Tra
il 2000 ed il 2021 è diminuito in media del 1,03%
L’Eurostat calcola il
valore del consumo di energia primario in Europa. Il consumo di energia primario
copre il consumo di energia da parte di utenti finali come industria,
trasporto, famiglie, servizi e agricoltura, oltre al consumo di energia del
settore energetico stesso per la produzione e trasformazione di energie,
perdite che si verificano durante la trasformazione delle energie (ad esempio
l'efficienza di produzione di elettricità da carburanti combustibili) e perdite
di energia di trasmissione e distribuzione). L’indicatore è misurato in milioni
di tonnellate di petrolio equivalente.
Ranking dei paesi europei
per valore del consumo primario di energia nel 2021. La
Germania è al primo posto per valore del consumo primario di energia con un
ammontare di 267 milioni di tonnellate di petrolio equivalente, seguita dalla
Francia con un valore di 224,4, e dall’Italia con un valore di 145,3. A metà
classifica vi sono Ungheria con un valore di 24,9, seguita dalla Grecia con un ammontare
di 20,3 e dal Portogallo gon un ammontare di 19,5. Chiudono la classifica il
Lussemburgo con un valore di 4,2 unità, seguito da Cipro con un ammontare di
2,3 unità e da Malta con un valore di 0,8 unità.
Ranking dei paesi per
valore della variazione percentuale del consumo primario di energia tra il 2000
ed il 2021. La Polonia è al primo posto per valore
della variazione percentuale del consumo primario di energia tra il 2000 ed il 2021
con un ammontare di 22,50 unità pari ad un valore di 19,10%, seguita dalla
Lettonia con un valore di 18,42% pari a 0,70 unità e dal Lussemburgo con un
valore di 16,67% pari ad una variazione di 0,60 unità. A metà classifica vi è
la Slovenia con una variazione pari a 0,00 unità, seguita dalla Finlandia con
una variazione di -0,32% pari a -0,10 e dalla Slovacchia con un valore di
-0,61% pari ad un ammontare di -0,10 unità. Chiudono la classifica il
Portogallo con un valore di -15,22% pari ad un ammontare di -3,50 unità, seguito
dalla Germania con un valore di -15,80% pari ad un ammontare di -50,10 unità e
dalla Grecia con un valore di -25,37% pari ad un ammontare di -6,90 unità. In
media tra il 2000 ed il 2021 è diminuito del -1,03%.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means
ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati quattro
clusters, ovvero:
- ·
Cluster 1: Francia, Germania;
- ·
Cluster 2: Slovenia, Lituania, Croazia,
Estonia, Lettonia, Lussemburgo, Cipro, Malta, Irlanda, Slovacchia, Bulgaria,
Danimarca, Portogallo, Ungheria, Grecia;
- ·
Cluster 3: Svezia, Belgio, Repubblica Ceca,
Paesi Bassi, Romania, Finlandia, Austria;
- ·
Cluster 4: Spagna, Italia, Polonia.
Dal punto di vista della
mediana risulta che il Cluster 1 è al primo posto con un valore di 245,7, seguito
dal Cluster 4 con un ammontare di 112,1, dal Cluster 3 con un ammontare di 39,6
e dal Cluster 2 con un valore di 8,3 unità. Da un punto di vista geografico non
è possibile rilevare una particolare struttura in quanto il consumo primario di
energia tende a crescere soprattutto in base alla popolazione piuttosto che alla
posizione geografica. Infatti, i paesi nei quali il valore del consumo primario
di energia è più rilevante sono i paesi maggiormente popolosi ovvero Germania,
Francia, Italia, Spagna e Polonia.
Network analysis con la distanza
euclidea. Di seguito viene presentata una network analysis con
distanza euclidea. Nello specifico vengono individuate due strutture a network semplificate
ed una struttura a network complessa.
- ·
Il Lussemburgo ha una connessione con la
Lettonia per un ammontare di 0,086 e con
l’Estonia per un valore di 0,044;
- ·
La Lettonia ha una connessione con l’Estonia
per un ammontare di 0,041 unità e con il Lussemburgo per un valore di 0,086
unità;
- ·
L’Estonia ha una connessione con la
Lettonia per un ammontare di 0,041 unità e con il Montenegro per un ammontare
di 0,044 unità, e con la Slovenia per un valore di 0,073 unità;
- ·
La Slovenia ha una connessione con l’Estonia
per un ammontare di 0,073 unità, con la Lituania per un valore di 0,037 unità,
e con la Croazia per un valore di 0,0734 unità;
- ·
La Croazia ha una connessione con la
Slovenia per un ammontare di 0,0734 unità;
- ·
La Lituania ha una connessione con la
Slovenia per un ammontare di 0,037 unità.
Sono inoltre presenti le
seguenti strutture a network semplificate ovvero:
- ·
La Danimarca ha una connessione con la
Bulgaria pari ad un ammontare di 0,057 unità;
- ·
Malta ha una connessione con Cipro per un
valore di 0,072 unità.
Conclusioni.
Il consumo primario di energia nei paesi europei è rimasto abbastanza costante
tra il 2000 ed il 2021. Nello specifico il valore del consumo primario di
energia è diminuito nel periodo considerato di un ammontare pari a -1,03%. Tra
il 2019 ed il 2020 si è verificata una significativa riduzione del valore del
consumo primario di energia. Tuttavia, tra il 2020 ed il 2021 il valore è
cresciuto riportandosi quasi ai livelli precedenti. Il consumo primario di
energia non è cresciuto tra il 2000 ed il 2021. Tale valore avrebbe dovuto
crescere soprattutto a seguito della convergenza dei paesi dell’Europa dell’Est
rispetto ai paesi dell’Europa dell’Ovest. Infatti, i paesi che tendono a
crescere in termini di PIL tendono anche a consumare più energia. Tale
condizione fa presupporre che in realtà i paesi dell’Europa dell’Est possono
crescere ancora molto in termini di PIL assoluto e pro-capite, contribuendo in
modo rilevante alla crescita del PIL europeo. I dati non scompongono il consumo
tra energia rinnovabile ed energia non-rinnovabile. Non è quindi possibile fare
una analisi comparativa di sostenibilità ambientale. Tuttavia, coerentemente
con le dichiarazioni delle autorità europee, è lecito aspettarsi una crescita
della componente di energia rinnovabile ed una riduzione dell’energia non-rinnovabile.
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