E’
cresciuta in media del 21,44% tra il 2018 ed il 2023
L’European Innovation
Scoreboard calcola le spese per l’innovazione
diverse da quelle di ricerca e sviluppo. La variabile è calcolata come la somma
della spesa totale per l'innovazione delle imprese, escluse le spese di ricerca
e sviluppo intramurali ed extramurali (Eurostat). Questo indicatore misura la
spesa per l’innovazione non legata alla R&S come percentuale del fatturato
totale. Molte delle componenti della spesa per l’innovazione, come gli
investimenti in attrezzature e macchinari e l’acquisizione di brevetti e
licenze, misurano la diffusione di nuove tecnologie e idee di produzione. I
dati fanno riferimento alle regioni italiane tra il 2018 ed il 2023.
Analisi
delle spese per l’innovazione diverse da quelle di ricerca e sviluppo nelle
regioni italiane nel 2023. L'analisi dei dati relativi alle
spese per l'innovazione diverse da quelle di ricerca e sviluppo nelle regioni
italiane per l'anno 2023 rivela un panorama variegato, con una spesa media di
circa 121,64 per regione. La regione che si distingue per aver investito
maggiormente in innovazione è il Friuli Venezia Giulia, con una spesa di 193,47,
mentre la Sardegna mostra l'investimento minore, con soli 62,26. Questi dati
evidenziano una forte disparità regionale nell'investimento per l'innovazione
al di fuori della ricerca e sviluppo, suggerendo che alcune regioni, come il
Friuli Venezia Giulia e le Marche (con un notevole investimento di 170,02),
pongono un'enfasi particolare sull'innovazione come leva di crescita e
competitività. Al contrario, regioni come la Sardegna e la Valle d'Aosta (67,24),
presentano investimenti significativamente inferiori, riflettendo forse
differenze nelle priorità economiche regionali o nelle capacità di
investimento. È interessante notare come regioni tradizionalmente forti dal
punto di vista industriale ed economico, come la Lombardia e il Veneto,
mostrino spese per l'innovazione superiori alla media, benché non ai vertici.
Questo può suggerire una diversificazione delle strategie di investimento in
innovazione, possibilmente più equilibrata tra ricerca e sviluppo e altre forme
di innovazione.
Analisi
delle spese per l’innovazione diverse da quelle di ricerca e sviluppo nelle
regioni italiane tra il 2018 ed il 2023. Analizzando i dati
relativi alle spese per l'innovazione, diverse da quelle di ricerca e sviluppo,
nelle regioni italiane tra il 2018 e il 2023, si osserva una varietà di
dinamiche regionali. La variazione percentuale media di queste spese è del
21,48%, mentre la variazione assoluta media è di 21,66. Ciò indica un aumento
generale dell'investimento nell'innovazione al di fuori della ricerca e
sviluppo su scala nazionale. In particolare, la regione Friuli Venezia Giulia
mostra l'incremento più significativo in termini percentuali, con un
sorprendente 77,05%, riflettendo forse un'intensa focalizzazione su nuove aree
di innovazione. Anche Marche e Umbria evidenziano incrementi notevoli,
rispettivamente del 51,07% e del 43,89%, suggerendo un rafforzamento
dell'impegno verso l'innovazione in queste regioni. Al contrario, Calabria e
Liguria registrano una riduzione delle spese, rispettivamente del -31,84% e
dell'-8,59%, indicando una possibile contrazione degli investimenti in
iniziative innovative o un riorientamento delle risorse verso altri settori. Questi
dati riflettono la diversità delle strategie regionali in Italia in termini di
investimento nell'innovazione, sottolineando l'importanza di politiche mirate
che tengano conto delle specificità locali. Mentre alcune regioni avanzano
decisamente verso l'innovazione, altre sembrano rallentare, evidenziando la
necessità di un approccio più coordinato a livello nazionale per massimizzare
il potenziale innovativo del paese.
Macro-regioni
italiane. L'analisi delle tendenze delle spese per
l'innovazione, al di fuori degli investimenti in ricerca e sviluppo, nelle
macro-regioni italiane dal 2018 al 2023 offre uno spaccato illuminante
sull'approccio delle diverse aree del paese verso l'innovazione. Durante questo
periodo, il Sud ha guidato la classifica in termini di spesa totale,
accumulando una cifra imponente di 755,37, evidenziando un impegno
significativo verso l'innovazione. Nonostante questa spesa elevata, la regione
ha sperimentato fluttuazioni notevoli, culminate in una marcata diminuzione nel
2023 che ha portato la sua spesa annuale ben al di sotto della tendenza
precedente. Il Nord e il Centro, pur avendo speso complessivamente meno del Sud
con 668,67 e 670,16 rispettivamente, hanno mostrato modelli di spesa più
stabili e progressivi. In particolare, il Centro ha registrato una crescita
costante, specialmente nel biennio 2021-2023, suggerendo un aumento sostenuto
dell'interesse e degli investimenti in iniziative innovative. Questa crescita è
stata parallela a quella del Nord, che ha visto una leggera flessione nel 2022
ma si è prontamente ripreso nel 2023, segno di una resilienza e di un impegno
continuo verso l'innovazione. Guardando la spesa media annua, il Sud si
distingue nuovamente con una spesa media di circa 125,89, superiore a quella
del Nord e del Centro, che hanno speso in media circa 111,44 e 111,69,
rispettivamente. Questo dimostra che, nonostante le fluttuazioni, il Sud ha
complessivamente investito di più in iniziative innovative durante il periodo
considerato. La media complessiva di 116,34 all'anno per macro-regione sottolinea
un investimento significativo nell'innovazione al di fuori della tradizionale
ricerca e sviluppo. Tuttavia, i tassi di crescita anno su anno offrono una
narrazione più sfumata, con il Sud che mostra una volatilità maggiore rispetto
al Nord e al Centro, i quali hanno evidenziato una crescita più lineare e
sostenuta. Questa analisi pone in risalto non solo l'importanza degli
investimenti in innovazione per la crescita e la competitività regionale ma
anche come queste spese si distribuiscano e evolvano nel tempo. La variazione
significativa nel Sud nel 2023 potrebbe riflettere sfide specifiche o una
riallocazione delle priorità, mentre la crescita costante nel Nord e nel Centro
suggerisce un approccio più uniforme e progressivo all'innovazione. È fondamentale
che i policymaker osservino queste tendenze per guidare le strategie di
investimento future, garantendo che l'innovazione sia al centro dello sviluppo
economico italiano in tutte le sue macro-regioni.
Divario
Nord-Sud. I dati
analizzati sulle spese per l'innovazione diverse da quelle di ricerca e
sviluppo nelle macro-regioni italiane dal 2018 al 2023 forniscono una base per
discutere l'esistenza di un divario Nord-Sud in termini di investimenti in
innovazione. La distinzione principale emerge non tanto dalla quantità totale
di spesa—dato che il Sud ha mostrato un impegno finanziario significativo, a
tratti superiore alle altre macro-regioni—quanto piuttosto dalle tendenze di
crescita e dalla volatilità degli investimenti nel tempo. Il Sud ha registrato
una spesa elevata, con picchi significativi, ma ha anche mostrato una maggiore
volatilità, culminata in una diminuzione notevole nel 2023. Questo pattern di
fluttuazione potrebbe indicare una minore stabilità negli investimenti in
innovazione, che può essere influenzata da vari fattori come cambiamenti nelle
politiche regionali, disponibilità di finanziamenti, o dinamiche economiche
specifiche della regione. La marcata riduzione degli investimenti nel 2023
potrebbe segnalare una fragilità nell'impegno verso l'innovazione o una
risposta a specifiche sfide economiche che potrebbero accentuare il divario
esistente. Al contrario, il Nord e il Centro hanno dimostrato un approccio più
costante e progressivo negli investimenti in innovazione. Nonostante il Nord
abbia avuto un lieve calo nel 2022, si è rapidamente ripreso nel 2023,
evidenziando una resilienza e un impegno sostenuto. Il Centro, in particolare,
ha mostrato una crescita costante, soprattutto negli ultimi anni analizzati,
suggerendo una maggiore stabilità e forse una strategia più mirata verso
l'innovazione. Queste tendenze indicano che, nonostante la quantità di spesa
possa non differire drasticamente, la stabilità e la continuità degli
investimenti in innovazione differiscono tra il Nord e il Sud. Tale differenza
può contribuire a un divario in termini di risultati di innovazione e crescita
economica tra le macro-regioni, con il Nord e il Centro potenzialmente in grado
di sfruttare meglio e in modo più sostenibile i loro investimenti in
innovazione. In conclusione, i dati supportano l'argomentazione dell'esistenza di
un divario Nord-Sud nell'ambito degli investimenti in innovazione, non tanto in
termini di quantità totale di spesa, quanto piuttosto per quanto riguarda la
consistenza e la stabilità degli investimenti. Per affrontare e potenzialmente
ridurre questo divario, sarebbe cruciale per il Sud adottare strategie che
garantiscano non solo l'impegno finanziario in innovazione ma anche la
stabilità e la sostenibilità di tali investimenti nel lungo termine.
Politiche
economiche per incrementare le spese per l'innovazione diverse da quelle di
ricerca e sviluppo. In Italia, l'incremento delle spese per
l'innovazione, al di là delle tradizionali politiche incentrate sulla ricerca e
sviluppo (R&S), necessita di un approccio eterogeneo che tenga conto delle
peculiarità delle diverse macro-regioni. Tra le strategie più efficaci,
spiccano gli incentivi fiscali e finanziamenti agevolati, quali crediti
d'imposta per l'adozione di tecnologie avanzate e prestiti a condizioni
favorevoli per le PMI e le startup impegnate in processi innovativi. È
fondamentale anche investire nella formazione e nello sviluppo delle
competenze, attraverso programmi mirati e collaborazioni tra il settore privato
e le istituzioni accademiche, per assicurare una forza lavoro altamente
qualificata. Allo stesso tempo, lo sviluppo di infrastrutture digitali come la
banda larga e il 5G e la promozione di piattaforme di innovazione aperta
rappresentano passi cruciali per facilitare l'innovazione tecnologica. Per
sostenere l'internazionalizzazione delle imprese e incentivare la
collaborazione, è essenziale offrire assistenza e incentivi per l'esplorazione
di nuovi mercati, oltre a promuovere la creazione di reti di impresa e cluster
che favoriscano lo scambio di conoscenze e risorse. Le politiche dovrebbero
inoltre indirizzarsi verso la revisione delle normative per rimuovere ostacoli
all'innovazione e concentrarsi su settori chiave per l'economia regionale,
promuovendo l'adozione di nuove tecnologie e processi. L'attenzione verso lo
sviluppo sostenibile e l'innovazione sociale, tramite incentivi per soluzioni
eco-sostenibili e il supporto a progetti che affrontano sfide sociali, può
contribuire significativamente alla crescita economica e al progresso
tecnologico L'implementazione di queste politiche richiede un'azione coordinata
tra governi, imprese, accademie e la società civile, per creare un ecosistema
innovativo che stimoli la competitività e la sostenibilità nelle diverse
macro-regioni italiane. Questo approccio integrato, mirando alla valorizzazione
delle specificità regionali e alla promozione di un'innovazione inclusiva e accessibile,
può accelerare il percorso verso un futuro più prospero e tecnologicamente
avanzato.
Differenze tra innovazione e ricerca e sviluppo. Ricerca e sviluppo (R&S) e innovazione tecnologica sono concetti strettamente correlati ma distinti, entrambi essenziali per il progresso e la competitività nel mondo moderno. La ricerca e sviluppo rappresenta il processo attraverso il quale nuove conoscenze sono scoperte e applicate per sviluppare nuovi prodotti, servizi o processi, o per migliorare quelli esistenti. Questo processo è spesso suddiviso in ricerca di base, che si concentra sull'acquisizione di nuova conoscenza senza un obiettivo applicativo immediato, e ricerca applicata, che mira a risolvere problemi specifici. Lo sviluppo, d'altra parte, si riferisce all'uso delle conoscenze acquisite dalla ricerca per creare nuovi prodotti o processi o per migliorare quelli esistenti. L'innovazione tecnologica, invece, si estende oltre la sfera della R&S per includere l'implementazione di prodotti, processi o servizi tecnologicamente avanzati. Non si limita alla creazione di nuove tecnologie, ma include anche l'adozione, l'adattamento e l'uso di tecnologie esistenti in modi nuovi o migliorati. L'innovazione tecnologica può derivare dalla R&S ma può anche emergere dall'ingegnosità pratica, dall'esperienza di mercato o da cambiamenti organizzativi interni che permettono l'uso più efficace delle tecnologie. Mentre la R&S è spesso concentrata sull'avanzamento della conoscenza e sulla creazione di potenzialità tecnologiche, l'innovazione tecnologica è il motore che trasforma queste potenzialità in risultati tangibili che possono essere commercializzati o utilizzati per migliorare l'efficienza e la qualità della vita. In questo senso, la R&S può essere vista come un investimento nel potenziale di innovazione di un'organizzazione o di una società, mentre l'innovazione tecnologica rappresenta la realizzazione di questo potenziale in forma di prodotti, processi e servizi che apportano valore aggiunto all'economia e alla società.
Conclusioni.
Il valore della spesa in innovazione è cresciuta in media nelle regioni italiane
di un ammontare pari a 21,44% tra il 2018 ed il 2023 passando da un ammontare
di 100,16 unità fino ad un valore di 121,63 unità. La regione che ha speso di
più in termini di innovazione nel 2023 è il Friuli Venezia Giulia con un valore
pari a 193,47 unità, seguita dalle Marche con 170,02 unità e dall’Umbria con 157,13.
La Sardegna è l’ultima regione per spesa in innovazione diversa da ricerca e
sviluppo nel 2023 con un valore pari a 62,26. Il Centro Italia è la macro-regione
con la spesa in innovazione tecnologica più elevata, con un valore pari a
139,02 unità nel 2023, seguita da Nord con 127,20 e Sud con 107,39. Il Centro
Italia è anche la macro-regione che ha avuto la crescita più significativa sia
in termini di valore assoluto tra il 2018 ed il 2023 con un valore di 37,13%
che in termini percentuali con +36,45%.
Fonte European Innovation
Scoreboard-EIS: https://projects.research-and-innovation.ec.europa.eu/en/statistics/performance-indicators/european-innovation-scoreboard/eis#
Immagini elaborate dall’autore.
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