Tra
il 2011 ed il 2021 è cresciuta in media del 2,29%
L’Istat calcola la
disponibilità totale di verde urbano nelle regioni italiane. La variabile è
definita come il numero di metri quadrati di verde urbano per abitante nei
comuni capoluogo di provincia/città metropolitana. I dati fanno riferimento alle
regioni italiane tra il 2011 ed il 2021.
Ranking
delle regioni italiane per valore della disponibilità totale di verde urbano nel
2021. Il Trentino Alto Adige è al primo posto per valore
della disponibilità totale di verde urbano con un ammontare di 319,2 unità,
seguito dal Molise con un valore pari a 317,3 unità e dall’Umbria con 100,3
unità. A metà classifica troviamo la Calabria con un valore pari a 33,33 unità,
seguita dalle Marche con un valore pari a 29,8 unità, e dall’Abruzzo con un
ammontare di 291, unità. Chiudono la classifica la Campania con un valore di
15,5 unità, seguita dalla Sicilia con 15,4 unità e dalla Puglia con 9,7 unità.
Ranking
delle regioni italiane per variazione percentuale della disponibilità totale di
verde urbano tra il 2011 ed il 2021. La Campania è al primo
posto per valore della variazione percentuale della disponibilità totale del
verde urbano con un valore pari a 9,93% corrispondente ad una variazione da un
ammontare di 14,1 unità fino ad un valore di 15,5 unità. Segue la Sicilia con
una variazione pari a +9,22% corrispondente ad una variazione da un ammontare
di 14,1 unità fino ad un valore di 15,4 unità. Le Marche sono al terzo posto
con un valore pari a 7,97% corrispondente ad una variazione da 27,6 unità fino
ad un valore di 29,8 unità. A metà classifica vi è la Calabria con un valore
pari a 5,38% corrispondente ad una variazione da un valore di 31,6 unità fino
ad un valore di 33,3 unità. Segue la Sardegna con una variazione pari a +5,29%
corrispondente ad una variazione da un ammontare di 34 unità fino ad un valore
di 35,8 unità. Segue il Molise con una variazione del 3,83% corrispondente ad
una variazione da 305,6 unità fino a 317,3 unità. Chiudono la classifica l’Umbria
con un valore pari a +1,62% corrispondente ad una variazione da un ammontare di
98,7 unità fino a 100,3 unità. Segue il Lazio con un valore pari a +0,46%
corrispondente ad una variazione da 21,8 unità fino a 21,9 unità. Chiude la
classifica il Trentino Alto Adige con un valore pari a -2,41% corrispondente ad
una variazione da 327,1 unità fino a 319,2 unità. Tra il 2011 ed il 2021 in
media la percentuale di disponibilità totale di verde urbano è cresciuta del
2,29%.
La
disponibilità di verde urbano nelle macro-regioni italiane tra il 2011 ed il
2021. La disponibilità di verde urbano tra il 2011 ed il
2021 è cresciuta in tutte le macro-regioni italiane. In modo particolare è
cresciuta nel Nord con un valore di 3,22%, nel Nord-Ovest con un valore pari a
4,86%, nel Nord-Est con un valore pari a 2,43%, il Centro con un valore pari a
1,11%, il Mezzogiorno con 6,73%, il Sud con 6,00 e le Isole con 7,82%. Notiamo che il valore
della disponibilità di verde urbano è cresciuta soprattutto nelle regioni
meridionali in termini percentuali tra il 2011 ed il 2021 anche se in termini
assoluti il valore del verde urbano tende ad essere più alto nelle regioni
settentrionali rispetto alle regioni meridionali.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means
ottimizzato con il coefficiente di Silhoeutte. Scegliamo la soluzione con k=3
che è subottimale rispetto a k=2 in quanto in k=2 si verifica una eccessiva
polarizzazione dei due clusters. I clusters individuati sono indicati di
seguito ovvero:
- ·
Cluster 1: Toscana, Piemonte, Lazio,
Lombardia, Valle d’Aosta, Abruzzo, Marche, Liguria, Sicilia, Campania,
Calabria, Veneto, Puglia, Sardegna, Emilia-Romagna;
- ·
Cluster 2: Trentino Alto Adige, Molise;
- ·
Cluster 3: Basilicata, Umbria, Friuli
Venezia Giulia.
Dall’analisi risulta il
seguente ordinamento dei clusters ovvero: C2>C3>C1. Pertanto le regioni
che hanno maggiore verde urbano sono Trentino Alto Adige e Molise. Vi è
comunque una grande polarizzazione dovuta al fatto che i valori del C2 che è il
cluster dominante sono molto elevati rispetto a quelli degli altri clusters. In
termini di valore medio i valori del Cluster 2 sono circa 16 volte superiori a
quelli del Cluster 1 e circa 4 volte superiori a quelli del Cluster 3. Non è
possibile del resto individuare degli elementi di discriminazione tra i
clusters che siano determinati sulla base
Conclusioni.
Il valore della disponibilità di verde urbano risulta essere cresciuta tra il
2011 ed il 2022 di un valore pari a 2,29% in media nelle regioni italiane. La
disponibilità di verde urbano tende comunque ad essere superiore nelle regioni
del Nord, rispetto alle regioni Centro-Meridionali.
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