Passa ai contenuti principali

La Spesa per la Ricerca e Sviluppo in Europa


 Nel 2021 Francia e Germania hanno totalizzato il 50% della spesa europea in ricerca e sviluppo

L’Eurostat calcola il valore della spesa interna lorda per la ricerca e sviluppo. Si tratta della somma della spesa in ricerca e sviluppo connessa alle società residenti, agli istituti di ricerca, ai laboratori universitari e governativi che siano eseguite sul territorio nazionale.

Ranking dei paesi europei per valore della spesa in ricerca e sviluppo nel 2021. La Germania è al primo posto per valore della spesa in ricerca e sviluppo nel 2021 con un ammontare pari a 11.285 milioni di euro, seguita dalla Francia con 55.317,06 milioni di euro, e dall’Italia con 26.516,92 milioni di euro. A metà classifica vi sono l’Irlanda con un ammontare di 4.501,54 milioni di euro, seguita dal Portogallo con un ammontare di 4.501,54 milioni di euro, seguito dalla Grecia con 2.635,23 milioni di euro. Chiudono la classifica la Lettonia con 232,20 milioni di euro, seguita da Cipro con 208,00 milioni di euro e da Malta con 94,99 milioni di euro.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale della spesa in ricerca e sviluppo tra il 2012 ed il 2021. Cipro è al primo posto per valore della variazione percentuale della spesa in ricerca e sviluppo tra il 2012 ed il 2021 con un ammontare di 143,78% pari ad un ammontare di 122,68 milioni di euro, seguito dalla Polonia con un ammontare di 140,62% ovvero pari ad un ammontare di 4,823,02 milioni di euro, e dalla Croazia con un ammontare di 119,73% pari ad un ammontare di 395,11 milioni di euro. A metà classifica vi sono la Lettonia con un ammontare di 58,48% pari ad un valore di 333,13 milioni di euro, seguita dalla Slovacchia con un valore di 56,92% pari ad un ammontare di 333,13 milioni di euro e dai Paesi Bassi con un ammontare di 54,37% pari ad un ammontare di 6.803,38 milioni di euro. Chiudono la classifica la Slovenia con un ammontare di 20,33% pari ad un ammontare di 188,69 milioni di euro, seguita dalla Francia con un valore di 18,91% pari ad un ammontare di 8798,02 milioni di euro e dalla Finlandia con un valore di 9,65% pari ad un ammontare di 659,21 milioni di euro.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Metodo di Elbow. Di seguito viene presentata la clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Metodo di Elbow. Nello specifico vengono individuati i seguenti clusters ovvero:

  • ·         Cluster 1: Italia, Paesi Bassi, Svezia, Spagna, Belgio, Austria, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Polonia, Malta Cipro, Lettonia, Estonia, Bulgaria, Lituania, Croazia, Irlanda, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Slovacchia, Romania, Slovenia, Portogallo, Ungheria, Grecia;
  • ·         Cluster 2: Germania, Francia.

Dal punto di vista della mediana risulta il seguente ordinamento dei clusters ovvero C2=84083,5>C1=3100,08. L’analisi mostra che Francia e Germania guidano la classifica dei paesi per valore della spesa in ricerca e sviluppo segnando una notevole differenza con il resto dell’Europa.


Network Analysis con l’utilizzo della distanza euclidea. Di seguito viene analizzata una network analysis attraverso l’utilizzo della distanza euclidea. Sono individuate tre strutture a network complesse. In modo particolare esiste una struttura a network tra i seguenti paesi ovvero:

  • ·         Lussemburgo ha una connessione con la Slovacchia per un valore pari a 0,011 unità e con la Romania per un valore pari a 0,021 unità;
  • ·         La Slovacchia ha una connessione con il Lussemburgo per un valore pari a 0,011 unità e con la Romania per un valore pari a 0,019 unità;
  • ·         La Romania ha una connessione con il Lussemburgo per un valore pari a 0,021 unità e con la Slovacchia per un valore pari a 0,019 unità.

Inoltre esiste una struttura a network complessa tra i seguenti paesi ovvero:

  • ·         Cipro ha una connessione con Malta per un valore pari a 0,0056 unità, e con la Lettonia per un valore pari a 0,0058 unità;
  • ·         Malta ha una connessione con Cipro per un valore pari a 0,0056 e con la Lettonia per un valore pari a 0,01 unità;
  • ·         La Lettonia ha una connessione con Malta per un valore pari a 0,01 unità e con Cipro con un valore pari a 0,0058 unità.

Inoltre viene rilevata la seguente struttura economica complessa ovvero:

  • ·         La Lituania ha una connessione con la Croazia per un valore pari a 0,0063 unità, con l’Estonia per un valore pari a 0,0079 unità, con la Bulgaria per un valore pari a 0,0048;
  • ·         La Bulgaria ha una connessione con la Lituania per un valore pari a 0,0048 unità, con l’Estonia per un valore pari a 0,01 unità, con la Croazia pari a 0,0077 unità;
  • ·         L’Estonia ha una connessione con la Bulgaria per un valore pari a 0,01 unità, con la Lituania per un valore pari a 0,0077 unità, e con la Croazia per un valore pari a 0,011 unità;
  • ·         La Croazia ha una connessione con la Bulgaria per un valore pari a 0,0077, con l’Estonia per un valore pari a 0,011 unità, e con la Lituania per un valore pari a 0,0063 unità.

Conclusioni. Il valore medio della spesa per ricerca e sviluppo nei paesi europei considerati è passato da un ammontare di 8.682,2 milioni di euro nel 2012 fino ad un valore di 12.018,5 milioni di euro ovvero pari ad una crescita di un ammontare di 3.336,31 milioni di euro pari ad un ammontare di 38,43%. Tuttavia, esiste una enorme distinzione tra i paesi europei in termini di investimenti nella ricerca e sviluppo. Infatti, Francia e Germania nel 2021 hanno totalizzato circa il 50% della spesa in ricerca e sviluppo, seguite da l’Italia con il 7,88%, i Paesi Bassi con il 5,74% e la Svezia con il 5,35%. Ne deriva pertanto che la stragrande maggioranza dei paesi europei ha una spesa in ricerca e sviluppo assolutamente trascurabile. Occorre tuttavia, individuare delle metodologie che possano consentire la crescita della spesa in ricerca e sviluppo come elemento preliminare rispetto alla crescita della competitività nei settori high-tech. 







Commenti

Post popolari in questo blog

Il Cuneo Fiscale nei Principali Paesi OCSE nel 2024

  I dati mostrano l’evoluzione del tax wedge medio – cioè l’incidenza percentuale delle imposte sul lavoro rispetto al costo totale del lavoro – per un lavoratore single senza figli, con un reddito pari al 100% del salario medio, in un campione ampio di Paesi OCSE, nel periodo 2015–2024. Questo indicatore è centrale per comprendere l’onere fiscale sul lavoro e il suo impatto sull’economia, sull’occupazione e sulla competitività. L’analisi mostra un panorama piuttosto eterogeneo. I Paesi OCSE si collocano su un ampio spettro, che va da chi applica una pressione fiscale minima, come Colombia e Cile, fino a chi presenta carichi elevati, come Belgio e Germania. Nonostante le differenze strutturali tra i sistemi fiscali, è possibile individuare alcune tendenze comuni e differenziazioni regionali e temporali. Cominciando dai Paesi con le pressioni fiscali più alte, il Belgio resta costantemente in cima alla classifica per tutta la serie temporale, pur mostrando un leggero trend dis...

Trend globali nella produzione di nuovi medici

  Il lungo arco temporale compreso tra il 1980 e il 2023 offre uno sguardo ricco di dettagli sull’evoluzione della formazione dei medici in numerosi paesi, misurata in laureati in medicina per 100 000 abitanti. All’inizio degli anni Ottanta diverse nazioni presentavano livelli di ingresso nelle facoltà di medicina piuttosto elevati, con alcuni picchi record, mentre altre registravano numeri più contenuti. Nel corso dei decenni successivi il quadro si è fatto più sfaccettato: a un’estensione e a un potenziamento delle politiche di reclutamento hanno fatto da contraltare oscillazioni legate a riforme accademiche, crisi economiche, ristrutturazioni dei sistemi sanitari e flussi migratori di professionisti. Dall’analisi emerge un generale trend di aumento della produzione di nuovi medici a livello mondiale, benché con intensità e momenti diversi a seconda delle regioni e dei contesti nazionali, riflettendo scelte politiche, bisogni demografici e dinamiche di mercato. A livello comple...

Nord e Sud a confronto: differenze territoriali nei tassi di adeguata alimentazione

  ·          Le regioni del Nord mantengono livelli elevati, ma mostrano cali significativi negli ultimi anni. ·          Il Mezzogiorno registra valori più bassi, con Calabria e Abruzzo in miglioramento, Basilicata in forte calo. ·          Crisi economiche , pandemia e stili di vita hanno inciso profondamente sull’ adeguata alimentazione degli italiani.   L’analisi dei dati relativi all’adeguata alimentazione in Italia nel periodo compreso tra il 2005 e il 2023, misurata attraverso i tassi standardizzati per 100 persone, restituisce un quadro piuttosto articolato, con forti differenze territoriali, variazioni cicliche e trend di lungo periodo che denotano dinamiche sociali, economiche e culturali. Nel Nord e nel Centro i livelli sono generalmente più elevati rispetto al Mezzogiorno, ma anche qui emergono oscillazioni notevoli. In alcune regi...