I dati ISTAT relativi al totale delle
attività per la protezione dell’ambiente in Italia nel periodo
2016-2022 raccontano una storia di crescita graduale ma costante, che negli
ultimi anni ha accelerato, in particolare nel settore privato. L’analisi prende
in considerazione due grandi categorie di soggetti investitori: le società
come produttori specializzati e secondari, ovvero imprese private con
un ruolo attivo nella produzione di beni e servizi ambientali, e le amministrazioni
pubbliche e le istituzioni sociali private (ISP), che rappresentano la
componente istituzionale e non profit dell’impegno ambientale. La somma delle
attività di entrambi i soggetti dà luogo al totale nazionale degli investimenti
ambientali, espressi in milioni di euro.
Nel 2016, il totale degli
investimenti per la protezione dell’ambiente in Italia era pari a 42.904,6
milioni di euro, di cui 27.241,1 milioni provenienti
dal settore privato e 15.663,5 milioni dal settore pubblico e
dal terzo settore. Già da questa prima fotografia risulta evidente il peso
prevalente del comparto privato, che rappresenta circa il 63,5% del totale.
Tuttavia, è nel confronto lungo l’arco dei sette anni considerati che si coglie
pienamente la dinamica evolutiva del sistema.
Nel 2022, il totale degli
investimenti ha raggiunto 53.700,9 milioni di euro, con una
crescita complessiva di 10.796,3 milioni rispetto al 2016,
pari a una variazione percentuale del 25,2%. Si tratta di un
aumento significativo, specie se si considera il contesto in cui si è
verificato, caratterizzato da una pandemia globale, da fasi di rallentamento
economico e da mutamenti nelle politiche ambientali e industriali. L’elemento
forse più interessante di questa crescita è la composizione interna
del dato: la componente privata ha fatto registrare una variazione assoluta di 9.395,3
milioni di euro, pari a un incremento del 34,5%,
mentre il settore pubblico e le ISP sono cresciute di 1.401 milioni,
con un aumento più contenuto del 8,9%. Queste cifre mostrano
con chiarezza come l’impulso principale alla crescita degli
investimenti ambientali sia arrivato dal mondo delle imprese, sempre più
coinvolto nei processi di transizione ecologica e sostenibilità.
Osservando nel dettaglio l’andamento
annuale del settore privato, si nota una progressione continua, con
un’accelerazione evidente nel biennio finale. Dal 2016 al 2017 l’incremento è
stato di 1.101,1 milioni di euro (+4%), seguito da un aumento
di 1.506,3 milioni nel 2018 (+5,3%) e 1.272,2 milioni
nel 2019 (+4,3%). L’anno 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia,
ha visto comunque un ulteriore aumento di 1.046,2 milioni (+3,4%),
dimostrando la resilienza del settore privato in ambito
ambientale. Il 2021 ha registrato una crescita più sostenuta (+3,9%), e il 2022
ha segnato una vera e propria impennata, con un incremento
record di 3.211,1 milioni, pari al 9,6%
rispetto all’anno precedente. Questo salto rappresenta un momento chiave, che
potrebbe essere legato all’implementazione di progetti finanziati dal PNRR
(Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), all’aumento degli investimenti in
tecnologie verdi, e a una crescente pressione normativa e sociale nei confronti
delle imprese affinché adottino pratiche sostenibili.
Il dato delle amministrazioni pubbliche e
delle ISP racconta una storia più stabile, ma anche meno dinamica. Gli
investimenti in questo ambito sono cresciuti da 15.663,5 milioni di
euro nel 2016 a 17.064,5 milioni nel 2022.
L’incremento annuo è stato in genere contenuto: +273,5 milioni
nel 2017 (+1,7%), +184,7 milioni nel 2018 (+1,2%), poi una
flessione nel 2019 di -201,2 milioni (-1,2%). Questo calo può
essere attribuito a un possibile riassestamento di bilancio o a una temporanea
riduzione della spesa ambientale da parte degli enti pubblici. Nel 2020 si
registra un piccolo recupero (+141,6 milioni, pari a +0,9%), seguito da un
ulteriore incremento nel 2021 (+305 milioni, +1,9%). L’anno più dinamico per il
settore pubblico è il 2022, con un incremento di 697,4 milioni,
pari al 4,3%, ma comunque ben distante dai tassi di crescita
del settore privato nello stesso periodo. Questa dinamica riflette le
tradizionali difficoltà del comparto pubblico: maggiore lentezza nei processi
decisionali, limiti di bilancio, e una struttura amministrativa più rigida
rispetto a quella delle imprese private.
Il totale nazionale degli
investimenti ambientali cresce in modo relativamente uniforme dal 2016 al 2019,
passando da 42,9 a 47 miliardi di euro, con tassi di crescita annuali
oscillanti tra il 2,3% e il 3,8%. Il 2020 segna una fase di incertezza
generalizzata, ma il settore regge bene: l’aumento è di 1.187,8 milioni
(+2,5%). Nel 2021, con la progressiva uscita dalla crisi pandemica, la crescita
si intensifica (+3,2%), mentre il 2022 rappresenta l’anno della svolta,
con una crescita netta di 3.908,5 milioni, pari al 7,8%
sul totale. Questo dato, trainato principalmente dal settore privato, evidenzia
una nuova fase in cui l’ambiente è al centro delle strategie economiche e
industriali del Paese.
A livello strutturale, il trend
complessivo suggerisce una progressiva integrazione dei temi ambientali
nei processi produttivi, nella pianificazione urbana, nella gestione
delle risorse naturali e nei servizi pubblici. L’adozione di tecnologie pulite,
l’efficienza energetica, la gestione sostenibile dei rifiuti, il trattamento
delle acque, la tutela del suolo e della biodiversità, così come la lotta ai
cambiamenti climatici, sono diventati elementi centrali nelle politiche
d’investimento. In questo contesto, il ruolo dello Stato resta
fondamentale, soprattutto per orientare il mercato, finanziare infrastrutture
verdi, garantire standard minimi di tutela ambientale e supportare le aree
svantaggiate. Tuttavia, è evidente che l’innovazione e la spinta
propulsiva provengano oggi in larga misura dal mondo delle imprese,
che si dimostra sempre più pronto a investire in sostenibilità, anche in ottica
competitiva e reputazionale.
Dal punto di vista delle politiche
pubbliche, i dati ISTAT confermano l’importanza di consolidare gli
strumenti normativi e finanziari che incentivano gli investimenti ambientali.
Le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea, in particolare attraverso
il Green Deal e i fondi del Next Generation EU,
offrono un’opportunità unica per accelerare ulteriormente la trasformazione
ecologica del sistema economico italiano. È necessario, però, che queste
risorse siano impiegate con efficacia, evitando dispersioni e ritardi. Allo
stesso tempo, serve una governance ambientale capace di coordinare le azioni a
livello nazionale, regionale e locale, favorendo partenariati pubblico-privati,
promuovendo l’economia circolare, e valorizzando l’innovazione sociale.
In conclusione, tra il 2016 e il 2022 l’Italia ha
incrementato in modo deciso il proprio impegno economico a favore
dell’ambiente, con un aumento complessivo del 25,2% degli investimenti. Questa
crescita è stata trainata in particolare dal settore privato, che ha mostrato
una capacità espansiva molto superiore a quella del comparto pubblico. Se il
trend degli ultimi anni dovesse consolidarsi, il Paese potrebbe entrare in una
fase di maturità ambientale, in cui la sostenibilità non è più solo un obbligo
normativo o un valore etico, ma anche un fattore strategico di sviluppo
economico e sociale.
Totale
delle attività per la protezione dell'ambiente |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
2016-2022 |
Società
come produttori specializzati e secondari
|
27.241,1 |
28.342,2 |
29.848,5 |
31.120,7 |
32.166,9 |
33.425,3 |
36.636,4 |
|
Variazione
Assoluta |
|
1.101,1 |
1.506,3 |
1.272,2 |
1.046,2 |
1.258,4 |
3.211,1 |
9.395,3 |
Variazione
Percentuale |
|
4,0 |
5,3 |
4,3 |
3,4 |
3,9 |
9,6 |
34,5 |
Amministrazioni
pubbliche e istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio
delle famiglie (ISP) |
15.663,5 |
15.937,0 |
16.121,7 |
15.920,5 |
16.062,1 |
16.367,1 |
17.064,5 |
|
Variazione
Assoluta |
|
273,5 |
184,7 |
-201,2 |
141,6 |
305,0 |
697,4 |
1.401,0 |
Variazione
Percentuale |
|
1,7 |
1,2 |
-1,2 |
0,9 |
1,9 |
4,3 |
8,9 |
Totale |
42.904,6 |
44.279,2 |
45.970,2 |
47.041,2 |
48.229,0 |
49.792,4 |
53.700,9 |
|
Variazione
Assoluta |
|
1.374,6 |
1.691,0 |
1.071,0 |
1.187,8 |
1.563,4 |
3.908,5 |
10.796,3 |
Variazione
Percentuale |
|
3,2 |
3,8 |
2,3 |
2,5 |
3,2 |
7,8 |
25,2 |
Aggregati
economici per settore istituzionale |
Frequenza: Annuale |
Territorio: Italia |
Fonte: ISTAT |
Link: www.istat.it |
Dati: Milioni di euro |
Aggregato: Produzione di servizi per la protezione dell'ambiente |
Valutazione: Prezzi correnti |
Edizione: Feb-2025 |
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