È cresciuta a livello mondiale in media del 37,2% tra il 2013 ed il 2020
Gli articoli di riviste
scientifiche e tecniche si riferiscono al numero di articoli scientifici e
ingegneristici pubblicati nei seguenti campi: fisica, biologia, chimica,
matematica, medicina clinica, ricerca biomedica, ingegneria e tecnologia,
scienze della terra e dello spazio.
Ranking
dei paesi per produzione di articoli scientifici nel 2020. La
Cina è al primo posto per valore del numero degli articoli scientifici prodotti
con un ammontare pari a 669.744,3 unità, seguita dagli Stati Uniti con un
ammontare di 455.855,57, dall’India con un valore di 149.212 unità dalla
Germania con 109.3178 e dal Regno Unito con un ammontare di 105.564,47 unità. A
metà classifica vi sono la Siria con 453,27, seguita dalla Macedonia del Nord
con 427,34 unità, dal Myanmar con 418,54, Senegal con 395,73, Sudan con 378,39,
e Botswana con 329,26. Chiudono la classifica Sao Tome and Principe con 2,09,
Equatorial Guinea con 1,7, Marshall Islands con 1,58, Nauru con 0,9, Tuvalu con
0,39.
Ranking
dei paesi per variazione percentuale della produzione di articoli scientifici
tra il 2013 ed il 2020. La Corea del Nord ha un valore della
variazione percentuale della produzione di articoli scientifici pari ad un
ammontare di 1813,76%, seguita da Sao Tome and Principe con un valore di 1206,
Myanmar con un valore di 1110,59%, Iraq con 1102,24% e Indonesia con 1083,18%.
A metà classifica vi sono l’Uruguay con un valore di 64,11%, seguita da Grenada
con 62,64%, Montenegro con un valore di 62,58%, Benin con 62,55%, Barbados con
62,06%, Mali con 60,53%. Chiudono la classifica il Turkmenistan con un valore
di -19,71%, seguito dall’Equatorial Guinea con un ammontare di -26,41%,
Venezuela con una variazione pari a -45,14%, Dominica con un valore di -46,85%,
e Comoros con un valore di -61,93%.
Machine
Learning and predictions. Di seguito viene presentata una
analisi relativa all’utilizzo di otto algoritmi di machine learning per la
predizione del valore futuro della produzione di articoli scientifici a livello
mondiale. Gli algoritmi sono classificati in base alla loro capacità di
massimizzare l’R-Squared e di minimizzare gli errori statistici ovvero Mean
Squared Error-MSE, Root Mean Squared Error, MAE-Mean Average Error. Gli
algoritmi sono stati addestrati con l’80% dei dati disponibili mentre il
restante 20% è stato impiegato per la predizione vera e propria. In modo
particolare è stato individuato il seguente ordinamento degli algoritmi ovvero:
- ·
Gradient Boosted Tree con un valore del
payoff pari a 6;
- ·
Polynomial Regression con un valore del
payoff pari a 13;
- ·
Tree Ensemble con un valore del payoff
pari a 14;
- ·
Random Forest con un valore del payoff
pari a 15;
- ·
Simple Regression Tree con un valore del
payoff pari a 18;
- ·
Linear Regression con un valore del payoff
pari a 22;
- ·
ANN-Artificial Neural Network con un
valore del payoff pari a 26;
- ·
PNN-Probabilistic Neural Network con un
valore del payoff pari a 30.
Pertanto applicando il
Gradient Boosted Tree ovvero l’algoritmo maggiormente performante in termini
predittivi è possibile individuare l’andamento futuro dei paesi per valore della
produzione di articoli scientifici e di giornale. I paesi vengono quindi divisi
in due sottogruppi ovvero winners, che sono i paesi per i quali è predetta una
crescita del valore futuro degli articoli scientifici e di giornale, ed i paesi
losers per i quali è invece prevista una riduzione del valore corrispondente.
Paesi
winners. I paesi winners sono la Siria con un valore di
129,94%, seguita dal Tajikistan con
35,7%, Venezuela con 35,18%, Sud Sudan con 31,29%; Yemen con 26,87%,
Uganda con 5,64%, Svezia con 3,19%, Solomon Island con 3,11%; United Arab
Emirates con 3,02%; Sri Lanka con un valore di 2,84%, Ukraine con 2,77%, St.
Kittis and Nevis con 2,15%; Tunisia con 2,13%; Svizzera con 1,8%, Suriname con
1,73%, Uruguay con 1,4%, Spagna con 1,06%, Tuvalu con 0,84%, Slovenia con
0,79%, United Kingdom con 0,05%.
Paesi
losers. Sono presenti
anche dei paesi losers ovvero dei paesi per i quali è prevista una riduzione
del valore futuro delle pubblicazioni scientifiche e tecnologiche come per
esempio Zimbabwe con un valore pari a -0,02%, St. Lucia con -0,11%, Tailandia
con -0,24%, St. Vincent and the Grenadines con -0,81%, Trinidad and Tobago con
-1, Zambia con -2,03%, United States con -2,06%, Sud Africa con -2,75%, Tonga
con -2,93%, Tanzania con -3,54%, Turchia con -4,03%, Vanuatu con -4,08%, Timor
Leste con -5,61%, Vietnam con -8,75%, Turkmenistan con -11,7%, Sudan con
-14,9%, Uzbekistan con -30,2%; Somalia con -57,64%.
Conclusioni.
Il valore della produzione scientifica a livello mondiale è cresciuto tra il
2013 ed il 2020 di un ammontare pari al 37,25%. La produzione di articoli
tecno-scientifici cinesi ha superato quella americana nel 2016. Da quel momento
in poi il valore della produzione tecno-scientifica in Cina è cresciuta
ulteriormente fino ad arrivare ad un valore di 669.744 unità. In senso ampio è
possibile notare una crescita della produzione di articoli tecno-scientifici in
quasi tutti i paesi. Tuttavia è indiscutibile il ruolo crescente dei nuovi
giganti asiatici, ovvero Cina e India, che insieme producono circa 800.000
articoli tecno-scientifici. Il controllo della produttività degli articoli
tecno-scientifici è rilevante in quanto l’attuale condizione economica globale
è basata sul confronto tecnologico soprattutto in ambito informatico, delle
nuove energie, dei nuovi materiali. Ne deriva pertanto che i paesi cercano una
nuova egemonia nell’economia della conoscenza anche attraverso la crescita
degli investimenti nella ricerca e sviluppo. Tuttavia occorre considerare che
la crescita dei paesi asiatici induce ad una certa marginalizzazione
dell’occidente in senso aggregato, anche se molti paesi occidentali hanno
comunque accresciuto il numero delle proprie pubblicazioni tecno-scientifiche,
come per esempio nel caso dell’Italia. In controtendenza invece il caso della
Francia, dove il numero di articoli tecno-scientifici pubblicati è diminuito
dal 2013 al 2020. Occorre pertanto che il mondo occidentale continui ad
investire pesantemente nella ricerca e sviluppo e crei degli incentivi per la
produzione di articoli tecno-scientifici per poter continuare ad essere
competitivo a livello internazionale e per sostenere la crescita economica.
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