venerdì 12 gennaio 2024

La Fiducia nel Parlamento nelle Regioni Italiane

 

È aumentata del 31,15% tra il 2011 ed il 2022

L’Istat calcola il valore della fiducia nel parlamento nelle regioni italiane. La fiducia nel parlamento è definita come il punteggio medio di fiducia nel Parlamento italiano-in una scala da 0 a 10-espresso dalle persone di 14 anni e più. I dati fanno riferimento alle regioni italiane nel periodo compreso tra il 2011 al 2022.

Ranking delle regioni italiane per valore della fiducia nel parlamento nelle regioni italiane nel 2022. Il Lazio e la Campania sono al primo posto per valore della fiducia nel parlamento nelle regioni italiane nel 2022 con un valore pari a 4,9 unità seguita dalla Puglia con un valore di 4,8 unità. A metà classifica vi sono il Molise, la Basilicata e la Sicilia con un valore di 4,6 unità. Chiudono la classifica il Veneto con un valore di 4,2 unità seguiti dalla Valle d’Aosta e dalla Sardegna con un valore di 4 unità.

Ranking delle regioni italiane per valore della variazione percentuale della fiducia nel parlamento tra il 2011 ed il 2022. L’Abruzzo è al primo posto per valore della variazione della fiducia nel parlamento tra il 2011 ed il 2022 con un valore pari a 46,88% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 3,2 unità fino a 4,7 unità ovvero pari ad un ammontare di 1,5 unità. Seguono Lazio e Campania con una variazione pari al 40,00% corrispondente ad una variazione da 3,5 unità fino a 4,9 unità. A metà classifica vi sono la Puglia con un valore pari a +33,33% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 3,6 unità fino ad un valore di 4,8 unità. Seguono il Piemonte ed il Veneto con una variazione pari al 31,25% corrispondente ad una variazione da 3,2 unità fino a 4,2 unità. Chiudono la classifica la Basilicata con un valore pari a +24,32% corrispondente ad una variazione da 3,7 unità fino a 4,6 unità pari a 0,9 unità. Segue la Lombardia con un valore di 22,86% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 3,5 unità fino a 4,3 unità corrispondente ad un ammontare di 0,8 unità. La Valle d’Aosta chiude la classifica con un valore pari a +14,29% corrispondente ad una variazione da 3,5 unità fino a 4 unità.  Complessivamente il valore della fiducia nel parlamento è cresciuta da un ammontare di 3,44 unità fino ad un ammontare di 4,51 unità ovvero pari ad un valore di 31,15%.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati i seguenti clusters ovvero:

  • ·       Cluster 1: Liguria, Puglia, Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, Toscana, Molise, Abruzzo, Emilia Romagna, Umbria;
  • ·       Cluster 2: Valle d’Aosta, Veneto, Sardegna, Trentino Alto Adige, Marche, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Sicilia, Piemonte.

Dal punto di vista del valore della media dei clusters è possibile individuare il seguente ordinamento dei clusters ovvero: Cluster 1> Cluster 2. Nello specifico possiamo verificare che il Cluster 1 è costituito   da quasi tutte le regioni meridionali con eccezione della Sardegna e della Sicilia, e da alcune regioni del centro nord. Entrambi i cluster sono abbastanza eterogenei anche se il Cluster 1 è certamente dominato dalla presenza delle regioni meridionali.

La fiducia nel parlamento italiano nelle macro-regioni italiane. Possiamo notare che il valore della fiducia nel parlamento italiano è cresciuta in tutte le macro-regioni italiane tra il 2011 ed il 2022. Nello specifico la fiducia nel parlamento italiano nelle macro-regioni italiane è cresciuto nel Nord del 26,47%, nel Nord-Ovest del 26,47%, nel Nord-Est del 33,33%, nel Centro del 37,14%, nel Mezzogiorno del 34,29%, nel Sud Italia del 37,14%, nelle Isole per un valore di 36,36%. Possiamo notare che i livelli massimi di fiducia nel parlamento viene raggiunto nelle macro-regioni del Centro e del Sud Italia.

Ovvero la fiducia nel parlamento tende ad essere inversamente proporzionale al reddito pro-capite. Le aree del paese caratterizzate da una ridotta capacità di produzione del reddito pro-capite sono anche le stesse che hanno dei livelli elevati di fiducia nel parlamento. Probabilmente le regioni che hanno maggiori capacità di generare prodotto interno lordo hanno anche maggiore autonomia nell’azione sociale e pertanto non sentono la necessità di riporre fiducia nelle istituzioni. Al contrario, è probabile che nelle regioni settentrionali con elevato livello di reddito pro-capite esista una sorta di diffidenza nei confronti dello Stato e dell’azione pubblica, come per altro ben rappresentato da una serie di movimenti politici ed istanze autonomiste. Al contrario le regioni meridionali a reddito pro-capite ridotto e con un livello di iniziativa privata della popolazione sicuramente più basso rispetto a quello delle regioni del Nord Italia, sperimentano più elevati livelli di fiducia nel parlamento. E’ probabile che in questa differente distribuzione della fiducia nel parlamento tra il Nord ed il Sud sia presente anche una componente di cultura istituzionale e politicai. Infatti tradizionalmente il Nord Italia è sempre stato orientato da una certa rilevanza delle istituzioni ed autonomie locali come rappresentato dalla civiltà dei comuni e delle signorie. Un fenomeno assolutamente assente all’interno delle regioni meridionali, meno abituate all’idea di autonomismo e federalismo e più prone nei confronti di una struttura del potere centralizzato. Tuttavia, è assai probabile che in questa distinzione sia anche presente il fallimento dell’obiettivo repubblicano di ridurre i divari tra Nord e Sud, non solo dal punto di vista economico, politico e culturale, quanto anche dal punto di vista della partecipazione istituzionale. Dopo più di 150 anni di storia unitaria e più di 70 anni di costituzione repubblicana, è certo possibile affermare che l’obbiettivo dell’eliminazione del divario Nord-Sud è completamente fallito. Ed anzi, è possibile dimostrare che, soprattutto negli ultimi anni, la diseguaglianza a continuato a crescere. E la distribuzione della fiducia nelle istituzioni pubbliche, che tende a crescere nella riduzione del reddito, ne è una ulteriore controprova.

Conclusioni. Tra il 2011 ed il 2022 il valore della fiducia nel parlamento è cresciuto in tutte le regioni italiane. I dati mostrano che le regioni meridionali tendono ad avere una maggiore fiducia nel parlamento con eccezione di Sardegna e Sicilia. È probabile che il fatto che la Sardegna e la Sicilia siano delle regioni a statuto speciale possa ridurre la fiducia nei confronti del parlamento in favore di una maggiore efficacia dell’ordinamento regionale speciale. In generale la fiducia nel parlamento cresce con la riduzione del reddito pro-capite.






Rank

Regione

2022

1

Lazio

4,9

2

Campania

4,9

3

Puglia

4,8

4

Emilia-Romagna

4,7

5

Toscana

4,7

6

Abruzzo

4,7

7

Calabria

4,7

8

Liguria

4,6

9

Molise

4,6

10

Basilicata

4,6

11

Sicilia

4,6

12

Umbria

4,5

13

Friuli-Venezia Giulia

4,4

14

Marche

4,4

15

Lombardia

4,3

16

Trentino-Alto Adige

4,3

17

Piemonte

4,2

18

Veneto

4,2

19

Valle d'Aosta

4

20

Sardegna

4

 


Nessun commento:

Posta un commento