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I Flussi Finanziari Esteri dei Paesi OCSE

 

Tra il 2000 ed il 2020 sono diminuiti in media del 3,4%

L’OCSE calcola il valore della variabile relativa ai flussi totali ovvero la somma degli aiuti pubblici e privati dai paesi creditori nei confronti dei paesi beneficiari. Tale variabile comprende anche i crediti all’esportazione che hanno una finalità essenzialmente commerciale. L’indicatore è misurato in milioni di dollari a prezzi costanti con il 2018 come anno base.

Ranking dei flussi totali nei paesi OCSE nel 2020. La Germania è al primo posto per valore dei flussi totali con un ammontare pari ad un valore di 44.700,59 milioni di euro, seguita dal Giappone con un valore pari a 32.472,41 milioni di dollari e dalla Francia con un valore pari a 20.721,13 milioni di dollari. A metà classifica vi sono la Danimarca con un ammontare pari a 3.523,10 milioni di dollari, seguita dalla Svizzera con un ammontare pari a 3.257,70 milioni di dollari, e dall’Australia con un ammontare pari a 2.894,48 milioni di dollari. Chiudono la classifica l’Islanda con un ammontare pari a 57,9 milioni di dollari, seguita dall’Austria con un ammontare pari a -91,43 milioni di dollari e dal Portogallo con un ammontare pari a -519,65 milioni di dollari. Mediamente nel 2020 i paesi OCSE hanno investito in flussi totali circa 7.449,70 milioni di dollari.

Ranking dei paesi OCSE per variazione percentuale del valore dei flussi totali tra il 2000 ed il 2020. La Corea del Sud è al primo posto per variazione percentuale del valore dei flussi totali tra il 2000 ed il 2020 con un ammontare pari a 19.839,58% pari ad un ammontare di 12.139,84 milioni di dollari, seguita dalla Polonia con un valore di 1778,80% pari a 907,01 milioni di dollari, e dalla Slovacchia con un valore di 1778,80% pari ad un ammontare di 149,36 milioni di dollari. A metà classifica vi sono il Regno Unito con un ammontare pari a 34,96% equivalente ad un valore di 4.766,94 milioni di dollari, seguito dalla Grecia con un valore pari a 27,77% equivalente ad un valore di 97,48 milioni di dollari, e dalla Svezia con un valore pari a 27,17% pari ad un valore di 1.508,01 milioni di dollari. Chiudono la classifica gli Stati Uniti con un ammontare pari a -86,92% pari ad un ammontare di 31.971,82 milioni di dollari, seguita dall’Austria pari ad un valore di -104,57% pari ad un valore di 2.090,17 milioni di dollari, e dal Portogallo con un ammontare pari a 106,14% pari ad un valore di 8.978,89 milioni di dollari. In media tra il 2000 ed il 2020 il valore degli investimenti esteri pubblici e privati dei paesi OCSE è diminuito di un ammontare pari a -3,4% pari ad un valore di 514,64 milioni di dollari.

 

Clusterizzazione con algoritmo k-Means. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di cinque clusters così costituiti ovvero:

  • ·         Cluster 1: Australia, Austria, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Corea del Sud, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Svezia, Svizzera;
  • ·         Cluster 2: Stati Uniti;
  • ·         Cluster 3: Spagna, Regno Unito;
  • ·         Cluster 4: Germania, Giappone;
  • ·         Cluster 5: Paesi Bassi.

Dal punto di vista del calcolo della mediana dei clusters risulta che il cluster 4 è al primo posto con un valore pari a 38.586,50 milioni di dollari, seguito dal cluster 3 con un valore di 18.403,42 milioni di dollari, dal cluster 5 con un valore di 13.258,44 milioni di dollari, dal cluster 2 con 4.809,16 milioni di dollari e dal cluster 1 con 1.867,58 milioni di dollari. Ne deriva che i paesi che hanno investito all’estero più di tutti sono Germania, Giappone, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito e Stati Uniti.

Network Analysis con la distanza di Manhattan. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con la distanza di Manhattan. I risultati mettono in evidenza la presenza di un'unica struttura a rete complessa che coincide essenzialmente con i paesi del cluster 1 rilevato attraverso l’applicazione della cluster analysis con l’algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Ovvero:

  • ·         L’Islanda ha una connessione con il Lussemburgo per un valore pari a 0,065 unità, con la Repubblica Ceca per un valore pari a 0,025 unità, e con la Slovacchia per un valore pari a 0,0054 unità;
  • ·         La Repubblica Ceca ha una connessione con il Lussemburgo per un valore pari a 0,044 unità, con la Nuova Zelanda per un valore pari a 0,057 unità, con l’Islanda con un valore pari a 0,025 unità e con la Slovacchia per un valore pari a 0,021 unità;
  • ·         La Slovacchia ha una connessione con la Repubblica Ceca per un valore pari a 0,021 unità, con il Lussemburgo pari ad un ammontare di 0,062 unità e con l’Islanda pari ad un valore di 0,0054 unità;
  • ·         La Nuova Zelanda ha una connessione con la Polonia per un valore pari a 0,059 unità, con il Lussemburgo pari ad un valore di 0,017 unità, e con la Repubblica Ceca pari ad un valore di 0,057 unità;
  • ·         La Polonia ha una connessione con la Nuova Zelanda pari ad un valore di 0,059 unità, con il Lussemburgo pari ad un valore di 0,059 unità e con la Repubblica Ceca pari ad un valore di 0,065 unità.

Conclusioni. Secondo i dati dell’OCSE il valore degli investimenti totali esteri è diminuito in media tra il 2000 ed il 2020 di un ammontare pari a circa il 3,4%. Tuttavia, vi sono dei paesi che più di altri partecipano del finanziamento dei paesi in via di sviluppo a livello internazionale ovvero Spagna, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Regno Unito. Tuttavia, complessivamente nel periodo considerato, ovvero tra il 2000 ed il 2020 gli Stati Uniti hanno movimentato circa il 32% in media del valore investito dai paesi OCSE all’estero per aiutare i paesi in via di sviluppo. Ne deriva che per quanto vi siano spesso dei dubbi circa la leadership statunitense a livello globale, se si guardano i dati relativi agli investimenti esteri nei confronti dei paesi in via di sviluppo, occorre sottolineare che ruolo di guida esiste ed è egemonico sia nei paesi OCSE che a livello globale.




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