La
percentuale della popolazione che non ha accesso alle cure sanitarie in Europa
è diminuita in media per i paesi considerati del 34% tra il 2008 ed il 2021
L’Eurostat calcola la
percentuale della popolazione avente una età pari o superiore di 16 che non
hanno accesso all’assistenza medica per motivi finanziari, a causa della
presenza di liste d’attesa e per questioni connesse alla distanza chilometrica.
I dati sono raccolti attraverso auto-segnalazione e quindi riflettono il valore
della percezione soggettiva degli intervistati ed il loro background socio-culturale.
Tuttavia, l’indicatore non tiene in
considerazione le differenze esistenti tra i vari sistemi sanitari nazionali.
Ranking dei paesi europei
per valore delle persone che non hanno accesso alle cure sanitarie in Europa. L’Estonia
è al primo posto per percentuale della popolazione priva di accesso alle cure
sanitarie per un valore pari a 8,1%, seguita dalla Grecia con 6,4% e dalla
Slovenia con un valore pari a 4,8%. A metà classifica vi sono la Croazia con un
ammontare di 1,7%, e la Danimarca e la Svezia con un ammontare di 1,3%. Chiudono
la classifica Germania, Cipro e Malta con un ammontare di 0,1%. Mediamente nel
2021 il valore delle persone che non hanno accesso alle cure sanitarie nei
paesi considerati è stato pari a 2,16%.
Ranking dei paesi europei
per valore della variazione percentuale della popolazione priva di accesso alle
cure sanitarie tra il 2008 ed il 2021. La Slovenia è al primo
posto per valore della variazione percentuale della popolazione priva di
accesso alle cure sanitarie tra il 2008 ed
il 2021 con un valore pari a 2.300,00% pari a 4,60 unità, seguita dalla
Finlandia con un ammontare di 450,00% pari ad un ammontare di 3,60 unità e dal
Belgio con un ammontare di 240,00% pari ad un ammontare di 1,20 unità. A metà
classifica vi sono l’Estonia con un ammontare di 10,96% pari ad un ammontare di
0,80 unità, seguita dai Paesi Bassi con un ammontare di -33,33% pari ad un
ammontare di -0,10 unità, e dalla Svezia con un ammontare di -50,00% pari a
-1,30 unità. Chiudono la classifica la Bulgaria con un ammontare di -93,46%
pari ad un ammontare di -14,30 unità, seguita dalla Germania con un ammontare
di -95,45% pari ad un ammontare di -2,10 unità e da Cipro con un ammontare di
-96,43% pari ad un ammontare di -2,70 unità.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di
seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato
con il coefficiente di Silhouette. Nello specifico sono stati individuati tre
diversi clusters ovvero:
- ·
Cluster 1: Romania, Bulgaria, Lettonia e
Polonia;
- ·
Cluster 2: Svizzera, Repubblica Ceca, Danimarca,
Lussemburgo, Malta, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Germania, Austria, Francia,
Belgio, Ungheria, Slovenia, Portogallo, Irlanda, Lituania, Cipro, Finlandia;
- ·
Cluster 3: Estonia, Grecia.
Dal punto di vista della mediana è possibile individuare la seguente struttura dei clusters ovvero: C3=7,25>C1=3,35>C2=1,1. Dal punto di vista geografico si mette in evidenza come l’Europa Meridionale ed alcuni paesi dell’Europa orientale hanno dei livelli di accesso alle cure sanitarie inferiori rispetto ai livelli dell’Europa Centro-Settentrionale.
Network analysis con la distanza
euclidea. Di seguito viene presentata una clusterizzazione mediante
l’applicazione della network analysis con la distanza euclidea. Viene rilevata
la presenza di un’unica struttura a network complessa composta come di seguito
ovvero:
- ·
La Svizzera ha una connessione con la
Repubblica Ceca per un ammontare di 0,18 unità;
- ·
La Repubblica Ceca ha una connessione con
la Svizzera per un ammontare di 0,18 unità, con il Lussemburgo pari ad un
ammontare di 0,19 unità, e con la Spagna per un ammontare di 0,24 unità;
- ·
Il Lussemburgo ha una connessione con la
Repubblica Ceca per un ammontare di 0,19 unità, con la Spagna per un ammontare
di 0,14 unità e con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,23 unità;
- ·
La Spagna ha una connessione con la Repubblica
Ceca per un ammontare di 0,24 unità, con il Lussemburgo per un ammontare di
0,14 unità, con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,16 unità, e con l’Austria
per un ammontare di 0,22 unità;
- ·
I Paesi Bassi hanno una connessione con la
Spagna per un ammontare di 0,16 unità, con l’Austria per un ammontare di 0,14
unità e con il Lussemburgo per un valore pari a 0,23 unità.
- ·
L’Austria ha una connessione con la Spagna
per un ammontare di 0,22 unità e con i Paesi Bassi per un ammontare di 0,14
unità.
Conclusioni. Tra
il 2008 ed il 2021 il valore della percentuale della popolazione priva di
accesso alle cure sanitarie è diminuita di un ammontare di -34,46% pari ad un
valore di -1,14 unità. Tuttavia, vi sono dei paesi dove tale variabile è cresciuta
ovvero Slovenia, Finlandia, Belgio e Spagna. La crescita della popolazione che
non ha accesso alle cure sanitarie può essere dovuta ad un insieme di fattori ovvero:
- ·
Fattori economici: nei paesi che hanno dei
sistemi sanitari privati o misti può essere molto difficile in condizioni di crisi
economica accedere alle cure per la fascia della popolazione avente redditi
bassi;
- ·
Fattori geografici: per esempio in un
paese come la Grecia la popolazione residente nelle isole potrebbe avere delle
difficoltà ad avere adeguato accesso alle cure per motivazioni geografiche;
- ·
Mancanza di Servizi Sanitari: in alcuni
paesi aventi redditi medio-basso vi può essere una difficoltà di produrre
servizi sanitari soprattutto nelle aree rurali e nelle zone interne creando una
sottoproduzione di servizi rispetto alla domanda.
Certamente la questione sanitaria in Europa, insieme con la questione delle pensioni, richiede attenzione da parte dei policy makers. La popolazione europea è sottoposta ad un processo di invecchiamento diffuso con una crescita della spesa sanitaria pro-capite in uno scenario economico che è molto eterogeneo. Se da un lato i paesi e le regioni a reddito pro-capite elevato mostrano livelli elevati anche nelle prestazioni sanitarie, dall’altro lato i paesi e le regioni a reddito pro-capite medio basso potrebbero soffrire ancora di più nel futuro per la privazione nell’accesso a servizi sanitarie. E’ probabile che le diseguaglianze sanitarie tra paesi e regioni europee con reddito medio-alto e medio-basso cresceranno, creando delle differenze anche nell’aspettativa di vita. Infatti è probabile che la popolazione che ha più accesso alle cure sanitarie possa avere anche un’aspettativa di vita superiore rispetto alla popolazione che invece è priva di accesso alle cure mediche.
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