Circa
l’8% dei lavoratori europei è a rischio povertà
L’Eurostat misura la
percentuale di lavoratori a rischio di povertà in Europa. L’indicatore misura la
percentuale di persone che sono occupate e che hanno un reddito disponibile inferiore
alla soglia di rischio di povertà ovvero inferiore al valore del 60% rispetto
al reddito disponibile mediano nazionale al netto dei trasferimenti sociali. Un
individuo viene considerato come occupato se lavora più della metà dell’anno.
Ranking dei paesi europei
per valore dei lavoratori a rischio di povertà in Europa nel 2021. La
Romania è al primo posto per valore dei lavoratori a rischio di povertà nel
2021 con un ammontare di 15,6%, seguita dal Lussemburgo con un ammontare di
13,5% e dalla Spagna per un valore di 12,7%. A metà classifica vi sono la
Lithuania, l’Ungheria e l’Austria con un ammontare pari a 7,5%. Chiudono la
classifica il Belgio con un ammontare di 3,8%, seguita dalla Repubblica Ceca
con un ammontare di 3,5% e dalla Finlandia con un ammontare di 2,8%.
Ranking dei paesi europei
per valore della variazione percentuale dei lavoratori a rischio di povertà tra
il 2010 ed il 2021. L’Estonia è al primo posto per valore
della variazione percentuale dei lavoratori a rischio di povertà con un
ammontare pari a 53,85% ovvero un ammontare pari a 3,5 unità, seguita dall’Ungheria
con un ammontare di 41,51% pari ad un ammontare di 2,2 unità e dalla Bulgaria
con un ammontare di 29,87% pari ad un valore di ,23 unità. A metà classifica vi
sono i Paesi Bassi con un ammontare pari a 1,96% pari ad un ammontare di 0,2
unità, seguita dall’Austria con una variazione pari a 0 e dalla Svezia pari ad
un ammontare di -3,95% pari ad un ammontare di -0,3 unità. Chiudono la
classifica la Croazia con un ammontare di -22,22% pari ad un ammontare di -1,4
unità, seguita dalla Finlandia con un ammontare di -24,32% pari ad un ammontare
di 0,9 unità e dalla Lituania con un valore di -40,48% pari ad un ammontare di
-5,1 unità. Mediamente il valore della variazione percentuale dei lavoratori a
rischio di povertà tra il 2010 ed il 2021 per i paesi considerati ha fatto segnare
una variazione nulla.
Clusterizzazione con l’algoritmo
k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di
seguito si presenta una clusterizzazione con l’algoritmo k-Means ottimizzato
con il coefficiente di Silhouette. In modo particolare vengono individuati i
seguenti clusters ovvero:
- ·
Cluster 1:
Croazia, Danimarca, Malta, Paesi Bassi, Irlanda, Slovenia, Belgio, Svezia, Francia,
Repubblica Ceca, Finlandia, Austria, Svizzera, Cipro, Ungheria, Lettonia,
Germania, Bulgaria, Lituania, Estonia;
- · Cluster 2: Spagna, Grecia, Italia, Lussemburgo, Romania, Polonia, Portogallo.
L’analisi dal punto di
vista della mediana mette in evidenza la presenza di un ordinamento dei
clusters come indicato di seguito ovvero: C2=11,6>C1=7,15. Dal punto di
vista geografico il cluster dominante ovvero il C2 è costituito dai paesi dell’Europa
Meridionale, mentre i paesi dell’Europa del Centro-Nord hanno un valore inferiore
in termini di lavoratori a rischio di povertà.
Network analysis con l’utilizzo
della distanza euclidea. Di seguito viene presentata una
network analysis con l’utilizzo della distanza euclidea. Viene rilevata una struttura a network
complessa e tre strutture a network semplificate. Nello specifico esiste una
struttura a network complessa con le seguenti connessioni:
- ·
Cipro ha una connessione con la Francia
per un ammontare di 0,52 unità, e con l’Austria per un ammontare di 0,46 unità;
- ·
L’Austria ha una connessione con Cipro per
un ammontare di 0,46 unità, con la Francia per un ammontare di 0,39 unità, con
la Svezia per un ammontare di 0,53 unità e con la Svizzera per un ammontare di
0,43 unità;
- ·
La Svezia ha una connessione con la
Svizzera per un ammontare di 0,52 unità, con l’Austria per un ammontare di 0,53
unità e con la Francia per un ammontare di 0,45;
- ·
La Francia ha una connessione con l’Austria
per un ammontare di 0,39 unità, con la Svezia per un ammontare di 0,45 unità, e
con Cipro per un ammontare di 0,52 unità;
- ·
La Svizzera ha una connessione con l’Austria
per un ammontare di 0,43 unità, con la Svezia per un ammontare di 0,52 unità.
Inoltre esistono tre
strutture a network semplificate ovvero:
- ·
Croazia e Slovenia hanno una connessione
per un ammontare di 0,52 unità;
- ·
Repubblica Ceca e Finlandia hanno una
connessione per un ammontare di 0,38 unità;
- · Malta e Danimarca hanno una connessione per un ammontare di 0,42 unità.
Conclusioni.
La percentuale dei lavoratori a rischio di povertà è rimasta sostanzialmente
immutata nl periodo analizzato e pari a circa l’8%. Questo significa che l’8%
dei lavoratori ha un reddito insufficiente. Si tratta dei cosiddetti working
poors ovvero dei lavoratori poveri ossia di quelle persone che pure lavorando
rimangono povere. Occorre considerare che tali lavoratori sono presenti
soprattutto nei paesi dell’Europa meridionali dove in realtà tale fenomeno è
ancora più grave se si considerano i lavoratori operanti nell’economia
informale. A tal proposito è necessario introdurre delle politiche economiche
salariali che possano integrare il reddito dei lavoratori a rischio di povertà.
E’ molto probabile che nel futuro vi saranno varie tipologie di reddito di
cittadinanza che non riguardino soltanto le persone inoccupate, quanto anche le
persone occupate che hanno redditi insufficienti.
Nessun commento:
Posta un commento