Tra
il 2000 ed il 2020 gli USA hanno accolto circa 21,6 milioni di immigrati
L’OCSE calcola il valore
dei flussi migratori in entrata. La serie storica analizzata fa riferimento al
periodo 2000-2020. I paesi che nel periodo tra il 2000 ed il 2020 hanno
manifestato una serie storica con dati mancanti-missing data-sono stati esclusi
dall’analisi.
Ranking dei paesi OCSE
per valore del flusso migratorio in entrata nel 2020.
La Germania è al primo posto per valore del numero di immigrati accolti nel
2020 con un valore pari a 994.819 unità, seguita dagli Stati Uniti con un
valore pari a 707.362 unità e dalla Spagna con un valore pari a 415.150 unità.
A metà classifica troviamo l’Austria con un valore pari a 121.311 unità,
seguita dal Portogallo con un valore pari a 118.124 unità e dal Belgio con un
valore pari a 101.553 unità. Chiudono la classifica Israele con un valore pari
a 19.676 unità, seguita dall’Islanda con un valore pari a 7.711 unità e dalla
Repubblica Slovacca con un ammontare pari a 2.834 unità. Nel 2020 nei paesi
indicati il numero totale degli immigrati è stato pari ad un ammontare di
4.727.106 unità ovvero in media circa 163.004 immigrati per paese. Tuttavia, calcolando
la distribuzione degli immigrati notiamo che Germania, Stati Uniti, Spagna e Corea
del Sud accolgono circa il 50% degli immigrati totali nei paesi OCSE
considerati.
Ranking dei paesi per valore
della variazione percentuale dell’immigrazione tra il 2000 ed il 2020.
La Repubblica Ceca è al primo posto per valore della variazione percentuale
dell’immigrazione con una variazione del 1.172,65% ovvero pari ad un valore di
+49.568 unità, seguita dalla Polonia con un valore pari a +928,57% pari ad un
ammontare di +147.615 unità, e dal Messico con un valore pari a 810,98% pari ad
un ammontare di 52.016 unità. A metà classifica vi sono il Belgio con un valore
pari a 77,25% pari a 44.258 unità, seguito dalla Danimarca con un ammontare di
66,08% pari ad un ammontare di 15.044 unità, e dalla Svizzera con un ammontare
pari a 56,62% pari ad un ammontare di 49.514 unità. Chiudono la classifica il
Giappone con un ammontare pari a -36,20% pari ad un ammontare di -125.167
unità, seguito dalla Repubblica Slovacca con un ammontare di -38,68% pari ad un
ammontare di -1,788 unità e da Israele con un valore pari a -40.525 unità.
Complessivamente tra il 2000 ed il 2020 il valore dell’immigrazione nei paesi
considerati è cresciuta del 31,77 unità ovvero di un valore pari a 39.304
unità.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Di seguito viene
presentata una clusterizzazione attraverso l’utilizzo dell’algoritmo k-Means
ottimizzato con il metodo di Elbow. L’analisi mostra la presenza di tre clusters
ovvero:
- ·
Cluster 1: Australia, Francia, Svizzera, Cile,
Paesi Bassi, Austria, Belgio, Nuova Zelanda, Svezia, Slovacchia, Portogallo,
Islanda, Polonia, Irlanda, Repubblica Ceca, Israele, Lussemburgo, Finlandia, Messico,
Norvegia, Ungheria, Danimarca;
- ·
Cluster 2: Germania, Stati Uniti;
- ·
Cluster 3: Giappone, Spagna, Italia, Corea
del Sud, Canada.
Dal punto
di vista della mediana dei clusters è possibile generare il seguente ordinamento
ovvero: C2>C3>C1. Vi sono quindi
dei paesi che accolgono grandi quantità di
immigrati ovvero la Germania e gli Stati Uniti, seguiti da un insieme di
paesi che sono moderatamente in grado di accogliere gli immigrati ovvero Giappone,
Spagna, Italia, Corea del Sud e Canada, e la stragrande maggioranza degli altri
paesi OCSE che hanno dei livelli di immigrazione in entrata ridotti con una
mediana pari a 57.465 unità.
Network analysis con distanza di Manhattan. Di seguito viene analizzata la struttura a network attraverso l’utilizzo della distanza di Manhattan. Ne risultano due strutture a network delle quali una è complessa e una semplificata. La struttura a network complessa è così individuata ovvero:;
- ·
L’Islanda ha una connessione con la Slovacchia
con un ammontare di 0,045 unità, con il Lussemburgo pari a 0,15 unità, e con la
Finlandia pari ad un ammontare di 0,16 unità;
- ·
La Slovacchia ha una connessione con l’Islanda
per un ammontare di 0,045 unità, con la Finlandia per un valore pari a 0,15
unità e con il Lussemburgo pari ad un ammontare di 0,16 unità;
- ·
Il Lussemburgo ha una connessione con il
valore di 0,15 unità, con la Slovacchia per un valore pari a 0,16 unità, con la
Finlandia per un valore pari a 0,03 unità;
- ·
La Finlandia ha una connessione con l’Islanda
pari ad un ammontare di 0,16 unità, con la Slovacchia per un valore pari a 0,15
unità, con la Lussemburgo pari a 0,03 unità, con il Messico pari a 0,14 unità, con
l’Ungheria pari ad un ammontare di 0,14 unità;
- ·
Il Lussemburgo ha una connessione con la
Finlandia per un ammontare pari a 0,03 unità, con l’Islanda pari ad un
ammontare di 0,15 unità, con la Slovacchia per un ammontare di 0,16 unità, con
il Messico per un valore pari a 0,16 unità, con l’Ungheria per un ammontare
pari a 0,16 unità;
- ·
L’Ungheria ha una connessione con la
Finlandia per un ammontare pari a 0,14 unità, con il Lussemburgo pari ad un
ammontare di 0,14 unità, e con la Danimarca ha una connessione di 0,14 unità;
- ·
Il Messico ha una connessione con la
Finlandia per un ammontare di 0,14 unità, con il Lussemburgo per un ammontare
di 0,16 unità, con la Danimarca con un ammontare di 0,19 unità;
- ·
La Danimarca ha una connessione con l’Ungheria
per un ammontare di 0,14 unità e con il Messico per un ammontare pari a 0,19
unità.
Inoltre è presente una struttura
a network semplificata indicata di seguito ovvero:
- · La Repubblica Ceca e l’Irlanda hanno una connessione pari ad un valore di 0,18 unità.
Conclusioni. Il numero di immigrati è cresciuto tra
il 2000 ed il 2020 di circa il 30% nei paesi considerati che costituiscono un
sottoinsieme dei paesi OCSE. Sono stati infatti esclusi dall’analisi quei paesi
OCSE aventi serie storica incompleta. I paesi che più di tutti accolgono gli
immigrati sono la Germania e gli Stati Uniti. Se si sommano i dati degli
immigrati tra il 2000 ed il 2020 risulta che Gli Stati Uniti hanno accolto 21.640.238
di immigrati, la Germania 19.874.441 di immigrati, la Spagna ha accolto circa
9,8 milioni di Immigrati. Tali dati mostrano che contrariamente a quanto spesso
indicato nei dibattiti massmediatici e politici i grandi paesi hanno un’enorme
capacità di accogliere immigrati. Particolare anche il caso della Spagna, che
ha accolto circa 10 milioni di immigrati in 20 anni, dimostrando che anche i
paesi a medio-reddito hanno capacità di accoglienza elevate. Certamente il dato
dell’immigrazione andrebbe incrociato anche con i dati relativi alla bassa
crescita demografica dei paesi OCSE e può effettivamente essere una soluzione
per mantenere il saldo demografico positivo pure per paesi cronicamente orientati
alla perdita della popolazione per bassa natalità.
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