lunedì 11 settembre 2023

Le Facilitazioni Burocratiche-Amministrative nella Costituzione delle Start Up a Livello Mondiale

 

Tra il 2013 ed il 2019 le procedure burocratiche amministrative per la creazione delle start up sono state semplificate del 16,00% in media per i paesi considerati

 

La Banca Mondiale calcola il numero delle procedure necessarie per la costituzione di una start up a livello mondiale. Le procedure di avvio sono quelle necessarie per avviare un'impresa, comprese le interazioni per ottenere i permessi e le licenze necessari e per completare tutte le iscrizioni, verifiche e notifiche per l'avvio delle operazioni. I dati si riferiscono ad aziende con specifiche caratteristiche di proprietà, dimensione e tipologia di produzione. I dati considerati fanno riferimento al periodo tra il 2013 ed il 2019. Sono stati considerati soltanto i paesi aventi una serie storica completa nel periodo analizzato.

Ranking dei paesi per numero delle procedure necessarie per aprire una start up nel 2019. Il Venezuela è al primo posto per numero delle procedure necessarie per una start up con un valore pari a 20 unità, seguita dall’Equatorial Guinea con 16, e dalla Bosnia, Eritrea e Filippine con un valore pari a 13. A metà classifica vi sono lo Zambia con 7, e il Baharain, il Benin, Cameroon, Chile, Djibouti con un valore pari a 6. Chiudono la classifica la Giamaica, Singapore e gli Emirati Arabi Uniti con un valore pari a 2, la Georgia e la Nuova Zelanda

Ranking dei paesi per valore della variazione delle percentuali delle procedure necessarie per aprire una start up tra il 2013 ed il 2019. La Slovenia è al primo posto per valore della variazione percentuale delle procedure necessarie per aprire una start up tra il 2013 ed il 2019 con un valore pari a 50,00%, seguita dal Burundi, Malaysia e Svezia con +33,00%, e dal Portogallo con +20,00%. A metà classifica vi sono Stati Uniti, Uruguay, West Bank and Gaza, Yemen, e Zambia con un valore pari a 0,00%. Chiudono la classifica il Congo Dem. Rep. con un valore pari a -66,67%, seguito dagli Emirati Arabi Uniti con un valore pari a -66,67%, seguita dalla Tunisia con un valore pari a -72,73%, seguita dall’Arabi Saudita con un valore pari a -78,57% e dal Brunei Darussalam con -83,33%.  Complessivamente tra il 2013 ed il 2019 il numero delle procedure necessarie per la costituzione delle start up è diminuito in media per i paesi considerati da 7,88 fino a 6,44 ovvero una riduzione pari a -1,2 unità pari a -16,00%.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Di seguito viene ad essere presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Vengono individuati tre diversi tipi di cluster ovvero:

  • ·       Cluster 1: Norway, Israel, Tajikistan, Afganistan, Senegal, Kyrgyz Republic, Latvia, Tonga, Netherlands, Samoa, Greece, Armenia, Lituania, Mauritius, Russian Federation, Kosovo, Ireland, Corea del Sud, Estonia, St. Lucia, Marshall Islands, Albania, Uruguay, Belgium, Denmark, Dominica, France, Iceland, Luxembourg, Mali, Liberia, Polonia, Panama, United Kingdom, Cote d’Ivoire, Azerbaijan, Morocco, Uzbekistan, Burundi, Svezia, Finland, Burkina Faso, Australia, Belarus, Singapore, United Arab Emirates, Moldova, Hong Kong, Jamaica, Slovenia, Canada, Serbia, Cipro, Sierra Leone, Georgia, Togo, Nuova Zelanda, Kazakhstan, Portugal, Niger, Oman, Romania, Yemen, Svizzera, Stati Uniti, Grenada, Ungheria, Macedonia del Nord, Papaua Nuova Guinea, Maldive, Timor Leste, Sao Tome and Principe, Rwanda, Ukraine, Thailand, Mauritania;
  • ·       Cluster 2: Colombia, Slovak Republic, San Marino, Vietnam, Qatar, Chad, Gabon, Japan, Lebanon, Montenegro, Ghana, Nigeria, Palau, Peru, Croazia, Bhutan, Austria, Czechia, Comoros, Seychelles, Cabo Verde, Botswana, Belize, El Salvador, Bangladesh, Germany, Antigua and Barbuda, Guinea Bissau, Chile, Angola, Guatemala, Egitto, Sri Lanka, Costa Rica, Mongolia, Malawi, Malta, Vanuatu, Mexico, Bahamas, Sirian, Nepal, Spain, Barbados, Nicaragua, Italy, Gambia, Zimbabwe, Djibouti, Lao PDR, Solomon Islands, Trinidad and Tobago, Lesotho, Bulgaria, St. Vincent and the Grenadines, Guyana, Micronesia Fed. Sts, Kiribati, St. Kittis and Nevis, Paraguay, Dominica Republic, Jordan, Zambia, Madagascar, Malaysia, Cambodia, Cameroon, Guinea, South Africa, Benin, Turkey, Central African Republic, Namibia, Mozambico, Libia, Iran, Iraq, China, Brunei Darussalam, Congo, Kenya, Bahrain, Suriname, Tunisia;
  • ·       Cluster 3: Bolivia, Sud Sudan, Etiopia, Uganda, Bosnia, Eritrea, Argentina, Saudi Arabia, Myanmar, Algeria, Indonesia, India, Pakistan, Haiti, Eswatini, Ecuador, Congo Rep., Honduras, Philippines, Equatorial Guinea, Venezuela, Fiji, Brazil, West Bank and Gaza, Sudan, Tanzania, Kuwait.

Dal punto di vista della clusterizzazione risulta che il valore del cluster 3 risulta essere dominante rispetto al valore del cluster 2 e rispetto al valore del cluster 1. Occorre considerare che i paesi che hanno minore livello di procedure per la realizzazione delle start up si trovano essenzialmente nel mondo occidentale. I paesi che hanno minore capacità di agevolare la costituzione delle start up si trovano nell’America Latina ed in Africa.

Conclusioni. Lo snellimento delle procedure per la costituzione delle start up costituisce un elemento essenziale per consentire il potenziamento delle attività produttive ed imprenditoriale a livello paese. Occorre che la capacità dei paesi di stimolare l’imprenditorialità è un elemento necessario per generare crescita economica. I paesi che hanno semplificato le procedure di costituzione delle start up sono anche i paesi che hanno maggiore reddito pro-capite e che sono più dinamici dal punto di vista capitalistico, dell’innovazione tecnologica e del benessere della popolazione. I paesi che hanno maggiore capacità di promozionare l’imprenditorialità sono Canada, China, Jamaica, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Georgia e Nuova Zelanda. Attualmente i paesi che offrono maggiore accesso all’imprenditorialità sono i paesi anglosassoni, alcuni paesi del medio-oriente ed alcuni paesi asiatici. L’Europa per quanto abbia comunque dei sistemi di facilitazione all’imprenditorialità non riesce ad essere competitiva con le aree caratterizzare da dinamismo delle startup. Occorre quindi intervenire soprattutto a livello europeo per facilitare la costituzione delle start up considerando che  essere svolgono non soltanto un’importante funzione nella creazione dell’innovazione tecnologica quanto anche consentono di accedere alla mobilità sociale generando i cosiddetti “nuovi ricchi”. L’Europa nel confronto con i paesi anglosassoni, mediorientali e asiatici appare arretrata. E per recuperare competitività dovrebbe consentire uno snellimento delle procedure burocratiche necessarie per la costituzione delle start up.








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