Tra
il 2016 ed il 2021 è cresciuta del 72,84% nei paesi DESI
Il DESI index calcola il
valore della Connectivity. Tale variabile viene costituita come somma tra
diverse quattro sotto variabili ovvero Fixed Broadband Take Up, Fixed Broadband
Coverage, Mobile Broadband e Broadband Prices. In forma analitica è possibile
calcolare la connectivity come indicato di seguito:
Dove i=27 e t=[2016;2021]
Ranking dei paesi per
valore della connectivity nel 2021. La Danimarca è al primo
posto per valore della connectivity con un valore pari a 18,50, seguita dai
Paesi Bassi con un valore pari a 17,11 e dalla Spagna con un valore pari a
15,50 unità. A metà classifica vi sono la Finlandia con un valore pari a 12,81,
seguita dalla Lettonia con un ammontare pari a 12,59 e dal Portogallo con un
valore pari a 12,13. Chiudono la classifica la Lituania con un valore pari a
10,42, seguita dalla Bulgaria con un valore pari a 9,52 e dalla Grecia con un
valore pari a 9,43.
Ranking dei paesi per
valore della variazione percentuale della connectivity tra il 2016 ed il 2021.
La Grecia è al primo posto per valore della variazione percentuale della
connectivity con un valore pari a 145,87% pari ad un ammontare di 5,60 unità,
seguita dall’Irlanda con un valore pari a 132,36% pari ad un ammontare di 8,03
unità e da Cipro con un valore pari a 125,90 pari ad un ammontare di 5,83
unità. A metà classifica vi sono la Germania con un ammontare pari a 82,91%
pari ad un ammontare di 6,57 unità, seguita dalla Bulgaria con un valore pari a
76,17% pari ad un ammontare di 4,12 unità, e dall’Ungheria con un valore pari a
74,91% pari ad un ammontare di 5,57 unità. Chiudono la classifica la Lituania
con un valore pari a 38,99% pari ad un ammontare di 2,93 unità, seguita
dall’Estonia con un valore di 33,47% pari ad un ammontare di 2,292 unità e
dalla Lettonia con un valore di 18,51% pari ad un ammontare di 1,97 unità.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito viene presentata una clusterizzazione attraverso l’utilizzo
dell’algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi
mostra la presenza di due clusters ovvero:
- ·
Cluster 1: Paesi Bassi, Danimarca,
Svezia, Romania, Lettonia, Lussemburgo, Slovenia, Estonia, Portogallo, Malta,
Germania, Ungheria, Finlandia, Lituania;
- ·
Cluster 2: Croazia, Bulgaria, Irlanda,
Polonia, Italia, Cipro, Austria, Slovacchia, Grecia, Repubblica Ceca, Francia,
Belgio.
Dal punto di vista del
valore mediano della connectivity per cluster è possibile individuare il
seguente ordinamento dei clusters ovvero: C1=13,29>C2=11,32. Dal punto di
vista della rappresentazione geografica dei clusters non possibile ravvisare
una contrapposizione tra centro-nord Europa e Centro-Sud Europa, in quanto nel
cluster dominante, ovvero nel cluster C1, sono presenti sia paesi del centro
Europa, che paesi dell’Est Europa che paesi del Nord Europa. Ne deriva allora
che la scelta se investire o meno nella connettività, che evidentemente è una
scelta che fa riferimento all’investimento nelle reti, dipende da fattori di
tipo strettamente politico-istituzionale piuttosto che da condizioni di
carattere geografico-territoriale-locale. In modo particolare è necessario
sottolineare la buona performance in termini di connettività dell’Estonia,
della Romania, della Lettonia, dell’Ungheria e della Lituania, che attraverso
l’investimento delle reti hanno aumentato le probabilità di rendere
maggiormente dinamica e produttiva la propria economia.
Network Analysis con
Distanza di Manhattan. Di seguito i dati vengono analizzati
attraverso l’utilizzo dell’approccio alla network analysis con distanza di
Manhattan. Nello specifico attraverso l’utilizzo di tale strumento è possibile
individuare la presenza di alcune strutture complesse e di alcune strutture
semplificate in termini di connessioni tra i vari paesi. Esiste una connessione
tra Finlandia, Germania, Portogallo, Bulgaria e Malta. Nello specifico:
- ·
La Finlandia è associata alla Germania con
un link avente un valore pari a 0,21;
- ·
La Germania è associata alla Bulgaria con
un link avente un valore pari a 0,29 e alla Finlandia con una connessione
avente un valore pari a 0,21;
- ·
La Bulgaria è associata alla Germania con
un valore pari a 0,29, al Portogallo per un valore pari a 0,44 unità ed al
Malta con un valore pari a 0,38;
- ·
Il Portogallo è associato alla Bulgaria
con un link avente un valore pari a 0,44;
- ·
Malta è associata alla Bulgaria con un
link avente un valore pari a 0,38 unità.
Esiste una relazione
complessa tra Lettonia, Lussemburgo, Danimarca e Svezia. Nello specifico:
- ·
La Lettonia è associata al Lussemburgo per
un valore pari a 0,47;
- ·
Il Lussemburgo è associato alla Danimarca
per un valore pari a 0,38 e alla Lettonia con un valore pari a 0,47;
- ·
La Danimarca è associata al Lussemburgo
con un link avente un valore di 0,38 e alla Svezia con un link avente un valore
pari a 0,25;
- ·
La Svezia è associata alla Danimarca con
un link avente un valore pari a 0,25 unità.
Esiste inoltre una
struttura complessa tra Austria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Nello specifico:
- ·
L’Austria è connessa alla Slovacchia con
un link avente un valore pari a 0,4 e alla Repubblica Ceca con un link avente
un valore pari a 0,32;
- ·
La Repubblica Ceca è connessa all’Austria
con un valore pari a 0,32 e alla Slovacchia per un valore pari 0,42;
- ·
La Slovacchia è connessa alla Repubblica
Ceca con un link avente un valore pari a 0,42 e all’Austria con un link avente
un valore pari a 0,4.
Infine sono presenti due
diverse strutture semplificate come individuato di seguito ovvero:
- ·
L’Estonia ha una connessione con la
Slovenia per un valore pari a 0,22;
- ·
La Polonia ha una connessione con
l’Irlanda per un valore pari a 0,18 unità.
Conclusioni.
Il valore della connettività è cresciuto in media del 72,84% tra il 2016 ed il
2021 nei paesi europei indicati dal DESI. Occorre considerare che la crescita
della connettività è un prerequisito per l’instaurazione di una economica della
conoscenza e di una vera e propria economia digitale. Ne deriva pertanto che
attraverso il potenziamento delle reti si mettono le basi per la crescita
economica futura nei paesi europei. Certamente la cluster analysis mette in
risalto come tra i paesi ad alto livello di connettività vi sono anche dei
paesi dell’Est Europa e tale fenomeno apre la possibilità per quei paesi di
vivere un’ulteriore crescita economica. Tuttavia, dobbiamo pure sottolineare
che per fare in modo che l’economia dell’innovazione tecnologica possa
svilupparsi non basta investire nelle reti, quanto al contrario bisogna anche
investire nel capitale umano. Infatti, il capitale umano è in grado di fare in
modo che l’infrastruttura digitale proposta possa essere in grado di generare
valore aggiunto con la realizzazione di nuove imprese, di start up, di new cos,
e simili. Occorre quindi bilanciare adeguatamente l’investimento nelle reti,
ovvero la crescita della connettività, con la formazione del capitale umano
nelle discipline STEM e anche nelle scienze economico-manageriali, per fare in
modo che sia diffusa una cultura dell’imprenditoriale in grado di massimizzare
il valore degli investimenti infrastrutturali. Non da ultimo, occorre anche
considerare il ruolo delle istituzioni e delle politiche economiche nel creare
le condizioni per facilitare l’instaurazione dei imprese. Infatti, come
dimostrato per esempio dal caso dell’Irlanda, è necessario accompagnare le
politiche di investimento nelle reti e strutture digitali con adeguate
politiche fiscali che possano rendere conveniente sviluppare le nuove attività
di business in misura più agile dal punto di vista della tassazione. Infine, un
qualche ruolo è anche giocato dalla presenza di forme di finanziamento esterne
che possano aiutare le imprese digitali a crescere. In questo senso la presenza
di capital ventures, di business angels, e di veri e propri round finanziari è
rivolti alle start up digitali è assolutamente necessario per fare in modo che
l’Europa sia competitiva nell’economia della conoscenza pure nello scenario
della contrapposizione tra USA e Cina.
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