Sono
cresciuto del +4468,5% media tra il 2007 ed il 2022
L’OCSE calcola il valore degli investimenti in venture
capital nelle startup nella fase seed. I dati sono in milioni di dollari e
fanno riferimento al periodo tra il 2007 ed il 2022.
Investimenti
di venture capital nella fase seed delle startup nel 2022. I
dati riguardanti gli investimenti di venture capital nella fase seed nel 2022
evidenziano la predominanza degli Stati Uniti nel settore con un investimento
complessivo di $24.377 milioni. Questo dato conferma la posizione degli Stati
Uniti come leader mondiale nell'innovazione e nel supporto alle startup. Il
divario tra gli Stati Uniti e gli altri paesi è notevole. Il Canada e il Regno
Unito seguono con $655,24 milioni e $375,26 milioni rispettivamente, mostrando
una scala di investimento molto più ridotta ma ancora significativa. Questi
dati riflettono il sostegno robusto che queste nazioni offrono alle startup,
sebbene sia ben lontano dall'ecosistema americano. L'Europa presenta un quadro
variegato: Germania e Francia sono in testa con $304,99 milioni e $184,54
milioni. Sono seguiti da una serie di paesi con investimenti relativamente
modesti che riflettono dimensioni di mercato più piccole e forse una maggiore
prudenza nel rischio di investimento iniziale. Tra questi, i Paesi Bassi,
l'Italia e i paesi scandinavi mostrano una tendenza a supportare le nuove
imprese, sebbene con cifre nettamente inferiori rispetto ai leader del mercato.
Nel contesto europeo, è interessante notare come paesi tradizionalmente meno
associati a massicci flussi di capitale di rischio come l'Italia e la Spagna
stiano comunque mostrando una crescita, con investimenti che superano i $80 e
$30 milioni rispettivamente. Questo potrebbe indicare una crescita
dell'interesse e delle opportunità per le startup in questi paesi. Ai margini
dell'Europa, paesi come Estonia, Ungheria e Lituania mostrano cifre più
contenute, che suggeriscono ecosistemi di startup emergenti e una fase di seed
ancora in sviluppo. Questi paesi potrebbero beneficiare di un maggiore supporto
istituzionale e accesso a capitale di rischio per stimolare la crescita. In conclusione,
il panorama degli investimenti di venture capital nella fase seed riflette una
notevole diversità geografica e economica. Gli Stati Uniti continuano a essere
il faro dell'innovazione e del finanziamento di startup, mentre in Europa e in
Canada si nota un sostegno crescente, sebbene su una scala molto più ridotta.
Questi dati possono servire da campanello d'allarme per i paesi con
investimenti più bassi per rafforzare le politiche di supporto alle startup e
attrarre maggiori investimenti di capitale di rischio.
Investimenti
di venture capital nella fase seed delle startup tra il 2007 ed il 2022. Questo
periodo ha segnato una trasformazione drammatica nei comportamenti di
investimento, con alcuni paesi che hanno sperimentato una crescita esplosiva e
altri che hanno affrontato cali, sottolineando la natura eterogenea dello
sviluppo finanziario, economico e tecnologico in diverse regioni. Gli Stati
Uniti guidano con un aumento astronomico degli investimenti, passando da 225,60
milioni di dollari a 24.377 milioni di dollari, un aumento strabiliante del
10.705,4%. Questa crescita indica una cultura imprenditoriale robusta, settori
tecnologici innovativi e un ecosistema di venture capital ben consolidato. Allo
stesso modo, anche Canada e Regno Unito hanno visto significativi afflussi di
venture capital, con aumenti rispettivamente del 1.069,4% e del 1.348,9%.
Questi paesi hanno attivamente promosso ambienti che sostengono le startup
tecnologiche, diventando così centri per l'attività tecnologica e
imprenditoriale. In Europa, lo scenario presenta una serie di risultati misti.
Mentre Italia, Danimarca e Lussemburgo mostrano tassi di crescita fenomenali
del 1.686,7%, 1.343,4% e 1.859,3%, rispettivamente, questi dati partono da una
base relativamente bassa, indicando che questi mercati sono ancora in fase di
sviluppo ma stanno rapidamente guadagnando slancio come centri emergenti per le
attività delle startup. La crescita in questi paesi può essere attribuita a un
maggiore supporto governativo, a un'infrastruttura tecnologica in evoluzione e
a climi aziendali favorevoli che attirano investimenti seed. Germania e Francia
hanno registrato anch'essi significativi aumenti del 326,9% e del 929,8%,
rispettivamente, riflettendo le loro economie forti e i mercati di venture
capital maturi che continuano a prosperare adattandosi a nuove tecnologie e
richieste del mercato. D'altra parte, Austria e Norvegia hanno assistito a cali
nel finanziamento seed di venture capital, con l'Austria che ha sperimentato
una forte diminuzione del 63,8%. Questi cali possono indicare cambiamenti nel
focus degli investitori, forse a causa di recessioni economiche, politiche meno
favorevoli o emergenti opportunità in altre regioni che hanno attirato l'interesse
lontano da questi paesi. I paesi dell'Europa orientale come Ungheria, Polonia e
Lettonia hanno mostrato una crescita promettente, con aumenti del 761,1%,
594,1% e 267,5%, rispettivamente. Questi mercati stanno beneficiando di riforme
economiche progressive, integrazione con i mercati dell'Unione Europea e
crescente reputazione come hub convenienti per le startup. L'aumento degli
investimenti potrebbe anche essere legato alla crescita di bacini di talenti
tecnologici e capacità tecnologiche sempre più sofisticate all'interno di
questi paesi. La Scandinavia presenta un caso interessante. Mentre Danimarca e
Svezia hanno visto impressionanti crescita del 1.343,4% e 107,0%,
rispettivamente, la Norvegia ha affrontato un calo. Questo può riflettere
variazioni nelle politiche nazionali verso le startup, differenze nello
sviluppo settoriale o disparità nel modo in cui i fondi di venture capital sono
allocati a livello regionale. Danimarca e Svezia hanno compiuto passi
significativi nelle tecnologie pulite e nei servizi digitali, attirando pesanti
investimenti seed. Paesi più piccoli
come il Lussemburgo, nonostante le sue dimensioni ridotte, hanno ottenuto
guadagni sostanziali. La strategia del paese di posizionarsi come hub per le
fintech ha evidentemente dato i suoi frutti, attirando significativi capitali
seed. Anche gli stati baltici stanno facendo progressi nell'instaurarsi come
destinazioni attraenti per il venture capital, riflettendo tendenze più ampie
verso la globalizzazione dell'ecosistema delle startup. In sintesi, il panorama
globale degli investimenti di venture capital nella fase seed è stato
trasformato drasticamente dal 2007 al 2022, con alcune regioni che sperimentano
una crescita esponenziale e altre che affrontano stagnazione o declino. Questa
evoluzione è influenzata da una moltitudine di fattori, tra cui politiche
economiche, condizioni di mercato regionali, cambiamenti settoriali e il clima
economico globale generale. Mentre il panorama del venture capital continua a
evolversi, sarà cruciale per i mercati sia emergenti sia consolidati adattarsi
alle dinamiche mutevoli per favorire ambienti robusti propizi alla crescita e
alla sostenibilità delle startup.
Differenze
tra i vari continenti in termini di investimenti di venture capital nella fase
seed. Sì, i dati indicano chiaramente un divario
significativo tra i continenti in termini di investimenti di venture capital
nella fase seed. Il Nord America mostra
una crescita straordinaria, dominata principalmente dagli Stati Uniti, con un
salto da $225,60 milioni a $24.377 milioni, un incremento del 10705,4%. Il
Canada mostra anche un'impennata notevole, da $56,03 milioni a $655,24 milioni,
un aumento del 1069,4%. Questi numeri indicano un ambiente estremamente
favorevole per le startup e una forte disponibilità di capitali. Anche se
l'Europa mostra una crescita significativa, la scala degli investimenti è molto
più contenuta rispetto al Nord America. Paesi come il Regno Unito e la Germania
hanno visto aumenti sostanziali (da $25,90 milioni a $375,26 milioni per il
Regno Unito, e da $71,45 milioni a $304,99 milioni per la Germania), ma rimangono
lontani dai numeri osservati negli USA. Altri paesi europei hanno avuto
incrementi percentuali impressionanti, anche se partendo da basi molto più
basse, come l'Italia e il Lussemburgo. Quando si confrontano gli investimenti
tra Nord America ed Europa, è evidente che il Nord America non solo parte da
una base molto più alta, ma mostra anche tassi di crescita percentuale
enormemente superiori. Questo sottolinea una disparità significativa nella
maturità e nel dinamismo degli ecosistemi di venture capital. Sebbene i dati
presentati non includano paesi di altri continenti come l'Asia, l'Africa, o
l'America Latina, studi e report di mercato suggeriscono che anche in questi
continenti vi sia una crescita, ma con variazioni significative nella scala e
nella velocità di sviluppo degli investimenti VC seed. In conclusione, i dati
riflettono un divario sostanziale tra il Nord America, specialmente gli Stati
Uniti, e l'Europa in termini di disponibilità di capitali di venture capital
nella fase seed, e questo gap è probabilmente ancora più marcato rispetto ad
altri continenti meno rappresentati nel dataset. Questi divari possono essere
attribuiti a diversi fattori, tra cui la maturità economica, la disponibilità
di fondi di venture capital, la presenza di un ambiente imprenditoriale
dinamico e innovativo, e il supporto politico e legislativo per le startup.
Conclusioni.
Il valore degli investimenti di venture capital in fase seed in milioni di
dollari sono cresciuti in media per i paesi OCSE analizzati da 27,59 milioni
nel 2007 fino a 1260,60 milioni di dollari nel 2022 ovvero una crescita pari a
+4468,5%. Se guardiamo alla distribuzione del venture capital in fase seed
possiamo notare che la maggior parte degli investimenti, ovvero pari al 91,78%,
avviene negli USA. Ovvero nella realtà esiste un unico mercato per gli
investimenti di venture capital in fase seed, negli USA. Gli altri paesi OCSE
sono marginali, e alcuni di questi sono assolutamente ininfluenti. Se l’Europa
vuole essere competitiva nella sfida dell’innovazione tecnologica e della
ricerca e sviluppo deve creare dei nuovi mercati finanziari, delle nuove
istituzioni finanziarie che siano in grado di cogliere la sfida del supporto
finanziario all’innovazione tecnologica.
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