sabato 17 dicembre 2022

La Spesa per Consumi Finali delle Famiglie e delle Istituzioni No Profit in Europa

 

E’ aumentata in valore assoluto e diminuita in percentuale del PIL tra il 2012 ed il 2021


L’Eurostat calcola il valore della spesa per consumi finali delle famiglie e delle istituzioni non profit al servizio delle famiglie. La spesa per consumi privati è costituita dalle spese sostenute per la soddisfazione diretta di bisogni individuali o collettivi da parte di famiglie private o istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (come società religiose, società sportive e di altro tipo, partiti politici, ecc.).

La spesa per consumi finali delle famiglie e delle istituzioni non profit in Europa nel 2021. La Germania è al primo posto per valore della spesa per consumi finali delle famiglie e delle istituzioni non profit nel 2021 con un valore pari a 1.773.842,00 milioni di euro, seguita dalla Francia con un valore pari a 1.317.107,00 milioni di euro e dalla Francia con un valore pari a 1.030.124,00 milioni di euro. A metà classifica vi sono la Grecia con un valore pari a 123.421,30 milioni di euro, seguita dalla Repubblica Ceca con un valore pari a108.063,20 milioni di euro e dall’Irlanda con un valore pari a 100.812,30 milioni di euro. Chiudono la classifica la Macedonia del Nord con un valore pari a 7.727,20 milioni di euro, seguita dal Kosovo con un valore pari a 6.604,80 milioni di euro e da Malta con un valore pari a 6.310,10 milioni di euro.

Ranking dei paesi per variazione percentuale della spesa delle famiglie ed organizzazioni no profit tra il 2010 ed il 2021. L’Islanda è al primo posto per valore della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit con un valore pari a 108,81% pari ad un ammontare di 5.810,00 milioni di euro, seguita dall’Estonia con un valore pari a 95,89% pari ad un ammontare di 7.410,70 milioni di euro e dalla Lituania con un valore pari a 82,41% pari ad un ammontare di 14.792,60 milioni di euro. A metà classifica vi sono la Repubblica Ceca con un valore pari  39,51% pari ad un ammontare di 30.604,10 milioni di euro, seguita dalla Svezia con un valore pari a 34,27% pari ad un ammontare di 60.217,10 milioni di euro e dalla Danimarca con un valore pari a 32,62% pari ad un ammontare di 37.763,00 milioni di euro. Chiudono la classifica l’Italia con un valore pari a 5,28% pari ad un ammontare di 51.669,70 milioni di euro, seguita dalla Turchia con un valore pari a 4,01% pari ad un valore di 14.684,80 milioni di euro e dalla Grecia con un valore pari a -18.12% pari ad un ammotnare di -27.319,80 milioni di euro.

Ranking dei paesi per valore della spesa in consumi delle famiglie e delle organizzazioni no profit in % del PIL nel 2021. Il Kosovo è al primo posto per valore della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit in percentuale del PIL nel 2021 con un valore pari all’83%, seguito dall’Albania con un valore pari a 75,1%, e dalla Bosnia con un valore pari a 71,2%. A metà classifica vi sono la Spagna con un valore pari a 56,2%, seguita dalla Turchia con un valore pari a 55,3% e dalla Francia con un valore pari a 52,67%. Chiudono la classifica la Norvegia con un valore pari a 38,44%, seguita dal Lussemburgo con un valore pari a 30,24% e dall’Irlanda con un valore pari a 23,65%. Mediamente nel 2021 nei paesi analizzati circa il 53,9% del Pil è stato impiegato per le spese delle famiglie e delle organizzazioni no profit.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit in percentuale del PIL tra il 2012 ed il 2021. La Slovacchia è al primo posto per valore della variazione percentuale della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit con un valore pari a 2,27% pari ad un ammontare di 1,27 unità, seguita dalla Norvegia con un valore pari a -2,54% pari ad un ammontare di 1 unità e dalla Grecia con un valore pari a -3,2% pari ad un ammontare di -2,28 unità. A metà classifica vi sono il Belgio con un valore pari a -5,80% pari ad un ammontare di 3,01 unità, seguito dalla Croazia con un valore pari a -6,14% pari ad un ammontare di -3,76 unità, e dalla Lituania con un valore pari a -6,27% pari ad un ammontare di -3,90 unità. Chiudono la classifica la Bosnia con un valore pari a -16,09% pari ad un ammontare di -13,64 unità, da Malta con un valore pari a-29,15% pari ad un ammontare di -17,33 unità e dall’Irlanda con un valore paria -47,70% pari ad un ammontare di -21,57 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di sei clusters così costituiti ovvero:

  • ·    Cluster 1: Germania, Austria, Svizzera, Finlandia, Belgio, Slovenia, Francia, Islanda, Estonia, Ungheria, Malta, Slovacchia;
  • ·         Cluster 2: Macedonia del Nord, Grecia, Serbia, Cipro, Portogallo;
  • ·         Cluster 3: Lussemburgo, Irlanda;
  • ·         Cluster 4: Italia, Lettonia, Polonia, Turchia, Bulgaria, Lituania, Croazia, Spagna, Romania;
  • ·         Cluster 5: Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Danimarca, Repubblica Ceca;
  • ·         Cluster 6: Kosovo, Albania, Bosnia.

Dal punto di vista della mediana risulta che il valore della mediana del cluster 6-C6 è pari ad un ammontare di 75,11 unità, seguito dal Cluster 2-C2 con un valore pari a 65,85 unità, dal cluster 4-C4 con un valore di 57,44 unità, dal Cluster 1-C1 con un valore pari 49,9 unità, dal Cluster 5-C5 con un ammontare di 43,93 unità, dal Cluster 3-C3 con un valore pari a 26,94 unità. Ovvero ne deriva il seguente ordinamento: C6>C2>C4>C1>C5>C3.

Conclusioni. La spesa per consumi finali delle famiglie e delle organizzazioni no profit è cresciuta in valore assoluto tra il 2010 ed il 2021 passando da un ammontare di 6.908.991,50 milioni di euro fino ad un valore di 8.373.276,50 milioni di euro ovvero una variazione di 1.464.285,00 pari al 21,19%. Tuttavia, considerando la variazione del valore medio della spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit in percentuale del PIL risulta che tale valore è diminuito tra il 2012 ed il 2021 dal 58,97% fino ad un valore del 53,89 % ovvero una riduzione di 5 unità pari a -8,62%. Tali dati stanno a significare che certamente la spesa delle famiglie e delle organizzazioni no profit è cresciuta anche se meno del PIL. Ne deriva che vi sono maggiori risorse che possono essere utilizzate per il risparmio e l’investimento da parte delle famiglie. Certamente vi sono dei paesi in Europa molto arretrati dove la maggior parte del PIL viene impiegato per il consumo delle famiglie e tra questi il Kosovo, l’Albania e la Bosnia. Ovviamente molto dipende anche dal reddito pro-capite. Per esempio i paesi che hanno maggiore reddito pro-capite, come Norvegia, Lussemburgo e Irlanda, hanno un valore della spesa per consumi finali e delle organizzazioni no profit inferiore al 40% del PIL. 







Nessun commento:

Posta un commento