Nel Global Innovation
Index (GII), la variabile "Rule of Law" rappresenta un indicatore
chiave per valutare il grado di legalità e l'efficacia dello stato di diritto
in un paese. Misura l'efficienza e l'imparzialità delle istituzioni legali, l'aderenza
alle normative e la capacità di far rispettare i diritti di proprietà e i
contratti. Un sistema legale forte e affidabile contribuisce a creare un
ambiente favorevole per l’innovazione, in quanto offre protezione legale per le
idee e le invenzioni, favorendo così l'investimento in ricerca e sviluppo. La
presenza di una giustizia equa e accessibile riduce i rischi associati alle
attività imprenditoriali e promuove la fiducia nel mercato. Il concetto di Rule of Law è anche
strettamente legato alla trasparenza e alla limitazione della corruzione: in
paesi dove il sistema legale è trasparente e funziona correttamente, le imprese
e gli innovatori possono operare con maggiore sicurezza. Questo elemento del
GII è particolarmente importante perché permette di confrontare diversi paesi
sulla base della loro stabilità legale e istituzionale, un fattore cruciale per
l’attrattiva e la sostenibilità degli investimenti innovativi. In sintesi, un
alto punteggio nella variabile Rule of Law indica un contesto legale robusto che
facilita l’innovazione e favorisce lo sviluppo economico. I dati fanno
riferimento al periodo tra il 2013 ed il 2022.
Rule
of law nel 2022. I dati relativi alla variabile "Rule
of Law" nel Global Innovation Index del 2022 evidenziano significative
differenze tra i paesi riguardo all'efficacia dello stato di diritto, un
elemento chiave per sostenere l'innovazione. In cima alla classifica troviamo
la Finlandia con il punteggio massimo di 100, seguita da altri paesi nordici
come Norvegia e Danimarca, e paesi come la Nuova Zelanda, Singapore e la
Svizzera. Questi paesi sono caratterizzati da sistemi giuridici forti,
trasparenti e affidabili, dove le normative sono applicate in modo equo e dove
c’è un elevato grado di fiducia nelle istituzioni. La stabilità legale in
queste nazioni garantisce una protezione efficace dei diritti di proprietà e
una sicurezza normativa che favorisce un ambiente positivo per l’innovazione e
l’imprenditorialità. In generale, i paesi europei e dell’Asia orientale
dominano le prime posizioni, con paesi come l’Austria, la Svezia e i Paesi
Bassi che ottengono punteggi superiori a 90. Questo riflette un impegno per
mantenere istituzioni legali solide e per applicare le leggi in modo
trasparente, un fattore che promuove gli investimenti esteri e locali. Anche il
Canada e l’Australia, che raggiungono rispettivamente punteggi di 89 e 88,9,
confermano l’importanza di un sistema giuridico stabile per attrarre
innovazione e sviluppare attività imprenditoriali avanzate. Al contrario, molti
paesi in via di sviluppo e in situazioni politiche instabili presentano
punteggi molto bassi. Tra questi troviamo, ad esempio, paesi africani come il
Madagascar (23,2), la Nigeria (25) e il Niger (31,9), che hanno evidenti
difficoltà nel garantire l’applicazione delle leggi e nel mantenere un sistema
legale trasparente. Tali limitazioni possono ostacolare significativamente lo
sviluppo economico e la capacità di attrarre investimenti, in quanto i rischi
legati all’instabilità legale e alla corruzione dissuadono le imprese
innovative. Paesi come l'Iraq, con un punteggio estremamente basso di 0,6,
evidenziano situazioni di crisi legale e istituzionale molto gravi, in cui lo
stato di diritto è quasi inesistente. Paesi emergenti come l’India (45,6) e la
Cina (44,5) si collocano a metà della classifica, il che suggerisce progressi
verso una maggiore stabilità istituzionale ma anche sfide ancora significative
nel garantire un’applicazione uniforme delle leggi. In particolare, per la
Cina, il basso punteggio indica che, sebbene il paese sia leader in molti
settori dell’innovazione tecnologica, ci sono ancora problematiche rilevanti
legate al rispetto dei diritti di proprietà e alla trasparenza normativa. Gli Stati Uniti, con un punteggio di 81,6,
mostrano un valore inferiore rispetto ai paesi europei in testa alla
classifica, riflettendo alcune preoccupazioni legate al sistema giuridico e
alle disparità nell’applicazione delle leggi, pur mantenendo una posizione
solida rispetto alla media globale. L’Italia, con un punteggio di 52,3, occupa
una posizione medio-bassa, suggerendo problematiche legate alla lentezza del
sistema giuridico e alla presenza di inefficienze che possono scoraggiare gli
investimenti. In sintesi, i dati evidenziano come un elevato livello di Rule of
Law sia strettamente correlato a un contesto favorevole all'innovazione. La
mancanza di stabilità legale, come si osserva in molte economie emergenti o
instabili, rappresenta un ostacolo importante per lo sviluppo economico. Tuttavia,
i progressi compiuti da alcuni paesi in via di sviluppo indicano che migliorare
lo stato di diritto può offrire opportunità significative per stimolare
l’innovazione e la crescita economica, rendendo questa variabile un punto
focale per le politiche economiche a livello globale.
Rule
of law tra il 2013 ed il 2022. Analizzando i dati sul
"Rule of Law" nel Global Innovation Index dal 2013 al 2022, emergono
tendenze interessanti che evidenziano il divario tra paesi in crescita e paesi
in declino in termini di stato di diritto e stabilità istituzionale, un
elemento fondamentale per supportare l'innovazione e attrarre investimenti.
Alcuni paesi hanno mostrato miglioramenti significativi, mentre altri hanno
registrato un netto deterioramento. Tra i paesi con le migliori performance,
spiccano la Costa d'Avorio, l’Ecuador e l’Uzbekistan, che hanno visto aumenti
rispettivamente del 131%, 93%, e 90%. Questi incrementi possono essere
attribuiti a riforme legali e istituzionali che hanno rafforzato il sistema
giudiziario e ridotto la corruzione, creando un ambiente più sicuro per gli
affari. Anche nazioni come il Kenya e il Nepal hanno fatto notevoli progressi,
migliorando la loro posizione e dimostrando come l'impegno verso la legalità
possa contribuire alla stabilità economica. Per paesi emergenti come questi, un
miglioramento nello stato di diritto rappresenta una base essenziale per
attrarre investimenti esteri e sostenere l’innovazione locale, incrementando il
potenziale di sviluppo economico e sociale. D’altra parte, alcuni paesi hanno
subito significativi cali. Tra questi, spiccano Cipro, Malta, e l'Italia, con
una riduzione rispettivamente del 19%, 16%, e 10%. In particolare, paesi
tradizionalmente stabili come il Regno Unito e la Francia hanno subito un calo
rispettivo del 7,9% e 8%, riflettendo forse una crescente sfiducia nelle
istituzioni legali o una percezione di inefficienza nei sistemi giudiziari. Gli
Stati Uniti, anch’essi in calo del 9,5%, riflettono possibili difficoltà nel
mantenere un sistema legale accessibile e ugualmente applicato, aspetto che può
avere conseguenze negative sull'attrattiva degli investimenti e sull'ambiente
di innovazione. Paesi come il Brasile, la Grecia e il Sudafrica, che hanno
registrato cali rispettivi di circa il 13%, mostrano un deterioramento dello
stato di diritto che potrebbe essere legato a crescenti disuguaglianze, alti
livelli di corruzione o instabilità politica. Questo declino ha potenziali
effetti negativi per le economie emergenti, in quanto un sistema legale debole
e poco affidabile scoraggia l'imprenditorialità e rende più rischiosi gli
investimenti. Situazioni come quella del Mozambico e del Nicaragua, dove si
osserva una riduzione di oltre il 30%, evidenziano gravi problematiche
istituzionali che limitano drasticamente il potenziale di sviluppo economico e
sociale. Infine, ci sono paesi come la Finlandia e Singapore che, pur partendo
da un livello molto alto, hanno mantenuto costante il loro stato di diritto o
hanno registrato lievi miglioramenti. Questo suggerisce che, per i paesi già
stabili e avanzati, il mantenimento dello stato di diritto richiede impegno e
risorse per garantire la sostenibilità delle istituzioni, un aspetto che
contribuisce a rafforzare la fiducia del mercato e ad attrarre l’innovazione. In sintesi, i dati mostrano come il
miglioramento o il deterioramento dello stato di diritto sia un indicatore
chiave dello sviluppo di un paese. I miglioramenti nella Rule of Law in paesi
in via di sviluppo rappresentano un fattore positivo che può portare a una
maggiore stabilità economica, mentre il declino in paesi tradizionalmente più
stabili suggerisce sfide crescenti che potrebbero ostacolare la loro capacità
di innovare e competere globalmente.
Conclusioni. I valore di rule of law è cresciuto dello 0,36% tra il 2013 ed
il 2022 in media per i paesi analizzati passando da un ammontare di 50,90 unità
fino ad un valore di 51,09 unità. I seguenti paesi sono top performers ovvero:
Costa d’Avorio con +131,065, Ecuador con +93,33%, Uzbekistan con +90,72%,
Nigeria con +83,82%, Guinea con +77,33%. I worse performers sono: Cipro con
-19,39%, Turchia con -25,35%, Mali con -34,22%, Mozambico con -38,94%,
Nicaragua con -48,21%.
Performers |
Countries |
2013 |
2022 |
Var Ass |
Var Per |
Top Performers |
Cote d'Ivoire |
13,2 |
30,5 |
17,3 |
131,0606 |
Ecuador |
16,5 |
31,9 |
15,4 |
93,33333 |
|
Uzbekistan |
9,7 |
18,5 |
8,8 |
90,72165 |
|
Nigeria |
13,6 |
25 |
11,4 |
83,82353 |
|
Guinea |
7,5 |
13,3 |
5,8 |
77,33333 |
|
Worse Performers |
Cyprus |
75,8 |
61,1 |
-14,7 |
-19,3931 |
Turkiye |
49,3 |
36,8 |
-12,5 |
-25,355 |
|
Mali |
33,6 |
22,1 |
-11,5 |
-34,2262 |
|
Mozambique |
32,1 |
19,6 |
-12,5 |
-38,9408 |
|
Nicaragua |
28 |
14,5 |
-13,5 |
-48,2143 |
Nessun commento:
Posta un commento