Tra
il 2014 ed il 2022 in media sono aumentate del 55,90%
L’European Innovation
Scoreboard-EIS della Commissione Europea calcola il valore della percentuale
della popolazione con educazione terziaria. L’indicatore considera la
percentuale della popolazione avente una età compresa tra i 25 ed i 34 anni che
hanno acquisito un titolo di studio universitario.
Ranking delle regioni
italiane per valore dell’educazione terziaria nelle regioni italiane nel 2021. Il
Lazio è al primo posto per valore dell’educazione terziaria con un valore di
89,84 unità, seguito dall’Emilia Romagna con un ammontare di 88,87 e dalla
Lombardia con un ammontare di 82,59. A
metà classifica vi sono il Molise con un ammontare di 66,62, seguito dalla Toscana
con un ammontare di 62,75 unità e dal Trentino Alto Adige con un ammontare di
62,03 unità. Chiudono la classifica la Calabria con un ammontare di 32,27
unità, seguita dalla Puglia con un ammontare di 26,95 e dalla Sicilia con un
ammontare di 20,18. Mediamente il 60% della popolazione delle regioni italiane
avente una età tra i 25 ed i 34 anni nel 2021 hanno ottenuto un titolo di
studio universitario.
Ranking delle regioni
italiane per valore della variazione percentuale dell’educazione terziaria
nelle regioni italiane tra il 2014 ed il 2021. La Sardegna è al
primo posto per valore della variazione percentuale dell’educazione terziaria
nelle regioni italiana tra il 2014 ed il 2021 con un ammontare di 415,58% pari
ad un ammontare di 27,57 unità, seguita dalla Sicilia con un ammontare di 92,10%
pari ad un ammontare di 9,68 unità, e dalla Basilicata con un ammontare di 85,65%
pari ad un ammontare di 28,06 unità. A metà classifica vi sono la Lombardia con
un ammontare di 45,02% pari ad un ammontare di 25,64 unità, seguita dalla Toscana
con un ammontare di 42,99% pari ad un ammontare di 18,87 unità e dal Friuli
Venezia Giulia con un valore di 42,84% pari ad un ammontare di 24,19 unità. Chiudono
la classifica l’Abruzzo con un ammontare di 8,27% pari ad un ammontare di 3,87
unità, seguito dalla Calabria con un ammontare di -8,25% ovvero pari ad un
ammontare di -2,90 unità, e dalla Puglia con un valore pari a -9,72% pari ad un
ammontare di -2,90 unità.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito viene presentato un algoritmo k-Means ottimizzato con il
coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due diversi clusters ovvero:
·
Cluster 1:
Molise, Marche, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Friuli-Venezia
Giulia, Toscana, Liguria, Piemonte, Abruzzo, Valle d’Aosta;
·
Cluster 2:
Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Calabria, Trentino-Alto Adige, Basilicata.
Di seguito viene
presentato un ordinamento dei clusters per valore della mediana. Il risultato
mostra che C1=77>C2=34. Dal punto di vista geografico risultano due diversi
clusters. Il Centro-Nord ha livelli elevati di educazione terziaria. Il Sud ha
livelli ridotti di educazione terziaria. Tuttavia, occorre considerare che i
valori del Trentino-Alto Adige sono stati ottenuti come media dei valori della provincia
Autonoma di Trento e della Provincia Autonoma di Bolzano.
Network Analysis con
distanza euclidea. Di seguito viene presentata una network
analysis attraverso l’utilizzo della distanza euclidea. Vengono individuate tre
strutture a network delle quali una complessa e tre semplificate.
Esiste una struttura a
network complessa come indicata di seguito:
- ·
L’Umbria ha una connessione con il Molise
per un ammontare di 0,61 unità;
- ·
Il Molise ha una connessione con le Marche
per un ammontare di 0,52 unità e con l’Umbria per un ammontare di 0,61 unità;
- ·
Le Marche hanno una connessione con il
Molise per un ammontare di 0,52 unità e con il Veneto per un ammontare di 0,64
unità;
- ·
Il Veneto ha una connessione con le Marche
per un ammontare di 0,64 unità e con l’Emilia Romagna per un ammontare di 0,37
unità;
- ·
L’Emilia-Romagna ha una connessione con il
Veneto per un ammontare di 0,37 unità.
Esistono inoltre due
strutture a network complesse ovvero:
- ·
La Puglia e la Campania hanno una
connessione per un ammontare di 0,56 unità;
- ·
La Basilicata e la Valle d’Aosta hanno una
connessione per un ammontare di 0,56.
Conclusioni.
Il valore delle persone con educazione terziaria è cresciuto del 55,90% tra il
2014 ed il 2021 nelle regioni italiane. Tuttavia, i valori sono ancora molto ridotti
soprattutto nelle regioni meridionali. In modo particolare in Puglia e Sicilia.
In Puglia sono il 26,95% della popolazione avente una età tra i 25 ed i 34 anni
ha un titolo di studio terziario, la medesima percentuale in Sicilia è di
20,18. La media italiana è del 60,00%. Si tratta di valori, comunque, assai
ridotti rispetto alle regioni europee più evolute. Per affrontare al meglio le
sfide dell’economia della conoscenza e dell’economia dell’innovazione
tecnologica è necessario investire nella formazione attraverso il potenziamento
della tertiary education, ovvero il miglioramento della formazione
universitaria. Considerata nel suo complesso l’Europa è un’area arretrata in
termini di capacità di competizione nell’economia della conoscenza. Non c’è
infatti competizione con gli USA e con la Cina, soprattutto sull’innovazione
tecnologica e la ricerca e sviluppo. L’Italia in questo scenario è ancora più arretrata
ed il Sud Italia manifesta un ritardo ancora più grave. È probabile che nel
futuro nuovi paesi superino l’Italia per valore del capitale umano e che l’economia
italiana, in assenza di adeguati investimenti nel sistema universitario, perda
la capacità di innovare e di creare prodotti e servizi ad alto valore aggiunto.
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