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La Soddisfazione per il Tempo Libero nelle Regioni Italiane

 

È cresciuta in media dell’1,72% tra il 2005 ed il 2022 nelle regioni italiane

L’Istat calcola il valore della soddisfazione per il tempo libero. La variabile rappresenta la percentuale di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per il tempo libero sul totale delle persone di 14 anni e più. I dati prendono in considerazione le 20 regioni italiane nel periodo compreso tra il 2005 ed il 2022.

Ranking delle regioni italiane per valore della soddisfazione per il tempo libero nel 2022. Il Trentino Alto Adige è al primo posto per valore della soddisfazione per il tempo libero nel 2022 con un valore pari a 76 unità, seguito dall’Umbria con un valore pari a 71,2 e dalla Liguria con un ammontare pari a 69 unità. A metà classifica vi sono il Lazio con un ammontare di 66,6, seguito dalla Valle d’Aosta e dalla Calabria con un valore pari a 65,8. Chiudono la classifica la Puglia con un valore di 61,2 unità, seguita dalla Sardegna con un valore di 60,5 unità e dalla Sicilia con un ammontare di 58,2 unità.

Ranking delle regioni italiane per valore della variazione percentuale della soddisfazione per il tempo libero tra il 2005 ed il 2022. La Calabria è al primo posto per valore della variazione percentuale della soddisfazione per il tempo libero tra il 2005 ed il 2022 con un valore pari a 14,24% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 57,6 unità fino ad un valore di 65,8 unità ovvero pari ad un ammontare di 8,2 unità. Segue la Puglia con una variazione pari ad un ammontare di 13,33 unità corrispondente ad una variazione da un ammontare di 54 unità fino ad un valore di 61,2 unità ovvero pari ad una variazione di 7,2 unità. Al terzo posto vi è la Campania con una variazione pari ad un ammontare di 8,49% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 60,1 unità fino ad un valore di 65,2 unità ovvero pari ad una variazione di 5,1 unità. A metà classifica troviamo le Marche con una crescita della soddisfazione per il tempo libero pari a +2,24% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 62,5 unità fino ad un valore di 63,9 unità ovvero pari ad un ammontare di 1,4 unità. Segue il Molise con una variazione pari a +1,37% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 65,8 unità fino ad un valore di 66,7 unità ovvero pari ad un ammontare di 0,9 unità. All’undicesimo posto vi è la Lombardia con una variazione pari ad un ammontare di 1,18% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 68 unità fino ad un valore di 68,8 unità ovvero pari ad un ammontare di 0,8 unità. Chiudono la classifica l’Abruzzo con una variazione pari ad un ammontare di -3,08% corrispondente ad una variazione da 64,9 unità fino ad un valore di 62,9 unità corrispondente ad una variazione di -2,00 unità. Segue il Friuli Venezia Giulia con una variazione pari ad un ammontare di -3,7% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 67,5 unità fin ad un valore di 65 unità. Ed infine la Valle d’Aosta con una variazione pari ad un ammontare di -6,53% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 70,4 unità fino ad un valore di 65,8 unità. In media il valore della soddisfazione per il tempo libero è cresciuta dell’1,72% pari ad una variazione da un ammontare di 64,7 unità fino ad un valore di 65,8 unità.

La soddisfazione per il tempo libero nelle macro-regioni italiane. La soddisfazione per il tempo libero è aumentata in tutte le macro-regioni italiane con eccezione delle Isole dove si è avuta una diminuzione pari ad un ammontare di -0,68%. Nelle altre macro-regioni italiane, il valore della soddisfazione per il tempo libero è cresciuto in termini percentuali facendo segnare un ammontare di +8,69% nel Sud Italia, +5,6% nel Mezzogiorno, +1,98% nel Centro Italia, +1,83% nel Nord-Est, +1,8% nel Nord, +1,63% nel Nord-Ovest. Tuttavia persiste un significativo divario tra la macro-regione meridionale e le regioni del Centro-Nord. Infatti il valore della soddisfazione per il tempo libero nel Mezzogiorno è inferiore del 6,89% rispetto al corrispondente valore del Centro, del -6,61% rispetto al Nord-Est, -8,12% rispetto al Nord, -9,06% rispetto al Nord-Ovest. Ne deriva pertanto un significativo divario tra Sud Italia e Italia Centro-Settentrionale in termini di soddisfazione per il tempo libero.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due clusters ovvero:

  • ·       Cluster 1: Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Calabria;  
  • ·       Cluster 2: Lombardia, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Molise, Trentino Alto Adige, Veneto, Lazio, Abruzzo.

Da un punto di vista della media dei clusters possiamo notare che il valore medio del cluster 2 tende ad essere superiore rispetto al valore medio del cluster 1 ovvero si verifica la seguente relazione: C2>C1. Possiamo notare che il cluster 1 è costituito da un insieme di regioni che hanno dei valori bassi di soddisfazione per il tempo libero. Si tratta di regioni che coincidono essenzialmente con l’Italia Meridionale con eccezione del Molise e dell’Abruzzo che invece hanno un valore elevato di soddisfazione per il tempo libero. Si conferma pertanto una Italia divisa in due anche nell’accesso ai servizi dell’entertainment con una popolazione meridionale che risulta essere meno soddisfatta rispetto alla popolazione centro-settentrionale.

Conclusioni. Dall’analisi condotta possiamo sintetizzare le seguenti proposizioni:

  • ·       La soddisfazione per il tempo libero è cresciuta nelle regioni italiane dell’1,72% tra il 2005 ed il 2022;
  • ·       Il valore della soddisfazione per il tempo libero è cresciuto soprattutto nelle regioni meridionali in modo particolare in Campania, Puglia e Calabria;
  • ·       Le regioni meridionali hanno un valore della soddisfazione per il tempo libero assai più ridotto rispetto alle regioni centro-settentrionali.

Ne deriva pertanto il quadro di una particolare forma di diseguaglianza rilevata a livello geografico ovvero quella afferente alla soddisfazione per il tempo libero. Tuttavia, è chiaro che in questo settore, un ruolo molto rilevante deve essere riconosciuto al reddito. Infatti i consumatori possono permettersi di acquistare beni e servizi da consumare nel tempo libero solo dopo aver corrisposto a bisogni umani più di basso livello. Poiché il reddito nelle regioni meridionali è spesso determinato ad un livello di sussistenza, ne deriva che molti meridionali non hanno le risorse per poter comprare dei beni da poter consumare nel tempo libero. Mancando la domanda ne deriva anche una ridotta offerta di servizi e beni da consumare nel tempo libero. Spesso l’offerta di servizi di intrattenimento viene realizzata con risorse pubbliche mediante la programmazione degli enti locali e regionali. Tuttavia, tale investimento pubblico nel sostentamento di una offerta di beni e servizi di intrattenimento non può da sola generare una relativa domanda in assenza di redditi adeguati.

 


 

 






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