Cresce
in tutte le macro-regioni tranne che nel Sud Italia
L’ISTAT-BES calcola il valore
dell’adeguata alimentazione. L’adeguata alimentazione è definita come “Proporzione
standardizzata di persone di 3 anni e più che consumano quotidianamente almeno
4 porzioni di frutta e/o verdura sul totale delle persone di 3 anni e più”.
I dati sono disponibili nel periodo 2005-2020.
Ranking delle regioni
italiane per valore dell’adeguata alimentazione nel 2020.
Il Piemonte è al primo posto nel ranking dell’adeguata alimentazione nel 2020
con un valore pari a 26,7, seguito dall’Emilia Romagna con un valore pari 23,2
e dalla Toscana con un ammontare pari a 22,8 unità. A metà classifica vi sono
la Valle d’Aosta con un valore pari a 21, la Liguria con un ammontare pari a
20,6 ed il Veneto con un ammontare pari a 20,4 unità. Chiudono la classifica la
Basilicata e la Calabria con un ammontare pari a 12,6 e la Campania con un
ammontare pari a 10,7.
Ranking delle regioni
italiane per variazione percentuale dell’adeguata alimentazione nel periodo
2005-2020. La Sardegna è al primo posto per variazione
percentuale dell’adeguata alimentazione tra il 2005 ed il 2020 con un valore
pari a 21,20% pari ad un ammontare di 3,90 unità, seguita dalla Calabria con un
valore pari a 21,15% pari ad un ammontare di 2,20 unità e dalla Basilicata con
un valore pari a 17,76% pari ad un ammontare di 1,90 unità. A metà classifica
vi sono la Toscana con un ammontare pari a 5,56% pari ad un ammontare di 1,20
unità, seguita dal Molise con una variazione percentuale pari ad un ammontare
di 5,00% pari a 0,80 unità e la Liguria con un ammontare pari a 4,04% pari ad
un ammontare di 0,80 unità. Chiudono la classifica il Veneto con nu valore pari
a -7,27% pari ad un ammontare di -1,60 unità, seguito dal Friuli-Venezia Giulia
con un valore pari a 14,17% pari ad un ammontare di -3,60 unità e dalla Campania
con un valore pari a 26,21% pari ad un ammontare di -3,80 unità.
Macro-Regioni italiane.
Tra il 2005 ed il 2020 il valore dell’adeguata alimentazione è cresciuto in
tutte le macro-regioni italiane con eccezione del Mezzogiorno. In modo particolare
nel Nord Italia il valore dell’adeguata alimentazione è cresciuto da un
ammontare di 21,00 unità fino ad un valore di 21,70 unità ovvero un ammontare
pari a 0,70 unità pari ad una variazione di 3,33%. Tra il 2005 ed il 2020 il valore
dell’adeguata alimentazione nel Centro Italia è cresciuto da un ammontare di
21,00 unità fino ad un valore di 21,10 unità ovvero pari ad un ammontare di
0,10 unità pari ad un ammontare di 0,48%. Tra il 205 ed il 2020 il valore dell’adeguata
alimentazione è diminuita nel Sud Italia da un ammontare di 13,6 unità fino ad
un valore di 13,4 unità ovvero pari ad una variazione di -0,20 unità pari ad un
ammontare di -1,47%. Complessivamente in Italia il valore dell’adeguata
alimentazione è cresciuto da un ammontare di 18,4 fino ad un valore di 18,8 unità
ovvero una variazione di 0,40 unità pari ad un ammontare di 2,17%.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means. Di seguito viene realizzata una clusterizzazione
mediante l’utilizzo dell’algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente
Silhouette. Sono stati rilevati due clusters ovvero:
- •
Cluster 1:
Calabria, Puglia, Molise, Basilicata, Sicilia, Campania, Abruzzo;
- •
Cluster 2:
Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lombardia, Umbria,
Piemonte, Lazio, Trentino-Alto Adige, Liguria, Sardegna, Veneto, Valle d’Aosta.
Calcolando la mediana dei
due clusters risulta evidente la dominanza del cluster 2 rispetto a quella del
cluster 1 ovvero: C2=21,8>C1=12,9. Ne deriva che il valore della mediana dell’adeguata
alimentazione del Centro Nord è pari a circa il 168% del valore delle regioni
meridionali. Ne deriva pertanto che la differenza tra Centro-Nord e Sud non
opera soltanto a livello reddituale quanto retroagisce anche a livello di
adeguata alimentazione. E ovviamente mancando l’adeguata alimentazione è
probabile che vi sia un maggiore carico dei sistemi sanitari meridionali rispetto
al valore dei sistemi sanitari settentrionali. Ne deriva che le politiche
sanitarie che agiscano nel cambiamento degli abitudini alimentari diventano
anche delle politiche in grado di ridurre prospetticamente la spesa sanitaria
pro-capite a livello regionale.
Network Analysis con l’utilizzo
della distanza di Manhattan. Di seguito viene ad
essere realizzata una network analysis attraverso l’utilizzo della distanza di
Manhattan. I dati mostrano la presenza di due strutture a network delle quali una
è complessa e l’altra presenta una struttura semplificata. La struttura complessa
è costituita dalle seguenti regioni ovvero: Veneto, Lazio, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto
Adige. Le relazioni tra le regioni sono indicate di seguito:
- •
Il Veneto ha una connessione con il Lazio
con link avente valore pari a 1,1 e con la Lombardia con un valore pari a 1,2
unità;
- •
Il Lazio ha una connessione con il Veneto
con un link avente un valore pari a 1,1, e con la Lombardia con un valore pari
a 1,2;
- •
La Lombardia ha una connessione con il
Veneto con un link avente un valore pari a 1,2, un link con il Lazio con un
ammontare pari a 1,2, con la Liguria con un valore pari a 1,1, con il Trentino-Alto
Adige con un valore pari a 0,87;
- •
Il Trentino-Alto Adige ha una connessione
con la Lombardia con un valore pari a 0,87 unità, e con la Liguria con un link
pari a 0,85 unità.
- •
La Liguria ha una connessione con la Lombardia
pari ad un ammontare di 1,1 unità e con il Trentino-Alto Adige con un valore
pari a 0,85 unità.
- Esiste inoltre un link semplificato tra Campania e Sicilia biunivoco avente un valore di 1,1 unità.
La struttura a network conferma
l’idea della contrapposizione tra Centro-Nord e Sud e mette in risalto da un
lato la centralità della dinamica numerica della Lombardia nel Centro-Nord e
dall’altro lato la connessione tra Campania e Sicilia in termini di adeguata
alimentazione.
Machine learning and predictions. Di seguito vengono confrontati nove
algoritmi di machine learning per la predizione del valore futuro dell’adeguata
alimentazione nelle regioni italiane. Gli algoritmi sono stati addestrati con l’80%
dei dati disponibili. Inoltre, è stata realizzata una cross validation con 20 folds.
Gli algoritmi sono stati confrontati in termini di efficienza predittiva sulla
base della loro capacità di massimizzare l’R-quadro e di minimizzare gli errori
statistici MSE, RMSE e MAE. I dati mostrano il seguente ordinamento degli
algoritmi:
- 1.
Random Forest con un valore del payoff
pari a 5;
- 2.
AdaBoost con un valore del payoff pari a
7;
- 3.
kNN con un valore del payoff pari a 12;
- 4.
Gradient Boosting con un valore del payoff
pari a 16;
- 5.
SGD con un valore del payoff pari a 16;
- 6.
Tree con un valore del payoff pari a 24;
- 7.
SVM con un valore del payoff pari a 28;
- 8.
Linear Regression con un valore del payoff
pari a 28.
Pertanto, utilizzando l’algoritmo
Random Forest è stato possibile predire i seguenti risultati ovvero:
- •
Piemonte con una variazione diminutiva da
un ammontare di 26,70 fino ad un valore di 22,4 ovvero una variazione di -4,26
unità pari ad un ammontare di -15,96%;
- •
Valle d’Aosta con una variazione aumentativa
da un ammontare di 21,00 fino ad un valore di 21,46 ovvero pari ad una
variazione di 0,46 unità pari ad un ammontare di 2,19%;
- •
Liguria con una variazione aumentativa da
un ammontare di 20,60 unità fino ad un valore di 21,46 unità ovvero pari ad una
variazione di 0,34 pari ad un ammontare di 1,65%;
- •
Lombardia con una variazione aumentativa
da un ammontare di 19,70 unità fino ad un valore di 20,88 unità pari ad una
variazione di 1,18 unità pari ad un ammontare di 5,99%;
- •
Trentino-Alto Adige con una variazione
diminutiva da un ammontare di 21,10 unità fino ad un valore di 20,73 unità
ovvero pari ad una variazione di -0,37 unità pari ad un ammontare di -1,75%;
- •
Veneto con una variazione aumentativa da
un ammontare di 20,40 unità fino ad un valore di 20,48 ovvero pari ad un valore
di 0,08 unità pari ad un ammontare di 0,42%;
- •
Friuli-Venezia Giulia con una variazione
aumentativa da un ammontare di 21,80 unità fino ad un valore di 22,31 unità
ovvero pari ad una variazione di 0,51 unità pari ad un ammontare di 2,33;
- •
Emilia-Romagna con una variazione diminutiva
da un ammontare di 23,20 unità fino ad un valore di 22,65 unità ovvero pari ad
un ammontare di -0,55 unità pari a -2,39%;
- •
Toscana con una variazione diminutiva da
un ammontare di 22,80 unità fino ad un valore di 21,63 unità ovvero pari ad un
valore di -1,17 unità pari ad una variazione di -5,13%;
- •
Umbria con una variazione aumentativa da
un ammontare di 22,10 unità fino ad un valore di 22,30 unità ovvero pari ad un
valore di 0,20 unità pari ad un ammontare di 0,90%;
- •
Marche con una variazione da un ammontare
di 21,90 unità fino ad un valore di 21,57 unità ovvero pari ad una variazione
di -0,33 unità pari ad un ammontare di -1,51%;
- •
Lazio con una variazione aumentativa da un
ammontare di 19,70 unità fino ad un valore di 20,88 unità ovvero pari ad una
variazione di 1,18 unità pari ad un ammontare di 5,99%;
- •
Abruzzo con una variazione aumentativa da
un ammontare di 14,30 unità fino ad un valore di 14,49 unità ovvero pari ad una
variazione di 0,19 unità pari ad un ammontare di 1,33%;
- •
Molise con una variazione diminutiva da un
ammontare di 16,80 unità fino ad un valore di 13,07 unità ovvero pari ad una
variazione di -3,73 unità pari ad un ammontare di -22,21%;
- •
Campania con una variazione aumentativa da
un ammontare di 10,70 unità fino ad un valore di 13,36 unità ovvero pari ad una
variazione di 2,66 unità pari ad un ammontare del 24,86%;
- •
Puglia con una variazione aumentativa da
un ammontare di 12,90 unità fino ad un valore di 13,54 unità ovvero pari ad una
variazione di 0,64 unità pari ad una variazione di 4,96%;
- •
Basilicata con una variazione aumentativa
da un ammontare di 12,60 unità fino ad una variazione di 14,00 unità ovvero
pari ad una variazione di 1,40 unità pari ad un ammontare di 11,11%;
- •
Sicilia con una variazione aumentativa da
un ammontare di 14,00 unità fino ad un valore di 14,16 unità ovvero pari ad una
variazione di 0,16 unità pari ad un ammontare di 1,14%;
- •
Sardegna con una variazione aumentativa da
un valore di 22,30 unità fino ad un valore di 20,44 unità ovvero pari ad un valore
di -1,86 unità pari al -8,34%.
Complessivamente il
valore medio dell’adeguata alimentazione è predetto in diminuzione da un
ammontare pari a 18,86 unità fino ad un valore di 18,79 unità ovvero pari ad
una variazione di -0,07 unità pari ad un ammontare di -0,37%.
Conclusioni.
In sintesi, l’adeguata alimentazione è migliorata in tutte le macro regioni
italiane tra il 2005 ed il 2020 con eccezione del sud Italia. L’analisi a
cluster manifesta la presenza di un chiaro divario tra le regioni del centro-nord
Italia che hanno dei valori elevati in termini di adeguata alimentazione e le
regioni Meridionali che sono significativamente arretrate. La network analysis
conferma la presenza di una struttura a rete complessa tra le regioni del Nord
che ha nella Lombardia un elemento centrale mentre nel Sud Italia la dinamica della
serie storica della Sicilia e della Campania risultano essere
significativamente correlate. Inoltre, la predizione con il machine learning
manifesta un andamento marginalmente riduttivo dell’adeguata alimentazione
nelle regioni italiane. Occorre considerare che l’adeguata alimentazione svolge
una funzione preventiva rispetto alla probabilità di utilizzare il sistema
sanitario e pertanto regioni caratterizzate da una peggiore performance in
termini di adeguata alimentazione potrebbero avere prospetticamente una crescita
della spesa pubblica per i main diseases.
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