Tra
marzo e novembre 2022 è cresciuto del 18%
L’Eurostat calcola il
valore delle partite correnti nei paesi europei. I dati analizzati sono
mensili. Se il saldo delle partite correnti è positivo (o negativo) vuol dire
che il paese esporta (importa) più che importare (esportare). I dati sono
espressi in milioni di euro.
Ranking dei paesi europei
per valore del conto delle partite correnti nel novembre 2022.
La Germania è al primo posto per valore del conto delle partite correnti nel novembre
2022 con un valore pari a 200.600 milioni di euro, seguita dalla Francia con un
valore pari a 104.898 milioni di euro, e dall’Italia con un valore pari a
72.588 milioni di euro. A metà classifica vi sono l’Ungheria con un ammontare
di 15.230,9 milioni di euro, seguita dalla Finlandia con un ammontare di 14.001
milioni di euro e dal Portogallo con un ammontare di 11.924,00 milioni di euro.
Chiudono la classifica Malta con un valore pari a 3.042,4 milioni di euro,
seguita dall’Estonia con un valore pari a 2.938,9 milioni di euro e dalla Lettonia
con un ammontare di 2.649 milioni di euro.
Ranking dei paesi europei
per valore della variazione percentuale del valore del conto delle partite
correnti. La Finlandia è al primo posto per valore della
variazione percentuale del valore del conto delle partite correnti con un
ammontare di 38,16% pari ad un ammontare di 3.867 milioni di euro, seguita dalla
Serbia con un ammontare di 31,5% pari ad un ammontare di 962 milioni di euro, e
dalla Lituania con un valore pari a 31,24% pari ad un ammontare di 1.267,5
milioni di euro. A metà classifica vi sono la Lettonia per un valore pari a
23,32% pari ad un ammontare di 501 milioni di euro, seguiti dalla Slovenia per un valore pari a
21,34% pari ad un ammontare di 856,9 milioni di euro, e la Danimarca con un
valore pari a 19,28% pari ad un ammontare di 4.008,2 milioni di euro. Chiudono
la classifica la Grecia con un valore pari a 11,78% pari ad un ammontare di 870
milioni di euro, seguita dal Belgio con un valore pari a 10,41% pari ad un
valore di 4.723 milioni di euro e dal Lussemburgo con un ammontare pari ad un
valore di 4,66% milioni di euro.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow.
Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means
ottimizzato con il metodo di Elbow. Vengono quindi individuati quattro diversi
clusters ovvero:
·
Cluster 1: Polonia, Lussemburgo, Svezia,
Belgio, Danimarca;
·
Cluster 2: Germania;
·
Cluster 3: Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo,
Finlandia, Romania, Grecia, Lettonia, Slovacchia, Malta, Estonia, Serbia,
Slovenia, Lituania, Bulgaria;
·
Cluster 4: Francia, Italia.
Dal punto di vista della
mediana dei clusters è possibile verificare il seguente ordinamento ovvero: C2=200.600>C4=88.728>C1=33.207>C3=6.882,1.
Dal punto di vista della struttura dei clusters è chiaro che vi è un outlier
che è la Germania che costituisce una cluster autonomo. Tuttavia vi sono anche delle
eccezioni nel caso del cluster 4 che è composto da Francia, Italia. Il cluster 1
è composto da alcuni paesi dell’Europa del Nord. Il cluster tre invece è molto
eterogeneo e mette insieme paesi dell’Europa dell’Est con paesi dell’Europa
meridionale.
Network analysis con l’utilizzo
della distanza di Manhattan. Di seguito viene realizzata
una network analysis con l’utilizzo della distanza di Manhattan. Vengono quindi
individuate due strutture a network complesse ed una struttura a network semplificata.
Esiste una struttura a
network complessa come indicata di seguito ovvero:
- ·
L’Estonia ha una connessione con la
Lettonia per un valore pari a 0,018 unità, e con Malta per un valore pari a
0,013 unità;
- ·
La Lettonia ha una connessione con l’Estonia
per un valore pari a 0,018 unità e con Malta per un valore pari 0,017 unità;
- ·
Malta ha una connessione con l’Estonia per
un valore pari a 0,013 unità e con la Lettonia per un valore pari a 0,017 unità.
Esiste una struttura a
network complessa costituita dai seguenti paesi ovvero:
- ·
La Lituania ha una connessione con la
Slovenia per un valore pari a 0,031 unità e con la Bulgaria per un valore pari
a 0,036 unità;
- ·
La Bulgaria ha una connessione con la Lituania
per un valore pari a 0,036 unità;
- ·
La Slovenia ha una connessione con la
Lituania per un valore pari a 0,031 unità.
Esiste inoltre una struttura
a network semplificata ovvero:
- ·
La Finlandia e il Portogallo hanno una
connessione per un valore pari a 0,033 unità.
L’analisi delle strutture
a network è necessaria per verificare gli effetti di propagazione tra i paesi.
Per esempio se la parte corrente aumenta di 1 unità in Lituania allora essa
aumenta anche di 0,031 unità in Slovenia e di 0,036 unità in Bulgaria. Tale
relazione non deve essere considerata come una relazione del tipo
causa-effetto, quanto piuttosto come una struttura di relazione esistente nelle
serie storiche dei dati.
Conclusioni.
Il conto delle partite correnti è cresciuto tra febbraio 2022 e novembre 2022,
in media per i paesi considerati, da un ammontare di 26.102 milioni di euro
fino ad un valore di 30.840 milioni di euro ovvero pari ad una variazione di
4.737,9 milioni di euro pari ad una crescita del 18,15%. Sommando i valori del
saldo delle partite correnti dei paesi analizzati nel novembre 2022 risulta che
la Germania ha un valore pari al 29,57%, seguita dalla Francia con un valore
pari a 15,46% e dall’Italia con un valore pari a 10,69%. Germania, Francia ed Italia
insieme totalizzano il 55,72% del valore del saldo delle partite correnti tra i
paesi europei. Di particolare rilievo è la performance del Belgio che nel
novembre 2022 ha avuto un valore del saldo delle partite correnti pari a 50.106
milioni di euro, un valore rilevante essendo il Belgio un piccolo paese con una
notevole propensione alle esportazioni. Occorre considerare che il valore
positivo del saldo delle partite correnti indica una propensione all’esportazione
dei paesi europei. Tale condizione è stata agevolata dal deprezzamento dell’euro
rispetto al dollaro. L’indebolimento dell’euro dovuto alle politiche economiche
post-covid 19, all’inflazione, alla crisi energetica ed alla guerra in Ucraina,
può avere un impatto molto positivo sulle esportazioni europee.
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