mercoledì 30 novembre 2022

Importazioni di Beni e Servizi in Europa

 

Tra il 2010 ed il 2021 sono cresciute del 59,33%

L’Eurostat calcola il valore delle importazioni di beni e servizi. I dati sono disponibili tra il 2010 ed il 2021. I dati sono espressi in milioni di euro.

Ranking dei paesi per valore delle importazioni di beni e servizi nel 2021. La Germania è al primo posto per valore delle importazioni con un valore pari a 1.502.370 milioni di euro, seguita dalla Francia con un valore pari a 785.046 milioni di euro, e dai Paesi Bassi con un valore pari a 622.743 milioni di euro. A metà classifica ci sono la Romania con un valore pari a 111.693,90 milioni di euro, dalla Finlandia con un valore pari a 98.505 milioni di euro, e dal Portogallo con un valore pari a 95.604,50 milioni di euro. Chiudono la classifica l’Albania con un valore pari a 6.776,70 milioni di euro, dal Kosovo con un valore pari a 5.190,90 milioni di euro e dal Montenegro con un valore pari a 3.081,90 milioni di euro.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale delle importazioni di beni e servizi tra il 2010 ed il 2021. L’Irlanda è al primo posto per valore della variazione percentuale delle importazioni di beni e servizi per un valore pari a 179,19%  pari ad un ammontare di 260.003,40 milioni di euro, seguita dall’Estonia per un valore di 144,50% pari ad un ammontare di 14,618,30 milioni di euro e dalla Serbia con un valore pari a 136,73% pari ad un ammontare di 19.182,80 milioni di euro. A metà classifica vi sono la Repubblica Ceca con un valore pari a 68,45% pari ad un ammontare di 67.540,70 milioni di euro, seguita dalla Danimarca con un valore pari a 66,90% pari ad un valore di 70.886,20 milioni di euro e dalla Turchia con un valore pari a 64,28% pari ad un ammontare di 95.868,80 milioni di euro. Chiudono la classifica la Grecia con un valore pari a 33,96% pari ad un ammontare di 22,379,50 milioni di euro, seguita dalla Norvegia con un valore pari a 29,52% pari ad un ammontare di 27.230,70 milioni di euro e dall’Italia con una variazione pari a 24,48% pari ad un ammontare di 106.246,60 milioni di euro.

Ranking dei paesi per livello delle esportazioni in percentuale delle importazioni tra il 2010 ed il 2021. La Norvegia è al primo posto per valore delle esportazioni in percentuale delle importazioni tra il 2010 ed il 2021 con un valore pari a 41,81% pari ad un ammontare di 49.952 milioni di euro, seguita dall’Irlanda con un valore pari a 41,44% pari ad un ammontare di 167.885,50 milioni di euro, e dalla Svizzera con un valore pari a 19,99% pari ad un ammontare di 80.480,60 milioni di euro. A metà classifica vi sono il Belgio con un valore pari a 1,23% pari ad un ammontare di 5.281,60 milioni di euro, seguito dall’Austria con un valore pari a 1,05% pari ad un ammontare di 2.348,90 milioni di euro, e dalla Finlandia con un valore pari a 0,58% pari ad un ammontare di 576 milioni di euro. Chiudono la classifica l’Albania con un valore pari a -30,26% equivalente ad un avanzo commerciale di -2.050,80 milioni di euro, seguita dal Montenegro con il 31,31% pari ad un ammontare di -959,4 milioni di euro, e dal Kosovo con un valore pari a -48,78% pari ad un ammontare di -2.532,20 milioni di euro.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di due clusters come indicati di seguito ovvero:

  • ·         Cluster 1: Belgio, Spagna, Svizzera, Irlanda, Polonia, Turchia, Svezia, Austria, Danimarca, Repubblica Ceca, Norvegia, Montenegro, Ungheria, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Islanda, Lussemburgo, Bosnia, Finlandia, Cipro, Malta, Romania, Portogallo, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Grecia, Serbia, Croazia, Lituania, Slovenia, Bulgaria;
  • ·         Cluster 2: France, Germany, Netherlands, Italy.

Dal punto di vista della mediana risulta che il valore mediano del cluster 2-C2 è pari a 703.894,50 milioni di euro mentre il valore mediano del cluster 1-C1 sia uguale a 92.637,4 milioni di euro. Ne deriva pertanto che C2>C1.

Network Analysis con la distanza di Manhattan. Applicando la network analysis mediante la distanza di Manhattan è possibile individuare un insieme di strutture sia semplificate che complesse. Esiste una struttura a network complessa presente tra Lituania, Bulgaria e Slovenia. In modo particolare:

  • ·         La Lituania ha una connessione con la Slovenia per un valore pari a 0,021 unità e con la Bulgaria per un valore pari a 0,017 unità;
  • ·         La Bulgaria ha una connessione con la Lituania per un valore pari a 0,02 unità e con la Slovenia per un valore pari a 0,017 unità;
  • ·         La Slovenia ha una connessione con la Bulgaria per un valore pari a 0,017 e con la Lituania per un valore pari a 0,021 unità.

Esiste una connessione tra Kosovo, Montenegro, Albania, Islanda, Macedonia del Nord, Bosnia. In modo particolare:

  • ·         La Bosnia ha una connessione con la Macedonia del Nord per un valore pari a 0,022 unità, con l’Islanda per un valore pari a 0,017 unità e con l’Albania pari ad un valore di 0,032 unità.
  • ·         La Macedonia del Nord ha una connessione con l’Irlanda per un valore pari a 0,01 unità, con l’Albania per un valore pari a 0,014 unità, con la Bosnia per un valore pari a 0,022 unità e con il Kosovo per un valore pari a 0,031 unità;
  • ·         L’Islanda ha una connessione con la Macedonia del Nord per un valore pari a 0,01 unità, con l’Albania per un valore pari a 0,021 unità, con la Bosnia per un valore pari a 0,017 unità;
  • ·         L’Albania ha una connessione con l’Islanda per un valore pari a 0,021 unità, con la Macedonia del Nord per un valore pari a 0,014 unità con la Bosnia per un valore pari a 0,032, con il Kosovo per un valore pari a 0,019 unità, con il Montenegro per un valore pari a 0,026 unità;
  • ·         Il Kosovo ha una connessione con l’Albania per un valore pari a 0,019 unità, con il Montenegro per un valore pari a 0,007 unità, con la Macedonia del Nord per un valore pari a 0,031 unità;
  • ·         Il Montenegro ha una connessione con il Kosovo per un valore pari a 0,07 unità e con l’Albania per un valore pari a 0,026 unità.

Esiste una struttura a network complessa costituita da Lettonia, Malta, Estonia, e Cipro. In modo particolare:

  • ·         La Lettonia ha una connessione con Cipro pari ad un valore di 0,026 unità, con Malta per un valore pari a 0,019 unità, con l’Estonia per un valore pari a 0,0063 unità;
  • ·         Malta ha una connessione con la Lettonia per un valore pari a 0,019 unità, con l’Estonia per un valore pari a 0,023 unità e con Cipro per un valore pari a 0,012 unità;
  • ·         Cipro ha una connessione con Malta per un valore pari a 0,012 unità, con l’Estonia pari ad un valore di 0,031 unità e con la Lettonia pari ad un valore di 0,023 unità;
  • ·         L’Estonia ha una connessione con la Lettonia pari ad un ammontare di 0,0063 unità, con Malta pari un valore pari a 0,026 unità e con Cipro pari a 0,031 unità.

Esistono inoltre una struttura a network semplificate ovvero:

  • ·         Croazia e Serbia hanno una connessione pari ad un valore di 0,019 unità.

Conclusioni. il valore delle importazioni è cresciuto tra il 2010 ed il 2021 da un ammontare di 205.946,24 milioni di euro fino ad un valore di 129.256,88 milioni di euro ovvero pari ad una variazione di 76.689,35 milioni di euro pari ad un ammontare del 59,33%.  Tuttavia, tra il 2019 ed il 2020 il valore delle importazioni è diminuito da un ammontare di 194.458,21 milioni di euro fino ad un valore di 175.613,16 milioni di euro ovvero pari ad un valore di -18.845,05 milioni di euro pari ad un valore di -9,69%. La crescita delle importazioni potrebbe diminuire nel futuro per un insieme di fattori tra i quali: riduzione del valore dell’euro, conflitto russo-ucraino, tensione commerciale tra Europa e Stati Uniti, e techwar sino-americana. Infatti la svalutazione dell’Euro, dovuta alle continue politiche  monetarie espansive post-covid, rendono più costose le importazioni da USA e UK. Dall’altro lato la tensione con tra USA e Cina mette anche in difficoltà le importazioni provenienti dall’Asia. Infine anche le relazioni commerciali tra USA ed Europa sono sottoposte a significative tensioni politiche con riferimento alle materie prime ed al settore energetico. Tuttavia la svalutazione dell’euro potrebbe spingere l’economia europea a riprendere la produzione di beni e servizi e a ridurre le operazioni di offshoring e friend-shoring con l’obbiettivo di aumentare le esportazioni. Una possibilità che però potrebbe incontrare le limitazioni delle imposte alle importazioni che potrebbero indurre il commercio internazionale in una nuova fase di protezionismo.





lunedì 28 novembre 2022

Le Esportazioni di Beni e Servizi in Europa

 

Tra  il 2010 ed il 2021 sono cresciute del 65,4% pari a 3 trilioni di euro

L’Eurostat calcola il valore delle esportazioni dei paesi europei. Il dato è espresso in milioni di euro.

Ranking dei paesi per valore delle esportazioni in milioni di euro nel 2021. La Germania è al primo posto per valore delle esportazioni in milioni di euro nel 2021 con un valore pari a 1.693.923,00, seguita dalla Francia con un valore di 736.475 milioni di euro, e dai Paesi Bassi con un valore pari a 710.604 milioni di euro. A metà classifica vi sono la Finlandia pari ad un valore di 99.081 milioni di euro, seguita dalla Romania con un valore pari a 98.100 milioni di euro e dalla Slovacchia con un valore pari 92.415,90 milioni di euro. Chiudono la classifica l’Albania con un valore pari a 4.725,90 milioni di euro, seguita dal Kosovo con un valore pari 2.685,70 milioni di euro, e dal Montenegro con un valore pari a 2.122,50 milioni di euro.  Dal punto di vista della concentrazione delle esportazioni risulta che la Germania esporta circa il 20,46% del valore complessivo delle esportazioni europee, seguita dalla Francia che esporta l’8,89%, dai Paesi bassi che esporta l’8,5%, dall’Italia con il 7% e dall’Irlanda con il 6,9%. Ne deriva che Germania, Francia, Paesi Bassi, Italia ed Irlanda, ovvero 5 paesi, hanno esportato nel 2021 circa il 51,9% delle esportazioni complessive europee.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale del valore delle esportazioni in milioni di euro tra il 2010 ed il 2021. L’Irlanda è al primo posto per valore della variazione percentuale delle esportazioni in milioni di euro per un valore pari a 231,55% pari ad un ammontare di 400.168,20 milioni di euro, seguita dal Kosovo con un valore pari a 204,37% pari a 1.785,20 milioni di euro, e dalla Serbia con un valore pari a 185,55% pari ad un ammontare di 18.880,20 milioni di euro. A metà classifica vi sono il Montenegro con un valore pari a 83,34% pari ad un ammontare di 964,8 milioni di euro, seguito dalla Croazia con un valore pari a 83,05% pari a 13.552,30 milioni di euro, seguita dalla Slovacchia per un valore pari a 75,54% pari ad un ammontare di 39.768,40 milioni di euro. Chiudono la classifica la Francia con un valore pari a 37,79% pari ad un ammontare di 201.971 milioni di euro, seguita dalla Finlandia per un valore pari a 37,09% pari ad un ammontare di 26.807 milioni di euro e dalla Norvegia per un valore pari a 31,61% pari ad un ammontare di 40.694,40 milioni di euro.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’applicazione dell’algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette mette in evidenza la presenza di tre clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Bulgaria, Lituania, Slovenia, Croazia, Serbia, Estonia, Malta, Lettonia, Cipro, Islanda, Grecia, Bosnia, Macedonia del Nord, Albania, Montenegro, Kosovo, Romania, Slovacchia, Portogallo, Finlandia, Ungheria, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Norvegia, Danimarca, Turchia, Austria, Svezia, Polonia.
  • ·         Cluster 2: Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Francia, Spagna, Belgio, Irlanda;
  • ·         Cluster 3: Germania.

Dal punto di vista della mediana risulta il seguente ordinamento ovvero C3>C2>C1.

Network Analysis con la distanza di Manhattan. Di seguito viene presentata una network analysis attraverso l’applicazione della distanza di Manhattan. Viene rilevata la seguente struttura a network complessa:

  • ·         La Macedonia del Nord ha una connessione con la Bosnia per un valore pari a 0,0075 unità, con il Montenegro per un valore pari a 0,029 unità, con l’Islanda per un valore pari a 0,028 unità, con l’Albania per un valore pari a 0,015 unità;
  • ·         La Bosnia ha una connessione con la Macedonia del Nord pari ad un valore di 0,0075 unità, con l’Islanda per un valore pari a 0,21 unità, con l’Albania per un valore pari a 0,021;
  • ·         Il Montenegro ha una connessione con la Macedonia del Nord pari ad un valore di 0,29 unità, con il Kosovo per un valore pari a 0,002 unità, e con l’Albania pari ad un valore di 0,014 unità;
  • ·         L’Albania ha una connessione con il Kosovo per un valore pari a 0,016 unità, con la Bosnia per un valore pari a 0,021 unità e con il Montenegro pari ad un valore di 0,014 unità;
  • ·         Il Kosovo ha una connessione con l’Albania per un valore pari a 0,016 unità, con il Montenegro per un valore pari a 0,002 unità;
  • ·         L’Islanda ha una connessione con la Macedonia del Nord per un valore pari a 0,028 unità, con la Bosnia per un valore pari a 0,021 unità.

Viene rilevata la seguente struttura a network complessa ovvero;

  • ·         La Serbia ha una connessione con la Lettonia per un valore pari a 0,22 unità, con l’Estonia per un valore pari a 0,02 unità, con Malta per un valore pari a 0,015 unità;
  • ·         L’Estonia ha una connessione con la Serbia per un valore pari a 0,02 unità, con la Lettonia per un valore pari a 0,017 unità, con Malta per un valore pari a 0,02 unità;
  • ·         La Lettonia ha una connessione con la Serbia per un valore pari a 0,022 unità, con l’Estonia per un valore pari a 0,017 unità, con Malta per un valore pari a 0,012 unità e con Cipro per un valore pari a 0,017 unità;
  • ·         Malta ha una connessione con la Serbia per un valore pari a 0,015 unità, con l’Estonia per un valore pari a 0,12 unità con la Lettonia per un valore pari a 0,012 unità, con Cipro pari ad un valore di 0,19 unità;
  • ·         Cipro ha una connessione con la Lettonia per un valore pari a 0,017 unità e con Malta per un valore pari a 0,019 unità.

Esiste una struttura a rete complessa tra Bulgaria, Lituania e Slovenia ovvero:

  • ·         La Lituania ha una connessione con la Bulgaria per un valore pari a 0,022 unità;
  • ·         La Bulgaria ha una connessione con la Lituania per un valore pari a 0,022 unità e con la Slovenia per un valore pari a 0,017 unità;
  • ·         La Slovenia ha una connessione con la Bulgaria per un valore pari  a 0,017 unità.

Infine esiste una struttura a network semplificata che connette Portogallo e Slovacchia pari ad un valore di 0,016 unità.

Conclusioni. Il valore delle esportazioni è cresciuto tra il 2010 ed il 2021 di un ammontare pari a circa il 64,5%. Tuttavia, durante il covid c’è stata una significativa riduzione pari ad un valore del -9,7% pari a circa 756 miliardi di euro. Tra il 2010 ed il 2021 il valore delle esportazioni è cresciuto di 3 trilioni di euro, fino a raggiungere l’ammontare di 8 trilioni di euro. Dal punto di vista quantitativo occorre rilevare che la Germania totalizza il 20% delle esportazioni europee. Inoltre, i Paesi Bassi e l’Irlanda, pure essendo dei piccoli paesi, riescono ad esportare dei valori elevati. Infatti, Paesi Bassi e Irlanda sono nella top five dei maggiori paesi esportatori europei. Occorre tuttavia considerare che il mix di inflazione, crescita dei prezzi dell’energia, guerra russo-ucraina e tensione sino-americana possono avere un impatto molto negativo sulle esportazioni di beni e servizi. E’ probabile pertanto una contrazione delle esportazioni anche se inferiore rispetto a quella relativa al covid.





domenica 27 novembre 2022

Importazioni in Percentuale del PIL in Europa

 

Tra il 2010 ed il 2021 sono cresciute del 16,12%

L’Eurostat Calcola il Valore dell’Importazione in Percentuale del PIL nei Paesi Europei.

Ranking dei paesi europei per valore dell’importazione in percentuale del PIL nel 2021. Il Lussemburgo è al primo posto per valore dell’importazione in percentuale del PIL con un valore pari a 176,70%, seguito da Malta con un valore pari a 136,90%, e dall’Irlanda con un valore pari a 95,00%. A metà classifica vi sono la Bulgaria con un valore pari a 59,60%, seguita dalla Svizzera con un valore pari a 59,50% e dalla Bosnia con un valore pari a 56,30%. Chiudono la classifica la Francia con un valore pari a 31,40% seguita dall’Italia con un valore pari a 30,30% e dalla Norvegia con un valore pari a 29,30%. In media il valore delle importazioni in percentuale del PIL è pari a 63,85%.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale tra il 2010 ed il 2021. La Grecia è al primo posto per valore della variazione percentuale delle importazioni in percentuale del PIL tra il 2010 ed il 2021 con un valore pari a 65,31% pari ad un ammontare di 19,20 unità, seguita da Cipro con un valore pari a 42,83% pari ad un ammontare di 25,10 unità, seguito da Croazia con un valore pari a 41,29% pari ad un ammontare di 15,40 unità. A metà classifica vi sono l’Austria con un ammontare di 15,69% pari ad un ammontare di 7,50 unità, seguita dalla Lituania con un valore pari a 15,33% pari ad un valore di 10,10 unità e dall’Estonia con un valore pari a 14,72% pari ad un ammontare di 10,10 unità. Chiudono la classifica l’Islanda con un valore pari a -4,53% pari ad un ammontare di -1,90 unità, seguita da Malta con un valore pari a -9,28% pari ad un ammontare di -14,00 unità e dall’Albania con una variazione pari ad un ammontare pari a -9,67% pari a -4,70 unità. Mediamente la variazione percentuale delle importazioni in percentuale del PIL tra il 2010 ed il 2021 è cresciuto di un valore pari a 17,59% pari a 8,86 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene rappresentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono così individuati due clusters così costituiti ovvero:

  • ·         Cluster 1: Cipro, Norvegia, Grecia, Serbia, Croazia, Macedonia del Nord, Kosovo, Turchia, Albania, Estonia, Islanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Polonia, Montenegro, Paesi Bassi, Bulgaria, Lettonia, Romania, Slovacchia, Lituania, Portogallo, Danimarca, Svezia, Ungheria, Finlandia, Spagna, Italia, Slovenia, Francia, Bosnia, Belgio, Austria, Germania.
  • ·         Cluster 2: Irlanda, Lussemburgo, Malta.

Dal punto di vista della mediana risulta che il valore del cluster 2-C2 è superiore rispetto al valore del cluster 1-C1. Ne deriva pertanto il seguente ordinamento ovvero: C2>C1. Dal punto di vista strettamente geografico è possibile intendere che ovviamente paesi come il Lussemburgo, l’Irlanda e Malta essendo dei piccoli paesi hanno maggiore necessità di fare ricorso alle importazioni per approvvigionare la popolazione di beni e servizi.

Network Analysis con la distanza di Manhattan. Di seguito viene ad essere realizzata una network analysis con la distanza di Manhattan. Vengono rilevate delle strutture a network complesse e semplificate. Esiste una struttura a network complessa costituita da Portogallo, Finlandia, Svezia, Germania, Romania. In modo particolare ovvero:

  • ·         Il Portogallo ha una connessione con la Svezia per un valore pari a 0,092 unità, con la Germania per un valore pari a 0,12 unità con la Finlandia per un valore pari a 0,24 unità, con la Romania per un valore pari a 0,25 unità;
  • ·         La Svezia ha una connessione con la Germania per un valore pari a 0,13 unità, con la Romania pari ad un ammontare di 0,25 unità, con il Portogallo per un valore pari a 0,092;
  • ·         La Germania ha una connessione con la Svezia per un valore pari a 0,13 unità, con il Portogallo per un valore pari 0,12 unità, con la Finlandia per un valore pari a 0,19 unità;
  • ·         La Romania ha una connessione con la Svezia per un valore pari a 0,19 unità, con il Portogallo per un valore pari a 0,25 unità;
  • ·         La Finlandia ha una connessione con la Germania per un valore pari a 0,15 unità, con la Svezia per un valore pari a 0,21 unità, con il Portogallo per un valore pari a 0,24 unità.

Esiste una struttura a network complessa costituita da Croazia, Polonia, Danimarca, Austria. In modo particolare:

  • ·         La Croazia ha una connessione con la Polonia per un valore pari a 0,25 unità;
  • ·         La Polonia ha una connessione con la Croazia per un valore pari a 0,25 unità, con la Danimarca pari ad un valore di 0,19 unità;
  • ·         La Danimarca ha una connessione con la Polonia per un valore pari a 0,19 unità e con l’Austria pari a 0,22 unità;
  • ·         L’Austria ha una connessione con la Danimarca per un valore pari a 0,22 unità.

Esiste una struttura a network complessa costituita da Italia, Turchia, Spagna, Norvegia, Francia. In modo particolare:

  • ·         L’Italia ha una connessione con la Turchia per un valore pari a 0,21;
  • ·         Turchia ha una connessione con l’Italia pari ad un valore di 0,21 unità, con la Spagna per un valore pari a 0,2 unità e con la Francia pari ad un valore di 0,174 unità;
  • ·         La Spagna ha una connessione con la Turchia per un valore pari a 0,2 unità, con la Francia per un valore pari a 0,072 unità, con la Norvegia per un valore pari a 0,174 unità;
  • ·         La Francia ha una connessione con la Spagna per un valore pari a 0,072 unità con la Turchia pari ad un valore di 0,174 unità, e con la Norvegia per un valore pari a 0,17 unità;
  • ·         La Norvegia ha una connessione con la Spagna per un valore pari a 0,174 unità e con la Francia per un valore pari a 0,17 unità.

Esiste una struttura a network complessa costituita da Repubblica Ceca, Paesi Bassi, e Slovenia. In modo particolare:

  • ·         La Repubblica Ceca ha una connessione con i Paesi Bassi pari ad un valore di 0,26 unità;
  • ·         I Paesi Bassi hanno una connessione con la Repubblica Ceca per un valore pari a 0,26 unità e con la Slovenia pari ad un valore di 0,19 unità;
  • ·         La Slovenia ha una connessione con i Paesi Bassi pari ad un valore di 0,19 unità.

Esistono inoltre due strutture a network semplificate ovvero:

  • ·         Belgio e Ungheria hanno una connessione per un valore pari a 0,19 unità;
  • ·         Bulgaria e Lettonia ha una connessione per un valore di 0,24 unità.

Conclusioni. Il valore delle importazioni in percentuale del PIL è cresciuto in media per i paesi considerati tra il 2010 ed il 2021 di un valore pari a 16,12% pari ad un ammontare di 8,86 unità. Tale valore è dovuto ad un insieme di fattori che possono essere considerati ovvero: l’integrazione dei mercati europei, la capacità dell’euro di acquistare beni e servizi, lo sviluppo delle esportazioni provenienti dai paesi asiatici. Tuttavia, è possibile che nel futuro tali elementi possano venire a mancare a causa della riduzione del valore dell’euro rispetto al dollaro e in presenza delle frizioni internazionali tra USA e Cina che mettono a rischio l’approvvigionamento di tanti prodotti tech come nel caso della crisi dei semiconduttori. Tuttavia, qualora dovesse venire a mancare la domanda di prodotti proveniente dall’Europa si potrebbe avere un ulteriore rallentamento del commercio internazionale e del tasso di crescita del PIL mondiale. Infine, occorre considerare che anche il fenomeno della produzione offshore ha un valore significativo nel determinare l’importo delle importazioni in termini di PIL. Tuttavia, anche in questo caso le frizioni internazionali con la Russia e con la Cina possono avere un effetto nel ridisegnare le mappe dell’offshoring. È sempre più diffuso il fenomeno del friend-shoring ovvero la delocalizzazione che avviene nei paesi che rientrano in un blocco di “paesi amici” stretti da patti e alleanze come nel mondo occidentale, nel Commonwealth, e nell’Unione Europea.















sabato 26 novembre 2022

Il Tasso di Crescita del PIL in Europa

 

Tra il 2010 ed il 2021 è cresciuto del 2,2%

L’Eurostat calcola il valore del tasso di crescita del PIL per i paesi Europei. Il tasso di crescita del PIL manifesta in senso relativo da un esercizio all’altro l’andamento della capacità di un paese di produrre valore aggiunto.

Ranking dei paesi per variazione del prodotto interno lordo nel 2021. L’Irlanda è al primo posto per valore del tasso di crescita del Pil nel 2021 con un ammontare pari a 13,6%, seguita dalla Croazia con un ammontare paria 13,00% e dal Montenegro pari ad un ammontare di 13%. A metà classifica vi sono Cipro con un ammontare pari a 6,6%, seguito dal Belgio con un valore pari a 6,1% e dalla Lituania con un ammontare pari a 6%. Chiudono la classifica la Slovacchia con un ammontare pari a 3%, la Finlandia con un valore pari a 3% e la Germania con un valore pari a 2,6%. Mediamente il tasso di crescita del PIL nel 2021 è stato pari ad un ammontare di 6,62%.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale del tasso di crescita del PIL tra il 2010 ed il 2021. La Spagna è al primo posto per valore della variazione percentuale del tasso di crescita del PIL tra il 2010 ed il 2021 con un valore pari a 2650,00% pari a 5,30 unità, seguita dalla Serbia con un valore pari a 971,43% pari a 6,80 unità e dall’Irlanda con un valore pari a 700,00% pari ad un ammontare di 11,90 unità. A metà classifica vi sono la Romania con un ammontare pari a 230,77% pari a 9,00 unità, seguita dal Portogallo con un valore pari a 223,53% pari a a3,80 unità e dalla Lettonia con un valore pari a 191,11% pari a 8,60 unità. Chiudono la classifica la Svezia con un valore pari a -15,00% pari a -0,90 unità, seguita dalla Germania con un valore pari a -38,10% pari a -1,60 unità e dalla Slovacchia con un valore pari a -55,22% pari a -3,70 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene proposta una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di due clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Lituania, Estonia, Lettonia, Polonia, Turchia, Romania, Irlanda, Kosovo, Malta, Islanda, Ungheria;
  • ·         Cluster 2: Norvegia, Lussemburgo, Serbia, Svizzera, Danimarca, Bosnia, Slovacchia, Svezia, Bulgaria, Germania, Repubblica Ceca, Macedonia del Nord, Grecia, Slovenia, Finlandia, Cipro, Paesi Bassi, Austria, Belgio, Francia, Croazia, Montenegro, Spagna, Italia, Portogallo.

Dal punto di vista della mediana risulta che il valore del Cluster 1-C1 con 7,1 supera il valore del Cluster 2-C2 con 5,5 unità. Dal punto di vista strettamente geografico risulta che i paesi baltici, ed alcuni paesi dell’Est Europa insieme con la Turchia hanno un tasso di crescita superiore rispetto agli altri paesi europei.

Network Analysis con Distanza di Manhattan. L’applicazione della network analysis con la distanza di Manhattan mette in evidenza la presenza di una struttura a network complessa e di tre strutture a network semplificate. Esiste una struttura a network complessa costituita da Slovacchia, Svezia, Germania, Svizzera, Danimarca, Bosnia, Paesi Bassi, Francia, Austria, Belgio. In modo particolare:

  • ·         La Francia ha una connessione con il Belgio pari ad un ammontare di 0,57 unità, con l’Austria per un valore pari a 0,64 unità, con i Paesi Bassi per un valore pari a 1,1 unità;
  • ·         L’Austria ha una connessione con la Francia per un valore pari a 0,64 unità, con i Paesi Bassi pari ad un valore di 0,67 unità, con il Belgio pari ad un ammontare di 0,83 unità, e con la Germania con un valore pari a 1,2 unità;
  • ·         I Paesi Bassi hanno una connessione con la Francia per un valore pari a 1,1 unità, con l’Austria per un valore pari a 0,57 unità, con la Bosnia per un valore pari a 1,1 unità, con la Danimarca per un valore pari a 0,82 unità, con il Belgio per un valore pari a 0,96 unità;
  • ·         La Bosnia ha una connessione con i Paesi Bassi per un valore pari a 1,1 unità, con la Danimarca per un valore pari a 1,1 unità;
  • ·         La Danimarca ha una connessione con la Bosnia per un valore pari a 1,1 unità, con i Paesi Bassi per un valore pari a 0,82 unità, con la Germania per un valore pari a 1,1 unità e con la Svizzera per un valore pari a 1,0 unità;
  • ·         Il Belgio ha una connessione con la Francia per un valore pari a 0,85 unità, con l’Austria per un valore pari a 0,83 unità, con i Paesi Bassi pari ad un valore di 0,96 unità, con la Svizzera pari ad un valore di 1,1 unità, con la Germania pari ad un valore di 1,1 unità;
  • ·         La Svizzera ha una connessione con il Belgio pari ad un valore di 1,1 unità, con la Danimarca per un valore pari a 1,0 unità, con la Germania per un valore pari a 1,1 unità;
  • ·         La Germania ha una connessione con l’Austria con un valore pari a 1,2 unità, con il Belgio pari ad un valore di 1,1 unità, con la Danimarca pari ad 1,1 unità con la Svizzera pari a 1,1, unità e con la Svezia pari ad un valore di 1,0 unità;
  • ·         La Svezia ha una connessione con la Germania per un valore pari a 1,0 unità e con la Slovacchia per un valore pari a 1,1 unità;
  • ·         La Slovacchia ha una connessione con la Svezia per un valore pari a 1,1 unità.  
Inoltre, sono presenti tre strutture a network semplificate come indicate di seguito ovvero
  • ·         Lituania ed Estonia hanno una connessione per un valore pari a 1,0 unità;
  • ·         Portogallo e Spagna hanno una connessione per un valore pari a 1,1 unità;
  • ·         Slovenia e Repubblica Ceca hanno una connessione pari ad un valore di 1,1 unità.

Dall’analisi risulta che i paesi maggiormente connessi sono Belgio e Germania. Ne deriva che se il Belgio e Germania hanno una crescita del PIL allora è possibile attivare un effetto di propagazione ampio che agisce su gran parte dei paesi europei, soprattutto a medio ed alto reddito.

Conclusioni. Calcolando la media del tasso di crescita del PIL tra il 2010 ed il 2021 per i paesi europei analizzati risulta un andamento sostanzialmente crescente fino al 2019. Tra il 2019 ed il 2020 il tasso di crescita del PIL è diminuito di un ammontare pari a 4,3% per poi crescere tra il 2020 ed il 2021 di un ammontare pari a 6,6%.  Tuttavia è probabile che la crisi russo-ucraina e le politiche monetarie restrittive della banca centrale europea possono ridurre il tasso di crescita del PIL dei paesi europei.  Certamente l’economia europea risulta essere poco reattiva, soprattutto dal punto di vista finanziario e delle tecnologie. Infatti le banche europee ed i mercati finanziari europei risultano essere sottocapitalizzati rispetto alle banche statunitensi ed ai mercati finanziari statunitensi. L’Europa risulta molto arretrata nell’economia della conoscenza e nello sviluppo delle nuove tecnologie sia nei confronti degli USA che nei confronti della Cina ed anche di alcuni paesi del Medio-Oriente. L’Europa ha anche un ulteriore problema: l’eccesso di PMI prive di internazionalizzazione. Occorre quindi che la politica economica dell’UE intervenga per rimuovere questi tre enormi limiti alla crescita del PIL creando le condizioni per il potenziamento del mercato finanziario europeo, investendo sulle nuove tecnologie, ed offrendo degli incentivi per le fusioni ed acquisizioni delle PMI. 








venerdì 25 novembre 2022

Il PIL a Prezzi Constanti in Europa

 E’ cresciuto in media del 25,4% tra il 2012 ed il 2021

L’Eurostat calcola il valore dell’andamento del PIL. Il dato è posto in misura percentuale. Il valore è uguale a 100 nel 2010. Pertanto, le variazioni rappresentano modificazioni dell’andamento del PIL rispetto al 2010.

Ranking dei paesi europei per valore del PIL a prezzi di mercato nel 2021 rispetto all’anno base 2010. L’Irlanda è al primo posto per valore del prodotto interno lordo del 2021 rispetto all’anno base 2010 con un valore pari a 211,45 seguita dalla Turchia con un valore pari a 184,16 e da Malta con un valore pari a 169,72. A metà classifica vi sono la Svezia con un ammontare pari a 124,60 unità seguita dalla Slovenia con un valore pari a 123,53 e dal Montenegro con un valore pari a 123,50 unità. Chiudono la classifica il Portogallo con un valore pari a 103,42, seguito dall’Italia con un valore pari a 98,00 unità e dalla Grecia con un ammontare pari a 83,91. Mediamente tra il 2010 ed il 2021 i paesi europei hanno incrementato il valore del PIL da un valore di 100 fino ad un ammontare di 128. Tuttavia, i paesi per i quali nel 2021 il valore del PIL è stato inferiore al 2010 sono l’Italia e la Grecia.




Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale del PIL a prezzi costanti con 2010=100 tra il 2012 ed il 2021. L’Irlanda è al primo posto per valore della variazione percentuale del PIL a prezzi constanti con 2010=100 tra il 2012 ed il 2021 con un valore pari a 109,71% pari a 110,62 unità, seguita da Malta con un ammontare pari a 62,25% pari a 65,12 unità, e dalla Turchia con un valore pari a 58,04% pari ad un ammontare di 67,63 unità. A metà classifica vi sono Cipro con un ammontare pari a 21,57% pari ad un ammontare di 20,91 unità, seguita dalla Svezia con un valore pari a 21,45% pari ad un ammontare di 22,01 unità e dalla Bulgaria con un valore pari a 21,43% pari ad un ammontare di 22,05 unità. Chiudono la classifica la Spagna con un valore pari a 7,51% pari ad un valore di 7,23 unità, seguita dalla Grecia con un ammontare di 0,51% pari ad un ammontare di 0,43 unità, e dall’Italia con un valore pari a 0,3% pari ad un ammontare di 0,29 unità. Mediamente tra il 2012 ed il 2021 il valore della variazione percentuale del PIL a prezzi costanti con 2010=100 è cresciuto di un ammontare pari a 24,98%.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. In modo particolare, vengono ad essere individuate i seguenti clusters ovvero:

  •      Cluster 1: Kosovo, Malta, Turchia, Lituania, Irlanda, Estonia, Polonia, Romania, Lettonia, Islanda;
  • ì Cluster 2: Ungheria, Slovacchia, Grecia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Montenegro, Repubblica Ceca, Svezia, Italia, Cipro, Portogallo, Bosnia, Serbia, Spagna, Svizzera, Germania, Bulgaria, Norvegia, Slovenia, Croazia, Finlandia, Danimarca, Francia, Austria, Belgio, Paesi Bassi.

Dal punto di vista strettamente geografico risulta che i paesi del Baltico, la Polonia, la Turchia e l’Ucraina crescono più del resto dell’Europa. 

Network Analysis con la distanza di Manhattan. Di seguito viene presentata una network analysis con la distanza di Manhattan. L’analisi mostra la presenza di tre strutture a network complesse e di tre strutture a network semplificate. Esiste una struttura a network complessa tra Norvegia, Germania, Svizzera, Svezia, Lussemburgo, Macedonia del Nord e Slovacchia. In modo particolare:

  • ·         La Norvegia ha una connessione con la Germania per un valore pari a 0,17 unità e con la Svizzera per un valore pari a 0,19 unità;
  • ·         La Svizzera ha una connessione con la Germania pari ad un valore di 0,21 unità, con la Norvegia pari ad un valore di 0,19 unità e con la Svezia pari ad un ammontare di 0,38 unità;
  • ·         La Svezia ha una connessione con la Svizzera pari ad un ammontare di 0,38 unità, con il Lussemburgo pari ad un ammontare di 0,36 unità e con la Macedonia del Nord per un valore pari a 0,33 unità;
  • ·         Il Lussemburgo ha una connessione con la Svezia per un valore pari a 0,36 unità, con la Slovacchia per un valore pari a 0,36 unità, e con la Macedonia del Nord pari ad un ammontare di 0,26 unità;
  • ·         La Slovacchia ha una connessione con il Lussemburgo pari ad un ammontare di 0,36 unità e con la Macedonia del Nord pari a 0,37 unità.

Esiste una struttura a network complessa tra Austria, Belgio e Francia. In modo particolare risulta che:

  • ·         Il Belgio ha una connessione con l’Austria per un valore pari a 0,2 unità e con la Francia per un ammontare pari a 0,21 unità;
  • ·         L’Austria ha una connessione con il Belgio per un valore pari a 0,2 unità e con la Francia per un valore pari a 0,22 unità;
  • ·         La Francia ha una connessione con l’Austria pari ad un valore di 0,22 unità e con il Belgio pari ad un valore di 0,21 unità.

Esiste una relazione tra Bulgaria , Danimarca, Serbia, Bosnia e Repubblica Ceca. In modo particolare:

  • ·         La Bulgaria ha una connessione con la Danimarca per un valore pari a 0,24 unità e con la Bosnia per un valore pari a 0,38 unità;
  • ·         La Bosnia ha una connessione con la Bulgaria per un valore pari a 0,38 unità, con la Danimarca per un valore pari a 0,29 unità e con la Repubblica Ceca per un valore pari a 0,35 unità;
  • ·         La Repubblica Ceca ha una connessione con la Bosnia per un valore pari a 0,35 unità;
  • ·         La Danimarca ha una connessione con la Bulgaria pari ad un valore di 0,24 unità, con la Bosnia pari ad un ammontare di 0,29 unità e con la Serbia pari ad un ammontare di 0,37 unità.

Esistono inoltre delle strutture a network semplificate ovvero:

  • ·         La Polonia ha una connessione con la Romania per un valore pari a 0,22 unità;
  • ·         La Spagna ha una connessione con la Croazia per un valore pari a 0,35 unità;
  • ·         L’Estonia ha una connessione con la Lituania per un valore pari a 0,34 unità.

Tale network analysis è utile per due motivazioni:

  • ·         È una rappresentazione delle modalità di propagazione del PIL da un paese all’altro. Per esempio, se il PIL cresce o diminuisce in Svizzera allora il PIL cresce o diminuisce anche in Germania, Norvegia e Svezia. La network analysis pertanto rappresenta un insieme di connessioni che esprimono la diffusione degli andamenti del PIL.
  • ·         Può suggerire delle metodologie di aggregazione dei paesi che possono confermare o mettere in discussione la clusterizzazione. Per esempio, il fatto che siano presenti tre strutture a network complesse potrebbe suggerire che il modello di clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette è inefficiente e pertanto dovrebbe essere sostituito con altri metodi come per esempio il metodo di Elbow. 

Conclusioni. Il tasso di crescita del PIL è cresciuto nel periodo tra il 2012 ed il 2021 tuttavia ha avuto una battuta d’arresto tra il 2019-2020. Infatti, tra il 2019 ed il 2020 il valore del tasso di crescita del PIL è diminuito di -4,09%. Tuttavia, tra il 2020 ed il 2021 il tasso di crescita del PIL calcolato a prezzi costanti con 2010=100 è cresciuto del 6,81%. Ne deriva che il Covid ha generato una significativa perdita economica per i paesi europei. Tuttavia, a prescindere dall’effetto Covid, che comunque si è esaurito nell’esercizio 2019-2020 è possibile verificare una enorme divergenza tra i paesi europei per tasso di crescita del PIL.



Esiste infatti una grande eterogeneità dell’andamento del PIL tra i vari paesi. Per esempio confrontando l’andamento del PIL dell’Irlanda con quello della Grecia risulta che mentre l’Irlanda ha più che raddoppiato il proprio PIL a prezzi costanti, la Grecia ha incrementato il proprio PIL solo del 5% rimanendo comunque al di sotto del valore del PIL dell’anno di riferimento ovvero il 2010. Ne deriva pertanto che per quanto vi sia un generalizzato andamento alla crescita economica, non tutti i paesi crescono, e taluni addirittura non riescono neanche a raggiungere il valore del PIL del 2010 considerato come anno di riferimento. In questo senso occorre maggiore coordinamento delle politiche economiche europee per fare in modo che vi sia una convergenza tra i paesi europei. Infatti qualora gli andamenti continuassero ad essere divergenti allora si potrebbe creare una diseguaglianza tra i paesi europei che potrebbe mettere in discussione l’utilità delle istituzioni dell’Unione nel promozionare e difendere gli interessi dei popoli e delle nazioni.