Il dataset OCSE che fotografa le attività dei fondi pensione autonomi dal 2001 al 2023 rivela l’evoluzione di una colonna portante del welfare nei Paesi industrializzati. I valori, espressi in milioni di dollari correnti, incorporano sia l’andamento dei mercati sia le oscillazioni valutarie, permettendo di cogliere come riforme previdenziali, demografia e congiuntura abbiano rimodellato l’investimento istituzionale. Le disparità sono imponenti: si passa dagli oltre ventidue trilioni di dollari degli Stati Uniti nel 2023 agli importi inferiori al miliardo di alcuni piccoli mercati dell’Est europeo a inizio periodo, differenze che superano la semplice distanza economica e riflettono scelte di policy molto diverse. A livello aggregato il patrimonio più che raddoppia in ventitré anni nonostante due scossoni: la crisi finanziaria globale del 2008-2009 e la correzione post-pandemica del 2022. Tra il 2003 e il 2007 gli attivi crescono a ritmi a doppia cifra, trainati dal rialzo dei li...
Il presente articolo esplora l’evoluzione dei flussi migratori permanenti a scopo lavorativo tra il 2014 e il 2023, evidenziando le profonde ripercussioni della pandemia da COVID-19 e la vivacità della successiva ripresa. L’impatto iniziale della crisi sanitaria ha comportato un drastico rallentamento della mobilità internazionale e profonde trasformazioni nei contesti occupazionali, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla riformulazione degli obblighi dei datori di lavoro, come discusso da Maresca (2020). Tuttavia, a partire dal 2021, si è registrato un rapido superamento dei livelli pre-crisi in molte economie avanzate, grazie anche a una riorganizzazione delle politiche pubbliche e sanitarie orientate alla resilienza dei sistemi (Profiti, 2020). Attraverso un’analisi comparata di oltre trenta paesi, dall’Australia al Giappone, il testo mette in luce le dinamiche di ripresa e la centralità assunta dall’immigrazione nel compensare l’invecchiamento...