È diminuita in media del 4,23%
L’Istat calcola la durata
dei procedimenti civili nelle regioni italiane. L’indicatore è calcolato come
durata media effettiva in giorni dei procedimenti definiti presso i tribunali
ordinari ovvero settore civile-area Sicid al netto dell’attività del Giudice
tutelare, dell’Accertamento Tecnico Preventivo in materia di previdenza e dal
2017 della Verbalizzazione di dichiarazione giurata. I dati fanno riferimento
alle regioni italiane nel periodo tra il 2012 ed il 2022.
Ranking
delle regioni italiane per valore della durata dei procedimenti civili nelle
regioni italiane nel 2022. La Basilicata è al primo posto per
valore della durata dei procedimenti civili per un valore pari a 861 unità,
segue la Calabria con un valore di 751 unità e la Campania con un valore di 627
unità. A metà classifica il Molise con un valore di 425 unità, seguita dalla
Lazio con un valore di 421 unità, e dalla Toscana con un ammontare di 385
unità. Chiudono la classifica il Trentino Alto Adige con un valore di 232
unità, seguito dal Piemonte con 218 unità e dal Friuli Venezia Giulia con un
ammontare di 216 unità.
Ranking
delle regioni italiane per variazione percentuale del valore della durata dei
procedimenti civili tra il 2012 ed il 2022. La Valle d’Aosta
è al primo posto per valore della durata dei procedimenti civili tra il 2012 ed
il 2022 con un valore pari a 169,07% corrispondente ad una variazione di 194 a
522 unità. Segue il Trentino Alto Adige con un valore pari al 53,64%
corrispondente ad una variazione da un ammontare di 151 unità fino a 262 unità,
e il Piemonte con una variazione pari ad un ammontare di 6,86% corrispondente
ad una variazione da un valore di 204 fino a 218 unità. A metà classifica vi
sono il Molise con un valore pari a -2,52% corrispondente ad una variazione da
un ammontare di 436 unità fino a 425 unità, seguita dall’Umbria con una variazione
pari a -2,86% corrispondente ad una variazione da 454 fino a 441 unità e dalla
Basilicata con una variazione pari a -3,26% corrispondente ad una variazione da
un ammontare di 890 unità fino a 861 unità. Chiudono la classifica la Liguria
con un valore pari a -23,50% corrispondente ad una variazione da un ammontare
di 349 unità fino a 267 unità, seguita dall’Emilia Romagna con una variazione
di -25,00% e dalla Puglia con una
variazione pari a -31,45%. Il valore medio della durata dei procedimenti civili
tra il 2012 ed il 2022 è diminuito de 4,23% nelle regioni italiane.
Macro-regioni
italiane. Il valore della durata dei procedimenti civili nelle
macro-regioni italiane è diminuito nel Nord con un valore pari a -5,88%, nel
Nord-Est con un valore pari a -16,67%, nel Centro Italia con un valore pari a
-4,74%, nel Mezzogiorno con un valore pari a -12,34% e nel Sud con un valore
pari a -12,50%. Vi sono tuttavia delle aree delle aree del paese nelle quali il
valore della durata dei procedimenti civili è cresciuta ed in modo particolare
nel Nord-Ovest con un valore pari a +2,85% e nelle Isole con un valore pari a
2,09%.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato
con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due clusters ovvero:
·
Cluster 1: Emilia Romagna, Lombardia,
Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Marche,
Valle d’Aosta, Toscana, Abruzzo, Lazio, Umbria, Molise Sardegna;
·
Cluster 2: Calabria, Puglia, Basilicata,
Campania, Sicilia.
Dal punto di vista dei
clusters possiamo notare il seguente ordinamento ovvero: C2>C1. Possiamo
notare che le regioni che compongono il cluster 2 sono essenzialmente regioni
meridionali. Tuttavia le regioni del Cluster 2 non esauriscono il novero
complessivo delle regioni meridionali. Vi sono infatti anche delle regioni
meridionali che partecipano del Cluster 1 ovvero Molise, Sardegna, ed Abruzzo.
Viene quindi prospettata una significativa distinzione tra alcune regioni del
Sud Italia e le rimanenti regioni italiane.
Conclusioni.
La durata dei procedimenti giudiziari è manifesta una generale tendenza alla
riduzione in tutte le regioni e macro-regioni italiane nel periodo di
osservazione ovvero tra il 2012 ed il 2022. In media tra le regioni italiane il
valore della durata dei procedimenti è diminuita del 4,23%. Tuttavia, vi sono
anche delle eccezioni, ovvero regioni e macro-regioni nelle quali il valore
della durata dei procedimenti giudiziari è cresciuta. Tali regioni sono: Valle
d’Aosta, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Sicilia, Sardegna. Tra le
macro-regioni che hanno sperimentato una crescita del valore della durata dei
procedimenti giudiziari vi sono Nord-Ovest e Isole. Tuttavia, possiamo
verificare che la durata dei procedimenti giudiziari nel Sud Italia tende ad
essere superiore rispetto al Centro Italia del 54,7%, rispetto al Nord-Est del
139,23%, nel Nord del 142,96%, nel Nord-Ovest del 145,84%, Possiamo quindi
notare la presenza di un significativo divario tra Nord-Sud nel senso della
durata dei procedimenti giudiziari. Il divario è tale che in media un
procedimento giudiziario nel Sud Italia dura circa 1,7 anni mentre nel
Nord-Ovest circa 0,7 anni. È da rilevare che l’efficienza del sistema
giudiziario viene in genere considerata una caratteristica necessaria per lo
sviluppo e crescita economica. Gli investitori sono attratti dalle opportunità
di business che è possibile cogliere all’interno di sistemi giuridici e
giudiziari che siano in grado di tutelare e riconoscere i diritti di proprietà
privata e le libertà economiche e politiche. Pertanto, per un investitore
estero, il fatto di sapere che in caso di contenzioso dovrà attendere per il
giudizio più del doppio nel Sud Italia rispetto al Nord-Ovest, può essere un
rilevante disincentivo all’investimento. Pertanto se lo Stato ha intenzione di
incrementare l’attrattività dell’economia italiana soprattutto per gli
investitori esteri allora dovrebbe migliorare significativamente l’intervento a
favore di un sistema giudiziario che sia più veloce nella risoluzione delle
controversie per offrire certezza del diritto agli operatori internazionali.
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