In media tra il 2014 ed
il 2021 è aumentato di un ammontare pari a 49,15% per i 38 paesi considerati.
L’Europa calcola il
valore della spesa in ricerca e sviluppo nel settore privato in percentuale del
PIL. L’indicatore mette in relazione
tutte le spese in ricerca e sviluppo nel settore delle imprese in percentuale
del PIL. Tale indicatore risulta ovviamente rilevante per alcune tipologie di
imprese che operano nei settori scientifici per esempio della farmaceutica,
della chimica, e di alcune aree dell’elettronica dove il nesso tra nuovi
prodotti e servizi e l’attività di ricerca è molto stringente.
Il ranking dei
paesi europei per valore della spesa in ricerca e sviluppo nel settore privato. Israele
e la Svezia sono al primo posto per valore della spesa in ricerca e sviluppo
nel settore privato con un valore nel 2021 pari a 188,19% del PIL, seguiti
dall’Austria con un ammontare pari a 171,65% e dalla Germania con un valore
pari a 168,50%. Il valore della spesa in ricerca e sviluppo nel settore privato
in Estonia è pari ad un ammontare di 63,78%, seguita dalla Polonia con un
valore pari a 61,42% e dal Portogallo con un valore pari a 54,33%. Il valore
della spesa in ricerca e sviluppo nel settore privato in Lettonia è pari ad un
ammontare di 9,45%, seguito dalla Macedonia del Nord con un valore pari a 3,945
e dalla Bosnia con un valore pari a 1,57%. In media il valore della spesa in
ricerca e sviluppo nel settore privato per le economie dell’Unione Europea
considerate è pari ad un valore di 73,18%.
Ranking dei paesi
europei per valore della variazione percentuale della spesa in ricerca e
sviluppo del settore privato in percentuale del PIL.
Cipro è al primo posto per valore della variazione percentuale della spesa in
ricerca e sviluppo nel settore privato in percentuale del PIL con un valore
pari a 950% ovvero pari ad un ammontare di 14,96 unità, seguito dalla Grecia
con una variazione pari ad un valore di 184,21% ovvero pari ad un ammontare di
27,56 unità e dalla Polonia con una variazione percentuale peri ad un ammontare
di 178,57% ovvero pari ad un valore di 39,37 unità. A metà classifica vi sono
l’Islanda con un ammontare pari a 21,11% ovvero pari ad un valore di 14,96
unità, seguita dalla Lettonia con un valore pari a 20% ovvero pari ad un
ammontare assoluto pari a 1,57% e dalla Germania con un valore percentuale pari
a 12,04% ovvero pari a un valore di 18,11 unità. Chiudono la classifica la
Svizzera con un valore pari a -48,88% ovvero pari ad un valore di -85,83 unità,
seguita dall’Irlanda con un ammontare pari a -57,01% ovvero pari ad un valore
di -48,03 unità e dalla Bosnia Herzegovina con un ammontare pari a -81,82% pari
ad una variazione di -7,09 unità.
Clusterization.
Di seguito viene applicata una clusterizzazione per il tramite dell’utilizzo
dell’algoritmo k-Means ottimizzato attraverso l’utilizzo del coefficiente
Silhouette. In modo particolare viene scelto un numero di cluster tale che il
valore del coefficiente Silhouette per ogni singolo cluster sia maggiore di
zero e non vi siano elementi di nessun cluster che abbiano un valore del
coefficiente Silhouette minore di zero. Con riferimento alla spesa in ricerca e
sviluppo nel settore privato sono presenti i seguenti clusters:
·
Cluster 1:
Spagna, Lussemburgo, Portogallo, Estonia, Polonia, Bulgaria, Italia, Turchia;
·
Cluster 2:
Austria, Svezia, Germania, Israele, Danimarca, Finlandia, Svizzera, Belgio,
Slovenia;
·
Cluster 3:
Regno Unito, Olanda, Repubblica Ceca, Islanda, Norvegia, Ungheria, Francia,
Irlanda;
·
Cluster 4:
Lettonia, Romania, Cipro, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Bosnia,
Lituania, Ucraina, Slovacchia, Malta, Grecia, Croazia.
In base all’analisi del
valore della mediana degli elementi dei clusters risulta il seguente ordinamento
ovvero: al primo posto vi è il Cluster 2 con paesi che investono nella ricerca
e sviluppo privata un valore del PIL pari a 169,50%, al secondo posto il
Cluster 3 con paesi che investono circa 88,19% del PIL, al terzo posto il
Cluster 1 con un valore pari a 52,75% ed al quarto posto il Cluster 4 con un
valore pari a 18,11% del PIL investito dal settore privato nella ricerca e
sviluppo industriale. Come risulta evidente dall’analisi della clusterizzazione
esiste una significativa differenza tra i paesi europei in termini di
investimenti privati nella ricerca e sviluppo industriale con i paesi del Nord
Europa che hanno valori significativamente superiori rispetto ai paesi del Sud
e dell’Est Europa.
Machine Learning e
predizioni. Di seguito vengono analizzate le
performance di otto diversi algoritmi di machine learning applicati per predire
l’andamento futuro della spesa in ricerca e sviluppo nel settore privato nei
paesi considerati. Gli algoritmi sono stati considerati in base alla loro
capacità di massimizzare l’R-quadro e di minimizzare il valore degli errori
statistici ovvero “Mean Absolute Error”, “Mean Squared Error”, “Root Mean
Squared Error”, Mean Signed Difference”. Il 70% del campione dei dati è stato
utilizzato per addestrare l’algoritmo mentre il restante 30% è stato impiegato
per la predizione vera e propria. Di seguito l’andamento dell’ordinamento degli
algoritmi:
- 1.
Linear Regression
con un valore del payoff pari a 9;
- 2.
PNN-Probabilistic neural network
con un valore del payoff pari a 12;
- 3.
Polynomial Regression
con un payoff pari a 14;
- 4.
ANN-Artificial Neural Network
con un valore del payoff pari a 22;
- 5.
Simple Regression Tree
con un valore del payoff pari a 23;
- 6.
Random Forest
con un valore del payoff pari a 32;
- 7.
Gradient
Boosted Trees con un
valore del payoff pari a 33;
- 8.
Tree Ensemble Regression
con un valore del payoff pari a 35.
In base all’applicazione
dell’algoritmo Linear Regression è possibile realizzare le seguenti predizioni
ovvero:
- ·
Cipro
con una variazione diminutiva da 16,535 fino ad un valore pari a 15,623 ovvero
pari ad un ammontare di -0,91 unità pari a -5,52%;
- ·
Danimarca
con una variazione aumentativa da un ammontare pari a 139,37 fino ad un valore
pari a 154,11 ovvero pari ad un valore di 14,74 ovvero pari ad un ammontare di
10,58%;
- ·
Grecia
con una variazione diminutiva da un valore pari a 42,52 fino ad un ammontare di
40,64 ovvero pari ad un ammontare di -1,88 unità pari a -4,42%;
- ·
Spagna
con una variazione aumentativa da un ammontare pari a 51,181 fino ad un valore
pari a 52,018 ovvero pari ad un ammontare di 0,84 unità pari ad un valore di
1,64%;
- ·
Ungheria
con una variazione aumentativa da un ammontare pari a 83,46 fino ad un valore
pari a 86,04 ovvero pari ad un ammontare di 2,58 unità pari ad un ammontare di
3,09%;
- ·
Islanda
con una variazione aumentativa da un valore pari a 85,82 fino ad un valore pari
a 87,65 ovvero pari ad un valore di 1,83 unità pari a 2,13%;
- ·
Lituania
con una variazione diminutiva da un valore di 29,92 fino ad un valore di 24,14
ovvero pari a -5,77% pari a 19,29 unità;
- ·
Montenegro
con una variazione aumentativa da 11,024 fino a 11,272 ovvero pari a 0,25 unità
pari a 2,25%;
- ·
Malta
con una variazione aumentativa da 25,197 fino ad un valore di 27,425 ovvero una
variazione pari ad un ammontare di 2,23 unità pari ad un ammontare di 8,84%;
- ·
Olanda
con una variazione aumentativa da un ammontare pari a 111,024 fino ad un valore
di 114,504 unità ovvero pari ad un valore di 3,48 unità pari a 3,13%;
- ·
Polonia
con una variazione diminutiva da 61,417 fino ad un valore di 60,57 ovvero pari
ad una variazione di -0,85 unità pari a -1,38%;
- ·
Turchia
con una variazione diminutiva da un ammontare pari a 49,606 fino ad un valore
di 45,56 ovvero pari ad un ammontare di -4,04 unità pari a -8,14%.
In media il valore della
spesa in ricerca e sviluppo nel settore privato in percentuale del PIL per i
paesi predetti, nell’applicazione dell’algoritmo di machine learning Linear
Regression è previsto in crescita da un ammontare pari a 58,92 fino ad un
valore pari a 59,97% ovvero una variazione di 1,04 unità pari a 1,77%.
Conclusioni.
In sintesi possiamo sottolineare che le economie più evolute dell’Unione
Europea hanno dei livelli di investimento privato nella ricerca e sviluppo in
genere superiori al 100% del PIL. Si tratta evidentemente di paesi che hanno
anche una significativa tradizione di produzione industriale, ovvero che
investono nelle industrie “pesanti” meccaniche, chimiche, farmaceutiche. Ne deriva
che non sarà possibile aumentare il valore dell’investimento nella ricerca e
sviluppo nel settore privato se l’economia europea rinuncerà completamente al
settore dell’industria manifatturiera. L’industria manifatturiera infatti,
assai più dell’immateriale settore dei servizi, richiede un investimento nella
ricerca e sviluppo per aumentare la capacità di produzione di beni e prodotti
innovativi.
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