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Il Tasso di Iscrizione delle Imprese nelle Regioni e Provincie d’Italia

 E’ diminuita in tutte le regioni tra il 1996 ed il 2021.

L’Istat calcola il valore del tasso di iscrizione lordo nel registro delle imprese. Si tratta di una variabile che considera il numero delle imprese iscritte sul totale delle imprese registrate nell’anno precedente. I dati analizzati prendono in considerazione tra il 1996 ed il 2021.

Ranking delle provincie per valore del tasso di iscrizione lordo nel registro delle imprese nel 2021. Prato è al primo posto per valore del numero di iscrizione lordo delle imprese con un valore pari a 7,8 unità, seguito da Lecce con un valore pari a 5 e Rieti con un valore pari a 6,8 unità. A metà classifica vi sono un insieme di paesi con un valore del tasso di iscrizione lordo pari a 5,3 ovvero Aosta, Parma, Ferrara, Lucca, Firenze, Frosinone, Isernia, Salerno, Cosenza, Palermo. Chiudono la classifica Perugia con un valore di 4,7 unità, seguita da Biella con 4,5, seguita da Reggio Calabria e Messina pari ad un ammontare di 4,4 unità.

Ranking delle provincie per valore del tasso di iscrizioni lorde tra il 1996 e 2021.  Lecce è al primo posto per valore del tasso di iscrizioni lorde tra il 1996 ed il 2021 con un valore pari a 18,64% ovvero un valore pari a 1,1 unità, seguita da Prato con un valore pari a 9,86% pari ad un ammontare di 0,7 unità, e da Catania con un valore pari a 3,7% pari ad un ammontare di 0,2 unità. A metà classifica vi sono Lucca con un ammontare di -29,33% pari ad un ammontare di -2,2 unità, seguita da Oristano con un valore pari a -29,41% pari ad un ammontare di -2,00 unità e da Forlì-Cesena con un valore di -29,49% pari ad un ammontare di -2,3%. Chiudono la classifica la Caltanissetta con un valore di -63,36% pari ad un ammontare di -8,3 unità, seguita da Biella con un valore di -72,89% pari ad un ammontare di -12,1 unità, Perugia con un valore di -90,52% pari ad un ammontare di -44,9 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Metodo di Elbow. Di seguito viene proposto un modello di clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Metodo di Elbow. Vengono individuato i seguenti clusters ovvero:

  • Cluster 1: Trieste, Firenze, Catanzaro, Roma, Bolzano, Enna, Trapani, Matera, Napoli, Siracusa, Bari; Catania, Milano, Palermo, Agrigento;
  • Cluster 2: Perugia;
  • Cluster 3: Ferrara, Ancora, Bologna, Ascoli Piceno, Lucca, Trento, L’Aquila, Cagliari, Reggio di Calabria, Bergamo, Aosta, Forlì-Cesena, Padova, Piacenza, Verbano-Cusio-Ossola, Nuoro, Sassari, Parma, Pordenone, Siena, Pesaro e Urbino, Treviso, Varese, Vicenza, Como;
  • Cluster 4: Mantova, Arezzo, Venezia, Imperia, Cremona, Gorizia, Cosenza, Ragusa, Macerata, Cuneo, Salerno, Vercelli, Rimini, Campobasso, Alessandria, Pistoia, Terni, Frosinone, Rieti, Ravenna, Chieti, Torino, Teramo, Pavia, Brescia, Massa-Carrara, Pisa, Lodi, La Spezia, Grosseto, Asti, Rovigo, Modena, Avellino, Verona, Novara, Savona;
  • Cluster 5: Genova, Oristano, Lecco, Udine, Potenza, Caltanissetta, Messina, Sondrio, Biello, Belluno,
  • Cluster 6: Viterbo, Benevento, Vibo Valentia, Lecce, Livorno, Taranto, Reggio nell’Emilia, Latina, Brindisi, Crotone, Pescara, Isernia, Caserta,
  • Cluster 7: Prato.

Di seguito viene presentato l’ordinamento dei clusters così costituito ovvero: C7>C6>C1>C4>C3>C5>C2. L’elemento più significativo della clusterizzazione consiste nel fatto che le provincie meridionali hanno un livello medio-alto di creazione di nuove imprese, almeno considerando i tassi lordi.

Ranking delle regioni italiane per valore del tasso di iscrizione lordo nel registro delle imprese nel 2021. Il Trentino Alto Adige è al primo posto per valore del tasso di iscrizione lordo di imprese nel registro delle imprese con un valore pari a 6,3 unità, seguita dal Piemonte, Puglia, Lombardia che hanno tutte e tre un valore pari a 6,2 unità. Chiudono la classifica Liguria, Molise, Abruzzo, Calabria con 5,2, Basilicata con 5,1 e Umbria con 4,9 unità.

Ranking delle regioni per variazione del valore percentuale del tasso di iscrizione lordo nel registro delle imprese tra il 1996 ed il 2021. La Puglia è al primo posto per valore del tasso di variazione percentuale del tasso lordo di iscrizione al registro delle imprese con un ammontare di -3,2% pari ad un ammontare di -0,2 unità, seguita dal Lazio con un ammontare di -8,79% pari ad un ammontare di -0,57 unità, seguita dalla Campania con un valore pari a -11,22% pari ad un ammontare di -0,76 unità. A metà classifica vi sono il Friuli Venezia Giulia con un ammontare di -29,4% pari ad un ammontare di -2,23 unità, seguita dal Veneto con un ammontare di -29,57% pari ad un ammontare di -2,34 unità, e dalle Marche con un ammontare di .31,8% pari ad un ammontare di -2,48 unità. Chiudono la classifica la Liguria con un ammontare di -44,21% pari ad un ammontare di -4,16 unità, seguita dal Piemonte con un valore di -56,28% pari ad un ammontare di -7,99 unità, e dall’Umbria con un ammontare di -87,56% pari ad un ammontare di -34,76 unità. Mediamente il valore del tasso di iscrizione lordo è diminuito del 30% tra il 1996 ed il 2021.

Macro-regioni italiane. Se guardiamo alle macro-regioni italiane possiamo verificare che il valore del tasso di iscrizioni lordo delle nuove imprese è diminuito tra il 1996 ed il 2021. Nel Mezzogiorno il valore del tasso di iscrizione tra il 1996 ed il 2021 è passato da un ammontare di 6,9 unità fino ad un valore di 5,7 unità ovvero pari ad una variazione di -17,76% pari ad un ammontare di -1,20 unità. Anche nel Nord Italia il tasso di iscrizione lordo delle imprese è diminuito passando da un ammontare di 8,9 unità fino ad un valore di 5,9 unità ovvero una variazione pari ad un ammontare di -3 unità paria al -33,47%. Infine nel Centro Italia il valore del tasso di iscrizioni lordo è diminuito da un ammontare di 9,3 unità fino ad un valore di 5,7 unità ovvero pari ad una variazione di -38,75% pari ad un ammontare di -3,60 unità. Complessivamente in Italia il valore del tasso di iscrizione delle imprese è diminuito da un ammontare di 8,4 unità fino ad un valore di 5,8 unità ovvero pari ad una variazione di -2,60 unità pari ad un ammontare di -31,06%.

Conclusioni. Il valore del tasso di iscrizioni lordo è diminuito significativamente tra il 1996 ed il 2021 in tutte le regioni italiane. La riduzione del tasso di iscrizione lordo manifesta un indebolimento dell’offerta imprenditoriale italiana che potrebbe avere degli effetti di medio-lungo periodo nella capacità di produrre valore aggiunto in Italia.










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