E’
aumentata in valore assoluto e diminuita in percentuale del PIL tra il 2012 ed
il 2021
L’Eurostat calcola il
valore della spesa per consumi finali delle famiglie e delle istituzioni non
profit al servizio delle famiglie. La spesa per consumi privati è costituita
dalle spese sostenute per la soddisfazione diretta di bisogni individuali o
collettivi da parte di famiglie private o istituzioni senza scopo di lucro al
servizio delle famiglie (come società religiose, società sportive e di altro
tipo, partiti politici, ecc.).
La spesa per consumi
finali delle famiglie e delle istituzioni non profit in Europa nel 2021. La
Germania è al primo posto per valore della spesa per consumi finali delle
famiglie e delle istituzioni non profit nel 2021 con un valore pari a 1.773.842,00
milioni di euro, seguita dalla Francia con un valore pari a 1.317.107,00 milioni
di euro e dalla Francia con un valore pari a 1.030.124,00 milioni di euro. A
metà classifica vi sono la Grecia con un valore pari a 123.421,30 milioni di
euro, seguita dalla Repubblica Ceca con un valore pari a108.063,20 milioni di
euro e dall’Irlanda con un valore pari a 100.812,30 milioni di euro. Chiudono
la classifica la Macedonia del Nord con un valore pari a 7.727,20 milioni di
euro, seguita dal Kosovo con un valore pari a 6.604,80 milioni di euro e da Malta
con un valore pari a 6.310,10 milioni di euro.
Ranking dei paesi per
variazione percentuale della spesa delle famiglie ed organizzazioni no profit
tra il 2010 ed il 2021. L’Islanda è al primo posto per
valore della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit con un
valore pari a 108,81% pari ad un ammontare di 5.810,00 milioni di euro, seguita
dall’Estonia con un valore pari a 95,89% pari ad un ammontare di 7.410,70
milioni di euro e dalla Lituania con un valore pari a 82,41% pari ad un
ammontare di 14.792,60 milioni di euro. A metà classifica vi sono la Repubblica
Ceca con un valore pari 39,51% pari ad
un ammontare di 30.604,10 milioni di euro, seguita dalla Svezia con un valore
pari a 34,27% pari ad un ammontare di 60.217,10 milioni di euro e dalla
Danimarca con un valore pari a 32,62% pari ad un ammontare di 37.763,00 milioni
di euro. Chiudono la classifica l’Italia con un valore pari a 5,28% pari ad un
ammontare di 51.669,70 milioni di euro, seguita dalla Turchia con un valore
pari a 4,01% pari ad un valore di 14.684,80 milioni di euro e dalla Grecia con
un valore pari a -18.12% pari ad un ammotnare di -27.319,80 milioni di euro.
Ranking dei paesi per
valore della spesa in consumi delle famiglie e delle organizzazioni no profit
in % del PIL nel 2021. Il Kosovo è al primo posto per valore
della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit in percentuale del
PIL nel 2021 con un valore pari all’83%, seguito dall’Albania con un valore
pari a 75,1%, e dalla Bosnia con un valore pari a 71,2%. A metà classifica vi
sono la Spagna con un valore pari a 56,2%, seguita dalla Turchia con un valore
pari a 55,3% e dalla Francia con un valore pari a 52,67%. Chiudono la
classifica la Norvegia con un valore pari a 38,44%, seguita dal Lussemburgo con
un valore pari a 30,24% e dall’Irlanda con un valore pari a 23,65%. Mediamente
nel 2021 nei paesi analizzati circa il 53,9% del Pil è stato impiegato per le
spese delle famiglie e delle organizzazioni no profit.
Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit in percentuale del PIL tra il 2012 ed il 2021. La Slovacchia è al primo posto per valore della variazione percentuale della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit con un valore pari a 2,27% pari ad un ammontare di 1,27 unità, seguita dalla Norvegia con un valore pari a -2,54% pari ad un ammontare di 1 unità e dalla Grecia con un valore pari a -3,2% pari ad un ammontare di -2,28 unità. A metà classifica vi sono il Belgio con un valore pari a -5,80% pari ad un ammontare di 3,01 unità, seguito dalla Croazia con un valore pari a -6,14% pari ad un ammontare di -3,76 unità, e dalla Lituania con un valore pari a -6,27% pari ad un ammontare di -3,90 unità. Chiudono la classifica la Bosnia con un valore pari a -16,09% pari ad un ammontare di -13,64 unità, da Malta con un valore pari a-29,15% pari ad un ammontare di -17,33 unità e dall’Irlanda con un valore paria -47,70% pari ad un ammontare di -21,57 unità.
Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di sei clusters così costituiti ovvero:
- · Cluster 1: Germania, Austria, Svizzera,
Finlandia, Belgio, Slovenia, Francia, Islanda, Estonia, Ungheria, Malta,
Slovacchia;
- ·
Cluster 2: Macedonia del Nord, Grecia,
Serbia, Cipro, Portogallo;
- ·
Cluster 3: Lussemburgo, Irlanda;
- ·
Cluster 4: Italia, Lettonia, Polonia,
Turchia, Bulgaria, Lituania, Croazia, Spagna, Romania;
- ·
Cluster 5: Paesi Bassi, Svezia, Norvegia,
Danimarca, Repubblica Ceca;
- ·
Cluster 6: Kosovo, Albania, Bosnia.
Dal punto di vista della
mediana risulta che il valore della mediana del cluster 6-C6 è pari ad un
ammontare di 75,11 unità, seguito dal Cluster 2-C2 con un valore pari a 65,85
unità, dal cluster 4-C4 con un valore di 57,44 unità, dal Cluster 1-C1 con un
valore pari 49,9 unità, dal Cluster 5-C5 con un ammontare di 43,93 unità, dal Cluster
3-C3 con un valore pari a 26,94 unità. Ovvero ne deriva il seguente
ordinamento: C6>C2>C4>C1>C5>C3.
Conclusioni. La spesa per consumi finali delle famiglie e delle organizzazioni no profit è cresciuta in valore assoluto tra il 2010 ed il 2021 passando da un ammontare di 6.908.991,50 milioni di euro fino ad un valore di 8.373.276,50 milioni di euro ovvero una variazione di 1.464.285,00 pari al 21,19%. Tuttavia, considerando la variazione del valore medio della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit in percentuale del PIL risulta che tale valore è diminuito tra il 2012 ed il 2021 dal 58,97% fino ad un valore del 53,89 % ovvero una riduzione di 5 unità pari a -8,62%. Tali dati stanno a significare che certamente la spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit è cresciuta anche se meno del PIL. Ne deriva che vi sono maggiori risorse che possono essere utilizzate per il risparmio e l’investimento da parte delle famiglie. Certamente vi sono dei paesi in Europa molto arretrati dove la maggior parte del PIL viene impiegato per il consumo delle famiglie e tra questi il Kosovo, l’Albania e la Bosnia. Ovviamente molto dipende anche dal reddito pro-capite. Per esempio i paesi che hanno maggiore reddito pro-capite, come Norvegia, Lussemburgo e Irlanda, hanno un valore della spesa per consumi finali e delle organizzazioni no profit inferiore al 40% del PIL.
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