Tra
il 2013 ed il 2019 le procedure burocratiche amministrative per la creazione
delle start up sono state semplificate del 16,00% in media per i paesi
considerati
La Banca Mondiale calcola
il numero delle procedure necessarie per la costituzione di una start up a
livello mondiale. Le procedure di avvio sono quelle necessarie per avviare
un'impresa, comprese le interazioni per ottenere i permessi e le licenze
necessari e per completare tutte le iscrizioni, verifiche e notifiche per
l'avvio delle operazioni. I dati si riferiscono ad aziende con specifiche
caratteristiche di proprietà, dimensione e tipologia di produzione. I dati
considerati fanno riferimento al periodo tra il 2013 ed il 2019. Sono stati
considerati soltanto i paesi aventi una serie storica completa nel periodo
analizzato.
Ranking
dei paesi per numero delle procedure necessarie per aprire una start up nel
2019. Il
Venezuela è al primo posto per numero delle procedure necessarie per una start
up con un valore pari a 20 unità, seguita dall’Equatorial Guinea con 16, e
dalla Bosnia, Eritrea e Filippine con un valore pari a 13. A metà classifica vi
sono lo Zambia con 7, e il Baharain, il Benin, Cameroon, Chile, Djibouti con un
valore pari a 6. Chiudono la classifica la Giamaica, Singapore e gli Emirati
Arabi Uniti con un valore pari a 2, la Georgia e la Nuova Zelanda
Ranking
dei paesi per valore della variazione delle percentuali delle procedure
necessarie per aprire una start up tra il 2013 ed il 2019. La Slovenia è al primo posto per valore
della variazione percentuale delle procedure necessarie per aprire una start up
tra il 2013 ed il 2019 con un valore pari a 50,00%, seguita dal Burundi,
Malaysia e Svezia con +33,00%, e dal Portogallo con +20,00%. A metà classifica
vi sono Stati Uniti, Uruguay, West Bank and Gaza, Yemen, e Zambia con un valore
pari a 0,00%. Chiudono la classifica il Congo Dem. Rep. con un valore pari a -66,67%,
seguito dagli Emirati Arabi Uniti con un valore pari a -66,67%, seguita dalla
Tunisia con un valore pari a -72,73%, seguita dall’Arabi Saudita con un valore
pari a -78,57% e dal Brunei Darussalam con -83,33%. Complessivamente tra il 2013 ed il 2019 il numero
delle procedure necessarie per la costituzione delle start up è diminuito in
media per i paesi considerati da 7,88 fino a 6,44 ovvero una riduzione pari a
-1,2 unità pari a -16,00%.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow.
Di seguito viene ad essere presentata una clusterizzazione con algoritmo
k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Vengono individuati tre diversi
tipi di cluster ovvero:
- ·
Cluster
1:
Norway, Israel, Tajikistan, Afganistan, Senegal, Kyrgyz Republic, Latvia,
Tonga, Netherlands, Samoa, Greece, Armenia, Lituania, Mauritius, Russian Federation,
Kosovo, Ireland, Corea del Sud, Estonia, St. Lucia, Marshall Islands, Albania,
Uruguay, Belgium, Denmark, Dominica, France, Iceland, Luxembourg, Mali,
Liberia, Polonia, Panama, United Kingdom, Cote d’Ivoire, Azerbaijan, Morocco,
Uzbekistan, Burundi, Svezia, Finland, Burkina Faso, Australia, Belarus,
Singapore, United Arab Emirates, Moldova, Hong Kong, Jamaica, Slovenia, Canada,
Serbia, Cipro, Sierra Leone, Georgia, Togo, Nuova Zelanda, Kazakhstan,
Portugal, Niger, Oman, Romania, Yemen, Svizzera, Stati Uniti, Grenada,
Ungheria, Macedonia del Nord, Papaua Nuova Guinea, Maldive, Timor Leste, Sao
Tome and Principe, Rwanda, Ukraine, Thailand, Mauritania;
- ·
Cluster
2:
Colombia, Slovak Republic, San Marino, Vietnam, Qatar, Chad, Gabon, Japan,
Lebanon, Montenegro, Ghana, Nigeria, Palau, Peru, Croazia, Bhutan, Austria,
Czechia, Comoros, Seychelles, Cabo Verde, Botswana, Belize, El Salvador,
Bangladesh, Germany, Antigua and Barbuda, Guinea Bissau, Chile, Angola,
Guatemala, Egitto, Sri Lanka, Costa Rica, Mongolia, Malawi, Malta, Vanuatu,
Mexico, Bahamas, Sirian, Nepal, Spain, Barbados, Nicaragua, Italy, Gambia,
Zimbabwe, Djibouti, Lao PDR, Solomon Islands, Trinidad and Tobago, Lesotho,
Bulgaria, St. Vincent and the Grenadines, Guyana, Micronesia Fed. Sts,
Kiribati, St. Kittis and Nevis, Paraguay, Dominica Republic, Jordan, Zambia,
Madagascar, Malaysia, Cambodia, Cameroon, Guinea, South Africa, Benin, Turkey, Central
African Republic, Namibia, Mozambico, Libia, Iran, Iraq, China, Brunei
Darussalam, Congo, Kenya, Bahrain, Suriname, Tunisia;
- ·
Cluster
3:
Bolivia, Sud Sudan, Etiopia, Uganda, Bosnia, Eritrea, Argentina, Saudi Arabia,
Myanmar, Algeria, Indonesia, India, Pakistan, Haiti, Eswatini, Ecuador, Congo
Rep., Honduras, Philippines, Equatorial Guinea, Venezuela, Fiji, Brazil, West
Bank and Gaza, Sudan, Tanzania, Kuwait.
Dal punto di vista della
clusterizzazione risulta che il valore del cluster 3 risulta essere dominante
rispetto al valore del cluster 2 e rispetto al valore del cluster 1. Occorre
considerare che i paesi che hanno minore livello di procedure per la
realizzazione delle start up si trovano essenzialmente nel mondo occidentale. I
paesi che hanno minore capacità di agevolare la costituzione delle start up si
trovano nell’America Latina ed in Africa.
Conclusioni.
Lo snellimento delle procedure per la costituzione delle start up costituisce
un elemento essenziale per consentire il potenziamento delle attività
produttive ed imprenditoriale a livello paese. Occorre che la capacità dei
paesi di stimolare l’imprenditorialità è un elemento necessario per generare
crescita economica. I paesi che hanno semplificato le procedure di costituzione
delle start up sono anche i paesi che hanno maggiore reddito pro-capite e che
sono più dinamici dal punto di vista capitalistico, dell’innovazione
tecnologica e del benessere della popolazione. I paesi che hanno maggiore
capacità di promozionare l’imprenditorialità sono Canada, China, Jamaica, Singapore,
Emirati Arabi Uniti, Georgia e Nuova Zelanda. Attualmente i paesi che offrono
maggiore accesso all’imprenditorialità sono i paesi anglosassoni, alcuni paesi
del medio-oriente ed alcuni paesi asiatici. L’Europa per quanto abbia comunque
dei sistemi di facilitazione all’imprenditorialità non riesce ad essere
competitiva con le aree caratterizzare da dinamismo delle startup. Occorre
quindi intervenire soprattutto a livello europeo per facilitare la costituzione
delle start up considerando che essere
svolgono non soltanto un’importante funzione nella creazione dell’innovazione
tecnologica quanto anche consentono di accedere alla mobilità sociale generando
i cosiddetti “nuovi ricchi”. L’Europa
nel confronto con i paesi anglosassoni, mediorientali e asiatici appare
arretrata. E per recuperare competitività dovrebbe consentire uno snellimento
delle procedure burocratiche necessarie per la costituzione delle start up.
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