         Linear Regression con un valore del payoff pari a 16;
  • ·         PNN-Probabilistic Neural Network con un valore del payoff pari a 25;
  • ·         Simple Regression Tree con un valore del payoff pari a 27;
  • ·         Random Forest Regression con un valore del payoff pari a 32.

Ne deriva pertanto che applicando l’algoritmo Polynomial Regression sono individuate le seguenti predizioni:

  • ·         Cipro con un variazione aumentativa da 21,05 fino a 25,25 ovvero pari a 5,21 con un valore percentuale pari a 24,75%;
  • ·         Repubblica Ceca con una variazione diminutiva da 98,24 fino ad un valore pari a 91,67 ovvero  pari ad un ammontare di -6,57 unità pari a -6,69%;
  • ·         Francia con una variazione aumentativa da un ammontare pari a 94,73 fino ad un valore di 96,71 ovvero pari ad un ammontare di 1,98 unità pari a 2,09%;
  • ·         Croazia con una variazione diminutiva da un valore pari a 68,42 fino ad un valore di 56,86 unità ovvero una variazione pari a -11,56 unità pari a -16,90%;
  • ·         Ungheria con una variazione aumentativa da un valore di 31,57 unità fino ad un valore pari a 33,47 unità ovvero pari ad un valore di 1,9 unità pari a 6,02%;
  • ·         Italia con una variazione aumentativa da un ammontare pari a 57,89 fino ad un valore di 58,2 unità ovvero pari ad un valore di 0,31 unità pari a 0,54%;
  • ·         Montenegro con una variazione diminutiva da un valore pari a 21,05 unità fino ad un valore di 19,95 unità ovvero pari ad una variazione di -1,1 unità pari a -5,23%;
  • ·         Macedonia del Nord con una variazione diminutiva da 14,03 unità fino ad un valore di 12,28 unità ovvero pari ad un valore di -1,75 unità pari a -12,47%;
  • ·         Malta con una variazione aumentativa da un valore di 7,018 fino a 17,21 ovvero pari a 10,19 pari ad un valore di 145,23%;
  • ·         Norvegia con una variazione aumentativa da un valore pari a 131,57 fino ad un valore pari a 135,3 ovvero pari ad un valore di 3,73 unità pari a 2,83%;
  • ·         Polonia con una variazione diminutiva da un valore pari a 54,38 fino ad un valore di 36,8 ovvero pari ad una variazione di -17,58 unità pari a -32,33%;
  • ·         Serbia con una variazione aumentativa da un valore pari a 63,15 unità fino ad un valore di 69,33 unità ovvero pari ad un ammontare di 6,18 unità pari a 9,79%.

In media il valore della spesa pubblica in R&S per i paesi considerati è predetto in riduzione da un valore di 55,26 fino a 54,50.

Conclusioni. In sintesi, possiamo sottolineare che il valore della spesa in R&S è una determinante essenziale per la crescita economica soprattutto nell’ambito dell’economia della conoscenza e dell’innovazione tecnologica così anche per il terziario avanzato. Tra il 2014 ed il 2021 in media la spesa in R&S per i paesi europei è diminuita. Certamente l’Europa ha perso competitività rispetto agli USA ed anche rispetto al mondo asiatico nella tecnologia, nella ricerca e sviluppo e nell’innovazione tecnologica. Per fare in modo che l’Europa sia ancora un player rilevante nei nuovi settori è necessario che il policy maker investa nella ricerca e sviluppo consentendo anche la creazione di grandi gruppi industriali europei che possano in un qualche modo contrapporsi sia alla Big Tech USA che ai nuovi giganti tech asiatici.

 





















sabato 4 dicembre 2021

La Partecipazione Sociale nelle Regioni Italiane

 

Tra il 2005 ed il 2020 è diminuita in tutte le regioni con eccezione della Liguria

L’ISTAT calcola il valore della partecipazione sociale nell’ambito dell’indagine sul Benessere Equo Sostenibile-BES. In modo particolare la partecipazione sociale è definita come: “Persone di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi hanno svolto almeno una attività di partecipazione sociale sul totale delle persone di 14 anni e più. Le attività considerate sono: partecipato a riunioni di associazioni (culturali/ricreative, ecologiche, diritti civili, per la pace); partecipato a riunioni di organizzazioni sindacali, associazioni professionali o di categoria; partecipato a riunioni di partiti politici e/o hanno svolto attività gratuita per un partito; pagano una retta mensile o periodica per un circolo/club sportivo”.

La classifica delle regioni per valore della partecipazione sociale nel 2020. Il Trentino-Alto Adige è al primo post per valore della partecipazione sociale nel 2020 con un valore pari a 34,2, seguito dal Veneto con un ammontare pari a 27,3 e dal Friuli-Venezia Giulia con un ammontare pari a 27,2. A metà classifica vi sono la Liguria con un ammontare pari a 23,7, seguita dalla Valle D’Aosta con un ammontare pari a 23,6 e dal Piemonte con un valore pari a 23. Chiudono la classifica la Campania con un ammontare pari a 15,3, la Sicilia con un valore pari a 14,7 e la Calabria con un valore pari a 13,1.

Classifica delle regioni italiane per variazione percentuale della partecipazione sociale tra il 2005 ed il 2020. La Liguria è al primo posto per variazione percentuale della partecipazione sociale tra il 2005 ed il 2020 con un valore pari a +17,33% equivalente ad un ammontare di +3,5 punti in valore assoluto, seguita dal Molise con un valore pari a -4,62% pari a -1 unità in valore assoluto, e dall’Umbria con un valore pari a -6,59% pari a -1,7 unità. A metà classifica vi sono la Toscana con un valore pari a -12,95% ovvero pari a -3,6 unità, seguita dalla Basilicata con un valore pari a -13,22% pari a -3 unità, e dal Friuli-Venezia Giulia con un valore pari a -13,38% pari a -4,2 unità. Chiudono la classifica il Trentino-Alto Adige con un ammontare pari a -23,15% pari a -10,3 unità, seguita dalle Marche con un valore pari a -28,36% pari a -7,8 unità e dalla Calabria con un valore pari a -36,41% pari a -7,5 unità. Tra il 2005 ed il 2020 il valore della partecipazione sociale nelle 20 regioni italiane è diminuita di un ammontare pari a -13,96% ovvero di un valore pari a -3,81 unità.

Nord. Il valore della partecipazione sociale nel Nord Italia è diminuito nel periodo tra il 2016 ed il 2020. Nel 2016 il valore della partecipazione sociale è stato pari ad un ammontare di 28 unità ed passato ad un valore di 26,30 unità nel 2017 con una variazione pari ad un valore di -1,70 unità pari a -6,07%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore della partecipazione sociale nel Nord Italia è passato da un ammontare pari a 26,30 unità fino ad un valore pari a 27,40 unità ovvero pari ad un valore di 1,10 unità pari ad un valore di 4,18%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore della partecipazione sociale è diminuito da un ammontare di 27,40 fino ad un valore di 25,60 ovvero una variazione di -1,80 unità pari a -6,57%. Nel passaggio tra il 2019 ed il 2020 il valore della partecipazione sociale nel Nord Italia è diminuito da un ammontare pari a 25,60 fino ad un valore di 25,50 unità ovvero una riduzione di -0,10 unità pari a -0,39%. Complessivamente nel periodo tra il 2016 ed il 2020 il valore della partecipazione sociale nelle macro-regioni italiane è diminuito di un ammontare pari a 2,50 unità pari a -8,93%.

Centro. Il valore della partecipazione sociale nel Centro Italia è diminuito nel periodo tra il 2016 ed il 2020 da un ammontare pari a 26,50 fino ad un ammontare pari a 23,90 ovvero una riduzione pari a -2,60 unità pari ad un valore di -9,81%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il valore della partecipazione sociale è diminuito da un ammontare pari a 26,50 unità fino ad un valore pari a 24,30 unità ovvero pari ad un valore di -2,20 unità pari a -8,30%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore della partecipazione sociale nel Centro Italia è aumentato da un ammontare pari a 24,30 fino ad un valore di 25,20 ovvero pari ad un ammontare di 0,90 unità pari a 3,70%. Tra il 2018 ed il 2019 il valore della partecipazione sociale nel Centro Italia è diminuito da un ammontare pari a 25,20 unità fino ad un valore pari a 23,80 unità ovvero pari ad una variazione di -1,40 unità pari a -5,56%. Nel passaggio tra il 2019 ed il 2020 il valore della partecipazione sociale nel Centro Italia è aumentato da un ammontare di 23,80 unità fino ad un valore pari 23,90 unità ovvero pari ad una variazione di 0,10 unità pari ad un ammontare di -6,08%.

Mezzogiorno. Il valore della partecipazione sociale è diminuito nel Mezzogiorno tra il 2016 ed il 2020 da un ammontare pari a 17,50 unità fino ad un valore pari a 17,00 unità ovvero pari ad una variazione di 2,86%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il valore della partecipazione sociale nel Mezzogiorno è diminuito da un ammontare pari a 17,50 unità fino ad un valore pari a 17,20 unità ovvero pari ad una variazione di -0,30 unità equivalente ad un valore di -1,71%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il valore della partecipazione sociale è cresciuto da un valore pari a 17,20 unità fino ad un valore pari a 18,60 unità ovvero pari ad una variazione di 1,40 unità pari ad un ammontare di 8,14%. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore della partecipazione sociale nel Mezzogiorno è diminuito da un ammontare pari a 18,60 unità fino ad un valore pari a 18,10 unità ovvero pari ad una variazione di -0,50 unità pari ad un valore di -2,69%. Nel passaggio tra il 2019 ed il 2020 il valore della partecipazione sociale nel Mezzogiorno è diminuito da un ammontare di 18,10 unità fino ad un valore pari a 17,00 unità ovvero pari ad un valore di -1,10 unità ovvero pari ad un valore di -6,08%.

Clusterizzazione. Di seguito viene proposta la clusterizzazione attraverso l’utilizzo dell’algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente Silhouette per verificare la presenza di raggruppamenti tra le regioni italiane che possano in un qualche modo riverberare la struttura delle macro-regioni italiane. Risultano presenti tre clusters come indicati di seguito:

  • ·         Cluster 1: Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Umbria, Marche, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Veneto, Abruzzo, Liguria, Basilicata;
  • ·         Cluster 2: Trentino-Alto Adige;
  • ·         Cluster 3: Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Molise.

In modo particolare risulta che il valore della mediana della partecipazione sociale nel Cluster 2 è pari a 34,2, il valore della mediana della partecipazione sociale nel Cluster 1 è pari a 23,9 e il valore della partecipazione sociale nel Cluster 3 pari a 15,3. Pertanto, risulta che l’ordinamento dei clusters è costituito da C2>C1>C3. Come è evidente risulta che il Centro-Nord ha un valore della partecipazione sociale molto ampia, con un picco di valori nel Trentino-Alto Adige, mentre il Mezzogiorno, con esclusione della Sardegna, dell’Abruzzo e della Basilicata, risulta avere dei valori molto bassi.

Machine Learning e Predizioni. Di seguito vengono realizzare delle predizioni attraverso l’utilizzo di otto diversi algoritmi di machine learning. Gli algoritmi sono stati addestrati con l’utilizzo del 70% dei dati analizzati mentre il restante 30% è stato impiegato per la predizione. Gli algoritmi sono stati organizzati sulla base della loro capacità di ottimizzare quattro diverse tipologie di errori statistici ovvero: “Mean Absolute Error”, “Mean Squared Error”, “Root Mean Squared Error”, “Mean Signed Difference”. Ne deriva pertanto il seguente ordinamento degli algoritmi con indicazione del relativo payoff ovvero:

  • ·         Tree Ensemble Regression con un valore del payoff pari a 4;
  • ·         Simple Regression Tree con un valore del payoff pari a 8;
  • ·         ANN-Artificial Neural Network con un valore pari a 12;
  • ·         PNN- Probabilistic Neural Network con un valore del payoff pari a 16;
  • ·         Random Forest Regression con un valore del payoff pari a 20;
  • ·         Polynomial Regression con un valore del payoff pari a 24;
  • ·         Gradient Boosted Tree Regression con un valore del payoff pari a 28;
  • ·         Linear Regression con un valore del payoff pari a 32.

Ne deriva che Tree Ensemble Regression è il best predictor. Attraverso l’utilizzo del valore di Tree Ensemble Regression sono predetti i seguenti valori:

  • ·         Valle d’Aosta con una variazione da un ammontare pari a 23,6 fino ad un valore di 25,34 ovvero una variazione di +1,74 unità ovvero pari ad un valore di +7,37%;
  • ·         Lombardia con un variazione da un ammontare di 24,3 unità fino ad un valore pari a 23,68 ovvero pari ad una variazione di -0,62 unità ovvero pari ad un ammontare di -2,54%;
  • ·         Veneto con un variazione da un ammontare pari a 27,3 unità fino ad un ammontare di 26,91 unità ovvero pari ad una variazione di -0,39 unità pari a -1,44%;
  • ·         Toscana con una variazione da un ammontare pari a 24,2 unità fino ad un ammontare di 23,89 unità ovvero pari ad una variazione di -0,31 unità pari a -1,29%;
  • ·         Marche ovvero una variazione da un ammontare pari a 19,7 unità fino ad un valore di 23,18 unità ovvero pari ad una variazione di 3,48 unità ovvero pari ad un valore di 17,68%;
  • ·         Puglia con una variazione diminutiva con una variazione da un ammontare di 20 unità fino ad un valore di 16,48 unità ovvero una variazione pari a -3,52 unità pari a -17,60%.

In media come risulta dalla predizione il valore della partecipazione sociale per le regioni analizzate è predetto in crescita in medina di un valore assoluto di un ammontare di 0,06 unità ovvero pari ad un valore percentuale di 0,36.

Conclusioni. In sintesi possiamo verificare che il valore della partecipazione sociale nelle regioni italiane è sostanzialmente diminuito in tutte le regioni. Continuano ad esistere delle diversità tra le macro-regioni italiane, nel senso che nel Nord Italia il valore della partecipazione sociale è più alto del Centro e del Mezzogiorno. Tuttavia, tra il 2005 ed il 2020 il valore della partecipazione sociale è diminuita in tutte le macro-regioni italiane con un valore pari a -17,7% nel Nord, -13,4% nel Centro, e pari a -17% nel Mezzogiorno. Ne deriva chiaramente che circa il 77,7% della popolazione italiana over-14 manca di partecipazione sociale. Il valore del capitale sociale è stato significativamente eroso tra il 2005 ed il 2020 nelle varie regioni italiane, con eccezione della Liguria, unica regione italiana con una crescita del valore della partecipazione sociale. Poiché il capitale sociale è una determinante rilevante per la crescita economica, ne deriva che tale compressione del capitale sociale è foriera di un rallentamento ulteriore dell’economia italiana in termini di creazione di valore aggiunto.