lunedì 13 maggio 2024

Gli Investimenti in Venture Capital nella Fase Startup e Early Stage nei Paesi OCSE

 Sono aumentati in media del 369,27% tra il 2007 ed il 2022 nei paesi considerati

 

L’OCSE calcola gli investimenti in venture capital-ovvero capitale di rischio- nelle fasi startup ed early stage. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2007 ed il 2022 e sono espressi in milioni di dollari.

Investimenti in venture capital nella fase startup and early stage nel 2022. La panoramica degli investimenti in venture capital durante il 2022 nella fase Start-up ed early stage mostra uno scenario interessante e variegato a livello globale, con una predominanza significativa degli Stati Uniti nel panorama internazionale. Con un investimento di 70.269,30 milioni di dollari, gli Stati Uniti dominano chiaramente il settore, riflettendo il loro ruolo di epicentro globale dell'innovazione tecnologica e di startup. Questo volume d'investimento non è solo un indicatore della maturità del mercato americano, ma anche della sua capacità di attrarre e sviluppare nuove imprese in settori all'avanguardia come la tecnologia, il biotech, e le energie rinnovabili. Israele si distingue come un hub significativo per gli investimenti in venture capital, con 6.480,94 milioni di dollari investiti, il che sottolinea la sua reputazione come "Nazione Start-up". Questo paese ha un ecosistema di startup molto sviluppato, supportato da una forte collaborazione tra ricerca universitaria, industria e un sistema militare che spesso funge da trampolino di lancio per tecnologie innovative. Il Canada segue con 2.958,16 milioni di dollari, segno di un ambiente imprenditoriale robusto e di un crescente interesse per settori come l'intelligenza artificiale e le tecnologie verdi. Il Regno Unito, nonostante le incertezze legate alla Brexit, continua a mantenere un solido flusso di investimenti, con 2.026,96 milioni di dollari, riflettendo la sua capacità di mantenere un ecosistema di startup dinamico e competitivo, specialmente nei settori finanziario e tecnologico. In Europa, la Germania e la Francia mostrano anche loro cifre importanti, rispettivamente con 1.757,99 e 1.554,29 milioni di dollari investiti. Questi numeri non solo dimostrano la forza delle economie più grandi dell'Europa, ma evidenziano anche la crescente propensione di queste nazioni ad investire in nuove imprese tecnologiche e innovative. Altre nazioni europee, come i Paesi Bassi, la Svizzera e la Spagna, sebbene con cifre più modeste, evidenziano un ambiente favorevole e in crescita per le startup. La diversità di investimenti in questi paesi riflette la varietà di politiche governative di supporto all'innovazione e la presenza di infrastrutture di ricerca avanzate. Paesi nordici come Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca, nonostante le dimensioni relativamente ridotte delle loro economie, continuano a dimostrare un impegno proporzionalmente elevato verso l'innovazione, con investimenti che spesso si concentrano su settori come la tecnologia verde e le soluzioni sostenibili, riflettendo i loro obiettivi nazionali di sostenibilità. Verso la fine dell'elenco, paesi come Estonia, Portogallo e le repubbliche baltiche mostrano numeri più piccoli ma significativi per la loro scala economica, sottolineando emergenti hotspot di innovazione in Europa. Questi paesi stanno gradualmente costruendo ecosistemi di startup sostenuti da politiche governative incentrate sull'innovazione e l'istruzione tecnologica. In conclusione, il panorama degli investimenti in venture capital del 2022 mostra una chiara concentrazione in alcune aree geografiche, ma anche una diffusione crescente di attività di venture capital attraverso nuove regioni. Ciò riflette un mondo sempre più interconnesso dove l'innovazione e l'imprenditorialità sono riconosciute come motori chiave di crescita economica e sviluppo tecnologico. Gli Stati Uniti rimangono il leader indiscusso, ma la crescita in altre regioni dimostra un interessante cambiamento verso una più ampia distribuzione geografica degli investimenti in startup innovative.

 

Investimenti in venture capital nella fase startup and early stage tra il 2007 ed il 2022. L'analisi dei dati sugli investimenti in venture capital nelle fasi di start-up e early stage tra il 2007 e il 2022 mostra una trasformazione significativa del panorama degli investimenti in varie regioni del mondo. Durante questo periodo, molti paesi hanno visto aumentare notevolmente il volume degli investimenti, riflettendo un cambiamento globale verso una maggiore valorizzazione delle startup innovative come motori di crescita economica. Gli Stati Uniti mantengono una posizione dominante, con un aumento da 14.715,92 milioni di dollari nel 2007 a 70.269,30 milioni nel 2022, segnando una crescita del 377,51%. Questo evidenzia la capacità degli USA di attrarre e generare attività imprenditoriali di grande impatto, sostenute da un ecosistema maturo e diversificato che include capitali, competenze e una forte propensione all'innovazione. Israele, noto come la "Nazione delle Start-up", ha mostrato una crescita impressionante, con investimenti che sono aumentati da 847 milioni a 6.480,94 milioni, un aumento del 665,16%. Questo riflette l'intensa focalizzazione del paese sull'alta tecnologia e le innovazioni in settori come la cyber security e la tecnologia medica. Alcuni piccoli paesi europei hanno mostrato aumenti percentuali straordinari, benché partendo da basi molto piccole. Per esempio, l'Estonia, con una crescita del 20.529,55%, ha mostrato come politiche favorevoli all'innovazione possano trasformare un paese in un significativo hub tecnologico. Similmente, la Slovenia e la Repubblica Ceca hanno visto incrementi esponenziali, sebbene i volumi assoluti rimangano modesti. In Europa, Francia e Germania hanno mostrato solide crescite, con incrementi rispettivamente del 714,40% e del 320,24%. Questi dati riflettono l'ampio sostegno governativo e un ambiente favorevole all'investimento in imprese innovative, che hanno contribuito a posizionare meglio questi paesi nel panorama dell'innovazione globale. È interessante notare anche i casi di paesi come la Norvegia, che ha visto una diminuzione degli investimenti del 37,06%, suggerendo una possibile riallocazione delle priorità di investimento o sfide nel mantenere l'attrattiva per le startup in determinate condizioni di mercato. Altri paesi, come il Canada e il Regno Unito, hanno anch'essi sperimentato aumenti notevoli nei loro investimenti, riflettendo un crescente riconoscimento del valore delle startup nella stimolazione dell'innovazione e della crescita economica. In particolare, il Canada ha mostrato una crescita del 402,52%, beneficiando di un ambiente politico stabile e favorevole.


Politiche economiche per la promozione degli investimenti in venture capital nelle fasi di startup ed early stage. Per incentivare gli investimenti in venture capital nelle fasi di start-up e early stage, i governi possono attuare una varietà di politiche economiche mirate a creare un ambiente favorevole per gli investitori e le nuove imprese. Queste politiche possono variare notevolmente a seconda del contesto economico, sociale e legale di ciascun paese, ma alcune strategie si sono dimostrate efficaci a livello globale. La combinazione di incentivi fiscali, supporto istituzionale, infrastrutture di mercato, e riforme normative può fornire un potente stimolo per attrarre capitali di rischio necessari per supportare l'innovazione e la crescita economica. Un primo intervento riguarda l'introduzione di incentivi fiscali per gli investitori che scelgono di allocare capitali in start-up e imprese in fase iniziale. Tali incentivi possono includere detrazioni fiscali, crediti d'imposta, o esenzioni su guadagni in capitale derivanti da investimenti in venture capital. Queste misure riducono il rischio finanziario per gli investitori e aumentano l'attrattiva degli investimenti in start-up rispetto ad altre forme di investimento meno rischiose. Un esempio illustre è il Seed Enterprise Investment Scheme (SEIS) nel Regno Unito, che offre ai singoli investitori generosi rimborsi fiscali per investimenti in piccole imprese ad alto rischio, combinati con esenzioni sui guadagni in capitale per le azioni tenute per un certo periodo. Iniziative simili potrebbero essere replicate in diversi contesti nazionali per stimolare l'investimento privato. La creazione di fondi di co-investimento, dove il governo agisce come investitore al fianco del settore privato, è un'altra strategia efficace. Questi fondi possono prendere varie forme, da partenariati pubblico-privati a fondi sovrani che investono direttamente in start-up. L'idea di base è quella di ridurre il rischio percepito dagli investitori privati attraverso il coinvolgimento diretto del governo nell'investimento. Inoltre, i fondi di co-investimento possono servire da catalizzatori per attirare ulteriori capitali privati. In Israele, il programma Yozma è un esempio di successo di tale approccio. Avviato negli anni '90, Yozma ha offerto garanzie statali e ha partecipato direttamente come co-investitore, stimolando significativi investimenti privati nel settore delle high-tech. Questo programma non solo ha moltiplicato gli investimenti in venture capital, ma ha anche posizionato Israele come un hub globale di innovazione. La riduzione della burocrazia necessaria per avviare e gestire una start-up è cruciale per facilitare l'entrata di nuove imprese nel mercato. Paesi come la Nuova Zelanda e Singapore sono rinomati per i loro ambienti business-friendly, con processi rapidi e semplificati per la registrazione delle imprese e la gestione fiscale. Una regolamentazione chiara e un ambiente di business semplificato possono significativamente ridurre i costi di transazione e operativi per le start-up, rendendo più facile attrarre investimenti. Investire in capitale umano è fondamentale. Governi possono supportare programmi di formazione e sviluppo delle competenze sia per imprenditori che per lavoratori delle start-up. Incentivare la collaborazione tra università e industria per favorire la commercializzazione della ricerca scientifica e supportare incubatori e acceleratori di start-up sono modi per assicurare che le nuove imprese abbiano accesso alle competenze necessarie per crescere e diventare competitive a livello globale. Infine, la creazione di cluster tecnologici e reti di innovazione può stimolare significativamente gli investimenti in start-up. Questi cluster, come la Silicon Valley negli Stati Uniti o il Triangle Park in Carolina del Nord, fungono da catalizzatori per la collaborazione, l'innovazione e l'investimento, creando un ecosistema in cui start-up, istituti di ricerca, grandi aziende e investitori sono fisicamente vicini e collaborativamente coinvolti.

Conclusioni. Il valore degli investimenti in venture capital nelle fasi di startup ed early stage nei paesi OCSE sono aumentati tra il 2007 ed il 2022 in media da un ammontare di 678,20 milioni di dollari fino ad un valore di 3.182,63 milioni di dollari ovvero una variazione pari ad un ammontare di 2.504,43 milioni di dollari pari ad un ammontare di 369,27%. Se guardiamo alla distribuzione degli investimenti in venture capital nel 2022 in milioni di dollari possiamo notare che, fatto pari a 100 il totale degli investimenti nei paesi OCSE, circa il 78,85% è stato effettuato negli USA, circa il 7,27%  in Israele, e circa il 3,32% in Canada. Seguono Regno Unito con 2,27%, Germania con 1,97% e Francia con 1,74%. Ne deriva che il mercato degli investimenti in venture capital nelle fasi di startup ed early stage risulta essere polarizzato in Nord America e soprattutto negli Stati Uniti. Particolare è il caso di Israele che pure riesce a raggiungere la terza posizione nel 2022 per livello degli investimenti in venture capital. L’Europa invece, a parte UK e Germania, risulta essere molto arretrata. Guardando agli investimenti in venture capital è da escludere la possibilità che l’Europa possa partecipare con successo alla competizione tecnologica che coinvolge sostanzialmente USA e Cina. Occorre che a tal proposito vengano introdotte delle nuove organizzazioni finanziarie ed istituzioni finanziarie in grado di consentire di mobilitare delle risorse finanziarie per sostenere gli investimenti nelle startup e promozionare l’imprenditorialità e le nuove tecnologie.








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