L'iscrizione terziaria,
espressa in percentuale lorda, rappresenta una misura del livello di
partecipazione all'istruzione superiore in un determinato paese. Questo
indicatore considera il numero totale di studenti iscritti a programmi di
istruzione terziaria, indipendentemente dalla loro età, come percentuale della
popolazione che ha l'età teorica per frequentare l'università o istituti
equivalenti. La percentuale lorda
fornisce una visione complessiva dell'accessibilità e dell'espansione del
sistema educativo superiore, includendo sia i giovani che frequentano
l'istruzione nel periodo previsto sia gli adulti che tornano a studiare.
Sebbene un valore elevato indichi un'ampia partecipazione, potrebbe riflettere
anche un'alta incidenza di studenti fuori corso o la presenza di persone più
anziane che si iscrivono per proseguire la propria formazione. D'altro canto,
percentuali basse potrebbero segnalare difficoltà nell'accesso all'istruzione
terziaria, come barriere economiche, infrastrutturali o di altro tipo. Questo indicatore è fondamentale per
analizzare la capacità di un paese di formare una forza lavoro qualificata,
contribuendo allo sviluppo socioeconomico e all'innovazione. I dati fanno
riferimento al periodo tra il 2013 ed il 2022.
Percentuale di Iscritti all’Istruzione Terziaria nel Global Innovation Index nel 2022. I dati relativi agli iscritti all'istruzione terziaria nel 2022 rivelano un panorama globale estremamente variegato, che riflette profonde differenze nei sistemi educativi, nelle priorità politiche e nelle condizioni economiche dei diversi paesi. In cima alla classifica troviamo la Grecia con una percentuale lorda di iscrizione del 100%, indicativa di un accesso particolarmente ampio all'istruzione superiore. Seguono paesi come Turchia (76,8%) e Australia (76,2%), che mostrano livelli significativi di partecipazione all’istruzione terziaria, spesso legati a strategie nazionali mirate a promuovere l’accesso e la qualità del sistema educativo. Tra i paesi nordici ed europei, Finlandia (61,5%), Spagna (61,5%), e Paesi Bassi (57,5%) si distinguono per un buon equilibrio tra qualità educativa e accessibilità, riflettendo tradizioni consolidate di investimento nell'istruzione. Tuttavia, non tutti i paesi sviluppati presentano tassi così elevati: il Regno Unito, ad esempio, registra un 42,7%, e l’Italia si ferma al 42,9%, risultati che evidenziano una difficoltà nel garantire un accesso ampio all’istruzione superiore rispetto ad altre nazioni europee. Gli Stati Uniti (58%) mantengono una posizione intermedia, ma inferiore rispetto alle aspettative, considerando le dimensioni e le risorse del loro sistema educativo. Paesi asiatici come Singapore (60,2%) e Corea del Sud (65,3%) confermano il loro impegno verso l’istruzione come motore di innovazione, mentre la Cina si ferma a un più modesto 37,6%, evidenziando la necessità di ulteriori sforzi per ampliare l’accesso. La situazione è ancora più critica nei paesi a basso e medio reddito, dove le percentuali di iscrizione risultano significativamente più basse. In Africa subsahariana, molti paesi registrano valori inferiori al 10%, come Kenya (4,1%), Mozambico (2,2%) e Uganda (0,7%). Questi numeri riflettono problemi strutturali quali carenza di risorse, infrastrutture inadeguate e ostacoli economici che limitano l'accesso all'istruzione superiore per ampie fasce della popolazione. Anche in Asia meridionale e sudorientale, paesi come Nepal (6,5%) e Pakistan (5,6%) evidenziano difficoltà analoghe, sottolineando l’urgenza di politiche più inclusive e investimenti mirati. Nel contesto latinoamericano, le disparità sono evidenti: paesi come Argentina (63,2%) e Cile (61,6%) dimostrano progressi significativi, mentre altre nazioni come Guatemala (12,5%) e Honduras (14,8%) lottano per garantire un accesso più ampio. La presenza di paesi come il Paraguay a zero iscritti sottolinea la gravità di alcune situazioni specifiche, che possono derivare da mancanza di dati o da difficoltà sistemiche particolarmente gravi.
Percentuale
di Iscritti all’Istruzione Terziaria nel Global Innovation Index tra il 2013 ed
il 2022. L’analisi dei dati relativi all’iscrizione terziaria
tra il 2013 e il 2022 rivela una situazione di estrema variabilità globale, con
alcuni paesi che hanno registrato notevoli progressi e altri che hanno subito drammatici
cali. Tra i paesi con i miglioramenti più significativi spiccano Botswana
(+133,85%) e Marocco (+109,09%), che hanno raddoppiato o più il tasso di
iscrizione, grazie probabilmente a politiche mirate all’espansione dell’accesso
all’istruzione superiore e a miglioramenti delle infrastrutture educative.
Tanzania (+100%) e Kuwait (+91,75%) seguono con crescite importanti, che
segnalano un'attenzione crescente verso la formazione universitaria come
strumento di sviluppo economico e sociale. Anche nazioni come Namibia (+72,5%)
e Georgia (+51,93%) dimostrano progressi significativi, benché più moderati. La
Cina (+48,03%) e il Brasile (+45,27%) consolidano il loro ruolo di potenze
emergenti nell’ambito dell’istruzione terziaria, mentre Turchia (+43,82%) e
Bahrain (+37,46%) mostrano un’espansione importante nonostante la loro già
solida base educativa. D’altro canto, i dati evidenziano anche casi
preoccupanti di declino. Tra questi spiccano cali significativi in paesi
avanzati come la Corea del Sud (-34,7%), la Slovenia (-41,13%) e gli Stati
Uniti (-36,89%), dove le diminuzioni riflettono probabilmente fattori come il
calo demografico, una minore priorità assegnata all’istruzione terziaria, o un
accesso reso più complesso da costi elevati. In Europa, paesi come Romania
(-42,33%), Ungheria (-42,74%), e Slovacchia (-44,51%) registrano perdite
consistenti, suggerendo difficoltà nel mantenere la competitività in un
contesto globale sempre più esigente. Situazioni drammatiche si osservano anche
in paesi a basso reddito come il Mali (-80,77%), la Guinea (-80,39%), e
l’Uganda (-91,36%), dove il collasso dell’istruzione superiore riflette
profonde crisi economiche, sociali e infrastrutturali.
Conclusioni. In media il valore della percentuale degli iscritti nell’istruzione terziaria sono diminuiti del 16,90% passando da un ammontare di 37,93 unità fino ad un valore di 31,52 unità nel passaggio tra il 2013 ed il 2022. I top performers sono Botswana con +133,85%, Marocco con 109,09%, Tanzania con +100%, Kuwait con +91,75%, Namibia con +72,5%. I worse perfomers sono: Niger con -71,43%, Rwanda con -73,68%, Guinea con -80,39%, Mali con -80,77%, Uganda con -91,36%.
Performanace |
Countries |
2013 |
2022 |
Var Ass |
Var Per |
Top
Performers |
Botswana |
6,5 |
15,2 |
8,7 |
133,85 |
Morocco |
12,1 |
25,3 |
13,2 |
109,09 |
|
Tanzania |
1,3 |
2,6 |
1,3 |
100 |
|
Kuwait |
20,6 |
39,5 |
18,9 |
91,75 |
|
Namibia |
8 |
13,8 |
5,8 |
72,5 |
|
Worse
Performers |
Niger |
0,7 |
0,2 |
-0,5 |
-71,43 |
Rwanda |
5,7 |
1,5 |
-4,2 |
-73,68 |
|
Guinea |
10,2 |
2 |
-8,2 |
-80,39 |
|
Mali |
5,2 |
1 |
-4,2 |
-80,77 |
|
Uganda |
8,1 |
0,7 |
-7,4 |
-91,36 |
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