In
media è diminuito del 57% tra il 2004 ed il 2021
L’Istat calcola il valore
del conferimento dei rifiuti in discarica nelle regioni italiane. Il
conferimento dei rifiuti in discarica è definito come la percentuale di rifiuti
urbani conferiti in discarica sul totale dei rifiuti urbani prodotti. I dati fanno riferimento alle regioni italiane
tra il 2004 ed il 2021.
Ranking
delle regioni italiane per valore del conferimento dei rifiuti in discarica
nelle regioni italiane nel 2021. Il
Molise è al primo posto per valore del conferimento dei rifiuti in discarica
con un valore p ari a 90,4 unità, seguito dalla Sicilia con un valore pari a
51,5 e dalle Marche con un valore di 50,1 unità. A metà classifica vi sono la
Puglia con un valore pari a 28,1 unità, seguita dalla Sardegna con un valore
pari a 27,9 unità, e dalla Calabria con un valore pari a 27,6 unità. Chiudono
la classifica il Friuli Venezia Giulia con un valore pari a 5,2 unità, seguito
dalla Lombardia con un valore pari a 3,6 unità e dalla Campania con un valore
pari a 0.
Ranking
delle regioni italiane per variazione percentuale del conferimento dei rifiuti
in discarica nelle regioni italiane tra il 2004 ed il 2021.
Il Molise è al primo posto per variazione percentuale del conferimento dei
rifiuti in discarica tra il 2004 ed il 2021 con un valore pari a +18,32%
corrispondente ad una variazione da un ammontare di 76,4 unità fino ad un
valore di 90,4 unità. Segue la Toscana con una variazione corrispondente ad un
ammontare di -21,60% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 44,9
unità fino ad un valore di 35,2 unità. Le Marche sono al terzo posto con una variazione
corrispondente ad un ammontare di -34,68% corrispondente ad una riduzione da un
ammontare di 76,7 unità fino ad un valore di 50,1 unità. Agli ultimi posti vi è
il Lazio con un valore pari a -84,62% corrispondente ad una variazione da un
ammontare di 89,1 unità fino ad un valore di 13,7 unità. Segue il Friuli
Venezia Giulia con una riduzione corrispondente ad un valore di -90,17%
corrispondente ad una variazione da un ammontare di 52,9 unità fino ad un
valore di 5,2 unità. All’ultimo posto la Campania con una variazione
corrispondente pari ad un ammontare di -100,00%. In media il valore del conferimento dei
rifiuti in discarica è diminuito del 57,003% tra il 2004 ed il 2021 nelle
regioni italiane ovvero da un ammontare di 65,4 unità fino ad un valore di 28,1
unità.
Il
conferimento di rifiuti in discarica nelle macro-regioni italiane. Il
conferimento dei rifiuti in discarica è diminuito in tutte le macro-regioni
italiane ed in modo particolare del -49,05% nelle Isole, del -60,81% nel
Centro, del -67,40% nel Mezzogiorno, -73,21% nel Nord Ovest, -73,40% nel Nord,
-73,84% nel Nord-Est, del -77,59% nel Sud.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di
seguito presentiamo la clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con
il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati tre clusters come di
seguito:
- ·
Cluster 1: Veneto, Friuli Venezia Giulia,
Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Campania;
- ·
Cluster 2: Marche, Valle d’Aosta, Basilicata,
Umbria, Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Abruzzo, Sardegna, Toscana;
- ·
Cluster 3: Molise, Sicilia.
Dal punto di vista dell’ordinamento
possiamo verificare la seguente struttura ovvero: C3>C2>C1. Ovvero le
regioni che conferiscono maggiormente i rifiuti in discarica sono Molise e
Sicilia. Il secondo cluster è composto da regioni meridionali con l’aggiunta di
Valle d’Aosta, Liguria, Lazio e Toscana. Il terzo cluster è composto dalle
regioni del Centro-Nord con l’aggiunta della Campania. Possiamo quindi notare
che le regioni meridionali tendono ad avere un valore maggiore di conferimento
di rifiuti in discarica. L’unica regione che ha dei livelli ridotti di
conferimento di rifiuti in discarica è la Campania. La Campania nel 2021 ha
conferito in discarica un valore pari a 0 dei rifiuti. Tuttavia, in senso
generale, è possibile individuare una contrapposizione tra regioni
Centro-Meridionali e regioni Settentrionali. Ovvero le regioni meridionali
tendono ad avere un valore di conferimento di rifiuti in discarica assai
superiore rispetto alle regioni del Nord anche se l’andamento di serie storica
manifesta una riduzione della variabile analizzata in tutte le regioni e
macro-regioni italiane.
Conclusioni.
Il conferimento dei rifiuti in discarica è diminuito in tutte le macro-regioni
italiane tra il 2004 ed il 2021 ed in tutte le regioni con l’eccezione del
Molise. Possiamo notare l’esistenza di una contrapposizione tra regioni
centro-meridionali e regioni settentrionali. Le regioni centro-meridionali
tendono ad avere dei livelli di conferimento dei rifiuti in discarica superiore
rispetto alle regioni settentrionali, pure nella generalizzata riduzione del
valore della variabile analizzata. Un caso assai particolare è rappresentato
dalla Campania. Secondo i dati che sono riportati dall’Istat il valore dei
conferimenti in discarica dei rifiuti in Campania ha raggiunto il valore di 0
nel 2021. Ovviamente, possiamo notare che la variabile analizzata fa
riferimento a dati ufficiali ovvero a conferimenti di rifiuti in discariche che
sono censite e controllate. La variabile non è in grado di rappresentare dei
conferimenti in discarica che avvengono in modo illegale e senza
autorizzazione. È assai probabile che esistano discariche abusive nelle regioni
italiane che sarebbe anche possibile stimare attraverso una analisi integrata
degli indici di legalità analizzati insieme con le attitudini alla
sostenibilità ambientale ed all’economia green e circolare. Tuttavia, la stima
dell’esistenza delle discariche abusive è assente nelle statistiche nazionali. È
una grave mancanza che potrebbe essere colmata attraverso delle apposite stime
realizzate attraverso l’analisi di componenti socio-economiche ed etiche
rilevate a livello regionale e locale. E’ quindi certamente una cosa positiva
che nelle regioni italiane si sia verificata una riduzione del conferimento dei
rifiuti in discarica. Tuttavia, dai dati non è possibile riscostruire la reale
portata del fenomeno a causa della mancanza di dati che stimino la presenza e
le dimensioni delle discariche abusive di rifiuti nelle regioni italiane.
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