Sono
aumentate in media del 44,85% tra il 2018 ed il 2023
L’Eurostat calcola le co-pubblicazioni scientifiche
internazionali. Tale indicatore è definito come numero di pubblicazioni
scientifiche con almeno un co-autore con sede all’estero. Per estero si intende
un paese extra-UE. La fonte per realizzare tale analisi è scopus. I dati
analizzati fanno riferimento alle 20 regioni italiane nel periodo tra il 2018
ed il 2023.
Andamento
delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali nelle regioni italiane nel
2023. I dati relativi per il 2023 gettano luce su un
panorama della ricerca scientifica in Italia caratterizzato da
un'impressionante varietà e da notevoli disparità regionali. La leadership del
Friuli Venezia Giulia con un punteggio di 316 dimostra non solo l'esistenza di
un robusto ecosistema di ricerca nella regione ma anche una spiccata
inclinazione verso la collaborazione internazionale, elemento fondamentale in
un'epoca in cui la scienza e la tecnologia travalicano i confini nazionali.
Analogamente, il Trentino Alto Adige e il Lazio, con punteggi rispettivamente
di 293 e 255, riflettono un ambiente scientifico dinamico e aperto al confronto
e allo scambio internazionale, probabilmente favorito da una forte presenza di
istituti di ricerca e università di rilievo. D'altra parte, la posizione della
Valle d'Aosta, con il punteggio più basso di 49, pone in evidenza le sfide
incontrate dalle piccole regioni nell'entrare in reti di ricerca più ampie,
potenzialmente a causa di limitazioni in termini di risorse, infrastrutture o
massa critica di ricercatori. Questo suggerisce la necessità di politiche
mirate a supportare la ricerca scientifica e la collaborazione internazionale
anche in queste aree, per non lasciarle indietro nell'avanzamento della
conoscenza globale. Interessante notare come regioni con background industriale
e accademico, quali l'Emilia Romagna e la Lombardia, abbiano punteggi elevati,
sebbene non al top, suggerendo che la capacità di produrre ricerca di qualità e
di stabilire collaborazioni significative è ben distribuita in tutto il paese,
ma con margini di miglioramento per quanto riguarda l'intensità e l'ampiezza
delle collaborazioni internazionali. Inoltre, regioni come la Toscana e la
Liguria, con punteggi rispettivamente di 238 e 229, dimostrano che anche aree
con una forte tradizione culturale e turistica possono essere allo stesso tempo
centri di eccellenza nella ricerca e nell'innovazione, sottolineando
l'importanza di un approccio olistico allo sviluppo regionale che integri
diversi settori.
Andamento
delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali nelle regioni italiane tra
il 2018 ed il 2023. I dati relativi alle co-pubblicazioni
scientifiche internazionali delle regioni italiane tra il 2018 e il 2023
mostrano una tendenza generale positiva verso una maggiore collaborazione internazionale
nel campo della ricerca. Tutte le regioni hanno registrato un incremento sia in
termini assoluti che percentuali, dimostrando un impegno crescente nel
contribuire e partecipare attivamente alla comunità scientifica globale. La
variazione assoluta dei dati mostra un andamento eterogeneo tra le regioni, con
l'Abruzzo che mostra il maggior incremento assoluto (76,1758) e la Basilicata
l'aumento più contenuto (13,83812), suggerendo una diversità di dinamiche e
capacità di sviluppo della ricerca a livello regionale. Dal punto di vista
percentuale, la Marche spicca con un impressionante incremento dell'82,908%,
segnalando un potenziale significativo in termini di crescita e sviluppo della
ricerca collaborativa internazionale. Anche regioni come Puglia e Campania mostrano
aumenti percentuali superiori al 60%, sottolineando come il Sud stia
migliorando la sua presenza nella ricerca globale. Al contrario, la Basilicata,
nonostante l'aumento più modesto in termini assoluti, ha comunque registrato
una crescita percentuale del 18,541%, evidenziando come ogni regione stia
contribuendo al progresso scientifico, seppur con ritmi diversi. Questi dati riflettono non solo
l'importanza della collaborazione internazionale nella ricerca scientifica ma
anche come questa tendenza sia distribuita in maniera eterogenea attraverso
l'Italia. La crescita delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali indica
un allineamento crescente con gli standard globali di ricerca e un
rafforzamento delle reti scientifiche che trascendono i confini nazionali.
Tuttavia, la varietà delle variazioni percentuali suggerisce anche l'importanza
di politiche di supporto differenziate, che tengano conto delle specificità
regionali per potenziare ulteriormente la capacità di ricerca e innovazione del
paese nel suo complesso.
Macro-Regioni
italiane. L'evoluzione delle co-pubblicazioni scientifiche
internazionali tra le macro-regioni italiane nel periodo 2018-2023 fornisce una
panoramica esemplificativa dell'orientamento della ricerca scientifica del
paese verso una maggiore integrazione e collaborazione a livello
internazionale. Questa tendenza ascendente, che si manifesta in tutte le
macro-regioni, da Nord a Sud, attraverso il Centro, evidenzia non solo un
impegno verso l'eccellenza scientifica ma anche un riconoscimento della
cruciale importanza delle sinergie globali nel campo della ricerca. Nel
dettaglio, il Centro Italia si distingue per il suo notevole salto qualitativo,
con un incremento che va da 139 a 204. Questa progressione può essere
attribuita alla presenza di un ambiente altamente stimolante e competitivo,
caratterizzato da università di rango mondiale, istituti di ricerca di
eccellenza e una vibrante comunità accademica che attraggono collaborazioni
internazionali. Questi fattori creano un terreno fertile per la ricerca di
frontiera che spesso sfocia in pubblicazioni congiunte con partner esteri,
dimostrando l'efficacia delle politiche di incentivo alla ricerca e alla
cooperazione internazionale. Il Nord Italia, con un andamento inizialmente
parallelo al Centro, testimonia un'evoluzione da 139,65 a 194,73. La solidità
di questo incremento riflette la presenza di poli industriali e tecnologici
avanzati, dove la ricerca applicata incontra il mondo della produzione,
facilitando scambi e progetti comuni con entità internazionali. L'ampia rete di
collaborazioni stabilite dalle università e dai centri di ricerca del Nord
facilita l'accesso a finanziamenti europei e internazionali, promuovendo
ulteriormente la produzione scientifica congiunta. Il Sud, sebbene parta da
numeri più modesti, mostra un trend di crescita da 85,65 a 130,54, evidenziando
un'apertura crescente verso l'internazionalizzazione della ricerca. Questa
progressione, seppur più lenta rispetto al Centro e al Nord, è particolarmente
significativa, indicando un progressivo superamento delle barriere strutturali
e un incremento delle competenze e delle infrastrutture scientifiche. Le
iniziative volte a migliorare la qualità della ricerca e a incentivare la
partecipazione a reti internazionali stanno iniziando a portare frutti,
contribuendo a un maggiore riconoscimento della ricerca prodotta nel
Mezzogiorno.
Divario-Nord Sud. L'analisi delle co-pubblicazioni
scientifiche internazionali nelle macro-regioni italiane dal 2018 al 2023
evidenzia l'esistenza di un divario Nord-Sud. Sebbene tutte le macro-regioni
abbiano mostrato una tendenza positiva e una crescita nel numero di
pubblicazioni congiunte a livello internazionale, il Nord e il Centro Italia
partono da basi più elevate e mantengono tassi di crescita costanti,
riflettendo una maggiore integrazione nelle reti globali di ricerca e una
consolidata infrastruttura scientifica. Il Sud, pur registrando incrementi
significativi e dimostrando una crescente apertura verso la collaborazione
internazionale, parte da numeri notevolmente più bassi, sottolineando le sfide
persistenti in termini di accesso a risorse, finanziamenti e opportunità di
networking internazionale. Questo gap tra Nord e Sud non solo riflette le
disparità esistenti nell'investimento in ricerca e sviluppo e nelle
infrastrutture di supporto alla scienza, ma indica anche la necessità di
politiche mirate per promuovere l'eccellenza e l'innovazione in tutte le
regioni, al fine di colmare questo divario e sfruttare appieno il potenziale
scientifico dell'Italia su scala globale.
Politiche
Economiche per promuovere le co-pubblicazioni scientifiche internazionali. Per
stimolare un aumento delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali nelle
regioni italiane, sarebbe essenziale implementare politiche economiche mirate a
rafforzare la collaborazione internazionale e l'innovazione. Un approccio
efficace potrebbe includere l'allocazione di maggiori fondi per la ricerca e
sviluppo, con particolare enfasi sui progetti che promuovono la cooperazione
tra istituti di ricerca italiani e stranieri. Incentivi finanziari specifici,
come borse di studio per la mobilità di ricercatori e studenti di dottorato,
potrebbero facilitare gli scambi di conoscenze e competenze. Inoltre, il
sostegno a reti di eccellenza che coinvolgano università, centri di ricerca e
industrie può creare piattaforme stabili per la collaborazione internazionale.
Le politiche dovrebbero anche incoraggiare le partnership pubblico-private,
sfruttando i finanziamenti europei, per progetti che richiedono un approccio
transnazionale. Infine, è cruciale migliorare le infrastrutture digitali e
tecnologiche delle istituzioni accademiche, per permettere ai ricercatori di
lavorare in rete in modo più efficiente con i loro colleghi internazionali.
Queste misure, accompagnate da una burocrazia semplificata e da un solido
supporto alla proprietà intellettuale, possono significativamente incrementare
il numero e la qualità delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali,
contribuendo al progresso della scienza e al miglioramento della reputazione
della ricerca italiana a livello globale.
Conclusioni.
Il
valore delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali è cresciuto tra il
2018 ed il 2023 in media nelle regioni italiane del 44,85%. Guardando ai dati
delle macro-regioni italiane possiamo notare che esiste una notevole distinzione
tra Centro, Nord e Sud. Il Centro domina le macro-regioni italiane con un
valore medio nel 2023 pari a 204,87, seguito dal Nord con 194,73 e dal Sud con
130,54. Il valore delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali è
cresciuto significativamente nelle regioni meridionali tra il 2018 ed il 2023,
per un ammontare pari al 52,41%. Tuttavia, il grado di internazionalizzazione
della ricerca è ancora basso nelle regioni meridionali rispetto alle regioni
centro-settentrionali. È assai particolare il fatto che però la macro-regione
leader nelle collaborazioni scientifiche internazionale sia il Centro Italia e
non il Nord. Tale condizione sta a significare che le università ed i centri di
ricerca delle regioni del centro Italia hanno sviluppato una capacità di
collaborazione internazionale superiore anche a quella delle ricche regioni
settentrionali che generalmente accolgono molti studenti meridionali ed
internazionali. Per incrementare il valore delle co-pubblicazioni scientifiche
internazionali è necessario modificare le regole di ingaggio del personale
accademico ed impegnato nella ricerca, imponendo un certo numero di
pubblicazioni internazionali nei percorsi di selezione.
Immagini
elaborate dell’autore.
Nessun commento:
Posta un commento