Passa ai contenuti principali

Previsioni dell’Export dei Paesi OCSE nel 2023

 

Tra il 2019 ed il 2020 persi 1,4 trilioni di dollari di export nei paesi OCSE

L’OCSE calcola il valore dell’esportazione dei prodotti e dei servizi. I dati sono espressi in dollari. Il valore dell’esportazioni in questo senso viene espresso in valore assoluto e non in percentuale del PIL.

Ranking dei paesi per valore delle esportazioni di beni e servizi nei paesi OCSE nel 2023. Gli Stati sono al primo posto per valore delle esportazioni di beni e servizi tra i paesi OCSE nelle previsioni del 2023 con un valore pari a 2.368.802.027.248,84 dollari, seguiti dalla Germania con un ammontare pari a 1.841.157.677.893,00 dollari, e dal Giappone con un ammontare pari a 891.723.934.193,39 dollari. A metà classifica vi sono l’Austria con un ammontare pari a 271.072.006.506,69 dollari, seguita dall’Australia con un ammontare pari a 267.790.972.114,70 dollari e della Danimarca con un ammontare pari a 212.267.183.835,63 dollari. Chiudono la classifica Costa Rica con un valore pari a 26.452.284.100,26 dollari, seguita dalla Lettonia con un ammontare di 21.089.887.042,90 dollari e dall’Islanda con un valore pari a 10.274.692.740,81 dollari. Confrontando il valore medio dei paesi OCSE con i paesi non OCSE comunque attenzionati dall’OCSE risulta Cina e India esportano più della media dei paesi OCSE con un valore rispettivamente pari a 3.807.887.772.051,75 dollari e 593.025.361.940,62 dollari. Tuttavia, vi sono dei paesi non-OCSE che hanno un valore delle esportazioni inferiori rispetto alla media OCSE ovvero Indonesia con un ammontare delle esportazioni pari a 292.167.503.317,44 dollari, il Brasile con un valore pari a 260.468.544.212,84 dollari, il Sudafrica con un valore di 101.748.319.379,63 dollari, e Argentina con 82.622.091.143,89 dollari.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale delle esportazioni di beni e servizi tra il 2014 ed il 2023. L’Irlanda è al primo posto per valore della crescita percentuale delle esportazioni di beni e servizi tra il 2014 ed il 2023 con un valore pari a 173,45% equivalente ad un ammontare di 446.212.946.161,95 dollari, seguita dalla Polonia con un valore pari a 71,45% pari ad un ammontare di 155.090.887.730,85 dollari, e dall’Estonia con un valore pari a 65,22% pari ad un valore di 11.749.490.024,15 dollari. A metà classifica vi sono la Slovacchia con un ammontare di 31,76% pari ad un ammontare di 24.306.631.957,98 dollari, dalla Danimarca con un ammontare di 31% pari a 50.225.555.946,86 dollari, dai Paesi Bassi con un valore pari a 30,45% pari ad un valore di 179.520.723.891,48 dollari. Chiudono la classifica il Regno Unito con un valore pari a 5,87% pari ad un ammontare di 45.507.099.167,38 dollari, seguito dagli Stati Uniti con un valore pari a 4,7% pari ad un ammontare di 106.284.484.345,53 dollari, e dal Cile con un valore pari -0,01% pari ad un ammontare di -4.672.182,70 dollari. Il valore delle esportazioni di beni e servizi in media nei paesi OCSE tra il 2014 ed il 2023 è previsto in crescita pari ad un ammontare di 35,99% pari a 83.483.148.331,21 dollari. La Cina e l’India hanno superato, per tasso di crescita delle esportazioni di beni e servizi in valore percentuale, il valore medio dell’OCSE. In modo particolare la variazione percentuale delle esportazioni di beni e servizi in Cina tra il 2014 ed il 2023 è cresciuta di 57,64% pari ad un ammontare di 1.392.303.393.217,45 dollari, ed il corrispondente valore dell’Indonesia è pari ad un valore di 56,79% pari a 105.827.111.551,51 dollari. Tuttavia, vi sono dei paesi non OCSE, pure attenzionati dall’OCSE, che hanno dei valori della variazione percentuale delle esportazioni di beni e servizi inferiore al valore medio dell’OCSE. In modo particolare la variazione percentuale delle esportazioni di beni e servizi in India è cresciuta di 30,59% pari a 138.901.417.547,73 dollari, seguita dal Brasile con una variazione di 19,37% pari a 42.269.550.830,64 dollari, dall’Argentina con un valore di 16,21% pari a 11.524.475.715,35 dollari e dal Sudafrica con un valore di 8,7% pari a 8.140.071.305,53 dollari.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Nello specifico sono stati individuati i seguenti clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Polonia, Australia, Turchia, Svezia, Austria, Danimarca, Repubblica Ceca, Norvegia, Islanda, Lettonia, Costa Rica, Estonia, Lussemburgo, Ungheria, Lituania, Slovenia, Colombia, Nuova Zelanda, Israele, Cile, Grecia, Finlandia, Portogallo, Slovacchia;
  • ·         Cluster 2: Stati Uniti, Germania;
  • ·         Cluster 3: Paesi Bassi, Corea del Sud, Francia, Italia, Giappone, Regno Unito, Canada, Svizzera, Irlanda, Messico, Spagna, Belgio.

Analizzando i dati dal punto di vista del valore della mediana risulta che al primo posto vi è il valore del Cluster 2-C2 è pari ad un ammontare di 2.104.979.852.570,92  dollari, seguito dalla Cluster 3-C3 pari ad un ammontare di 682.171.910.037,62  dollari, e dal Cluster 1-C1 ovvero pari ad un valore di 103.816.013.294,10  dollari. Pertanto risulta il seguente ordinamento dei clusters ovvero C2>C3>C1. 

Conclusioni. Il valore delle esportazioni di beni e servizi in media per i paesi OCSE è cresciuto nel periodo tra 25,59% pari ad un ammontare di 83,4 miliardi euro. Tuttavia, il Covid ha avuto un impatto negativo nelle esportazioni. Sommando le esportazioni di beni e servizi tra il 2014 ed il 2021 è evidente una riduzione tra il 2019 ed il 2020 vi è stata una riduzione. Tra il 2019 ed il 2020 il valore delle esportazioni di beni e servizi come somma dei valori dei paesi OCSE è diminuito da 14,7 trilioni di dollari fino a 13,2 trilioni di dollari ovvero una riduzione pari a 1,4 trilioni di dollari pari ad una riduzione di -9,63%. Considerando il valore della concentrazione delle esportazioni previste per il 2023 risulta che gli Stati Uniti totalizzano il 15,2% delle esportazioni OCSE, la Germania l’11,82%, il Giappone 5,72%, la Francia 5,55%, la Corea del Sud pari a 5,4% ed il Regno Unito pari a 5,2%. Tali paesi insieme sommano circa il 49% delle esportazioni di beni e servizi dei paesi OCSE. E’ probabile che le esportazioni continueranno a crescere soprattutto nell’ambito dei paesi europei in connessione alla riduzione del valore dell’euro rispetto al dollaro. 






Commenti

Post popolari in questo blog

Il Cuneo Fiscale nei Principali Paesi OCSE nel 2024

  I dati mostrano l’evoluzione del tax wedge medio – cioè l’incidenza percentuale delle imposte sul lavoro rispetto al costo totale del lavoro – per un lavoratore single senza figli, con un reddito pari al 100% del salario medio, in un campione ampio di Paesi OCSE, nel periodo 2015–2024. Questo indicatore è centrale per comprendere l’onere fiscale sul lavoro e il suo impatto sull’economia, sull’occupazione e sulla competitività. L’analisi mostra un panorama piuttosto eterogeneo. I Paesi OCSE si collocano su un ampio spettro, che va da chi applica una pressione fiscale minima, come Colombia e Cile, fino a chi presenta carichi elevati, come Belgio e Germania. Nonostante le differenze strutturali tra i sistemi fiscali, è possibile individuare alcune tendenze comuni e differenziazioni regionali e temporali. Cominciando dai Paesi con le pressioni fiscali più alte, il Belgio resta costantemente in cima alla classifica per tutta la serie temporale, pur mostrando un leggero trend dis...

Trend globali nella produzione di nuovi medici

  Il lungo arco temporale compreso tra il 1980 e il 2023 offre uno sguardo ricco di dettagli sull’evoluzione della formazione dei medici in numerosi paesi, misurata in laureati in medicina per 100 000 abitanti. All’inizio degli anni Ottanta diverse nazioni presentavano livelli di ingresso nelle facoltà di medicina piuttosto elevati, con alcuni picchi record, mentre altre registravano numeri più contenuti. Nel corso dei decenni successivi il quadro si è fatto più sfaccettato: a un’estensione e a un potenziamento delle politiche di reclutamento hanno fatto da contraltare oscillazioni legate a riforme accademiche, crisi economiche, ristrutturazioni dei sistemi sanitari e flussi migratori di professionisti. Dall’analisi emerge un generale trend di aumento della produzione di nuovi medici a livello mondiale, benché con intensità e momenti diversi a seconda delle regioni e dei contesti nazionali, riflettendo scelte politiche, bisogni demografici e dinamiche di mercato. A livello comple...

Nord e Sud a confronto: differenze territoriali nei tassi di adeguata alimentazione

  ·          Le regioni del Nord mantengono livelli elevati, ma mostrano cali significativi negli ultimi anni. ·          Il Mezzogiorno registra valori più bassi, con Calabria e Abruzzo in miglioramento, Basilicata in forte calo. ·          Crisi economiche , pandemia e stili di vita hanno inciso profondamente sull’ adeguata alimentazione degli italiani.   L’analisi dei dati relativi all’adeguata alimentazione in Italia nel periodo compreso tra il 2005 e il 2023, misurata attraverso i tassi standardizzati per 100 persone, restituisce un quadro piuttosto articolato, con forti differenze territoriali, variazioni cicliche e trend di lungo periodo che denotano dinamiche sociali, economiche e culturali. Nel Nord e nel Centro i livelli sono generalmente più elevati rispetto al Mezzogiorno, ma anche qui emergono oscillazioni notevoli. In alcune regi...