lunedì 13 maggio 2024

La Produttività del Lavoro nei Paesi OCSE

 

E’ cresciuta in media del 10,23% tra il 2015 ed il 2022

L’OCSE calcola il valore del PIL per ora lavorata. L’indicatore è una misura della produttività del lavoro. I dati sono disponibili in forma di numero indice con anno base pari a 2015.

Produttività del lavoro nel 2022. L'analisi dei dati sulla produttività del lavoro nei paesi OCSE nel 2022, con l'anno base fissato al 2015, mostra variazioni significative tra i diversi stati membri. La produttività del lavoro è un indicatore essenziale per valutare l'efficienza con cui l'economia di un paese trasforma le risorse lavorative in beni e servizi. Questi dati riflettono la capacità di ciascun paese di innovare, migliorare i processi lavorativi e implementare tecnologie avanzate. L'Irlanda emerge come il leader indiscusso con un indice di produttività pari a 139,64, indicando un notevole incremento rispetto all'anno base. Questo può essere attribuito alla forte presenza di aziende multinazionali ad alta tecnologia, specialmente nei settori farmaceutico e tecnologico, che hanno notevolmente aumentato l'output per lavoratore. Paesi come Lettonia, Polonia, Turchia e Corea mostrano anche loro robusti incrementi, con valori superiori al 120. Questo suggerisce che questi paesi hanno attuato riforme efficaci o beneficiato di investimenti significativi in tecnologia e formazione, migliorando così la loro efficienza lavorativa. Nazioni come gli Stati Uniti, la Svezia, la Germania e la Danimarca registrano incrementi più moderati. Nonostante questi paesi siano già altamente sviluppati e efficienti, il margine per ulteriori miglioramenti nella produttività è relativamente minore, riflettendo una crescita più graduale e stabile. Alcuni paesi, come il Lussemburgo, la Francia e la Grecia, mostrano indici di produttività che sono vicini o inferiori a 100, suggerendo che la loro produttività del lavoro potrebbe essere rimasta stagnante o addirittura diminuita dal 2015. In particolare, per Francia e Grecia, ciò potrebbe indicare sfide strutturali interne, come rigidità nel mercato del lavoro o insufficienti investimenti in settori chiave. In definitiva, mentre alcuni paesi mostrano progressi significativi, altri devono affrontare sfide persistenti. L'OCSE, come organismo internazionale, può svolgere un ruolo chiave nell'assistere i paesi membri con scambio di best practices e collaborazione transnazionale per affrontare le sfide della produttività in maniera coordinata e efficace.

Andamento della produttività del lavoro tra il 2015 ed il 2022 nei paesi OCSE. L'analisi dei dati sulla produttività del lavoro nei paesi OCSE tra il 2015 e il 2022 offre uno spaccato dettagliato su come differenti economie hanno evoluto la loro efficienza lavorativa in termini di output prodotto per unità di lavoro. Questi cambiamenti sono espressi sia in termini di variazione assoluta che percentuale, con l'anno base fissato al 2015. L'Irlanda si distingue con un incremento eccezionale del 39,64%, portando il suo indice di produttività a 139,64. Questo aumento può riflettere l'impatto di investimenti significativi in settori ad alta tecnologia e l'efficacia delle politiche economiche nel promuovere l'innovazione. Altri paesi che hanno mostrato incrementi notevoli includono la Costa Rica, l'Ungheria e la Lettonia, con miglioramenti rispettivamente del 16,44%, 16,57%, e 28,93%. Questi dati suggeriscono che queste nazioni hanno potenziato la loro capacità produttiva attraverso riforme mirate, miglioramenti nell'educazione e nella formazione, o attraverso l'attrazione di investimenti esteri diretti in settori chiave. Molti paesi OCSE hanno registrato una crescita moderata nella produttività. Per esempio, Germania e Danimarca hanno visto incrementi del 6,46% e 6,09%, rispettivamente. Questi miglioramenti, benché più contenuti rispetto ai leader, sono significativi in economie già sviluppate e mature, dove grandi guadagni di produttività sono più difficili da realizzare. Al contrario, Francia e Grecia hanno mostrato una leggera diminuzione della produttività, con entrambi i paesi che registrano un calo dello 0,24%. Questo potrebbe indicare problemi strutturali nell'economia o sfide nel mantenere la competitività in un contesto globale in rapida evoluzione. Il Messico mostra una contrazione più significativa del 7,57%, sottolineando potenziali sfide interne più gravi come inefficienze del mercato del lavoro o carenze nel sistema educativo e formativo.

Politiche economiche per incrementare la produttività del lavoro nei paesi OCSE.  Incrementare la produttività del lavoro nei paesi OCSE richiede un approccio complesso che coinvolga sia il settore pubblico che quello privato. Una maggiore produttività non solo migliora la competitività economica ma può anche portare a una migliore qualità della vita per i cittadini attraverso una maggiore efficienza e una distribuzione più equa delle risorse.  Un'infrastruttura moderna e efficiente è fondamentale per il funzionamento delle economie moderne. Gli investimenti nei trasporti, nelle telecomunicazioni e nell'energia possono ridurre significativamente i costi operativi e aumentare l'efficienza. Promuovere l'adozione delle tecnologie avanzate attraverso incentivi fiscali per le spese in R&D e per l'acquisto di nuove tecnologie può facilitare le innovazioni nei processi produttivi. Per mantenere una forza lavoro agile e rispondente alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro, è essenziale investire nell'educazione e nella formazione continua. Questo può includere programmi di aggiornamento professionale, incentivi per l'istruzione superiore nei campi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) e partnership tra università e industrie per garantire che i curricula rispondano alle esigenze del mercato. Rendere il mercato del lavoro più flessibile può contribuire a una maggiore produttività attraverso una migliore corrispondenza tra offerta e domanda di lavoro. Questo può includere la semplificazione delle normative sul lavoro, la riduzione del carico burocratico per le nuove assunzioni, e l'introduzione di contratti di lavoro più flessibili che possano favorire sia i lavoratori che i datori di lavoro. Incoraggiare le pratiche sostenibili può anche guidare la produttività, in quanto le aziende cercano di ridurre i rifiuti e migliorare l'efficienza energetica. Incentivi per investimenti verdi, normative ambientali stringenti e tassazione delle emissioni di carbonio possono spingere le imprese a innovare per rimanere competitive. Un ambiente economico stabile è cruciale per l'investimento a lungo termine in capitale fisico e umano. Politiche fiscali prevedibili e una politica monetaria che miri a mantenere l'inflazione a livelli gestibili possono contribuire a creare un clima di fiducia per gli investitori e le aziende, fondamentale per gli investimenti in produttività. La collaborazione transnazionale può facilitare lo scambio di migliori pratiche e tecnologie, nonché aprire nuovi mercati e opportunità di business. Gli accordi di libero scambio, i programmi di cooperazione tecnologica e le iniziative congiunte di ricerca possono tutti contribuire a migliorare la produttività globale. Infine, l'integrazione digitale può trasformare settori interi, aumentando l'efficienza attraverso l'automazione e migliorando l'accesso ai mercati globali attraverso e-commerce e piattaforme digitali. Politiche che supportano la trasformazione digitale, come lo sviluppo di infrastrutture di rete nazionali e l'incentivazione alla digitalizzazione delle PMI, sono essenziali. In sintesi, per migliorare la produttività del lavoro nei paesi OCSE è necessario un impegno coordinato che spazi dall'innovazione tecnologica all'istruzione, dalle riforme normative all'integrazione digitale. Attraverso queste politiche, i paesi OCSE possono non solo incrementare la loro produttività ma anche garantire che i benefici di una maggiore efficienza siano distribuiti equamente tra tutti i segmenti della società.

Conclusioni. Guardando all’indice della produttività del lavoro nei paesi OCSE tra il 2015 ed il 2022, possiamo notare una crescita in media di un ammontare pari a 10,23%. Tuttavia non tutti i paesi hanno performato in modo così efficiente. Possiamo notare che vi sono dei paesi che hanno avuto performance inferiori o superiori alla media. Tra i paesi che hanno superato il valore di soglia vi sono: Irlanda con +39,64%, Lettonia con +28,93%, Polonia con +25,95%, Turchia con +24,81%, Corea del Sud con +21,26%, Lituania con +20,48%, Israele con +17,96%, Ungheria con +16,57%, Repubblica Slovacca con 16,5%, Costa Rica con +16,44%, Estonia con +15,69%, Colombia coni +14,05%, Slovenia con +13,5%, Portogallo con +11,16%, Svizzera con +11,02%, Cile con +10,59%, Islanda con +10,27%.  Vi sono comunque molti paesi che hanno avuto una performance inferiore alla media come per esempio Stati Uniti con +8,65%, Svezia con +8,29%, Repubblica Ceca con +8,04%, Germania con +6,46%, Danimarca con +6,09%, Finlandia con +5,76%, Nuova Zelanda con +5,08%, Austria con +5,00%, insieme con molti alti paesi occidentali ed europei. Vi sono addirittura tre paesi che hanno visto ridurre il valore della produttività del lavoro tra il 2015 ed il 2022 ovvero Francia con -0,24%, Grecia con -0,24% e Messico con -7,57%.

Possiamo notare che generalmente i paesi che hanno redditi pro-capite elevati tendono ad avere un andamento declinante del valore della produttività del lavoro. Vi sono comunque talune eccezioni come per esempio Israele, la Svizzera e l’Irlanda e la Corea del Sud che pure avendo un livello medio-alto di reddito pro-capite hanno comunque sperimentato una crescita della produttività del lavoro tra il 2015 ed il 2022. E’ necessario sottolineare che la crescita della produttività del lavoro può dipendente da un insieme di fattori eterogenei come per esempio il livello della tecnologica, il capitale umano, il quadro normativo-istituzionale e gli incentivi alla produttività riconosciuti come componenti della remunerazione salariale. Assai rilevanti sono inoltre le politiche economiche volte a garantire la promozione sociale e finanziaria mediata dalla produttività del lavoro.

 

Source: OCSE https://data-explorer.oecd.org/

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