In
media tra il 2020Q3 ed il 2022Q4 è diminuito del -60,70%
L’Eurostat calcola il
valore della capacità produttiva attuale. Si tratta di un valore che sintetizza
il livello attuale della capacità di utilizzo degli impianti produttivi.
Ranking del valore della capacità produttiva attuale nel 2022Q4. Il Belgio è al primo posto per valore della capacità produttiva attuale misurato nel 2022Q4 con un valore pari a 24,8 unità, seguito dall’Irlanda con un valore pari a 17,9 unità e dall’Italia con un valore pari a 17,5 unità. A metà classifica vi sono la Slovenia con un valore pari a 6,8 unità, seguita dal Portogallo con un valore pari a 5,7 e l’Austria con un valore di 5,4 unità. Chiudono la classifica la Svezia con un valore pari a -7,0 unità, seguita dai Paesi Bassi con un valore pari a -7,3 unità e la Macedonia del Nord un valore pari a -9,7 unità.
Ranking dei paesi europei per variazione percentuale della capacità produttiva tra il terzo trimestre del 2020 ovvero 2020Q3 ed il quarto trimestre 2022 ovvero 2022Q4. L’Albania è al primo posto per valore della variazione percentuale della capacità produttiva tra il terzo trimestre del 2020 ed il quarto trimestre 2022 con un valore pari a 263,16% pari ad un ammontare di 10,00 unità, seguita dalla Turchia con un ammontare di 112,82% pari a 4,40 unità e dalla Romania con un valore pari a 105,56% pari ad un ammontare di 1,90 unità. A metà classifica vi sono la Repubblica Ceca con un ammontare pari a -50,00% pari ad un ammontare di -12,90 unità, seguita dalla Finlandia con un valore pari a -55,88% pari ad un ammontare di -19,00 unità, e dalla Danimarca con un valore pari a -58,02% pari ad un ammontare di -15,20 unità. Chiudono la classifica la Svezia con un ammontare pari a -125,00% pari ad un ammontare di -35,00 unità, seguita dalla Francia con un valore pari a -185,71% pari ad un ammontare di -11,70 unità, ed i Paesi Bassi con un valore pari a -661,54% pari ad un ammontare di -6,00 unità.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di
seguito viene proposta una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato
con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di due diverse forme
a cluster indicate come di seguito ovvero:
- ·
Cluster 1: Grecia, Belgio, Slovacchia,
Italia, Ungheria, Repubblica Ceca, Germania, Francia, Portogallo, Spagna,
Croazia, Malta, Serbia, Albania, Lussemburgo.
- ·
Cluster 2: Paesi Bassi, Montenegro, Macedonia
del Nord, Cipro, Svezia, Turchia, Bulgaria, Romania, Slovenia, Polonia,
Lettonia, Lituania, Danimarca, Estonia, Austria, Irlanda, Finlandia.
Dal punto di vista strettamente
numerico è possibile calcolare il valore della mediana dei clusters. E’
possibile quindi verificare che il valore del Cluster 1-C1 è pari ad un ammontare
di 12,9 unità, mentre il valore del Cluster 2-C2 è pari ad un ammontare di 0,6
unità. Ne deriva pertanto che il seguente ordinamento dei clusters ovvero C1=12,9>C2=0,6.
Dal punto di vista geografico risulta che i paesi dell’Europa Centro-Meridionale
hanno un valore della valutazione della capacità produttiva industriale superiore
rispetto al corrispondente valore dei paesi del cluster del Nord-Est.
Network Analysis con l’utilizzo
della distanza di Manhattan. Attraverso l’utilizzo della
distanza di Manhattan è possibile individuare delle strutture a network
complesse e delle strutture a network semplificate. In modo particolare vengono
individuate due strutture a network complesse e tre strutture a network
semplificate. Viene rilevata la seguente strutture a network complessa ovvero:
- ·
La Lituania ha una connessione con la Polonia
per un valore pari a 0,9 unità;
- ·
La Polonia ha una connessione con la
Lituania per un valore pari a 0,9 unità, con la Lettonia per un valore pari a 0,55
unità, con la Romania con un valore pari a 0,59 unità, con la Bulgaria per un
valore pari a 0,87 unità e con la Turchia con un valore pari a 0,53 unità;
- ·
La Lettonia ha una connessione con la
Bulgaria per un valore pari a 0,62 unità, con la Turchia pari ad un valore di
0,7 unità, con la Romania pari ad un valore pari a 0,52 unità, e con la Polonia
per un valore pari a 0,55 unità;
- ·
La Bulgaria ha una connessione con la
Lettonia per un valore pari a 0,62, con la Polonia per un valore pari a 0,87
unità, con la Romania per un valore pari a 0,53 unità e con la Turchia per un
valore pari a 0,64 unità;
- ·
La Turchia ha una connessione con la
Bulgaria per un valore pari a 0,64 unità, con la Lettonia per un valore pari a
0,7 unità, con la Romania pari ad un ammontare di 0,33 unità, con la Polonia
pari ad un ammontare di 0,53 unità;
- ·
La Romania ha una connessione con la
Turchia con un ammontare di 0,33 unità, con la Bulgaria pari ad un valore di
0,53 unità, con Lettonia pari ad un valore di 0,52 unità, con la Polonia pari
ad un valore di 0,59 unità.
Esiste una struttura a
rete complessa tra i seguenti paesi ovvero:
- ·
Il Lussemburgo ed il Portogallo hanno una
connessione per un valore pari a 0,93 unità;
- ·
Il Portogallo ha una connessione con il
Lussemburgo pari ad un ammontare di 0,93 unità, e con la Serbia pari ad un
ammontare di 0,66 unità.
- La Serbia ha una connessione con il Portogallo per un valore pari a 0,66 unità.
Esistono tre strutture a
network complesse costituite dai seguenti paesi ovvero:
- ·
L’Estonia e l’Austria hanno una
connessione pari ad un ammontare di 0,77 unità;
- ·
La Danimarca e la Slovenia hanno una
connessione pari ad un ammontare di 0,79 unità;
- ·
Il Belgio e la Grecia hanno una connessione
pari ad un valore di 0,61 unità.
Conclusioni.
Complessivamente nel periodo considerato il valore della valutazione della capacità
produttiva è diminuito di un ammontare pari a -60,70% pari ad un ammontare di
-9,3%. Dal punto di vista metrico il valore della valutazione della capacità
produttiva industriale attuale è diminuito continuativamente tra il 2020Q3 fino
ad al 2022Q1 passando da un ammontare di 15,3 fino ad un valore di -1,3 unità.
Successivamente il valore della media della valutazione della capacità
produttiva industriale attuale per i paesi considerati ha ricominciato a salire
a partire dal 2022Q2 fino ad al 2022Q4 passando da un ammontare di -0,6 unità
fino ad un valore pari a 6,0 unità. Certamente il valore della valutazione della
capacità produttiva è diminuita in Europa in connessione della triplice crisi
costituita da Covid-19, inflazione e guerra in Ucraina. Occorre tuttavia
considerare che la valutazione della capacità produttiva industriale ha
iniziato a manifestare degli andamenti positivi a partire dal terzo trimestre
del 2021. Tale ripresa, ancora debole, potrebbe comunque essere compromessa da
ulteriori andamenti inflazionistici, dall’incipiente crisi economica e da
ulteriori frizioni internazionali prodotte sia dal conflitto russo-ucraino che
dalla conseguenze avverse della tensione sino-americana.
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