Tra
il 2014 ed il 2021 la mobilità dei lavoratori della scienza e della tecnologia
in Europa è aumentata del 27,2%.
L’Eurostat calcola il valore
della mobilità del lavoro per gli operatori delle risorse umane operanti nei
settori della scienza e della tecnologia. In modo particolare per operatori
della scienza e della tecnologia si intendono delle persone che hanno un titolo
di studio terziario e che hanno svolto una attività nel settore della scienza e
della tecnologia. Per mobilità l’indicatore prende in considerazione il fatto
che un lavoratore passi da un posto di lavoro ad un altro e esclude i casi di passaggio
ad una fase di disoccupazione o di inattività.
Ranking dei paesi europei
per valore della mobilità del lavoro nel settore della Scienza e della Tecnologia.
Il Regno Unito è al primo posto per valore della mobilità dei lavoratori nel settore
della scienza e della tecnologia con un valore pari 238,46 unità, seguito dalla
Danimarca con un valore pari a 223,08 unità e dalla Lituania con un valore pari
a 220,51 unità. A metà classifica vi sono l’Austria e la Turchia con un
ammontare di 164,10 unità e la Spagna con un valore di 148,72 unità. A metà
classifica vi sono la Slovacchia con un ammontare di 33,33 unità, seguita dalla
Bulgaria con un ammontare di 20,51 unità e dalla Romania con un ammontare pari
a 0,00 unità.
Ranking dei paesi europei
per variazione percentuale del valore della mobilità dei lavoratori nel settore
della scienza e della tecnologia tra il 2014 ed il 2021. La
Macedonia del Nord è al primo paese per valore della variazione percentuale della
mobilità dei lavoratori nel settore della scienza e della tecnologia tra il
2014 ed il 2021 con un ammontare pari a 388,89% pari ad un valore di 89,74
unità, seguita dalla Grecia con un valore di 120% pari ad un ammontare di
46,15%, e dall’Ungheria con un ammontare di 95,45% pari ad un ammontare di
53,85 unità. A metà classifica vi sono l’Italia con un ammontare di 33,33% pari
ad un ammontare di 15,38 unità, seguiti dalla Finlandia con un valore del
29,41% pari ad un ammontare di 38,46 unità, e dalla Slovenia con un valore pari
a 21,05%Q pari ad un ammontare di 20,51 unità. Chiudono la classifica Lettonia
con un ammontare pari a -20,51% pari ad un ammontare di 20,51 unità, Montenegro
con un valore pari a -30,43% pari ad un valore del 17,95 unità e dalla Romania
con una variazione pari ad un ammontare di -100,00% pari ad un valore di -10,26
unità.
Regno Unito.
Tra il 2014 ed il 2021 il valore della mobilità dei lavoratori della scienza e
della tecnologia è cresciuto da un ammontare di 228,21 unità fino ad un valore
di 238,46 unità ovvero pari ad un valore di 10,26 unità pari ad un valore di
4,49%. Tra il 2014 ed il 2018 il valore della mobilità dei lavoratori della
Scienza e Tecnologica è rimasto pari ad un ammontare di 228,21 unità. Tra il
2018 ed il 2019 il valore della mobilità dei lavoratori della scienza e della
tecnologia è diminuito da un ammontare di 228,21 unità fino ad un valore di
225,64 unità ovvero pari ad una variazione di -2,56 unità pari ad un valore di -1,12%.
Tra il 2019 ed il 2020 il valore della mobilità della scienza e della tecnologia
è rimasto costante ad un valore di 225,64 unità. Tra il 2020 ed il 2021 il
valore della mobilità dei lavoratori della scienza e della tecnologia è
cresciuto da un ammontare di 225,64 unità fino ad un valore di 238,46 unità
ovvero pari ad un valore di 12,82 unità pari ad un valore di 5,68%.
Danimarca. Il valore della mobilità dei lavoratori della scienza e della
tecnologia è diminuito da un ammontare di 246,15 fino ad un valore di 223,08
unità ovvero pari ad una variazione di -23,08 unità pari ad un valore di
-9,38%. Tra il 2014 ed il 2019 il valore della mobilità dei lavoratori della
scienza e della tecnologia è rimasto costante ad un ammontare di 246,15 unità per
poi diminuire nel 2020 ad un ammontare di 220,51 unità pari ad una variazione
di -25,64 unità pari ad un ammontare di -10,42%: tra il 2020 ed il 2021 il valore
della mobilità dei lavoratori della scienza e della tecnologia è cresciuto da
un ammontare di 220,51 unità fino ad un valore di 223,08 unità ovvero pari ad
un valore di 2,56 unità pari ad un valore di 1,16 unità.
Lituania.
Il valore della mobilitazione dei lavoratori della scienza e della tecnologia
in Lituania è cresciuto da un ammontare di 130,77 unità fino ad un valore di
220,51 unità tra il 2014 ed il 2021. Tra il 2014 ed il 2017 il valore della
mobilitazione dei lavoratori della scienza e della tecnologia in Lituania è rimasto
costante ad un ammontare di 130,77 unità. Tra il 2017 ed il 2018 il valore della
mobilitazione dei lavoratori della scienza e della tecnologia in Lituania è
cresciuto da un ammontare di 130,77 unità fino ad un valore di 233,33 unità
ovvero pari ad una variazione di 102,56 unità pari ad un ammontare di 78,43%. Tra
il 2018 ed il 2019 il valore della mobilitazione dei lavoratori della scienza e
della tecnologia è diminuito da un ammontare di 233,33 unità fino ad un valore
di 158,79 unità ovvero pari ad una variazione di -74,36 unità pari ad una
variazione di -31,87%. Tra il 2019 ed il 2020 il valore della mobilitazione
della scienza e della tecnologia in Lituania è cresciuto da un ammontare di 158,97
unità fino ad un valore di 223,08 unità ovvero pari ad una variazione di 64,10
unità pari ad una variazione di 40,32%. Tra il 2020 ed il 2021 il valore della
mobilitazione dei lavoratori della scienza e della tecnologia è diminuito da un
ammontare di 223,08 unità fino ad un valore di 220,51 unità ovvero pari ad una
variazione di -2,56 unità pari ad un ammontare di -1,15%.
Conclusione.
In sintesi, possiamo affermare che la mobilitazione dei lavoratori della
scienza e della tecnologia in Europa è cresciuta di circa il 27% tra il 2014 ed
il 2021. Tale aumento della mobilità è avvenuto soprattutto nell’ultimo triennio.
Dal punto di vista del mercato del lavoro è certamente un fatto positivo che vi
sia una maggiore mobilità dei lavoratori della scienza e della tecnologia.
Certamente questo indicatore può essere considerato come rappresentativo della
capacità di un sistema economico di essere orientato all’economia della
conoscenza. Non v’è dubbio che la maggiore mobilità sia un segnale anche di
maggiore sofisticazione del sistema economico, ovvero creazione di posti di
lavoro nel terziario avanzato. La mobilità dei lavoratori nel settore della scienza
e della tecnologia diventa pertanto un indicatore della capacità di un paese di
investire nelle innovazioni tecnologiche.