martedì 27 giugno 2023

Ranking dei Paesi per Stabilità Politica

 

Tra il 2013 ed il 2021 il valore della stabilità politica è diminuito in media di un valore pari a -20,20%

Stabilità politica e assenza di violenza/terrorismo misura la percezione della probabilità di instabilità politica e/o violenza politicamente motivata, incluso il terrorismo. La stima fornisce il punteggio del paese sull'indicatore aggregato, in unità di una distribuzione normale standard, vale a dire che va da circa -2,5 a 2,5.

Ranking dei paesi per valore della stabilità politica e dell’assenza di terrorismo nel 2021. Il Liechtenstein è al primo posto per valore della stabilità politica e dell’assenza del terrorismo con un valore pari a 1,64, seguito da Andorra con 1,63, Singapore con 1,49, New Zealand con 1,44, Dominica con 1,39. A metà classifica vi sono Eswatini con un valore di -0,03, Gabon con -0,09 unità, Argentina con -0,11, Malawi on -0,11 e Vietnam -0,11, Cambodia con -0,13. Chiudono la classifica Libya con -2,37, Iraq con -2,40, Afghanistan con -2,53, Yemen Rep con -2,59, Syrian Arab Republic -2,66, Somalia con -2,68.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale della stabilità politica e dell’assenza di terrorismo tra il 2013 ed il 2021. La Spagna è al primo posto per valore della variazione percentuale della stabilità politica pari ad un ammontare di 4.718,29%, seguita da Fiji con 1.408,98%, Lao PDR con 976,81%, The Gambia con 460,23%, Sao Tome and Principe con un valore di 434,25%. A metà classifica vi sono l’Estonia con un valore di 0,99%, il Giappone con un ammontare di 0,81%, Syria Arab Republic con un valore di 0,66%, Micronesia Fed. Sts. Con 0,5%, St. Lucia con un valore di 0,07%, Tuvalu con un valore di 0. Chiudono la classifica Djibouti con un valore di -592,12%, Armenia con un valore di -856,98%, South Africa con un valore di -1.426,26%, Bielorussia con un valore di -12.460,88% e Moldova con un ammontare di -25.517,7%.

Machine learning and predictions. Di seguito viene presentat una predizione con algoritmi di machine learning applicati alla predizione del valore futuro della stabilità politica. L’efficienza predittiva degli algoritmi è analizzata considerando la massimizzazione dell’R-squared e la minimizzazione degli errori statistici MAE-Mean Average Error, MSE-Mean Squared Error, RMSE-Root Mean Squared Error. L’80% dei dati viene utilizzato per l’addestramento degli algoritmi mentre la restante parte ovvero il 20% viene utilizzato per la predizione vera e propria. Di seguito viene ad essere individuato il seguente ordinamento degli algoritmi ovvero:

  • ·         Linear Regression con un valore del payoff pari a 4;
  • ·         Gradient Boosted Tree con un valore del payoff pari a 8;
  • ·         Polynomial Regression con un valore del payoff pari a 12;
  • ·         Simple Regression Tree con un valore del payoff pari a 16;
  • ·         Random Forest con un valore del payoff pari a 20;
  • ·         ANN-Artificial Neural Network con un valore pari a 24;
  • ·         PNN-Probabilistic Neural Network con un valore del payoff pari a 28.

Applicando l’algoritmo Linear Regression è possibile predire il valore futuro della stabilità politica nei seguenti paesi ovvero:

  •          Etiopia con un valore di 152,41%;
  •          Sudafrica con un valore di 124,16%;
  •          Madagascar con un valore pari a 106,11%;
  •          Turkmenistan con un valore pari a 105,66%;
  •          Tagikistan con un valore pari a 105,25%;
  •          Cuba con un valore pari a 104,92%;
  •          Kenya con un valore pari a 103,9%;
  •          Ghana con un valore pari a 103,79%;
  •          Lituania con un valore pari a 103,24%;
  •          Vietnam con un valore pari a 102,15%;
  •          Gambia con un valore pari a 101,18%;
  •          Lussemburgo con un valore pari a 100,93%;
  •          Ecuador e Macedonia del Nord con un valore del 100,73%;
  •          Arabia Saudita con un valore del 100,71%;
  •          San Marino con un valore del 100,24%;
  •          Danimarca con un valore di 100,23%;
  •          Giappone con un valore di 100,18%;
  •          Comore con un valore di 100,16%;
  •          Fiji con un valore di 100,12%;
  •          Antigua e Barbuda con un valore del 99,62%;
  •          St. Vincent e Grenadine con un valore del 99,51%;
  •          Francia con un valore di 99,35%;
  •          Paesi Bassi con un valore di 99,28%;
  •          Regno Unito con un valore di 98,92%;
  •          Dominica con un valore del 98,68%;
  •          Eswatini e Lao PDR con un valore del 98,11%;
  •          Niger con un valore del 97,75%;
  •          Corea del Sud con un valore del 95,96%;
  •          Ucraina con un valore di 95,85%;
  •          Turchia con un valore di 95,57%;
  •          Moldavia con 95,44%;
  •          Burundi con il 93,4%;
  •          Uzbekistan con un valore del 93,15%;
  •          Egitto con un valore di 88,55%;
  •          Repubblica Centrafricana con 65,71%;
  •          Libia con un valore del 65,31%;
  •          Afghanistan con un valore di -6,71%.

Conclusioni. Se guardiamo complessivamente alla distribuzione mondiale del valore della stabilità politica risulta che i paesi occidentali sono certamente i più evoluti dal punto di vista dell’assenza del terrorismo e della violenza politica. Certamente i paesi leader sono i paesi europei, i paesi scandinavi, i paesi anglosassoni ed il Giappone. A questi vanno aggiunti altri paesi in Asia, Africa e America Latina. Per esempio in America Latina vi sono dei paesi che hanno elevati livelli di stabilità politica come per esempio la Germania, il Cile, l’Uruguay, il Paraguay, Suriname e Guyana. In Africa i paesi che hanno maggiore livello di stabilità politica sono la Namibia, il Botswana, lo Zambia, il Gabon, il Ghana, Liberia e Sierra Leone, il Senegal. Nel continente asiatico oltre a quelli già citati vi sono ulteriori paesi come per esempio la Mongolia, la Malaysia, il Vietnam, la Tailandia, il Buthan, il Nepal, il Kazakistan, l’Uzbekistan, il Turkmenistan. Occorre pertanto considerare che per quanto vi siano delle frizioni tra il modello occidentale di democrazia e le rampanti economie autocratiche asiatiche, è evidente, almeno per quanto riguarda la dimensione della stabilità politica, che le democrazia occidentali performino meglio delle autocrazie orientali. Poiché la stabilità politica è un requisito della crescita economica allora è assai probabile che l’assetto istituzionale dei paesi asiatici riduca l’abilità dei paesi asiatici di essere inseriti in un percorso di crescita economica di lungo periodo. Infatti, gli investimenti diretti esteri richiedono lo sviluppo di relazioni internazionali basate sulla fiducia e sulla richiesta da parte degli investitori di condizioni che possono garantire la persistenza degli investimenti anche nelle condizioni peggiori del ciclo economico. Occorre quindi che i paesi asiatici lavorino duramente sul fronte istituzionale per evitare di vanificare i pure rilevanti progressi economici realizzati anche grazie agli investimenti cospicui delle imprese occidentali. 

 







Nessun commento:

Posta un commento