giovedì 29 giugno 2023

Il Contributo dell’Agricoltura al PIL

 

È diminuito del 4,3% tra il 2013 ed il 2021

 

La Banca Mondiale analizza i dati relativi alla percentuale del Pil derivante dall’agricoltura. La variabile comprende anche la silvicoltura, la caccia, la pesca e l’allevamento. Il valore aggiunto viene determinato come produzione netta di un settore dopo aver sommato tutte le uscite e sottratto gli input intermedi. Viene calcolato senza effettuare detrazioni per l'ammortamento dei beni fabbricati o l'esaurimento e il degrado delle risorse naturali.

Ranking dei paesi per valore della percentuale del Pil prodotta dall’agricoltura. Sierra Leone è al primo posto per valore della percentuale del Pil prodotta dall’agricoltura con un valore pari a 57,45%, seguita da Chad con un valore di 53,99%, Etiopia con 37,57%, Liberia con 36,96%, e Niger con un valore di 36,48%. A metà classifica vi sono il Peru con un ammontare di 6,97%, St Vincent and the Grenadine and Uruguay con un valore pari a 6,91%, Brasile con un ammontare di 6,89%, Bielorussia con un ammontare di 6,80%, Georgia con un ammontare di 6,47%. Chiudono la classifica the Bahamas con un valore pari a 0,49%, seguita da Malta con un valore di 0,41%, Qatar con 0,30%, Bahrain con 0,28%, Luxembourg con un valore di 0,20%, Singapore con 0,03%.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale del PIL prodotta dall’agricoltura tra il 2013 ed il 2021. Il Qatar è al primo posto per valore della variazione percentuale della percentuale del PIL prodotta dall’agricoltura con un valore pari a 210,64%, seguito dal Congo con un ammontare di 123,28%, dall’Equatorial Guinea con un valore di 120,68%, dall’Oman con un valore di 85,66%, dal Brunei Darussalam con un ammontare di 83,49%. A metà classifica vi sono la Finlandia con un ammontare di -3,02%, il Ghana con un valore di -3,25%, la Bulgaria con un ammontare di -3,30%, la Tanzania con un ammontare di -3,38%, l’Austria con un valore di -3,38%, il Rwanda con un ammontare di -3,49%. Chiudono la classifica lo Zambia con un valore di -58,75%, Timor Leste con un valore di -59,49%, Malta con un ammontare di 61,55%, Lebanon con un valore di -64,60%, Cuba con un valore di -77,53%, Sudan con un valore di 78,53%. Complessivamente tra il 2013 ed il 2021 il valore medio della variazione percentuale del PIL prodotta dall’agricoltura è diminuita di un ammontare pari a -4,26%.

Machine learning and predictions. Di seguito si propone una analisi predittiva per il tramite dell’utilizzo degli algoritmi di machine learning per predire il valore futuro della percentuale del PIL prodotta dall’agricoltura. Gli algoritmi sono stati analizzati in base alla loro capacità di massimizzare l’R-Squared e di minimizzare gli errori statistici ovvero MAE-Mean Average Error, MSE-Mean Squared Error, RMSE-Root Mean Squared Error. L’80% dei dati è stato utilizzato per addestrare gli algoritmi mentre il restante 20% è stato utilizzato per la predizione vera e propria. Si viene così a determinare un ordinamento degli algoritmi indicato come di seguito ovvero:

  • ·         ANN-Artificial Neural Network con un valore del payoff pari a 6;
  • ·         Polynomial Regression e Gradient Boosted Tree con un valore del payoff pari a 10;
  • ·         Simple Regression Tree con un valore del payoff pari a 16;
  • ·         Linear Regression con un valore del payoff pari a 21;
  • ·         Tree Ensemble Regression con un valore del payoff pari a 23;
  • ·         Random Forest con un valore del payoff pari a 28;
  • ·         PNN-Probabilistic Neural Network con un valore del payoff pari a 30.

Applicando l’ANN-Artificial Neural Network è possibile predire l’andamento futuro del valore della percentuale del PIL derivante dall’agricoltura. In modo particolare è possibile individuare dei paesi winners e dei paesi losers. I paesi winners sono quei paesi nei quali la percentuale del PIL derivante dall’agricoltura è cresciuta. I paesi losers sono paesi nei quali la percentuale del PIL derivante dall’agricoltura è diminuita.

I paesi winners. I paesi winners, ovvero i paesi per i quali è predetta una crescita della percentuale del PIL prodotta dall’agricoltura sono: Svizzera con un valore di 283,54%, Regno Unito con 253,87%, Sudan con 193,76%, United Arab Emirates con 163,77%, Trinidad and Tobago con un valore di 155,8%, United States con un valore di 150,93%, Svezia con 94,27%, St. Kitts and Nevis con 68,56%, Timor Leste con 61,67%, Slovenia con 58,11%, Slovak Republic con 49,05%, St. Lucia con 46,31%, Sierra Leone con un valore di 26,79%, St. Vincent and the Grenadines con un valore di 17,06%, Turchia con un valore di 14,75%, Tanzania con 12,09%, South Africa 11,64%, Tonga 11,09%, Spagna con 10,83%, Uzbekistan con 8,8%, Suriname con 6,08%, Zimbabwe con 5,42%, Thailand con 1,47%, Tunisia con 1,37%.

Paesi losers. I paesi losers ovvero i paesi per i quali è predetta una riduzione del valore dell’agricoltura in percentuale del PIL sono: Uganda con -1,14%, Uruguay con -2,42%, Seychelles con -2,73%, Vietnam con -3,54%, Ucraina con -4,3%, Singapore con -7,87%, Sri Lanka con -8,15%, Togo con -9,02%, Zambia con -9,11%.

Conclusioni. La percentuale del PIL derivante dall’agricoltura è diminuita tra il 2013 ed il 2021 di un ammontare pari ad un valore di -4,26%. Notoriamente nei paesi aventi un prodotto interno lordo elevato, la percentuale di PIL derivante dall’agricoltura dovrebbe essere ridotta, tra l’1% ed il 2%. I paesi che hanno un valore del PIL derivante dall’agricoltura superiore al 2-3% tendono ad essere delle economie che hanno delle scarse abilità di performare efficacemente. Se l’agricoltura supera il 3% del PIL allora è probabile che quelle economie abbiano veramente dei redditi pro-capite medio-bassi e che siano caratterizzate da sottosviluppo, sotto-occupazione e output gap crescente. Tuttavia per comprendere al meglio il contributo dell’agricoltura al PIL di una nazione occorre introdurre degli indicatori nuovi che prendano in considerazione non solo la produzione agricola, quanto anche il PIL derivante dalla trasformazione dei prodotti agricoli, dalla ricerca e sviluppo in ambito agricolo e agro-industriale e dal settore dei trasporti e della logistica agricola. Soltanto mettendo insieme questi elementi potrebbe essere possibile stimare efficacemente l’impatto globale del settore agricolo e delle sue derivazioni manifatturiere e logistiche nel PIL.






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