sabato 25 febbraio 2023

La Spesa Pubblica per la Ricerca e Sviluppo nell’Agricoltura in EU, USA e Japan

 

E’ aumentata del 62% tra il 2011 ed il 2022 per i paesi considerati

L’Eurostat calcola il valore della spesa pubblica per la Ricerca e Sviluppo nel settore agricolo.

Ranking dei paesi europei per valore della spesa pubblica per la Ricerca e Sviluppo nel settore agricolo nel 2021. Gli Stati Uniti sono al primo posto per valore della spesa pubblica per la Ricerca e Sviluppo nel settore agricolo con un valore pari a 2.570,39 milioni di euro, seguiti dal Giappone con un ammontare di 1.923,07 milioni di euro e dalla Germania con un ammontare di 1.121,62 milioni di euro. A metà classifica vi sono il Belgio con un ammontare di 78,685 milioni di euro,  seguito dalla Finlandia con un ammontare di 69,91 milioni di euro e dalla Repubblica Ceca con un ammontare di 62,69 milioni di euro. Chiudono la classifica Cipro con un ammontare di 7,7 milioni di euro, seguita da Malta con un ammontare di 0,98 milioni di euro e dal Lussemburgo con un 0,56 milioni di euro.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale della spesa pubblica per la ricerca e sviluppo in campo agricolo tra il 2011 ed il 2022. Il Lussemburgo è al secondo posto per valore della variazione percentuale della spesa pubblica in ricerca e sviluppo in campo agricolo con un ammontare di 1.550,00% pari ad un ammontare di 0,53 unità, seguito da Malta con un ammontare di 550,33% pari ad un ammontare di 0,83 unità, e dalla Slovenia con un ammontare di 258,71% pari ad un ammontare di 9,84 unità. A metà classifica vi sono l’Estonia con un ammontare di 90,84% pari ad un ammontare di 4,83 unità, seguita dalla Grecia con un valore di 82,42 % pari ad un valore di 23,07 unità e dalla Danimarca con un ammontare di 75,82% pari ad un valore di 59,99 unità. Chiudono la classifica la Finlandia con un ammontare di -24,06% pari ad un ammontare di -22,15 unità, seguita dalla Lituania con un ammontare di -27,20% pari ad un ammontare di -3,43 unità e da Cipro con un ammontare di -27,24% pari ad un ammontare di -2,90 unità. Mediamente tra il 2011 ed il 2022 il valore della spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo è cresciuta in media di un ammontare pari al 62,47% ovvero di un ammontare pari a 123,37 milioni di euro.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Metodo di Elbow. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Metodo di Elbow. Nello specifico vengono individuati i seguenti clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Grecia, Portogallo, Austria, Romania, Belgio, Repubblica Ceca, Slovacchia, Estonia, Cipro, Slovacchia, Cipro, Lituania, Slovenia, Svezia, Malta, Lussemburgo, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Francia;
  • ·         Cluster 2: United States;
  • ·         Cluster 3: Giappone, Germania, Spagna.

Dal punto di vista della mediana dei clusters risulta che il valore della mediana del cluster 2 è pari ad un ammontare di 2.570,39 milioni di euro, seguito dal Cluster 3 ovvero 1.121,62 milioni di euro, C1 51,0985 milioni di euro.

Network Analysis con la distanza euclidea. Di seguito viene presentata una network analysis con la distanza euclidea. Nello specifico viene individuata la seguente struttura a network complessa ovvero:

  • ·         L’Estonia ha una connessione con Cipro per un valore pari a 0,026 unità e con la Slovenia per un ammontare di 0,025 unità;
  • ·         Cipro ha una connessione con l’Estonia per un ammontare di 0,026 unità, con la Slovenia per un ammontare di 0,023 unità e con la Lituania per un ammontare di 0,018 unità;
  • ·         La Slovenia ha una connessione con la Lituania per un ammontare di 0,022 unità, con Cipro per un ammontare di 0,023 unità e con l’Estonia per un ammontare di 0,025;
  • ·         La Lituania ha una connessione con la Slovenia per un ammontare di 0,022 unità e con Cipro per un ammontare di 0,018 unità.

Esiste una struttura a network semplificata tra i seguenti paesi ovvero:

  • ·         Lussemburgo e Malta sono connessi da una relazione avente un valore di 0,0026 unità.

Conclusioni. Il valore della spesa in ricerca e sviluppo nel settore agricolo è cresciuto in tutti i paesi considerati tra il 2011 ed il 2022. Tuttavia, vi sono alcuni paesi nei quali il valore della spesa in ricerca e sviluppo è diminuito ovvero la Finlandia, Lituania, e Cipro. La crescita della spesa in ricerca e sviluppo nel settore agricolo mette in risalto l’interesse scientifico per il settore primario nonostante la sua marginalità in termini di Prodotto Interno Lordo. Infatti l’agricoltura produce una parte marginale del PIL anche se rimane ovviamente un settore strategico per lo sviluppo della popolazione dal punto di vista alimentare e salutistico. Particolarmente interessanti sono le connessioni tra l’investimento in Ricerca e Sviluppo e l’applicazione delle nuove tecnologie informatiche che portano all’affermazione della cosiddetta agricoltura 4.0. L’agricoltura 4.0 utilizza un insieme di strumenti informatici e droni per la raccolta dei dati e per la fertirrigazione ovvero per individuare il mix ottimale di sostanze ed acqua da somministrare alle culture. L’agricoltura 4.0 certamente ha un impatto negativo in termini di occupazione, in quanto riduce il ruolo dell’occupazione in ambito agricolo, tuttavia migliora l’ottimizzazione delle risorse e rende più sostenibili e convenienti le coltivazioni. Soprattutto in un contesto di riduzione delle risorse idriche disponibili e nel contesto dei cambiamenti climatici la fertirrigazione offre delle soluzioni per l’ottimizzazione degli input produttivi e per il miglioramento qualitativo dei prodotti. Inoltre mediante l’utilizzo delle tecnologie come per esempio la blockchain è possibile “notarizzare” ovvero segnare i vari passaggi che portano i prodotti agricoli dalla produzione al consumatore incrementando la certezza della filiera ed aumentando la sicurezza alimentare. L’agricoltura pertanto, pure producendo meno del 5% del PIL in tutti i paesi a reddito pro-capite rimane assolutamente essenziale. E gli investimenti nella ricerca e sviluppo sono essenziali per calcolare come il sistema agricolo può resistere al climate change, modificando completamente l’idea di agricoltura, così tanto da realizzare impianti produttivi allocati in palazzi comodamente situati in città nella prossimità con i consumatori. Tuttavia, al di là delle promesse avveniristiche, che in alcuni casi sono delle realtà produttive ed aziendali, rimane il dubbio che la crescita della temperatura a livello mondiale di 2-3 gradi possa avere un impatto molto negativo sulle coltivazioni agricole. La ricerca e sviluppo nel settore agricolo rimane quindi essenziale anche per contrastare eventuali carestie indotte dal climate change.

 

 




La Redditività dei Fattori Produttivi Agricoli in Europa

 

E’ cresciuta del 38,11% in media tra il 2011 ed il 2022

 

L’Eurostat misura la redditività dei fattori impiegati nella produzione agricola in Europa. Tale indicatore prende in considerazione il reddito generato in agricoltura ed utilizzato per remunerare i fattori di produzione siano essi propri o presi in prestito dalle aziende agricole, come per esempio lavoro, capitale, terra, salari, affitti di attrezzature e terreni. L’indicatore è posto in base a 100 nel 2010.

Ranking dei paesi europei per redditività dei fattori produttivi agricoli in Europa nel 2022. La Bulgaria è al primo posto per valore della redditività dei fattori produttivi agricoli in Europa con un ammontare pari a 377,46 unità, seguita dalla Lettonia con un ammontare pari a 223,51 e dalla Slovacchia con un ammontare pari a 203,66.  A metà classifica vi sono il Lussemburgo con un ammontare pari a 147,88, seguito dalla Grecia con un valore pari a 145,9 unità e dall’Islanda con un ammontare di 140,17. Chiudono la classifica i Paesi Bassi con un ammontare di 87,46, seguiti dalla Finlandia con un valore pari a 77,77 e da Malta con un ammontare di 57,62. Mediamente il valore della redditività dei fattori produttivi agricoli in Europa nel 2022 è stato pari ad un ammontare di 150,75, ovvero mediamente i fattori agricoli sono stati remunerati per un ammontare del 50% rispetto al corrispettivo valore del 2022.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale della redditività dei fattori produttivi agricoli tra il 2011 ed il 2022. La Bulgaria è al primo posto per valore della variazione percentuale della redditività dei fattori produttivi agricoli tra il 2011 ed il 2022 con un valore pari a 226,92% pari ad un ammontare di 262,00 unità, seguita dalla Lettonia con un ammontare di 133,60% pari ad un ammontare di 127,83 unità e dalla Croazia con un ammontare di 77,19% pari ad un valore di 73,67 unità. A metà classifica vi sono l’Ungheria con un ammontare di 29,68% pari ad un ammontare di 44,32 unità, seguita dall’Islanda con un ammontare di 28,09% pari ad un ammontare di 30,74 unità e dall’Estonia con un valore di 26,04% pari ad un ammontare di 32,36 unità. Chiudono la classifica la Finlandia con un ammontare di -11,26% pari ad un ammontare di -9,87 unità, seguita dalla Finlandia con un ammontare di -17,80% pari ad un ammontare di -22,97 unità e da Malta con un ammontare di -34,41% pari ad un valore di -30,23 unità. Complessivamente il valore della produttività dei fattori agricoli in media per i paesi considerati è cresciuto dal 38,11% tra il 2011 ed il 2022 ovvero di un ammontare pari a 41,60 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono quindi individuati due diversi clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Lettonia, Polonia, Lituania, Irlanda, Islanda, Italia;
  • ·         Cluster 2: Svezia, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Germania, Finlandia, Grecia, Malta, Norvegia, Cipro, Slovenia, Estonia, Danimarca, Svizzera, Spagna, Croazia, Romania, Portogallo.

Dal punto di vista della mediana risulta una dominanza del Cluster 1 rispetto al Cluster 2. Dal punto di vista geografico risulta che l’Italia ed alcuni paesi dell’Est Europa, insieme con Islanda ed Irlanda hanno un valore della redditività dei fattori produttivi agricoli elevata rispetto ai corrispondenti valori dei paesi dell’Europa Centrale e Settentrionale.

Network Analysis con la distanza euclidea. Di seguito viene presentata una network analysis con la distanza euclidea. Vengono individuate tre strutture a network delle quali due complesse ed una semplificata. Esiste una struttura a network complessa composta come indicato di seguito ovvero:

  • ·         Cipro ha una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,89 unità, con la Norvegia per un ammontare di 0,86 unità, con la Svizzera per un ammontare di 0,71 unità;
  • ·         La Spagna ha una connessione con Cipro per un ammontare di 0,89 unità, con la Svizzera per un ammontare di 0,67 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,84 unità;
  • ·         La Svizzera ha una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,67 unità, con Cipro per un ammontare di  0,71 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,98 unità;
  • ·         La Norvegia ha una connessione con Cipro per un ammontare di 0,86 unità, con la Spagna per un ammontare di 0,84 unità e con la Svizzera per un valore pari a 0,98 unità.

E’ rilevata inoltre la seguente struttura a network complessa:

·         Il Lussemburgo ha una connessione con la Francia per un ammontare di 0,66 unità e con la Svezia per un ammontare di 0,98 unità;

·         La Francia ha una connessione con il Lussemburgo per un ammontare di 0,66 unità e con la Svezia per un ammontare di 0,74 unità;

·         La Svezia ha una connessione con la Francia per un ammontare di 0,74 unità e con il Lussemburgo per un ammontare di 0,98 unità.

Inoltre, esiste una struttura a network semplificata composta dalla seguente relazione:

·         La Finlandia e Malta hanno una connessione per un ammontare di 0,91 unità.

Conclusioni. La redditività dei fattori produttivi agricoli è cresciuta in media nel periodo considerato ovvero tra il 2011 ed il 2022 per i paesi considerati. Tale condizione mette in risalto il fatto che il sistema di produzione agricola europeo tende ad essere efficiente. L’Unione Europea ha investito molto nell’agricoltura. E tali investimenti appaiono evidenti nella redditività dei fattori agricoli. L’agricoltura e anche l’agro-industria, possono essere considerati dei settori di eccellenza nell’economia europea con buoni margini di remunerazione e di profitto. Tuttavia, per migliorare ancora il settore agricolo è necessario investire di più nelle connessioni agricoltura-industria, migliorare i sistemi di distribuzione dei prodotti, incrementare la difesa dei marchi locali, ed investire in modelli di conservazione delle tipicità che possano garantire l’originalità dei prodotti. Infine, occorre sottolineare che le aziende agricole possono crescere anche a livello dimensionale, accedere a mercati internazionali, guadagnare fonti ulteriori di reddito attraverso l’organizzazione dell’import-export e mediante la massimizzazione delle posizioni contrattuali dei derivati nei mercati finanziari internazionali. L’accesso a tali strategie richiede l’investimento nel capitale umano e la creazione di un management delle aziende agricole ed agro-industriali che sia aperto alla crescita dimensionale, alla quotazione in borsa, ai contratti derivati ed un processo di apertura e protagonismo nei mercati internazionali.  












 


 

giovedì 23 febbraio 2023

Il Tasso di Deprivazione Abitativa in Europa

 

Tra il 2010 ed il 2020 è diminuito in media del 39,86%

 

L’Eurostat calcola il tasso di deprivazione abitativa come percentuale della popolazione che vive in abitazioni sovraffollate. La deprivazione abitativa è calcolata considerando le famiglie che vivono in case con un tetto che perde, senza bagno o doccia, e in abitazioni prive di adeguata illuminazione.

Ranking dei paesi per valore del tasso di deprivazione abitativa in Europa nel 2020. La Turchia è al primo posto per percentuale della popolazione che soffrono per la deprivazione abitativa con un valore pari a 21,9%, seguita dalla Romania con un ammontare di 14,3%, e dalla Lettonia con un ammontare di 11,5%. A metà classifica vi sono la Slovenia con 3,1%, seguita dall’Austria con 3%, e dalla Danimarca con un ammontare di 2,8%. Chiudono la classifica Malta, la Finlandia e la Norvegia con un ammontare pari a 1%. In media nel 2020 il valore della deprivazione abitativa per i paesi considerati è pari a 4,5%.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale della deprivazione abitativa in Europa tra il 2010 ed il 2020. I Paesi Bassi sono al primo posto per valore della variazione percentuale della deprivazione abitativa tra il 2010 ed il 2020 con un valore pari a 200,00% pari a 1,00 unità, seguita dall’Irlanda con un ammontare di 180,00% pari ad un ammontare di 0,90 unità e dalla Danimarca con un ammontare di 115,38% pari ad un ammontare di 1,50 unità. A metà classifica vi sono la Grecia con un ammontare di -23,68% pari ad un ammontare di -1,80 unità, seguita dall’Austria con un valore di -25,00% pari a -1,00 unità e dalla Turchia con un valore di -28,20% pari ad un ammontare di -8,60 unità. Chiudono la classifica la Lituania con un ammontare di -60,00% pari ad un ammontare di -8,10 unità, seguita dalla Slovenia con un valore di -79,87% pari ad un ammontare di -12,30 unità e dall’Estonia con un ammontare di -81,58% pari ad un valore di -9,30 unità. Complessivamente tra il 2010 ed il 2020 il valore medio della variazione percentuale della deprivazione abitativa in Europa è passato da 7,48 unità fino ad un valore di 4,5 unità ovvero pari ad una variazione di -2,98 unità pari a -39,86%.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzata con il metodo di Elbow. Vengono quindi individuati tre diversi clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Germania, Malta, Spagna, Svizzera, Lussemburgo, Cipro, Norvegia, Belgio, Svezia, Paesi Bassi, Irlanda, Finlandia, Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia, Portogallo, Estonia;
  • ·         Cluster 2: Romania, Turchia, Lettonia, Ungheria;
  • ·         Cluster 3: Croazia, Lituania, Italia, Slovenia, Bulgaria, Grecia.

Dal punto di vista della mediana risulta il seguente ordinamento dei clusters ovvero: C2=12,9>C3=5,6>C1=2. Dal punto di vista geografico risulta che i paesi dell’Est Europa sono ai primi posti per valore della deprivazione abitativa, seguiti dai paesi dell’Europa Meridionale ed in seguito dai paesi dell’Europa del Nord.

Network analysis con la distanza euclidea. Di seguito viene realizzata una network analysis con l’utilizzo della distanza euclidea. Vengono individuate due strutture a network complesse.

In modo particolare esiste una struttura a network complessa indicata come di seguito ovvero:

  • ·         La Germania ha una connessione con il Lussemburgo per un ammontare pari a 0,097 unità;
  • ·         Il Lussemburgo ha una connessione con la Germania per un ammontare di 0,097 unità e con la Svizzera per un ammontare di 0,14 unità;
  • ·         La Svizzera ha una connessione con il Lussemburgo per un ammontare di 0,14 unità.

Esiste inoltre una struttura a network complessa costituita come di seguito ovvero:

  • ·         La Finlandia ha una connessione con l’Irlanda per un ammontare di 0,13 unità,  con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,15 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,11 unità;
  • ·         I Paesi Bassi hanno una connessione con la Finlandia per un ammontare di 0,15 unità e con l’Irlanda per un ammontare di 0,15 unità;
  • ·         L’Irlanda ha una connessione con la Finlandia per un ammontare di 0,13 unità, con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,15 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,14 unità;
  • ·         La Norvegia ha una connessione con la Finlandia per un ammontare di 0,11 unità, con la Finlandia per un ammontare di 0,14 unità, e con Cipro per un valore di 0,12 unità;
  • ·         Cipro ha una connessione con la Norvegia per un valore di 0,12 unità, e con Malta per un ammontare di 0,12 unità;
  • ·         Malta ha una connessione con Cipro per un valore di 0,12 e con la Spagna per un ammontare di 0,13 unità;
  • ·         La Spagna ha una connessione con Malta per un valore di 0,13 unità.

Conclusioni. La deprivazione abitativa è diminuita tra il 2010 ed il 2020 in media per tutti i paesi europei per un valore di circa il 40%. Tuttavia, vi sono alcuni paesi nei quali il valore della deprivazione abitativa è cresciuto tra il 2010 ed il 2020. Si tratta in realtà di alcuni paesi a reddito medio-alto del Nord Europa ovvero: Belgio con +0,4%, Danimarca con 1,5%, Irlanda con 0,9%, Spagna con 1,6%, Francia con 0,8%, Finlandia con 0,1%, Svezia con 0,5%, e Svizzera con 0,6%. Tale andamento mette in risalto il fatto che la deprivazione abitativa è cresciuta nei paesi ad alto reddito ed è invece diminuita nei paesi a reddito medio-basso. Ne deriva che nei paesi a reddito elevato c’è una tensione alla diseguaglianza, in termini abitativi, assai più ampia di quella che viene ad essere determinata nei paesi a reddito a medio-basso. Tale condizione lascia inferire la necessità di agire con degli strumenti di politica economica per evitare la diffusione della deprivazione abitativa presso la popolazione come elemento di contrasto alla povertà e alla diseguaglianza sociale. In media il 4,5% della popolazione europea soffre per deprivazione abitativa. La deprivazione abitativa mette in risalto la difficoltà di calcolare effettivamente il tasso di povertà in un paese in quanto anche persone che lavorano, se hanno redditi bassi e famiglie numerose, possono sperimentare forme di povertà nonostante risultino formalmente occupati.  

 







mercoledì 22 febbraio 2023

Persone Prive di Accesso alle Cure Sanitarie in Europa

 

La percentuale della popolazione che non ha accesso alle cure sanitarie in Europa è diminuita in media per i paesi considerati del 34% tra il 2008 ed il 2021

L’Eurostat calcola la percentuale della popolazione avente una età pari o superiore di 16 che non hanno accesso all’assistenza medica per motivi finanziari, a causa della presenza di liste d’attesa e per questioni connesse alla distanza chilometrica. I dati sono raccolti attraverso auto-segnalazione e quindi riflettono il valore della percezione soggettiva degli intervistati ed il loro background socio-culturale.  Tuttavia, l’indicatore non tiene in considerazione le differenze esistenti tra i vari sistemi sanitari nazionali.

Ranking dei paesi europei per valore delle persone che non hanno accesso alle cure sanitarie in Europa. L’Estonia è al primo posto per percentuale della popolazione priva di accesso alle cure sanitarie per un valore pari a 8,1%, seguita dalla Grecia con 6,4% e dalla Slovenia con un valore pari a 4,8%. A metà classifica vi sono la Croazia con un ammontare di 1,7%, e la Danimarca e la Svezia con un ammontare di 1,3%. Chiudono la classifica Germania, Cipro e Malta con un ammontare di 0,1%. Mediamente nel 2021 il valore delle persone che non hanno accesso alle cure sanitarie nei paesi considerati è stato pari a 2,16%.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale della popolazione priva di accesso alle cure sanitarie tra il 2008 ed il 2021. La Slovenia è al primo posto per valore della variazione percentuale della popolazione priva di accesso alle cure sanitarie tra il 2008 ed  il 2021 con un valore pari a 2.300,00% pari a 4,60 unità, seguita dalla Finlandia con un ammontare di 450,00% pari ad un ammontare di 3,60 unità e dal Belgio con un ammontare di 240,00% pari ad un ammontare di 1,20 unità. A metà classifica vi sono l’Estonia con un ammontare di 10,96% pari ad un ammontare di 0,80 unità, seguita dai Paesi Bassi con un ammontare di -33,33% pari ad un ammontare di -0,10 unità, e dalla Svezia con un ammontare di -50,00% pari a -1,30 unità. Chiudono la classifica la Bulgaria con un ammontare di -93,46% pari ad un ammontare di -14,30 unità, seguita dalla Germania con un ammontare di -95,45% pari ad un ammontare di -2,10 unità e da Cipro con un ammontare di -96,43% pari ad un ammontare di -2,70 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Nello specifico sono stati individuati tre diversi clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Romania, Bulgaria, Lettonia e Polonia;
  • ·         Cluster 2: Svizzera, Repubblica Ceca, Danimarca, Lussemburgo, Malta, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Germania, Austria, Francia, Belgio, Ungheria, Slovenia, Portogallo, Irlanda, Lituania, Cipro, Finlandia;
  • ·         Cluster 3: Estonia, Grecia.

Dal punto di vista della mediana è possibile individuare la seguente struttura dei clusters ovvero: C3=7,25>C1=3,35>C2=1,1. Dal punto di vista geografico si mette in evidenza come l’Europa Meridionale ed alcuni paesi dell’Europa orientale hanno dei livelli di accesso alle cure sanitarie inferiori rispetto ai livelli dell’Europa Centro-Settentrionale.

Network analysis con la distanza euclidea. Di seguito viene presentata una clusterizzazione mediante l’applicazione della network analysis con la distanza euclidea. Viene rilevata la presenza di un’unica struttura a network complessa composta come di seguito ovvero:

  • ·         La Svizzera ha una connessione con la Repubblica Ceca per un ammontare di 0,18 unità;
  • ·         La Repubblica Ceca ha una connessione con la Svizzera per un ammontare di 0,18 unità, con il Lussemburgo pari ad un ammontare di 0,19 unità, e con la Spagna per un ammontare di 0,24 unità;
  • ·         Il Lussemburgo ha una connessione con la Repubblica Ceca per un ammontare di 0,19 unità, con la Spagna per un ammontare di 0,14 unità e con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,23 unità;
  • ·         La Spagna ha una connessione con la Repubblica Ceca per un ammontare di 0,24 unità, con il Lussemburgo per un ammontare di 0,14 unità, con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,16 unità, e con l’Austria per un ammontare di 0,22 unità;
  • ·         I Paesi Bassi hanno una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,16 unità, con l’Austria per un ammontare di 0,14 unità e con il Lussemburgo per un valore pari a 0,23 unità.
  • ·         L’Austria ha una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,22 unità e con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,14 unità.

Conclusioni. Tra il 2008 ed il 2021 il valore della percentuale della popolazione priva di accesso alle cure sanitarie è diminuita di un ammontare di -34,46% pari ad un valore di -1,14 unità. Tuttavia, vi sono dei paesi dove tale variabile è cresciuta ovvero Slovenia, Finlandia, Belgio e Spagna. La crescita della popolazione che non ha accesso alle cure sanitarie può essere dovuta ad un insieme di fattori ovvero:

  • ·         Fattori economici: nei paesi che hanno dei sistemi sanitari privati o misti può essere molto difficile in condizioni di crisi economica accedere alle cure per la fascia della popolazione avente redditi bassi;
  • ·         Fattori geografici: per esempio in un paese come la Grecia la popolazione residente nelle isole potrebbe avere delle difficoltà ad avere adeguato accesso alle cure per motivazioni geografiche;
  • ·         Mancanza di Servizi Sanitari: in alcuni paesi aventi redditi medio-basso vi può essere una difficoltà di produrre servizi sanitari soprattutto nelle aree rurali e nelle zone interne creando una sottoproduzione di servizi rispetto alla domanda.

Certamente la questione sanitaria in Europa, insieme con la questione delle pensioni, richiede attenzione da parte dei policy makers. La popolazione europea è sottoposta ad un processo di invecchiamento diffuso con una crescita della spesa sanitaria pro-capite in uno scenario economico che è molto eterogeneo. Se da un lato i paesi e le regioni a reddito pro-capite elevato mostrano livelli elevati anche nelle prestazioni sanitarie, dall’altro lato i paesi e le regioni a reddito pro-capite medio basso potrebbero soffrire ancora di più nel futuro per la privazione nell’accesso a servizi sanitarie. E’ probabile che le diseguaglianze sanitarie tra paesi e regioni europee con reddito medio-alto e medio-basso cresceranno, creando delle differenze anche nell’aspettativa di vita. Infatti è probabile che la popolazione che ha più accesso alle cure sanitarie possa avere anche un’aspettativa di vita superiore rispetto alla popolazione che invece è priva di accesso alle cure mediche.

 


martedì 21 febbraio 2023

Famiglie Povere Gravate da Costi Abitativi in Europa

 

Tra il 2010 ed il 2021 sono diminuite del 19,01% in media per i paesi considerati

L’Eurostat calcola un indicatore che misura la quota della popolazione che vive in famiglie che spendono il 40% o più del loro reddito disponibile per l’abitazione al netto delle indennità di alloggio. I costi delle abitazioni includono pagamenti di interessi in affitto o ipotecari comprensivi del costo dei servizi pubblici come acqua, elettricità, gas o riscaldamento.

Ranking dei paesi europei per valore della presenza di famiglie povere gravate dal costo dell’abitazione nel 2021. La Grecia è al primo posto per valore della presenza di famiglie pover gravate dal costo dell’abitazione nel 2021 con un ammontare pari a 28,8%, seguita dalla Danimarca con un ammontare di 15,5% e dalla Svizzera con un ammontare di 14,8%. A metà classifica vi sono la Repubblica Ceca con un ammontare di 6,2%, seguita dall’Austria con un valore di 6,1% e dal Portogallo con un ammontare di 5,9%. Chiudono la classifica l’Irlanda, Cipro e l’Ungheria con un valore pari a 2,5%.

Ranking dei paesi per valore della variazione percentuale della presenza di famiglie povere gravata dal costo dell’abitazione tra il 2010 ed il 2021. La Bulgaria è al primo posto per valore della variazione percentuale della presenza di famiglie povere gravate dal costo dell’abitazione tra il 2010 ed il 2021 con un ammontare del 96,61% ovvero pari ad un ammontare di 5,70 unità, seguita dalla Grecia con un ammontare di 59,12% pari ad un valore di 10,70 unità e dal Portogallo con un ammontare di 40,48% pari ad un ammontare di 1,70 unità. A metà classifica vi sono il Belgio con una variazione pari a -15,73% pari ad un ammontare di -1,40 unità, seguita dall’Austria con un ammontare di -18,67% pari ad un valore di -1,40 unità e da Cipro con un valore di -19,35% pari ad un ammontare di 0,60 unità. Chiudono la classifica la Croazia con un ammontare di -68,09% pari ad un ammontare di 9,60 unità, seguita dalla Lituania con un ammontare di -74,53% pari ad un ammontare di -7,90 unità e dall’Ungheria con un ammontare di -77,88% pari ad un ammontare di -8,80 unità. Mediamente nel periodo considerato la percentuale di famiglie povere gravate dal costo dell’abitazione è diminuito da un valore di 9,44% fino ad un valore di 7,65% ovvero pari ad un ammontare di -19,01% pari ad un ammontare di -1,79 unità.

Variazioni della percentuale delle famiglie gravate dal costo delle abitazioni tra il 2020 ed il 2021. Tuttavia se prendiamo in considerazione il periodo tra il 2020 ed il 2021 è possibile verificare che vi sono 13 paesi per i quali la percentuale delle famiglie povere gravate dal costo dell’abitazione è cresciuta. Tali paesi sono: Olanda con +50,60%, Portogallo con +43,90%, Cipro con 31,58%, Germania +22,22%, Spagna con +20,73%. Polonia con +16,33%, Danimarca con +9,93%, Svizzera con +8,82%, Croazia con +7,14%, Romania con +5,63%, Finlandia con 4,88%, Svezia con 2,41%, Lettonia con +2,08%. Occorre considerare che in tali paesi la popolazione potrebbe aver sofferto di più per le conseguenze economiche negative del covid 19. Vi sono tuttavia anche dei paesi per i quali tra il 2020 ed  il 2021 il valore della percentuale delle famiglie povere gravate dai costi abitativi sono diminuiti ovvero Austria con -3,18%, Malta con -3,57%, Belgio con -3,85%, Repubblica Ceca con -4,62%, Slovenia con -6,82%, Grecia con -13,51%, Bulgaria con -19,44%, Lussemburgo con -40,00%, Irlanda con -44,44%, Ungheria con -48,98%.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con l’algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. L’analisi mostra la presenza di tre diversi clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Slovenia, Estonia, Irlanda, Finlandia, Austria, Portogallo, Cipro, Malta, Litania, Lussemburgo, Croazia, Polonia, Italia, Svezia, Lettonia, Repubblica Ceca, Belgio, Spagna;
  • ·         Cluster 2: Germania, Danimarca, Romania, Paesi Bassi, Bulgaria, Svizzera, Ungheria;
  • ·         Cluster 3: Grecia.

Dal punto di vista della mediana risulta che il valore del Cluster 3-C3 è dominante rispetto al Cluster 2-C2 e al Cluster 1-C1. Nello specifico esiste il seguente ordinamento ovvero C3=28,8>C2=11,6>C1=5. Dal punto di vista geografico risulta che la Grecia è il primo paese per valore delle famiglie povere gravate dai costi abitativi, seguita da un mix di paesi anche a reddito alto comprensivi di Germania e Paesi Bassi, e seguita dall’insieme degli altri paesi europei. I dati relativi alla Francia non sono riportati a causa di missing values.

Network analysis con la distanza euclidea. Di seguito viene presentata una network analysis con l’utilizzo della distanza euclidea. Sono individuate due strutture a network complesse e tre strutture a network semplificate. In modo particolare esiste la seguente struttura a network complessa tra i seguenti paesi ovvero:

  • ·         La Slovenia ha una connessione con l’Irlanda per un ammontare pari a 0,39 unità e con la Finlandia con un ammontare di 0,28 unità;
  • ·         L’Irlanda ha una connessione con la Slovenia per un ammontare di 0,39 unità e con la Finlandia pari ad un ammontare di 0,39 unità;
  • ·         La Finlandia ha una connessione con la Slovenia per un ammontare di 0,28 unità e con l’Irlanda per un ammontare di 0,39 unità.

Esiste inoltre una struttura a network complessa tra i seguenti paesi ovvero:

  • ·         La Repubblica Ceca ha una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,36 unità, e con il Belgio per un ammontare di 0,42 unità;
  • ·         Il Belgio ha una connessione con la Repubblica Ceca per un ammontare di 0,42 unità e con la Spagna per un ammontare di 0,21 unità;
  • ·         La Spagna ha una connessione con la Repubblica Ceca per un ammontare di 0,36 e con il Belgio per un ammontare di 0,21 unità.

Inoltre sono presenti tre diverse struttura a network semplificate ovvero:

  • ·         La Lettonia ha una connessione con la Polonia per un ammontare di 0,4 unità;
  • ·         L’Italia ha una connessione con la Svezia pari ad un ammontare di 0,22 unità;
  • ·         Malta e Cipro hanno una connessione per un valore pari a 0,44 unità.

Conclusione. I dati mostrano la presenza di un andamento decrescente tra il 2010 ed il 2021 del valore delle famiglie povere che sono gravate dai costi abitativi. Tuttavia nel 2021 circa il 7,65% delle famiglie europee sono state gravate dall’eccesso dei costi abitativi. Considerando l’insieme di crisi economica, recessione, inflazione, crescita dei prezzi dell’energia è assai probabile che in mancanza di adeguati interventi di politica economica la percentuale delle famiglie gravate da costi abitativi potrebbe crescere nel futuro. A tal proposito è necessario che i policy makers europei intervengano anche con delle politiche economiche a sostegno del reddito e per la promozione della distribuzione della proprietà immobiliare presso la popolazione delle famiglie europee.

 


 






sabato 18 febbraio 2023

Il Tasso di Deprivazione Abitativa in Europa

 

È diminuito del 40% in media per i paesi analizzati tra il 2010 ed il 2020

L’Eurostat calcola il valore del tasso di deprivazione abitativa in Europa. La deprivazione abitativa è definita come la percentuale della popolazione che vive in una abitazione sovraffollata. La deprivazione abitativa è calcolata considerando le famiglie che vivono in case con un tetto che perde, senza bagno o doccia, senza servizi igienici interni, o in una abitazione non sufficientemente illuminata.

Ranking dei paesi europei per valore del tasso di deprivazione abitativa in Europa nel 2020. La Turchia è al primo posto per valore del tasso di deprivazione abitativa con un ammontare di 21,90%, seguito dalla Romania con un ammontare di 14,30% e dalla Lettonia con un ammontare di 11,50%. A metà classifica vi sono la Slovenia con un ammontare di 3,10%, seguita dall’Austria con un ammontare di 3,00% e dalla Danimarca con un ammontare di 2,80%. Chiudono la classifica Malta, Finlandia e Norvegia con un ammontare di 1,00%.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale della deprivazione abitativa tra il 2010 ed il 2021. I Paesi Bassi sono al primo posto per valore della variazione percentuale tra il 2010 ed il 2021 con un ammontare di 200,00% pari a 1 unità, seguita dall’Irlanda con un valore di 180,0=% pari a 0,90 unità e dalla Danimarca con un ammontare di 115,38% pari ad un ammontare di 1,50 unità. A metà classifica vi sono la Grecia con un ammontare di -23,68% pari ad un ammontare di -1,80 unità, seguita dall’Austria con un valore di -25,00% pari ad un ammontare di -1,00 unità e dalla Turchia con un ammontare di -28,20% pari ad un ammontare di -8,60 unità. Chiudono la classifica la Lituania con un ammontare di -60,00% pari ad un ammontare di -8,10 unità, seguita dalla Slovenia con un ammontare di -79,87% pari ad un ammontare di -12,30 unità e dall’Estonia con un ammontare di -81,58% pari ad un ammontare di -9,30 unità. La grave deprivazione abitativa è diminuita nel periodo considerato in media da un ammontare di 7,48% fino ad un valore di 4,5% ovvero pari ad un ammontare di -39,86% pari a -2,98 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Metodo di Elbow. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il metodo di Elbow. I dati mostrano la presenza di tre diversi clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Estonia, Portogallo, Slovacchia, Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Belgio, Norvegia, Cipro, Lussemburgo, Svizzera, Spagna, Malta, Germania,
  • ·         Cluster 2: Romania, Turchia, Lettonia, Ungheria;
  • ·         Cluster 3: Croazia, Lituania, Italia, Slovenia, Bulgaria, Grecia.

Dal punto di vista della mediana risulta il seguente ordinamento ovvero C2=12,0>C3=5,6>C1=2. Dal punto di vista geografico risulta che la deprivazione abitativa è grave nei paesi del Sud-Est Europa e maggiormente sostenibile nei paesi dell’Europa Settentrionale.

Network Analysis con la distanza euclidea. Di seguito viene realizzata una network analysis con la distanza euclidea. Sono individuate due strutture a network complesse. Esiste una struttura a network come indicato di seguito ovvero:

  • ·         La Svizzera ha una connessione con il Lussemburgo per un ammontare di 0,14 unità;
  • ·         Il Lussemburgo ha una connessione con la Svizzera per un ammontare di 0,14 unità e con la Germania per un ammontare di 0,097 unità;
  • ·         La Germania ha una connessione con il Lussemburgo pari ad un ammontare di 0,097.

Vengono inoltre rilevate le seguenti strutture a network complesse ovvero:

  • ·         La Spagna ha una connessione con Malta per un ammontare di 0,13 unità;
  • ·         Malta ha una connessione con la Spagna per un ammotnare di 0,13 unità, con Cipro per un ammontare di 0,12 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,15 unità;
  • ·         Cipro ha una connessione con Malta per un ammontare di 0,12 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,12 unità;
  • ·         La Norvegia ha una connessione con Cipro per un ammontare di 0,12 unità, con Malta per un valore di 0,15 unità, con la Finlandia per un ammontare di 0,11 unità e con l’Irlanda per un ammontare di 0,14 unità;
  • ·         L’Irlanda ha una connessione con la Norvegia pari ad un ammontare di 0,14 unità, con la Finlandia per un ammontare di 0,13 unità, e con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,15 unità;
  • ·         I Paesi Bassi hanno una connessione con l’Irlanda per un ammontare di 0,15 unità e con la Finlandia per un ammontare di 0,15 unità;
  • ·         La Finlandia ha una connessione con l’Irlanda per un ammontare di 0,13 unità, con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,15 unità e con la Norvegia pari ad un ammontare di 0,11 unità.

Ovviamente tali connessioni non devono essere considerate come delle relazioni del tipo causa-effetto. Al contrario si tratta di strutture che mettono in risalto la presenza di andamenti similari nella dinamica delle serie storiche dei paesi considerati uniti nella medesima rete. 

Conclusioni. Il valore della deprivazione abitativa è diminuita di circa il 40% tra il 2010 ed il 2021 in media nei paesi considerati. Tuttavia vi sono dei paesi nei quali la deprivazione abitativa è cresciuta tra il 2010 ed il 2020, e tra questi i valori più rilevanti sono stati registrati nei Paesi Bassi, in Irlanda e in Danimarca. Se però consideriamo i paesi singolarmente è possibile notare che alcuni paesi hanno un vero e proprio problema di deprivazione abitativa. Tra questi certamente la Turchia con circa il 21,90% della popolazione che vive la deprivazione abitativa. Anche l’Italia ha un problema di deprivazione abitativa con circa il 6,10% della popolazione, ovvero circa 3,8 milioni di persone che vivono in condizioni di disagio nell’accesso al bene casa. Tuttavia è probabile che l’aumento del prezzo delle case che si è verificato in connessione del Covid-19 possa peggiorare nel breve periodo, la condizione della deprivazione abitativa.