Passa ai contenuti principali

Le Competenze Digitali di Base nei Paesi Desi

 

Sono cresciute in media del 3,87% tra il 2016 ed il 2021

Il DESI Index calcola il valore di una variabile denominata “Individui con competenze digitali di base”. Per individui con competenze digitali di base si intendono persone che hanno delle competenze nelle seguenti quattro aree ovvero: informazione, comunicazione, problem solving e software per la creazione di contenuti. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2016 ed il 2021 ed escludono il Regno Unito.

Ranking dei paesi Desi per valore delle competenze digitali di base nel 2021. I Paesi Bassi sono al primo posto per valore degli individui con competenze digitali di base nel 2021 con un valore pari a 39,68 unità, seguiti dalla Finlandia con un valore pari a 38,23 unità e dalla Svezia con un valore pari a 36,21 unità. A metà classifica vi sono al Lituania con un valore pari a 28,07 unità, seguita dal Malta con un ammontare di 27,91 unità e dalla Slovenia con un ammontare pari a 27,57 unità. Chiudono la classifica l’Italia con un ammontare di 20,75 unità, seguita dalla Romania con un ammontare di 25,49 unità e dalla Bulgaria con un ammontare di 14,70 unità. In media nell’interno dei paesi Desi il valore degli individui con competenze digitali di base è stato pari ad un ammontare di 27,907 unità nel 2021.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale delle competenze digitali di base nel periodo tra il 2016 ed il 2021. L’Irlanda è al primo posto per valore della variazione percentuale delle competenze digitali con un valore pari a 20,28% pari ad un ammontare di 4,5 unità, seguita dalla Romania con un ammontare di 17,88% pari ad un ammontare di 2,35 unità e dalla Grecia con una variazione pari ad un ammontare di 14,78% pari ad un ammontare di 3,25 unità. A metà classifica vi sono il Lussemburgo con un ammontare di 5,41% pari ad un ammontare di 1,66 unità, seguito dalla Germania con un ammontare di 5,16% pari ad un ammontare di 1,72 unità e dalla Croazia con un ammontare di 4,79% pari ad un ammontare di 1,22 unità. Chiudono la classifica la Bulgaria con un valore pari a -5,81% pari ad un valore di -0,91 unità, seguita dalla Danimarca con un valore pari a -6,58% pari ad un ammontare di -2,46 unità, e dalla Lettonia con un valore pari a -12,67% pari ad un ammontare di -3,12 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. I dati mostrano la presenza di tre clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Portogallo, Ungheria, Slovenia, Croazia, Lituania, Irlanda, Lettonia, Grecia, Malta, Cipro, Spagna, Polonia, Slovacchia, Francia, Italia, Repubblica Ceca;
  • ·         Cluster 2: Finlandia, Svezia, Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Austria, Lussemburgo, Estonia, Belgio;
  • ·         Cluster 3: Romania, Bulgaria.

Dal punto di vista metrico è possibile verificare che il valore della mediana del Cluster 2-C2 è pari ad un ammontare di 33,88 unità, il valore della mediana del Cluster 1-C1 è pari ad un ammontare di 26,68 unità ed il valore del Cluster 3-C3 è pari ad un ammontare di 15,09 unità. Ne deriva pertanto il seguente ordinamento dei clusters ovvero: C2=33,88>C1=26,68>C3=15,09. Dal punto di vista geografico risulta che i paesi scandinavi e del Nord Europa hanno i livelli più alti di competenze digitali di base. Tale indicatore conferma quindi la dominanza del Nord Europa sul Centro, Sud e sull’Est Europa in termini di avanzamenti tecnologici e formazione del capitale umano.

 


Network Analysis con la distanza di Manhattan. Di seguito viene applicata una network analysis attraverso l’utilizzo della distanza di Manhattan. Viene rilevata una struttura a network complessa, ovvero costituita da più di due nodi, ed una struttura a network semplificata costituita da soli due nodi. Esiste una struttura a network complessa costituita da Francia, Spagna, Slovenia, Lituania, Malta e Croazia. In modo particolare:

  • ·         La Francia ha una connessione con la Spagna per un valore di 0,29 unità;
  • ·         La Spagna ha una connessione con la Francia per un valore pari a 0,29 unità, con la Slovenia per un valore pari a 0,22 unità, con la Lituania per un valore pari a 0,19 unità, con Malta per un valore pari  0,28, con la Croazia per un valore pari a 0,3;
  • ·         La Slovenia ha una connessione con la Spagna per un valore pari a 0,22 unità, con la Lituania per un valore pari a 0,12 unità, e con la Croazia per un valore pari a 0,14 unità;
  • ·         La Lituania ha una connessione con la Slovenia per un valore pari a 0,12 unità, con la Spagna per un valore di 0,19 unità, con Malta per un valore pari a 0,21, e con la Croazia per un valore pari a 0,25;
  • ·         Malta ha una connessione con la Spagna per un valore pari a 0,28, con la Lituania con un valore pari a 0,21;
  • ·         La Croazia ha una connessione con la Lituania per un valore pari a 0,25 unità, con la Spagna per un valore pari a 0,3 unità e con la Slovenia per un valore pari a 0,14 unità.

Ne deriva che la Spagna è il paese con maggiori connessioni nella dinamica dell’evoluzione della variabile “Competenze Digitali di Base”. Esistono inoltre tre strutture a network semplificate ovvero costituite da due soli nodi come indicati di seguito:

  • ·         Grecia e Irlanda hanno una connessione pari ad un valore di 0,23;
  • ·         Estonia e Belgio sono connessi da un link avente valore di 0,25;
  • ·         L’Ungheria ed il Portogallo sono connessi da un link pari ad un valore di 0,3 unità.

Conclusioni. Il valore della variabile competenze digitali di base è cresciuto in media di circa il 4% nel periodo tra il 2016 ed il 2021. Si tratta comunque di un valore insufficiente per generare una forza lavoro in grado di operare con gli strumenti e le tecniche dell’industria 4.0. Certamente però la cluster analysis mette in evidenza l’eterogeneità europea. I paesi del scandinavi e del Nord Europa hanno dei livelli più alti di competenze digitali di base. E’ necessario intervenire per aumentare il valore delle competenze digitali di base soprattutto nei paesi dell’Europa meridionale e orientale. Infatti affinché venga pienamente realizzato il passaggio all’industria 4.0, sia nel settore pubblico che in quello privato, è assolutamente necessario incrementare le competenze digitali anche di base. Inoltre poiché l’economia digitale è una componente dell’economia della conoscenza ne deriva che la diffusione delle competenze digitali di base consente di generare quel capitale umano in grado di creare le condizioni per una nuova crescita economica nell’economia degli intangibles.







Commenti

Post popolari in questo blog

Il Cuneo Fiscale nei Principali Paesi OCSE nel 2024

  I dati mostrano l’evoluzione del tax wedge medio – cioè l’incidenza percentuale delle imposte sul lavoro rispetto al costo totale del lavoro – per un lavoratore single senza figli, con un reddito pari al 100% del salario medio, in un campione ampio di Paesi OCSE, nel periodo 2015–2024. Questo indicatore è centrale per comprendere l’onere fiscale sul lavoro e il suo impatto sull’economia, sull’occupazione e sulla competitività. L’analisi mostra un panorama piuttosto eterogeneo. I Paesi OCSE si collocano su un ampio spettro, che va da chi applica una pressione fiscale minima, come Colombia e Cile, fino a chi presenta carichi elevati, come Belgio e Germania. Nonostante le differenze strutturali tra i sistemi fiscali, è possibile individuare alcune tendenze comuni e differenziazioni regionali e temporali. Cominciando dai Paesi con le pressioni fiscali più alte, il Belgio resta costantemente in cima alla classifica per tutta la serie temporale, pur mostrando un leggero trend dis...

Trend globali nella produzione di nuovi medici

  Il lungo arco temporale compreso tra il 1980 e il 2023 offre uno sguardo ricco di dettagli sull’evoluzione della formazione dei medici in numerosi paesi, misurata in laureati in medicina per 100 000 abitanti. All’inizio degli anni Ottanta diverse nazioni presentavano livelli di ingresso nelle facoltà di medicina piuttosto elevati, con alcuni picchi record, mentre altre registravano numeri più contenuti. Nel corso dei decenni successivi il quadro si è fatto più sfaccettato: a un’estensione e a un potenziamento delle politiche di reclutamento hanno fatto da contraltare oscillazioni legate a riforme accademiche, crisi economiche, ristrutturazioni dei sistemi sanitari e flussi migratori di professionisti. Dall’analisi emerge un generale trend di aumento della produzione di nuovi medici a livello mondiale, benché con intensità e momenti diversi a seconda delle regioni e dei contesti nazionali, riflettendo scelte politiche, bisogni demografici e dinamiche di mercato. A livello comple...

Nord e Sud a confronto: differenze territoriali nei tassi di adeguata alimentazione

  ·          Le regioni del Nord mantengono livelli elevati, ma mostrano cali significativi negli ultimi anni. ·          Il Mezzogiorno registra valori più bassi, con Calabria e Abruzzo in miglioramento, Basilicata in forte calo. ·          Crisi economiche , pandemia e stili di vita hanno inciso profondamente sull’ adeguata alimentazione degli italiani.   L’analisi dei dati relativi all’adeguata alimentazione in Italia nel periodo compreso tra il 2005 e il 2023, misurata attraverso i tassi standardizzati per 100 persone, restituisce un quadro piuttosto articolato, con forti differenze territoriali, variazioni cicliche e trend di lungo periodo che denotano dinamiche sociali, economiche e culturali. Nel Nord e nel Centro i livelli sono generalmente più elevati rispetto al Mezzogiorno, ma anche qui emergono oscillazioni notevoli. In alcune regi...