Tra
il 2011 ed il 2022 è cresciuta del 5,8%
L’Istat calcola la
fiducia nel sistema giudiziario nelle regioni italiane. L’indicatore è definito
come un punteggio medio di fiducia nel sistema giudiziario (in una scala da 0 a
10) espresso dalle persone di 14 anni e più. Il dato prende in considerazione
il periodo tra il 2011 ed il 2022 per le regioni italiane.
Ranking
delle regioni italiane per valore della fiducia nel sistema giudiziario nel
2022. La Campania è al primo posto per valore della fiducia
nel sistema giudiziario nel 2022 con un valore pari a 5,3 unità, seguita dalla
Sicilia con un valore di 5,2 unità e dal Lazio con un valore di 5,1 unità. A
metà classifica vi sono il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana con un
valore pari a 4,8 unità. Chiudono la classifica la Lombardia ed il Veneto con
un valore pari a 4,5 unità e la Valle d’Aosta con un valore pari a 4,2 unità.
Ranking
delle regioni italiane per variazione percentuale del valore della fiducia nel
sistema giudiziario tra il 2011 ed il 2022. L’Abruzzo è al
primo posto per valore della variazione percentuale del valore della fiducia
nel sistema giudiziario con un valore pari a +20,00% corrispondente ad una
variazione da un ammontare di 4,00 unità fino ad un valore di 4,80 unità ovvero
corrispondente ad una variazione di 0,80 unità. Segue la Basilicata con una
variazione corrispondente ad un ammontare del 13,33% corrispondente ad una
variazione da un ammontare di 4,50 unità fino ad un valore di 5,10 unità ovvero
pari ad un ammontare di 0,60 unità. La Campania è al terzo posto con una
variazione pari a +12,77% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 4,70
unità fino ad un valore di 5,30 unità ovvero corrispondente ad una variazione
di 0,60 unità. A metà classifica è l’Emilia Romagna con una variazione pari ad
un ammontare di 6,67% corrispondente al passaggio da 4,50 unità fino a 4,80
unità ovvero pari ad un ammontare di 0,30 unità. Segue il Trentino Alto Adige con una
variazione pari ad un ammontare di 6,52% corrispondente ad una variazione da
4,60 unità fino a 4,90 unità. Segue la Puglia con una variazione pari a 6,52%
corrispondente ad una variazione da 4,60 unità fino a 4,90 unità ovvero pari ad
un ammontare di 0,30 unità. A fine classifica vi è il Molise con una variazione
pari a 0,00 unità, seguito dalla Sardegna con un valore pari a -4,08%
corrispondente ad una variazione da 4,90 unità fino a 4,70 pari ad un ammontare
di -0,20 unità. All’ultimo posto la Valle d’Aosta con un valore pari -6,67%
corrispondente ad una variazione da 4,50 unità fino a 4,20 unità.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato
con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due clusters come
indicati di seguito ovvero:
- ·
Cluster
1:
Lombardia, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Emilia Romagna, Valle
d’Aosta, Abruzzo;
- ·
Cluster
2:
Sicilia, Puglia, Liguria, Campania, Calabria, Trentino Alto Adige, Basilicata,
Lazio, Toscana, Sardegna, Piemonte, Molise.
Possiamo notare che il
valore della fiducia nel sistema giudiziario tende ad essere più elevata nelle
regioni del Cluster 2 rispetto al valore corrispondente delle regioni del
Cluster 1. Infatti se ordiniamo i due clusters dal punto di vista della media,
allora possiamo notare che il Cluster 2> Cluster 1. Possiamo notare che il
Cluster 2 contiene quasi tutte le regioni meridionali con l’eccezione dell’Abruzzo.
Ne deriva pertanto che in genere nelle regioni meridionali il valore della fiducia
nel sistema giudiziario tende ad essere superiore rispetto al corrispondente
valore delle regioni settentrionali. Tuttavia, nel Cluster 2 sono presenti
anche regioni non meridionali come per esempio il Lazio, il Piemonte, la
Toscana, la Liguria ed il Trentino Alto Adige. Poiché i due clusters risultano
essere molto eterogenei dal punto di vista socio-economico e geografico ne
deriva che la clusterizzazione non è molto efficiente dal punto di vista del
raggruppamento. Ed allora poniamo k=3 per ottenere una rappresentazione maggiormente
efficiente. Ottimizzando con il coefficiente di Silhouette ne deriva che:
- ·
Cluster
1:
Lombardia; Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Valle d’Aosta;
- ·
Cluster
2:
Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Liguria;
- ·
Cluster
3:
Piemonte, Sardegna, Toscana, Lazio, Molise, Trentino Alto Adige, Abruzzo,
Emilia Romagna.
Considerando il valore
della media dei clusters otteniamo il seguente ordinamento ovvero: C2>C3>C1. Possiamo notare che l’ordinamento
leader è costituito dal C2 ovvero da 4 regioni meridionali e dalla Liguria.
Tali regioni hanno il valore massimo di fiducia nei confronti dell’ordinamento
giudiziario. Segue il Cluster 3. Il cluster 3 è molto eterogeneo e mette insieme
regioni meridionali, del centro e del nord. Le regioni del cluster 3 sono anche
caratterizzate da una eterogeneità significativa nel senso del reddito
pro-capite. L’ultimo cluster in base al valore della media della fiducia nel
sistema giudiziario è costituito dal cluster 1 composto da un mix di regioni
del Centro Nord.
Macro-regioni
Italiane. Il valore della fiducia nel sistema giudiziario è
cresciuto in tutte le macro-regioni italiane tra il 2011 ed il 2022. Tuttavia
tale valore è cresciuto di più nelle macro-regioni meridionali rispetto alle
macro-regioni settentrionali. Il valore della fiducia nel sistema giudiziario è
cresciuto nel Sud Italia di un valore pari a 10,87% corrispondente ad una
variazione da un ammontare di 4,6 unità fino ad un valore di 5,1 unità. Tale
valore è cresciuto anche nel Mezzogiorno con +8,51%, nel Nord Italia e nel
Nord-Est con un ammontare pari a 6,82%, nel Centro Italia con un valore di
6,52%, nel Nord-Ovest con un valore di +4,55%, e nelle Isole con un valore di
4,17%.
Predizioni
con algoritmi di machine learning. Di seguito prendiamo in
considerazione l’applicazione di algoritmi di machine learning per la
predizione del valore della fiducia nel sistema giudiziario. Vengono
confrontati otto diversi algoritmi di machine learning. Gli algoritmi vengono
addestrati con il 70% dei dati disponibili. Il restante 30% viene utilizzato
per la predizione vera e propria. Gli algoritmi vengono classificati in base
alla loro capacità di massimizzare il valore dell’R-squared e di minimizzare il
valore degli errori statistici ovvero Mean Absolute Error-MAE, Mean Squared
Error-MSE, Root Mean Squared Error-RMSE. Per la valutazione degli algoritmi
vengono realizzate delle classifiche. Il posizionamento degli algoritmi nelle
varie classifiche viene sommato fino a determinare un valore del payoff finale.
In base a tale valore viene stilata una classifica. Ovviamente il punteggio più
basso sarà preferito ad uno più alto, in quanto rappresentativo di un migliore
posizionamento nella classifica. È quindi possibile ottenere il seguente
ordinamento dei clusters ovvero:
- ·
Random Forest Regression con un valore del
payoff pari a 4;
- ·
PNN-Probabilistic Neural Network con un
valore del payoff pari a 9;
- ·
Tree Ensemble con un valore del payoff
pari a 11;
- ·
Gradient Boosted Tree con un valore del
payoff pari a 18;
- ·
Simple Regression Tree con un valore del
payoff pari a 20;
- ·
ANN-Artificial Neural Network con un
valore del payoff pari a 22;
- ·
Linear Regression con un valore del payoff
pari a 28;
- ·
Polynomial Regression con un valore del
payoff pari a 32.
Pertanto in applicazione
del Random Forest Regression ovvero del best predictor è possibile individuare
le seguenti predizioni ovvero:
- ·
Piemonte con una variazione diminutiva
pari a -2,23% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 4,80 unità
fino ad un valore di 4,69 unità;
- ·
Trentino Alto Adige con una variazione
diminutiva corrispondente ad una variazione di -0,29 unità pari ad una variazione
da 4,90 fino a 4,89;
- ·
Veneto con una variazione aumentativa da
un ammontare di 4,50 unità fino ad un valore di 4,56 ovvero pari ad un
ammontare di +1,31%;
- ·
Emilia Romagna con una variazione
diminutiva pari a -2,62% corrispondente ad una variazione da un ammontare di
4,80 unità fino ad un valore di 4,67 unità;
- ·
Lazio con una variazione diminutiva pari a
-5,39 unità corrispondente ad una variazione da un ammontare di 5,10 unità fino
a 4,83 unità;
- ·
Calabria con una variazione diminutiva
pari a -1,24% corrispondente al passaggio da 5,10 unità fino a 5,04 unità.
In media il valore della
fiducia nel sistema giudiziario è diminuita di un ammontare pari a -1,80%
corrispondente ad una variazione da 4,87 fino a 4,78 unità.
Conclusioni.
La fiducia nel sistema giudiziario è cresciuta in tutte le macro-regioni
italiane. Tuttavia, il valore della fiducia nel sistema giudiziario è rimasta
costante in Toscana e Molise tra il 2011 ed il 2022, mentre nello stesso
periodo è diminuita del 4,08% in Sardegna e del 6,67% in Valle d’Aosta. In
generale possiamo notare, attraverso l’analisi della clusterizzazione, che le
regioni meridionali tendono ad avere un livello di fiducia nel sistema
giudiziario più elevato rispetto alle regioni settentrionali. In modo
particolare le ricche e produttive regioni del Nord-Est, ovvero Lombardia,
Veneto e Friuli Venezia Giulia, hanno bassi livelli di fiducia nel sistema
giudiziario. Tale condizione è dovuta al fatto che nelle regioni efficienti dal
punto di vista economico l’intervento della magistratura potrebbe essere
considerato come un intralcio politico all’efficienza delle organizzazioni
produttive. Infatti, non è un caso, che sono proprio le regioni del Nord a
sostenere i tanti movimenti politici italiani che chiedono un ridimensionamento
della magistratura, e considerano il potere giudiziario come profondamente
influenzato dalla politica. La stessa idea di un uso politico della
magistratura, viene proposto proprio dai movimenti politici che sono
maggiormente diffusi nelle regioni del Nord. Tuttavia, il fatto che la fiducia
nei confronti della magistratura tenda a diminuire con la crescita del reddito
pro-capite potrebbe anche suggerire la necessità di procedimenti più veloci del
sistema giudiziario che sono necessari nelle economie che operano ad elevati
livelli di efficienza. E’ probabile che una popolazione che presenta maggiore
livelli di capitale sociale, capitale umano, capacità imprenditoriale,
orientamento etico ed attivismo socio-economico e culturale, possa intendere l’intervento
dello Stato come un impedimento rispetto all’azione di coordinamento
privatistico-mercatistico ed extra-normativo. Al contrario, regioni con redditi
pro-capite bassi, caratterizzate da strutturale sotto-produzione e
sotto-occupazione, con una rilevante diffusione di conflitti legali tra la
popolazione possono avere necessità di un maggiore intervento della
magistratura, e quindi sviluppare un senso di fiducia nei confronti del potere
giudiziario. Occorre considerare che la crescita del reddito pro-capite indica
anche un maggiore protagonismo della popolazione nell’economia e quindi
potrebbe mettere in risalto la capacità dei privati di addivenire a delle risoluzioni
delle controversie che siano extra-giudiziali. Tale opzione potrebbe apparire
scarsamente praticabile nelle regioni meridionali sia per motivazioni di carattere
culturale che per capacità operativa.
In sintesi l’aumento
della fiducia nel sistema giudiziario è sicuramente un fatto positivo, in
quanto manifesta la presenza di una crescita dell’effettività dell’ordinamento.
Tuttavia, la distribuzione di tale fiducia manifesta la presenza di aree del
paese, soprattutto quelle settentrionali, che probabilmente sarebbero pronte a
sperimentare una nuova dimensione della risoluzione delle controversie che veda
sempre di più presente la partecipazione dei privati a fronte di una riduzione
del ruolo della magistratura.
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