venerdì 2 febbraio 2024

Il Giudizio Negativo sulle Prospettive Future nelle Regioni Italiane

 

È diminuito in media del 41,56% tra il 2012 ed il 2022 nelle regioni italiane

L’Istat calcola il valore del giudizio negativo sulle prospettive future nelle regioni italiane. La variabile è calcolata come la percentuale di persone di 14 anni e più che ritengono che la loro situazione personale peggiorerà nei prossimi 5 anni sul totale delle persone di 14 anni e più.

Ranking delle regioni italiane per valore del giudizio negativo sulle prospettive future nel 2022. Le Marche sono al primo posto per giudizio negativo sulle prospettive future nel 2022 con un ammontare pari a 18,1 unità, seguite dal Friuli Venezia Giulia con 165,6 e dal Molise con un valore pari a 16,3. A metà classifica vi sono la Valle d’Aosta con un valore pari a 14,3 unità, seguita dal Veneto con un valore di 14,00 unità e dalla Calabria con un valore di 13,7 unità. Chiudono la classifica la Sardegna con un valore pari a 9,9 unità, seguita dalla Campania con un valore di 9,4 unità e dalla Basilicata con 8,5 unità.

Ranking delle regioni italiane per variazione percentuale del giudizio negativo sulle prospettive future tra il 2012 ed il 2022. Il Friuli Venezia Giulia è al primo posto per valore della variazione percentuale del giudizio negativo sulle prospettive future tra il 2012 ed il 2022 con un valore pari a -20,95%. Seguono le Marche con una variazione pari ad un ammontare di -24,27% corrispondente ad una riduzione da un ammontare di 23,9 unità fino ad un valore di 18,1 unità pari ad un ammontare di -5,8 unità. Al terzo posto il Trentino Alto Adige con una variazione pari ad un ammontare di -25,47% corrispondente ad una riduzione da un ammontare di 16,1 unità fino ad un valore di 12,00 unità. Il Piemonte è a metà classifica con un valore pari a -36,29% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 23,7 unità fino ad un valore di 15,1 unità pari ad un ammontare di -8,6 unità. Segue la Calabria con una variazione pari a -36,87% corrispondente ad un ammontare da 21,7 unità fino ad un valore di 13,7 unità. Segue la Lombardia con una variazione pari a -38,04% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 18,4 unità fino ad un valore di 11,4 unità. Chiudono la classifica la Sardegna con un valore pari a -56,96% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 23 unità fino a 9,9 unità. Al penultimo posto la Puglia con un valore pari a -61,71% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 26,9 unità fino ad un valore di 10,3 unità. Chiude la classifica la Campania con una variazione pari a -64,66% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 26,6 unità fino ad un valore di 9,4 unità. Tra il 2012 ed il 2022 il giudizio negativo sulle prospettive future nelle regioni italiane è diminuito in media del 41,56% nelle regioni italiane.

Il giudizio negativo sulle prospettive future nelle macro-regioni italiane tra il 2012 ed il 2022. Il giudizio negativo sulle prospettive future è diminuito in tutte le macro-regioni italiane. Nello specifico tale valore è diminuito del 35,4% nel Nord-Est, del 35,85% nel Nord, del 36,63% nel Nord-Ovest, del 44,92% nel Centro, del 52,99% nelle Isole, del 55,86% nel Mezzogiorno, del 57,37% per il Sud.  Il valore del giudizio negativo sulle prospettive future manifesta comunque un significativo divario tra Nord e Sud. Infatti, le regioni del centro-nord tendono ad avere un livello di giudizio negativo sulle prospettive future superiore rispetto alle regioni meridionali. In modo particolare il valore del giudizio negativo sulle prospettive future nel Nord-Est è del 29,20% superiore al corrispettivo valore del Mezzogiorno. Valori simili si hanno anche nel Nord con +20,35%, Nord-Ovest con +13,27%, e nel Centro con +24,78%.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. I dati mettono in risalto la presenza di due clusters ovvero:

  • ·       Cluster 1: Sardegna, Lombardia, Basilicata, Trentino Alto Adige, Campania, Lazio, Abruzzo, Calabria, Puglia;
  • ·       Cluster 2: Piemonte, Umbria, Marche, Toscana, Liguria, Sicilia, Emilia-Romagna, Molise, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Valle d’Aosta.  

Considerando il valore medio dei clusters per valore del giudizio negativo sulle prospettive future risulta il seguente ordinamento dei clusters ovvero: C2>C1. Possiamo notare che i clusters risultano essere molto eterogenei. Infatti sia il Cluster 1 che il Cluster 2 sono costituiti da regioni molto differenti tra di loro sia per PIL pro-capite, sia per appartenenza geografica che anche per condizione socio-economica. Pertanto non è possibile individuare degli elementi di tipo economico, sociale o culturale che possano giustificare l’appartenenza di una certa regione ad un cluster piuttosto che in un altro. Per avere una clusterizzazione che possa essere meglio interpretata dal punto di vista socio-economico e culturale-istituzionale è necessario aumentare il numero dei clusters da un ammontare di k=2, fino ad un valore di k=4. Tuttavia, occorre considerare che ponendo k=4 si rinuncia alla scelta del valore ottimale di k in base al livello del coefficiente di Silhouette che in questo caso è pari a k=2.

Pertanto ponendo k=4 possiamo notare i seguenti raggruppamenti ovvero:

  • ·       Cluster 1: Campania, Sardegna, Basilicata, Lazio, Abruzzo, Calabria, Puglia, Lombardia;
  • ·       Cluster 2: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta;
  • ·       Cluster 3: Marche, Sicilia, Molise, Liguria, Umbria;
  • ·       Cluster 4: Trentino Alto Adige.

Se consideriamo il valore medio della variabile per i singoli clusters otteniamo il seguente ordinamento rilevato nel 2021 ovvero: C2>C3>C4>C1. Possiamo in questo modo avere una maggiore chiarezza relativa alla struttura geografica della distribuzione della variabile osservata. Infatti notiamo che il primo cluster per valore del giudizio negativo sulle prospettive future nelle regioni italiane è costituito dal cluster 2 nel quale possiamo trovare 5 regioni del Nord ed una regione del Sud. Al contrario possiamo notare che l’ultimo cluster per valore del giudizio negativo sulle prospettive future è costituito dal cluster 1 composto sostanzialmente dalle regioni meridionali alle quali viene sommato il Lazio e la Lombardia.

Conclusioni. Possiamo notare che il valore del giudizio negativo sulle prospettive future è diminuito in tutte le regioni e macro-regioni italiane tra il 2012 ed il 2022. Tuttavia, vi sono talune rilevanti differenze tra le regioni italiane. Infatti le regioni del Centro-Nord tendono ad avere un livello di aspettative negative sul futuro assai più ampio rispetto alle regioni del Sud, con l’eccezione della Lombardia e del Lazio. Ovvero le regioni che hanno dei redditi pro-capite elevati tendono ad esprimere delle aspettative negative future assai più rilevanti delle regioni che hanno redditi pro-capite ridotti. Ne deriva che le percezioni sulle future condizioni economiche potrebbero essere caratterizzate da taluni bias cognitivi indipendenti rispetto alle reali condizioni socio-economiche e finanziarie.








Regioni

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

Piemonte

23,7

27

18,7

18,2

15,9

17,5

14,7

12,9

16,1

13,1

15,1

Valle d'Aosta

22,3

19,6

17,8

16,3

17,4

12,5

13,3

12,3

13,9

12,4

14,3

Liguria

21,1

24

22,8

18,4

15,7

16

15,5

15,3

13,9

12

15,2

Lombardia

18,4

18,9

15,1

14,9

14,5

13,2

12,8

10,4

11,6

9,2

11,4

Trentino-Alto Adige

16,1

15,8

13,4

11,7

11

11,3

9,1

9

11,2

9,9

12

Veneto

21,8

22,4

17,3

17

16,1

16,5

12,8

13,5

13,1

11,7

14

Friuli-Venezia Giulia

21

20,8

18,2

14,9

17,4

16,8

13,3

11,7

15,4

13,3

16,6

Emilia-Romagna

25,3

25,9

17

16,5

13,6

17,6

12,7

15,3

14,5

12,1

15,3

Toscana

30,1

27,9

18,1

19

18,1

16,6

13,8

13,7

17,4

10,6

15,2

Umbria

23

28,2

21,6

17,2

18

18,3

15,1

14

14,8

11,4

14,7

Marche

23,9

25,6

22,9

23,7

17,8

18,5

14,7

15

16

13,2

18,1

Lazio

23,4

22

16,4

17,6

16,2

12,9

15,1

10,8

11,2

10,6

12,3

Abruzzo

20,8

23,1

18,3

17

15,6

16,6

13,8

10,2

11,9

9,5

12,5

Molise

22,2

21,5

19,8

21,4

17,7

17,7

16,5

13

9,4

11,8

16,3

Campania

26,6

21,8

19,2

17

13,9

12,9

12,2

10,5

8,9

7,5

9,4

Puglia

26,9

26,6

21

17,5

14

15

12,7

11,1

12,2

9,2

10,3

Basilicata

19,7

17,8

20,3

15,6

15

13,1

10,6

9,3

11,6

9,9

8,5

Calabria

21,7

22,4

18,7

18,6

14,4

16

11,1

13,3

13

8,4

13,7

Sicilia

28

27,8

19,8

21,6

15,4

19,1

15,8

12,3

12,5

8,1

13,4

Sardegna

23

18,6

14,6

14,7

14,5

13,9

12,5

9

9,1

8,7

9,9

 



 

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

Nord

21,2

22,2

16,9

16,1

15,0

15,4

13,1

12,4

13,3

11,1

13,6

Nord-ovest

20,2

21,6

16,9

16,2

15,1

14,6

13,6

11,6

13,0

10,5

12,8

Nord-est

22,6

23,0

16,9

16,1

14,8

16,5

12,5

13,6

13,7

11,8

14,6

Centro

25,6

24,8

18,1

18,8

17,1

15,2

14,6

12,5

14,0

11,0

14,1

Mezzogiorno

25,6

24,0

19,3

18,2

14,6

15,5

13,2

11,2

11,1

8,4

11,3

Sud

25,1

23,2

19,6

17,4

14,3

14,4

12,4

11,0

10,8

8,5

10,7

Isole

26,8

25,5

18,5

19,9

15,2

17,8

14,9

11,5

11,7

8,3

12,6

Italia

23,6

23,3

18,0

17,4

15,3

15,4

13,4

12,0

12,7

10,2

12,9



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