È
peggiorata significativamente nel post covid 19
L’Istat calcola il valore
della situazione economica delle famiglie nelle regioni italiane. La variabile
è definita come il numero delle famiglie che dichiarano che la propria
situazione economica è peggiorata o molto peggiorata rispetto all’anno
precedente. I dati fanno riferimento alle regioni italiane tra il 2016 ed il
2022.
Ranking
delle regioni per valore della situazione economica delle famiglie nelle
regioni italiane nel 2022. Il Piemonte è al primo posto per
valore della situazione economica della famiglia con un valore pari a 40,3,
seguito dalle Marche con un valore di 39,8 unità e dall’Abruzzo con un valore
di 38,7 unità. A metà classifica vi sono l’Umbria con un valore di 35,7 unità,
seguita dal Molise con un valore di 35,6 unità e dal Friuli Venezia Giulia con
un ammontare di 35,5 unità. Chiudono la classifica il Trentino Alto Adige con
un valore di 30,4 unità, seguito dalla Basilicata con un ammontare di 29,2
unità e dalla Campania con un valore di 28,6 unità.
Ranking
delle regioni per valore della variazione percentuale della situazione
economica delle famiglie tra il 2016 ed il 2022.
Il Trentino Alto Adige è al primo posto per valore della situazione economica
delle famiglie tra il 2016 ed il 2022 con un valore pari a 50,5% con una
variazione da un ammontare di 20,2 unità fino ad un valore di 30,4 unità ovvero
pari ad un ammontare di 10,2 unità. Segue la Toscana con una variazione pari ad
un ammontare di 22,65% corrispondente ad una crescita da 30,9 unità fino a 37,9
unità ovvero pari ad un ammontare di 7 unità. Al terzo posto l’Emilia Romagna
con una variazione pari a 21,64% corrispondente ad una variazione da un
ammontare di 30,5 unità fino a 37,1 unità. A metà classifica vi sono il Friuli
Venezia Giulia con una variazione pari ad un ammontare di 1,72% corrispondente
ad una variazione da 34,9 unità fino a
35,5 unità. Segue la Liguria con una variazione pari ad un ammontare di 0,3%
corrispondente ad una variazione da un ammontare di 33,8 unità fino a 33,9
unità. All’undicesimo posto vi è la Puglia con una variazione pari a 0,00%.
Chiudono la classifica la Calabria con una variazione pari ad un ammontare di
-17,53% corrispondente ad una riduzione da un ammontare di 40,5 unità fino ad
un valore di 33,4 unità, seguita dalla Basilicata con una variazione pari ad un
ammontare di -20,65% corrispondente ad una riduzione da un ammontare di 36,8
unità fino a 29,2 unità. Chiude la classifica la Campania con una variazione
pari ad un ammontare di -23,53% corrispondente ad una variazione da un
ammontare di 37,4 unità fino ad un valore di 28,6 unità. In media il valore
della situazione economica delle famiglie è aumentata da un ammontare di 34,9
unità fino ad un valore di 35,2 unità ovvero una crescita dello 0,84%.
Ranking delle macro-regioni italiane tra il 2016 ed il 2022. La situazione economica delle famiglie ha avuto un andamento altalenante nelle macro-regioni italiane. Vi sono alcune macro-regioni italiane nelle quali il valore della situazione economica delle famiglie è aumentato, ovvero le regioni del Centro-Nord, e regioni nelle quali la situazione economica delle famiglie è diminuita ovvero le regioni meridionali. In modo particolare la situazione economica delle famiglie è peggiorata nel Nord dove tra il 2016 ed il 2022 il valore è aumentato del 9,48%, nel Nord-Ovest con +8,64%, nel Nord-Est con +10,88%, nel Centro con +3,58%. Il valore della situazione economica della famiglia è diminuito nelle seguenti regioni ovvero Mezzogiorno con -11,14%, Sud Italia con -12,05%, Isole con -10,02%. Possiamo notare per tutte le macro-regioni italiane analizzate due orientamenti. Un periodo pre-covid nel quale il valore della situazione economica delle famiglie è diminuita in tutte le macro-regioni italiane. Ed in seguito un periodo post-Covid 19 nel quale il valore della situazione economica della famiglia è aumentato significativamente.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato
con il coefficiente di Silhouette. Il valore ottimale di k sarebbe pari a 2.
Tuttavia, nel caso di k=2 si verifica una situazione nella quale vi sono due
clusters dei quali uno con 19 regioni e l’altro con un’unica regione. Tuttavia,
ho scelto k=3 in quanto presenta una maggiore capacità di rappresentazione
dell’eterogeneità delle regioni italiane. Vengono così individuati tre clusters
ovvero:
- ·
Cluster 1: Puglia, Lombardia, Emilia
Romagna, Marche, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana,
Abruzzo, Lazio, Piemonte, Basilicata, Veneto, Molise, Campania;
- ·
Cluster 2: Trentino Alto Adige;
- ·
Cluster 3: Sicilia, Sardegna, Calabria,
Umbria.
Considerando il valore
medio dei clusters possiamo notare la presenza dei seguenti clusters ovvero:
C3>C1>C2. Ne deriva che la condizione delle famiglie tende ad essere
elevata in alcune regioni del sud Italia ovvero Sicilia, Sardegna e Calabria ed
in Umbria. Tuttavia, la maggior parte delle regioni italiane si trova nel
Cluster 1. Il Cluster 1 è molto eterogeneo e risulta essere costituito sia da
regioni meridionali, che da regioni del Centro Italia che da regioni
settentrionali. Infine il Cluster 2 è costituito da una sola regione ovvero il
Trentino Alto Adige con livelli di condizione economica delle famiglie ridotte
rispetto alle altre regioni italiane.
Conclusioni.
Il valore della condizione economica delle famiglie è cresciuta in media nelle
regioni italiane tra il 2016 ed il 2022. Tuttavia possiamo notare due fasi
nell’andamento della variabile analizzata. Una prima fase pre-Covid 19 nella
quale si è verificata una generalizzata riduzione del valore della condizione
economica delle famiglie, ed una fase post-covid 19 nella quale il valore della
condizione economica delle famiglie ha iniziato a crescere nelle regioni
italiane. Tuttavia, il valore della situazione economica delle famiglie è
cresciuto significativamente nelle regioni del Centro-Nord rispetto alle
regioni meridionali. Tale elemento mette in risalto il fatto che il Covid 19 ha
avuto un impatto economico assai più rilevante nelle regioni del Centro-Nord
rispetto alle regioni del Sud Italia.
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