lunedì 23 gennaio 2023

Le Aspettative Occupazionali a Tre Mesi in Europa

 

Sono diminuite in media del 3,09% tra marzo 2022 e dicembre 2022

L’Eurostat calcola il valore delle aspettativa sull’occupazione nei prossimi mesi. L’indicatore è prodotto dalla direzione per gli affari economici e finanziari della Commissione europea. Prende in considerazione quattro diversi settori aziendali ovvero l’industria, i servizi, il commercio al dettaglio e le costruzioni. L’indicatore fornisce una indicazione delle variazioni dell’occupazione del lavoro dipendente nei paesi europei. Nell’indicatore vengono calcolate come media ponderata, le aspettative dei managers circa l’occupazione nei quattro settori analizzati. L’indicatore nel lungo periodo è posto pari a 100. Valori superiori a 100 significano che i managers ritengono che le aspettative di occupazione siano più elevate rispetto al lungo periodo. Valori inferiori a 100 indicano che i managers si aspettano un valore dell’occupazione inferiore rispetto all’andamento di lungo periodo.

Ranking dei paesi per valore dell’indicatore delle aspettative sull’occupazione nei prossimi tre mesi. La Bulgaria è al primo posto per valore delle aspettative sull’occupazione nei prossimi tre mesi con un valore pari a 115, seguita dalla Croazia con un valore pari a 112,6 e dalla Slovenia con un valore pari a 111,7 unità. A metà classifica vi sono il Belgio e l’Albania con un valore pari a 105,3 unità seguiti dalla Grecia con un valore pari a 105 unità. Chiudono la classifica la Polonia con un valore pari a 94,5 unità, seguita dall’Estonia con un valore pari a 93,1 unità e dalla Danimarca con un valore pari a 82,8 unità.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale dell’indicatore delle aspettative dell’occupazione a tre mesi. La Macedonia del Nord è al primo posto per valore della variazione percentuale dell’indicatore delle aspettative dell’occupazione a tre mesi con un valore pari a 12,47% pari ad un valore di 11,6, seguita dalla Turchia con un valore pari a 8,4% pari ad un ammontare di 8,6 unità e da Cipro con un valore pari a 7,81% pari ad un ammontare di 7,8 unità. A metà classifica vi sono la Romania con un valore pari a -2,07% pari ad un ammontare di -2,2 unità, seguita dalla Francia con un valore pari a -2,99% pari a -3,3 unità, e dalla Spagna con un valore di -3,43% pari ad un ammontare di -3,7 unità. Chiudono la classifica l’Irlanda con un valore di -11,19% pari ad un ammontare di -12,3 unità, seguito dalla Finlandia con un valore di -17,17% pari ad un ammontare di -19,8 unità e dalla Danimarca con un valore pari a -28,87% pari ad un ammontare di -33,6 unità.

Clusterizzazione con algoritmo di k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono quindi individuati due clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Lettonia, Estonia, Polonia, Macedonia del Nord, Lituania, Cipro, Danimarca, Repubblica Ceca;
  • ·         Cluster 2: Finlandia, Ungheria, Montenegro, Turchia, Spagna, Francia, Malta, Grecia, Belgio, Albania, Germania, Austria, Romania, Bulgaria, Svezia, Croazia, Slovacchia, Serbia, Slovenia, Italia, Portogallo, Paesi Bassi.

Dal punto di vista della mediana è possibile verificare l’esistenza del seguente ordinamento ovvero dei clusters ovvero C2=107,3>C1=98,5. L’analisi mostra quindi che i paesi del Nord Europa e alcuni paesi del Baltico hanno delle aspettative occupazionali inferiori rispetto agli altri paesi europei.

Network analysis con la distanza di Manhattan. Di seguito viene quindi presentata una network analysis con l’utilizzo della distanza di Manhattan. L’analisi mostra la presenza di una struttura a network complessa composta dalle seguenti connessioni:

  • ·         La Romania ha una connessione con l’Italia per un valore pari a 0,56, con la Slovacchia per un valore pari a 0,64 unità e con la Serbia per un valore pari a 0,51 unità;
  • ·         L’Italia ha una connessione con la Romania per un valore pari a 0,56 unità, con la Slovacchia per un valore pari a 0,31 unità, con la Serbia con un valore pari a 0,55 unità e con il Portogallo pari ad un valore di 0,77 unità;
  • ·         La Slovacchia ha una connessione con la Romania per un valore pari a 0,64 unità, con l’Italia per un valore di 0,31 unità, con la Serbia per un valore pari a 0,7 unità e con il Portogallo per un valore pari ad un ammontare di 0,85 unità;
  • ·         La Serbia ha una connessione con la Romania per un valore pari a 0,51 unità, con la Slovacchia per un valore pari a 0,7 unità, con l’Italia per un valore pari a 0,55 unità e con il Portogallo per un valore pari a 0,84 unità;
  • ·         Il Portogallo ha una connessione con l’Italia per un valore pari  0,77 unità, con la Slovacchi per un valore pari a 0,85 unità, con la Serbia pari ad un valore di 0,84 unità, con la Slovenia pari ad un ammontare di 0,77 unità, con i Paesi Bassi pari ad un ammontare di ,72 unità;
  • ·         La Slovenia ha una connessione con il Portogallo per un valore pari a 0,77 unità, con i Paesi Bassi per un valore pari a 0,6 unità, con la Bulgaria pari ad un valore di 0,72 unità;
  • ·         I Paesi Bassi hanno una connessione con il Portogallo per un valore pari a 0,72 unità, con la Slovenia pari ad un ammontare di 0,6 unità e con la Svezia per un valore pari a 0,74 unità;
  • ·         La Bulgaria ha una connessione con la Slovenia per un valore pari a 0,72 unità e con la Croazia per un valore pari a 0,65 unità;
  • ·         La Croazia ha una connessione con la Bulgaria per un valore di 0,65 unità.

La network analysis consente di analizzare gli effetti di propagazione della variabile osservata senza inferenziare la presenza di un nesso di causalità. Per esempio se il valore delle aspettative occupazionali a tre mesi crescono (o diminuiscono) in Slovenia di una unità allora le aspettative occupazionali a tre mesi crescono (o diminuiscono) anche in Portogallo per un valore pari a 0,77, nei Paesi Bassi per un valore pari a 0,6 ed in Bulgaria per un valore pari a 0,72.

Conclusioni. Tra marzo 2022 e dicembre 2022 le aspettative occupazionali a tre mesi in media sono diminuite di un ammontare pari a -3,09%. Vi sono dei paesi nei quali il valore delle aspettative occupazionali è diminuito in modo rilevante come per esempio: Danimarca con -28,87%, Finlandia con -17,17%, Irlanda con -11,19%. Sono soprattutto i paesi del Nord Europa ad avere una riduzione delle aspettative occupazionali a tre mesi. La riduzione delle aspettative occupazionali a tre mesi è un fatto grave poiché manifesta quelle che sono le aspettative di assunzione dei managers europei. I managers ritengono che nei prossimi mesi ci sarà una riduzione dell’occupazione. Il fatto che tale riduzione sia più marcata per le economie del Nord Europa, che sono anche più connesse ed internazionalizzate, potrebbe essere un indicatore di un più marcato rallentamento dell’occupazione che potrebbe successivamente propagarsi anche nell’Europa Centrale, Meridionale ed Orientale.









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