Nel
2021 i paesi europei hanno investito in media il 21% del PIL nel capitale fisso
lordo
L’Eurostat calcola il valore degli
investimenti in capitale fisso lordo in Europa. La formazione di capitali fissi
lorda è costituita da acquisizioni realizzata da produttori residenti, meno
cessioni, di attività tangibili o immateriali fisse. Ciò copre in particolare
macchinari e attrezzature, veicoli, abitazioni e altri edifici. Si tratta
sostanzialmente dell’investimento nelle immobilizzazioni con esclusione delle
immobilizzazioni finanziarie, ovvero beni destinati a partecipare a lungo
periodo alla produzione del valore aggiunto.
Ranking degli
investimenti in capitale fisso lordo in Europa nel 2021. La Germania è al primo posto per valore degli
investimenti in capitale fisso lordo in Europa nel 2021 con un ammontare paria
783.408,00 milioni di euro, seguita dalla Francia con un valore pari a
606.168,00 milioni di euro e dall’Italia con un valore pari 355.629,50 milioni
di euro. A metà classifica vi sono la Romania con un valore pari a 57.914,60
milioni di euro, seguita dal Portogallo con un valore pari a 43.558,10 milioni
di euro e dall’Ungheria con un valore pari a 41.805,00 milioni di euro. Chiudono
la classifica Malta con un valore pari a 3.035,30 milioni di euro, seguita dal
Kosovo con un valore pari a 2.616,60 milioni di euro e dal Montenegro con un
valore pari a 1.096,20 milioni di euro.
Ranking dei paesi
per variazione del valore percentuale dell’investimento nelle immobilizzazioni
tra il 2010 ed il 2021. L’Irlanda è al
primo posto per valore della variazione percentuale dell’investimento in capitale
fisso lordo tra il 2010 ed il 2021 con un valore paria 237,14% pari ad un
ammontare di 69.773,90 milioni di euro, seguita dall’Islanda con un valore pari a 236,16% pari ad un ammontare
di 3.452,20 milioni di euro, seguita dall’Estonia con un valore pari a 189,96%
pari ad un ammontare di 5.946,00 milioni di euro. A metà classifica vi sono la
Svizzera con un valore pari a 58,08% pari ad un ammontare di 66.198,70 milioni
di euro, seguita dalla Germania con un valore pari 56,40% pari ad un ammontare
di 282.656,00 milioni di euro, seguita dal Belgio con un valore pari a 51,23% pari ad un ammontare
di 41.159,50 milioni di euro. Chiudono la classifica Cipro con un valore pari a
7,22% pari ad un ammontare di 314,8 milioni di euro, seguita dalla Spagna con un valore pari a 2,06% pari
ad un ammontare 4.818,00 milioni di euro e dalla Grecia con un valore pari a -35,03%
pari ad un ammontare di -13.002,50 milioni di euro.
Ranking dei paesi per valore dell’investimento in capitale fisso lordo in percentuale del PIL nel 2021. L’Irlanda è al primo posto per valore dell’investimento in capitale fisso lordo in percentuale del PIL nel 2021 con un valore pari a 45,4%, seguita dal Kosovo con un valore pari a 27,5% e dal Montenegro con un valore pari a 27,3%. A metà classifica vi sono la Romania con un valore pari a 21,5%, seguita dalla Lettonia con un valore pari a 21,1% e dalla Spagna con un valore pari 20,7%. Chiudono la classifica la Bulgaria con un valore pari a 16,1%, dal Lussemburgo con un valore di 15,00% e dalla Grecia pari ad un valore di 10,8%. Mediamente nel 2021 i paesi europei hanno investito il 21% del valore del PIL negli investimenti in capitale fisso lordo.
Ranking della variazione in valore percentuale dell’investimento in capitale fisso lordo nei paesi europei tra il 2012 ed il 2021. L’Irlanda è al primo posto per valore della variazione del valore percentuale dell’investimento in capitale fisso lordo con un valore pari a +171,28% pari a 28,69 punti, seguita dall’Islanda con un valore pari a +71,19% pari ad un ammontare di 9,07 unità e dalla Norvegia con un valore pari a 39,45% pari ad un ammontare di 6,64 unità. A metà classifica vi sono la Finlandia con un valore pari a 8,96% pari ad un ammontare di 1,87 unità, dalla Bosnia con un valore pari a +8,47% pari ad un ammontare di 1,70 unità e dalla Francia con un valore pari a+8,33% pari ad un ammontare di 1,76 unità. Chiudono la classifica la Bulgaria con un valore pari a -19,80% pari ad un ammontare di -3,98 unità, seguita dall’Albania con un valore pari ad un ammontare di -25,45% pari ad un ammontare di -6,79 unità e dalla Grecia con un valore pari a-45,23% pari ad un ammontare di -8,91 unità.
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Cluster 1: Danimarca, Finlandia,
Repubblica Ceca, Romania, Portogallo, Ungheria, Grecia, Slovacchia, Montenegro,
Kosovo, Malta, Albania, Islanda, Bosnia, Cipro, Lussemburgo, Croazia, Bulgaria,
Lettonia, Estonia, Lituania, Serbia, Slovenia.
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Cluster 2: Germania, Francia;
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Cluster 3: Italia, Spagna, Turchia;
- ·
Cluster 4: Svezia, Belgio, Norvegia, Polonia,
Austria, Paesi Bassi, Svizzera, Irlanda.
Dal punto di vista della mediana è possibile individuare il seguente ordinamento dei clusters ovvero Cluster 2-C2 con un valore pari a 694.986 milioni di euro, seguito dal Cluster 3-C3 con un valore pari a 238.550 milioni di euro, dal Cluster 4-C4 con un valore di 114.518 milioni di euro e dal Cluster 1-C1 con un valore pari a 11.964 milioni di euro. Ne deriva pertanto il seguente ordinamento dei clusters ovvero C2>C3>C4>C1. Dal punto di vista della distribuzione geografica risulta che il valore dell’investimento nel capitale fisso lordo tende ad essere inferiore nell’Europa dell’Est rispetto alle restanti parti dell’Europa. Certamente il paese che risulta essere particolarmente interessato dall’investimento nel capitale fisso lordo è la Turchia che fa parte del secondo cluster, insieme con Italia e Spagna, per valore dell’investimento nel capitale fisso lordo.
Conclusioni.
Tra il 2010 ed il 2021 il valore dell’investimento nel capitale fisso lordo dei
paesi europei considerati è cresciuto del 41,48% passando da un ammontare di 2.614.969 milioni di euro fino ad un valore di 3.699.908 milioni di euro
ovvero pari ad un valore di 1.084.939,50 milioni di euro. La crescita del
capitale fisso lordo manifesta l’orientamento dell’Europa alla produzione
industriale. La crescita del capitale fisso lordo nell’Est Europa è ancora significativamente
inferiore rispetto al valore del capitale fisso lordo nell’Europa Occidentale. Tuttavia
l’industrializzazione dell’Est Europa è un prodotto delle politiche economica
della convergenza europea evidente nei dati. E’ probabile che nel breve-medio
termine, la svalutazione dell’euro generata in connessione alla crescita della
spesa pubblica nei paesi Europei ed in conseguenza delle politiche monetarie
espansive possa comportare un ulteriore crescita del valore dell’investimento nel
capitale fisso lordo guidato dalle esportazioni al netto di un orientamento protezionistico
a livello globale.
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