È
diminuito in media del 41,56% tra il 2012 ed il 2022 nelle regioni italiane
L’Istat calcola il valore
del giudizio negativo sulle prospettive future nelle regioni italiane. La
variabile è calcolata come la percentuale di persone di 14 anni e più che
ritengono che la loro situazione personale peggiorerà nei prossimi 5 anni sul
totale delle persone di 14 anni e più.
Ranking
delle regioni italiane per valore del giudizio negativo sulle prospettive
future nel 2022. Le Marche sono al primo posto per giudizio
negativo sulle prospettive future nel 2022 con un ammontare pari a 18,1 unità,
seguite dal Friuli Venezia Giulia con 165,6 e dal Molise con un valore pari a
16,3. A metà classifica vi sono la Valle d’Aosta con un valore pari a 14,3
unità, seguita dal Veneto con un valore di 14,00 unità e dalla Calabria con un
valore di 13,7 unità. Chiudono la classifica la Sardegna con un valore pari a
9,9 unità, seguita dalla Campania con un valore di 9,4 unità e dalla Basilicata
con 8,5 unità.
Ranking
delle regioni italiane per variazione percentuale del giudizio negativo sulle
prospettive future tra il 2012 ed il 2022. Il Friuli
Venezia Giulia è al primo posto per valore della variazione percentuale del
giudizio negativo sulle prospettive future tra il 2012 ed il 2022 con un valore
pari a -20,95%. Seguono le Marche con una variazione pari ad un ammontare di
-24,27% corrispondente ad una riduzione da un ammontare di 23,9 unità fino ad
un valore di 18,1 unità pari ad un ammontare di -5,8 unità. Al terzo posto il
Trentino Alto Adige con una variazione pari ad un ammontare di -25,47%
corrispondente ad una riduzione da un ammontare di 16,1 unità fino ad un valore
di 12,00 unità. Il Piemonte è a metà classifica con un valore pari a -36,29%
corrispondente ad una variazione da un ammontare di 23,7 unità fino ad un
valore di 15,1 unità pari ad un ammontare di -8,6 unità. Segue la Calabria con
una variazione pari a -36,87% corrispondente ad un ammontare da 21,7 unità fino
ad un valore di 13,7 unità. Segue la Lombardia con una variazione pari a
-38,04% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 18,4 unità fino ad
un valore di 11,4 unità. Chiudono la classifica la Sardegna con un valore pari
a -56,96% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 23 unità fino a
9,9 unità. Al penultimo posto la Puglia con un valore pari a -61,71%
corrispondente ad una variazione da un ammontare di 26,9 unità fino ad un
valore di 10,3 unità. Chiude la classifica la Campania con una variazione pari
a -64,66% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 26,6 unità fino
ad un valore di 9,4 unità. Tra il 2012 ed il 2022 il giudizio negativo sulle
prospettive future nelle regioni italiane è diminuito in media del 41,56% nelle
regioni italiane.
Il
giudizio negativo sulle prospettive future nelle macro-regioni italiane tra il
2012 ed il 2022. Il giudizio negativo sulle prospettive
future è diminuito in tutte le macro-regioni italiane. Nello specifico tale
valore è diminuito del 35,4% nel Nord-Est, del 35,85% nel Nord, del 36,63% nel
Nord-Ovest, del 44,92% nel Centro, del 52,99% nelle Isole, del 55,86% nel
Mezzogiorno, del 57,37% per il Sud. Il
valore del giudizio negativo sulle prospettive future manifesta comunque un
significativo divario tra Nord e Sud. Infatti, le regioni del centro-nord
tendono ad avere un livello di giudizio negativo sulle prospettive future superiore
rispetto alle regioni meridionali. In modo particolare il valore del giudizio
negativo sulle prospettive future nel Nord-Est è del 29,20% superiore al
corrispettivo valore del Mezzogiorno. Valori simili si hanno anche nel Nord con
+20,35%, Nord-Ovest con +13,27%, e nel Centro con +24,78%.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means
ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. I dati mettono in risalto la
presenza di due clusters ovvero:
- ·
Cluster
1:
Sardegna, Lombardia, Basilicata, Trentino Alto Adige, Campania, Lazio, Abruzzo,
Calabria, Puglia;
- ·
Cluster
2:
Piemonte, Umbria, Marche, Toscana, Liguria, Sicilia, Emilia-Romagna, Molise,
Friuli Venezia Giulia, Veneto, Valle d’Aosta.
Considerando il valore
medio dei clusters per valore del giudizio negativo sulle prospettive future
risulta il seguente ordinamento dei clusters ovvero: C2>C1. Possiamo notare
che i clusters risultano essere molto eterogenei. Infatti sia il Cluster 1 che
il Cluster 2 sono costituiti da regioni molto differenti tra di loro sia per
PIL pro-capite, sia per appartenenza geografica che anche per condizione
socio-economica. Pertanto non è possibile individuare degli elementi di tipo
economico, sociale o culturale che possano giustificare l’appartenenza di una
certa regione ad un cluster piuttosto che in un altro. Per avere una
clusterizzazione che possa essere meglio interpretata dal punto di vista
socio-economico e culturale-istituzionale è necessario aumentare il numero dei
clusters da un ammontare di k=2, fino ad un valore di k=4. Tuttavia, occorre
considerare che ponendo k=4 si rinuncia alla scelta del valore ottimale di k in
base al livello del coefficiente di Silhouette che in questo caso è pari a k=2.
Pertanto ponendo k=4
possiamo notare i seguenti raggruppamenti ovvero:
- ·
Cluster
1:
Campania, Sardegna, Basilicata, Lazio, Abruzzo, Calabria, Puglia, Lombardia;
- ·
Cluster
2:
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Toscana, Valle
d’Aosta;
- ·
Cluster
3:
Marche, Sicilia, Molise, Liguria, Umbria;
- ·
Cluster
4:
Trentino Alto Adige.
Se consideriamo il valore
medio della variabile per i singoli clusters otteniamo il seguente ordinamento
rilevato nel 2021 ovvero: C2>C3>C4>C1. Possiamo in questo modo avere
una maggiore chiarezza relativa alla struttura geografica della distribuzione
della variabile osservata. Infatti notiamo che il primo cluster per valore del
giudizio negativo sulle prospettive future nelle regioni italiane è costituito
dal cluster 2 nel quale possiamo trovare 5 regioni del Nord ed una regione del
Sud. Al contrario possiamo notare che l’ultimo cluster per valore del giudizio
negativo sulle prospettive future è costituito dal cluster 1 composto sostanzialmente
dalle regioni meridionali alle quali viene sommato il Lazio e la Lombardia.
Conclusioni.
Possiamo notare che il valore del giudizio negativo sulle prospettive future è
diminuito in tutte le regioni e macro-regioni italiane tra il 2012 ed il 2022.
Tuttavia, vi sono talune rilevanti differenze tra le regioni italiane. Infatti
le regioni del Centro-Nord tendono ad avere un livello di aspettative negative
sul futuro assai più ampio rispetto alle regioni del Sud, con l’eccezione della
Lombardia e del Lazio. Ovvero le regioni che hanno dei redditi pro-capite
elevati tendono ad esprimere delle aspettative negative future assai più
rilevanti delle regioni che hanno redditi pro-capite ridotti. Ne deriva che le
percezioni sulle future condizioni economiche potrebbero essere caratterizzate
da taluni bias cognitivi indipendenti rispetto alle reali condizioni
socio-economiche e finanziarie.
Regioni |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
Piemonte |
23,7 |
27 |
18,7 |
18,2 |
15,9 |
17,5 |
14,7 |
12,9 |
16,1 |
13,1 |
15,1 |
Valle d'Aosta |
22,3 |
19,6 |
17,8 |
16,3 |
17,4 |
12,5 |
13,3 |
12,3 |
13,9 |
12,4 |
14,3 |
Liguria |
21,1 |
24 |
22,8 |
18,4 |
15,7 |
16 |
15,5 |
15,3 |
13,9 |
12 |
15,2 |
Lombardia |
18,4 |
18,9 |
15,1 |
14,9 |
14,5 |
13,2 |
12,8 |
10,4 |
11,6 |
9,2 |
11,4 |
Trentino-Alto Adige |
16,1 |
15,8 |
13,4 |
11,7 |
11 |
11,3 |
9,1 |
9 |
11,2 |
9,9 |
12 |
Veneto |
21,8 |
22,4 |
17,3 |
17 |
16,1 |
16,5 |
12,8 |
13,5 |
13,1 |
11,7 |
14 |
Friuli-Venezia Giulia |
21 |
20,8 |
18,2 |
14,9 |
17,4 |
16,8 |
13,3 |
11,7 |
15,4 |
13,3 |
16,6 |
Emilia-Romagna |
25,3 |
25,9 |
17 |
16,5 |
13,6 |
17,6 |
12,7 |
15,3 |
14,5 |
12,1 |
15,3 |
Toscana |
30,1 |
27,9 |
18,1 |
19 |
18,1 |
16,6 |
13,8 |
13,7 |
17,4 |
10,6 |
15,2 |
Umbria |
23 |
28,2 |
21,6 |
17,2 |
18 |
18,3 |
15,1 |
14 |
14,8 |
11,4 |
14,7 |
Marche |
23,9 |
25,6 |
22,9 |
23,7 |
17,8 |
18,5 |
14,7 |
15 |
16 |
13,2 |
18,1 |
Lazio |
23,4 |
22 |
16,4 |
17,6 |
16,2 |
12,9 |
15,1 |
10,8 |
11,2 |
10,6 |
12,3 |
Abruzzo |
20,8 |
23,1 |
18,3 |
17 |
15,6 |
16,6 |
13,8 |
10,2 |
11,9 |
9,5 |
12,5 |
Molise |
22,2 |
21,5 |
19,8 |
21,4 |
17,7 |
17,7 |
16,5 |
13 |
9,4 |
11,8 |
16,3 |
Campania |
26,6 |
21,8 |
19,2 |
17 |
13,9 |
12,9 |
12,2 |
10,5 |
8,9 |
7,5 |
9,4 |
Puglia |
26,9 |
26,6 |
21 |
17,5 |
14 |
15 |
12,7 |
11,1 |
12,2 |
9,2 |
10,3 |
Basilicata |
19,7 |
17,8 |
20,3 |
15,6 |
15 |
13,1 |
10,6 |
9,3 |
11,6 |
9,9 |
8,5 |
Calabria |
21,7 |
22,4 |
18,7 |
18,6 |
14,4 |
16 |
11,1 |
13,3 |
13 |
8,4 |
13,7 |
Sicilia |
28 |
27,8 |
19,8 |
21,6 |
15,4 |
19,1 |
15,8 |
12,3 |
12,5 |
8,1 |
13,4 |
Sardegna |
23 |
18,6 |
14,6 |
14,7 |
14,5 |
13,9 |
12,5 |
9 |
9,1 |
8,7 |
9,9 |
|
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
Nord |
21,2 |
22,2 |
16,9 |
16,1 |
15,0 |
15,4 |
13,1 |
12,4 |
13,3 |
11,1 |
13,6 |
Nord-ovest |
20,2 |
21,6 |
16,9 |
16,2 |
15,1 |
14,6 |
13,6 |
11,6 |
13,0 |
10,5 |
12,8 |
Nord-est |
22,6 |
23,0 |
16,9 |
16,1 |
14,8 |
16,5 |
12,5 |
13,6 |
13,7 |
11,8 |
14,6 |
Centro |
25,6 |
24,8 |
18,1 |
18,8 |
17,1 |
15,2 |
14,6 |
12,5 |
14,0 |
11,0 |
14,1 |
Mezzogiorno |
25,6 |
24,0 |
19,3 |
18,2 |
14,6 |
15,5 |
13,2 |
11,2 |
11,1 |
8,4 |
11,3 |
Sud |
25,1 |
23,2 |
19,6 |
17,4 |
14,3 |
14,4 |
12,4 |
11,0 |
10,8 |
8,5 |
10,7 |
Isole |
26,8 |
25,5 |
18,5 |
19,9 |
15,2 |
17,8 |
14,9 |
11,5 |
11,7 |
8,3 |
12,6 |
Italia |
23,6 |
23,3 |
18,0 |
17,4 |
15,3 |
15,4 |
13,4 |
12,0 |
12,7 |
10,2 |
12,9 |
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