Passa ai contenuti principali

La Grande Difficoltà ad Arrivare a Fine Mese nelle Regioni Italiane

 

È diminuita del 40,78% in media nelle regioni italiane tra il 2004 ed il 2021


L’Istat calcola la grande difficoltà ad arrivare a fine mese. La variabile è definita come la quota di persone in famiglie che alla domanda “Tenendo conto di tutti i redditi disponibili, come riesce la Sua famiglia ad arrivare alla fine del mese?” scelgono la modalità di risposta “Con grande difficoltà”. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2004 ed il 2021 per le regioni italiane.

Ranking delle regioni italiane per valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese nel 2021. La Campania è al primo posto per valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese con un valore del 31,9 unità, seguita dall’Abruzzo con un ammontare di 20,8 unità, dal Molise con un valore di 16,8 unità. A metà classifica vi sono il Piemonte con un valore di 6,8 unità, seguito dalla Calabria con un valore di 6,4 unità, e dalle Marche con un valore di 5,7 unità. Chiudono la classifica il Trentino Alto Adige con un valore di 2,9 unità, seguito dalla Toscana con un valore di 2,7 unità e dall’Umbria con un valore di 2,3 unità.

Ranking delle regioni italiane per valore della variazione percentuale della grande difficoltà ad arrivare a fine mese tra il 2004 ed il 2021. L’Abruzzo è al primo posto per valore della variazione percentuale della grande difficoltà ad arrivare a fine mese con un valore pari a 45,45% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 14,3 unità nel 2004 fino a 20,8 unità nel 2021. Segue il Molise con una variazione percentuale pari ad un ammontare di 36,59% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 12,3 unità fino ad un valore di 16,8 unità tra il 2004 ed il 2021. Segue la Campania con una variazione pari a 21,76% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 26,2 unità nel 2004 fino ad un valore di 31,9 unità nel 2021. A metà classifica vi è la Sardegna con una variazione pari a -45,16% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 21,7 unità nel 2004 fino ad un valore di 11,9 nel 2021 corrispondente ad una variazione di -9,8 unità. Seguono le Marche con una variazione pari ad un ammontare di -46,23% corrispondente ad una riduzione da un ammontare di 10,6 unità nel 2004 fino ad un valore di 5,7 unità nel 2021. Veneto con una variazione pari a -55,56% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 9,9 nel 2004 fino ad un valore di 4,4 unità nel 2021. Chiudono la classifica la Calabria con una variazione pari a -76,30% pari ad una riduzione da un valore di 27 unità nel 2004 fino ad un valore di 6,4 unità nel 2021. Segue la Toscana con una variazione pari a -76,52% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 11,5 unità nel 2004 fino ad un valore di 2,7 unità nel 2021. L’Umbria con una variazione pari a -77,45% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 10,2 unità nel 2004 fino ad un valore di 2,3 nel 2021. Complessivamente la grande difficoltà ad arrivare a fine mese è diminuita in media di una variazione pari a -40,78% tra il 2004 ed il 2021.

La grande difficoltà ad arrivare a fine mese nelle macro-regioni italiane tra il 2004 ed il 2021. La grande difficoltà ad arrivare a fine mese è diminuita in tutte le macro-regioni italiane. Tra le macro regioni che hanno ridotto significativamente il valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese vi è il Centro Italia con un ammontare di -66,41%, seguito dalle Isole con -64,04%, dal Nord-Est con -56,32%, Nord con -35,48%, Mezzogiorno con -33,87%, Nord-Ovest con -22,45%, e Sud con -17,57%. Pertanto il valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese è diminuito in tutte le macro-regioni italiane. Tuttavia, nonostante il valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese è diminuito tra il 2004 ed il 2021 vi sono comunque delle rilevanti differenze tra macro-regioni. La macro-regione italiana che ha il maggior valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese è il Sud Italia. Il valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese nel Sud Italia è pari a 5,18 volte del Nord-Est, pari a 4,58 volte il Centro Italia, 3,28 il Nord Italia, 2,59 volte il Nord-Ovest, 2,05 volte delle Isole, 1,20 volte il Mezzogiorno.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due clusters ovvero:

  • ·       Cluster 1: Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Abruzzo;
  • ·       Cluster 2: Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Veneto, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria, Valle d’Aosta, Lazio, Molise.

Se guardiamo alla media del valore dei clusters possiamo notare che il valore del Cluster 1 è dominante rispetto al valore del Cluster 2, ovvero C1>C2. Possiamo notare il cluster 1 è composto essenzialmente da regioni meridionali. Il Molise è l’unica regione meridionale che fa parte del cluster 2, ovvero del cluster che ha un valore basso della grande difficoltà ad arrivare a fine mese. Si delinea pertanto una netta contrapposizione tra regioni del Sud Italia, con livelli medio-alti di grande difficoltà ad arrivare a fine mese, e le regioni del Centro-Nord Italia, con livelli bassi di grande difficoltà ad arrivare a fine mese.  

Conclusioni. La grande difficoltà ad arrivare a fine mese è diminuita in media nelle regioni italiane del 40,78% tra il 2004 ed il 2021. Le uniche regioni italiane nelle quali il valore della grande difficoltà a fine mese è cresciute sono l’Abruzzo con +45,45%, il Molise con +36,59%, e la Campania con +21,76%. Tuttavia esiste una rilevante diseguaglianza tra le regioni del Sud Italia e le regioni del Nord Italia. Nelle regioni del Sud Italia il valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese è circa 2,6 volte superiore alle regioni del Nord Italia, e 3,28 volte superiore alle regioni del Centro Italia. Ne deriva pertanto se da un lato il valore della grande difficoltà ad arrivare a fine mese è diminuita in senso generale, dall’altro lato persiste un significativo divario regionale tra Nord e Sud.

 














Commenti

Post popolari in questo blog

Trend globali nella produzione di nuovi medici

  Il lungo arco temporale compreso tra il 1980 e il 2023 offre uno sguardo ricco di dettagli sull’evoluzione della formazione dei medici in numerosi paesi, misurata in laureati in medicina per 100 000 abitanti. All’inizio degli anni Ottanta diverse nazioni presentavano livelli di ingresso nelle facoltà di medicina piuttosto elevati, con alcuni picchi record, mentre altre registravano numeri più contenuti. Nel corso dei decenni successivi il quadro si è fatto più sfaccettato: a un’estensione e a un potenziamento delle politiche di reclutamento hanno fatto da contraltare oscillazioni legate a riforme accademiche, crisi economiche, ristrutturazioni dei sistemi sanitari e flussi migratori di professionisti. Dall’analisi emerge un generale trend di aumento della produzione di nuovi medici a livello mondiale, benché con intensità e momenti diversi a seconda delle regioni e dei contesti nazionali, riflettendo scelte politiche, bisogni demografici e dinamiche di mercato. A livello comple...

Superbonus, PNRR e digitalizzazione il futuro del settore dell’architettura e dell’ingegneria in Italia

  L’analisi del valore aggiunto nel settore delle attività degli studi di architettura e ingegneria, collaudi e analisi tecniche in Italia tra il 2014 e il 2022 evidenzia un incremento complessivo del 34,68%, con un aumento assoluto di 6,08 miliardi di euro. Il settore ha attraversato fasi alterne, con momenti di crescita e contrazione che riflettono l’andamento del mercato delle costruzioni, delle infrastrutture e degli investimenti pubblici e privati. Se nei primi anni del periodo analizzato il comparto ha subito una serie di difficoltà legate alla stagnazione economica e alla riduzione degli investimenti, dal 2020 in poi si è registrata una ripresa significativa, culminata nel boom del 2021 e 2022. Questo andamento è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui il rilancio degli investimenti in infrastrutture, l’impatto del Superbonus 110%, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e l’aumento della domanda di progettazione e collaudi nel settore edilizio e indus...

Le esportazioni di beni e servizi nell’economia italiana tra il 2014 ed il 2023

  Le esportazioni di beni e servizi FOB (Free on Board) rappresentano il valore totale di beni e servizi venduti da un paese all’estero, calcolato al prezzo FOB, che include i costi fino al punto di carico nel paese esportatore, escludendo trasporto e assicurazione internazionale. Questa variabile è una componente fondamentale della domanda aggregata nella contabilità nazionale e contribuisce direttamente alla determinazione del Prodotto Interno Lordo (PIL). Le esportazioni indicano la capacità di un’economia di competere sui mercati internazionali e riflettono la qualità, l’innovazione e la diversificazione del sistema produttivo di un paese. La loro dinamica è influenzata da fattori globali come la domanda estera, i tassi di cambio, le politiche commerciali e le condizioni macroeconomiche internazionali. Un incremento delle esportazioni favorisce la crescita economica interna, genera occupazione e stimola i settori produttivi nazionali, contribuendo al saldo positivo della bilanc...