La variabile "ISO
9001 quality certificates/bn PPP$ GDP" rappresenta il numero di
certificati di qualità ISO 9001 per miliardo di PIL espresso in termini di
Parità di Potere d'Acquisto (PPP). I certificati ISO 9001 si riferiscono a
quelli emessi in un determinato paese o regione, e attestano che
un'organizzazione ha implementato un sistema di gestione della qualità conforme
agli standard internazionali. Il PIL in dollari di PPP tiene conto delle
differenze di potere d'acquisto tra paesi, consentendo confronti più equi
rispetto ai livelli di prezzo. In sintesi, la variabile misura la diffusione
dei certificati di qualità ISO 9001 in relazione alla dimensione economica di
un paese, permettendo di capire quanto siano adottati tali certificati rispetto
al valore economico espresso in miliardi di dollari internazionali di PPP.
Questo indicatore è utile per confrontare l'adozione delle certificazioni ISO
9001 tra economie di diversa scala. I dati fanno riferimento al periodo tra il
2013 ed il 2022.
Le
Certificazioni ISO 9001 a Livello Mondiale nel 2022. I
dati relativi ai certificati di qualità ISO 9001 per miliardo di PIL in dollari
PPP mostrano una notevole variazione tra i paesi, indicando differenti livelli
di adozione di questo standard di qualità in relazione alla dimensione
economica di ciascun paese. L'ISO 9001 rappresenta uno standard riconosciuto a
livello globale per i sistemi di gestione della qualità, ed è adottato da molte
organizzazioni in diversi settori per dimostrare la loro capacità di fornire
prodotti e servizi che soddisfano le esigenze normative e dei clienti. Il
rapporto tra il numero di certificati e il PIL corretto per la parità di potere
d'acquisto (PPP) ci permette di confrontare l'adozione di questo standard in
modo più omogeneo tra paesi con diverse dimensioni economiche. Al vertice della
classifica troviamo l'Italia, con un valore di 100 certificati di qualità ISO
9001 per miliardo di PIL in dollari PPP. Questo suggerisce una forte adozione
dello standard da parte delle organizzazioni italiane, evidenziando un alto
livello di attenzione alla qualità e alla certificazione dei processi. È
interessante notare che, sebbene l'Italia abbia un'economia sviluppata, la sua
forte presenza in settori come la manifattura, l'agroalimentare e l'industria
automobilistica, tutti altamente regolamentati e incentrati sulla qualità,
potrebbe spiegare questo dato. La cultura della certificazione in Italia è ben
radicata, con molte aziende che vedono l'ISO 9001 come un prerequisito per
competere nei mercati internazionali. Seguono da vicino la Bulgaria e la
Bielorussia, con rispettivamente 97,2 e 97 certificati per miliardo di PIL in
dollari PPP. Nonostante le dimensioni più ridotte delle loro economie rispetto
a quelle di paesi più sviluppati, questi numeri indicano una significativa
attenzione verso la qualità. È probabile che in questi paesi l'ISO 9001 venga
percepito come un importante strumento per attrarre investimenti e migliorare
l'accesso ai mercati globali. In particolare, per la Bulgaria, come membro
dell'Unione Europea, la conformità agli standard internazionali è probabilmente
vista come una strategia per integrarsi meglio nei mercati occidentali. Altri
paesi dell'Europa dell'Est, come la Serbia, la Repubblica Ceca, la Bosnia ed
Erzegovina e la Croazia, mostrano anch'essi alti livelli di certificazione ISO
9001 in relazione al loro PIL, con valori che variano tra 63 e 57,8. Questo
potrebbe riflettere il desiderio di questi paesi di allinearsi con le normative
europee e internazionali in vista di un'espansione commerciale o di
un'integrazione più profonda con l'Unione Europea, nel caso di Serbia e
Bosnia-Erzegovina. La certificazione ISO 9001 rappresenta una sorta di garanzia
di qualità che può aiutare le aziende di queste regioni a competere più
efficacemente sul mercato europeo e globale. Guardando all'Europa occidentale,
paesi come la Germania, il Regno Unito e la Francia, nonostante siano tra le
economie più grandi e sviluppate del mondo, presentano valori relativamente più
bassi rispetto all'adozione della ISO 9001 per miliardo di PIL. La Germania,
per esempio, ha un valore di 28,1, il Regno Unito di 22,7, e la Francia di
18,5. Questi valori più bassi possono essere spiegati dal fatto che, in
economie avanzate, esistono numerose altre certificazioni settoriali o di
nicchia che potrebbero essere preferite dalle aziende. Inoltre, in questi
paesi, la percezione della qualità potrebbe essere già ben radicata nei
processi di produzione e gestione, con meno necessità di dimostrare conformità
attraverso certificazioni esterne. Tra i paesi non europei, la Cina emerge con
un valore di 34,5, che, sebbene inferiore rispetto a molti paesi europei, è
significativo data la vastità della sua economia. Questo dato suggerisce che la
Cina sta rapidamente adottando standard di qualità internazionali,
probabilmente per migliorare la reputazione dei suoi prodotti a livello globale
e garantire l'accesso ai mercati esteri. La forte espansione del settore
manifatturiero cinese ha portato molte aziende a cercare di migliorare la loro
competitività attraverso l'adozione di sistemi di gestione della qualità come
l'ISO 9001. Paesi come il Brasile, l'Argentina e il Cile, con valori tra 16,5 e
14,3, mostrano anch'essi un certo livello di adozione della certificazione ISO
9001, ma non ai livelli visti in Europa o in alcuni paesi asiatici. In queste
economie emergenti, l'ISO 9001 potrebbe essere visto come un'opportunità per
migliorare la qualità e la competitività sui mercati globali, anche se la
diffusione potrebbe essere ostacolata da fattori economici o strutturali. Gli
Stati Uniti, con un valore di 2,2, rappresentano un caso particolare.
Nonostante la sua economia sia la più grande al mondo, il basso numero di
certificati ISO 9001 per miliardo di PIL può essere attribuito a diversi
fattori. In primo luogo, negli Stati Uniti esistono molte altre certificazioni
specifiche per settore, come la AS9100 per l'aerospaziale o la IATF 16949 per
l'industria automobilistica, che potrebbero essere preferite dalle aziende.
Inoltre, la cultura della qualità negli Stati Uniti potrebbe essere meno legata
alla certificazione formale ISO 9001 e più orientata a standard interni o
industriali. In Africa e in molte economie in via di sviluppo, i valori sono
generalmente bassi, come ad esempio in Nigeria (0,5), Angola (0,9) o Etiopia
(0), il che suggerisce che la certificazione ISO 9001 non è ancora ampiamente
adottata. Le barriere economiche, la mancanza di infrastrutture e il costo
della certificazione possono essere tra i principali ostacoli. Tuttavia, in
alcune di queste economie, la crescita della domanda internazionale per
standard di qualità potrebbe portare a un aumento futuro dell'adozione della
certificazione ISO 9001. Nel complesso, i dati evidenziano che l'adozione della
ISO 9001 varia significativamente tra i paesi e le regioni. Nei paesi europei,
in particolare quelli dell'Est, vi è una maggiore attenzione alla
certificazione ISO 9001 rispetto ai paesi dell'Europa occidentale, il che
potrebbe riflettere la necessità di dimostrare conformità a standard
internazionali per accedere ai mercati esteri. Le economie emergenti, come la
Cina e il Brasile, stanno adottando la certificazione ISO 9001 come strumento
per migliorare la loro reputazione e competitività. Tuttavia, in molte economie
in via di sviluppo, la diffusione di questo standard è ancora limitata,
probabilmente a causa di ostacoli economici e infrastrutturali. In sintesi,
l'ISO 9001 rimane un importante indicatore di qualità per molte aziende in
tutto il mondo, ma il suo livello di adozione varia considerevolmente a seconda
della regione e della struttura economica dei vari paesi.
Le
Certificazioni ISO 9001 a Livello Mondiale tra il 2013 ed il 2022. I
dati riportati evidenziano una significativa variazione nell'adozione dei
certificati di qualità ISO 9001 tra il 2013 e il 2022 in diversi paesi.
L'indicatore principale che emerge è la variazione assoluta e percentuale dei
certificati emessi in rapporto al PIL, che mostra tendenze molto diverse tra i
vari paesi, con alcuni che hanno registrato una crescita impressionante e altri
che hanno subito forti declini. La Bielorussia emerge come un caso eccezionale,
con un aumento drammatico nel numero di certificati ISO 9001, passando da 2,4
nel 2013 a 97 nel 2022, registrando una variazione assoluta di 94,6 e una
variazione percentuale del 3941,67%. Questo incremento significativo potrebbe
essere attribuito a un crescente sforzo del paese di allinearsi agli standard
internazionali, forse come parte di una strategia volta a migliorare la qualità
delle sue industrie e renderle più competitive sui mercati globali. In termini
di variazione percentuale, anche Tanzania e Mongolia hanno registrato una forte
crescita, rispettivamente del 900% e 700%. Questo potrebbe indicare che,
nonostante il loro livello di adozione iniziale fosse basso, queste nazioni
stanno facendo progressi significativi nell'implementazione di sistemi di
gestione della qualità conformi allo standard ISO 9001. Per la Tanzania,
l'aumento da 0,1 a 1 è comunque significativo in un contesto in cui la
certificazione di qualità può migliorare la fiducia degli investitori
stranieri, mentre la Mongolia, che è passata da 0,5 a 4, sta probabilmente
cercando di migliorare le sue industrie estrattive e manifatturiere per
soddisfare standard internazionali più elevati. Ghana, Cambogia e Zimbabwe mostrano
anch'essi tassi di crescita elevati, con incrementi percentuali rispettivamente
del 550%, 242,86% e 229,41%. In questi paesi, lo sviluppo economico e
industriale potrebbe essere associato a un crescente utilizzo della
certificazione ISO 9001 come mezzo per promuovere la qualità dei prodotti
locali sui mercati internazionali. La Cambogia, ad esempio, sta cercando di
posizionarsi come un centro manifatturiero alternativo nell'Asia sudorientale,
mentre lo Zimbabwe potrebbe puntare a un miglioramento della qualità per
attrarre nuovi investimenti esteri. In Nord Africa, il Marocco ha mostrato una
crescita solida, con un incremento del 212,50%, probabilmente legato agli
sforzi del paese di diversificare la propria economia e migliorare la qualità
dei prodotti destinati all'esportazione, in particolare nel settore
automobilistico e aeronautico. Anche la Tunisia ha registrato un aumento
notevole, con una variazione del 139,58%, il che riflette probabilmente un
maggiore impegno nel garantire la qualità dei prodotti manifatturieri e dei
servizi, soprattutto per il mercato europeo. Dall'altra parte dello spettro,
alcuni paesi hanno visto un calo significativo nell'adozione della
certificazione ISO 9001. La Romania ha registrato un drastico declino, con una
riduzione del 56% nel numero di certificati ISO 9001, passando da 100 nel 2013
a 44 nel 2022. Questo potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, tra cui la
saturazione del mercato o la presenza di altre certificazioni settoriali più specifiche
che hanno preso piede. Un fenomeno simile si osserva in Moldavia, che ha subito
un calo del 56,55%, e in Malta, che ha registrato una riduzione del 69,20%.
Quest'ultimo dato è particolarmente sorprendente, dato che Malta ha una lunga
storia di rapporti economici con l'Unione Europea e un sistema industriale ben
sviluppato. Anche la Corea del Sud e Singapore, due economie altamente
industrializzate e tecnologicamente avanzate, hanno visto un calo significativo
nell'adozione della certificazione ISO 9001, rispettivamente del 60,28% e del
59,39%. Questo calo potrebbe essere attribuito a una crescente adozione di
certificazioni specifiche per settori chiave, come l'elettronica e le
tecnologie avanzate, che richiedono standard di qualità più specifici e
settoriali rispetto alla più generale ISO 9001. La Cina, che è passata da 58,7
certificati nel 2013 a 34,5 nel 2022, ha visto una riduzione del 41,23%. Anche
se questa diminuzione può sembrare negativa, è possibile che molte aziende cinesi
stiano adottando altri standard di qualità, oppure che la crescita esponenziale
di certi settori, come quello tecnologico, stia portando a un'evoluzione verso
certificazioni più specializzate e settoriali. Tuttavia, resta il fatto che la
Cina continua a essere un attore importante in termini di certificazioni ISO
9001, soprattutto per la sua vasta base industriale. Gli Stati Uniti, con una
diminuzione del 37,14%, e il Giappone, con una riduzione del 39,38%, mostrano
trend simili. Anche qui, la presenza di certificazioni settoriali molto
specifiche potrebbe spiegare il declino nell'adozione della ISO 9001, in quanto
industrie come l'automobilistica, l'aerospaziale e l'elettronica hanno standard
più settoriali e stringenti che soddisfano meglio le esigenze di tali
industrie. Infine, la Turchia e il Vietnam hanno subito riduzioni drammatiche,
rispettivamente del 52,54% e del 68,01%. Per il Vietnam, il calo potrebbe
essere legato a una transizione verso settori industriali più specializzati,
mentre per la Turchia la situazione politica ed economica instabile potrebbe
aver influito negativamente sulla diffusione delle certificazioni. In sintesi,
i dati mostrano chiaramente come l'adozione della certificazione ISO 9001 sia
in aumento in molti paesi emergenti e in via di sviluppo, mentre è in declino
in diverse economie avanzate, probabilmente a causa dell'evoluzione delle
esigenze settoriali o della saturazione del mercato. Tuttavia, la
certificazione ISO 9001 rimane un indicatore importante dell'impegno verso la
qualità, soprattutto per i paesi in crescita che cercano di aumentare la loro
competitività sui mercati internazionali.
Politiche
economiche per le certificazioni ISO 9001. Le certificazioni ISO
9001 sono strumenti fondamentali per le aziende che mirano a ottimizzare la
qualità dei propri processi, migliorare l'efficienza operativa e guadagnare
competitività nel mercato globale. Queste certificazioni si basano su un
insieme di standard internazionali che definiscono i requisiti per un sistema
di gestione della qualità, offrendo alle imprese un quadro di riferimento per
garantire che i propri prodotti e servizi soddisfino le aspettative dei clienti
e siano conformi a leggi e regolamenti pertinenti. L'importanza delle
certificazioni ISO 9001 è strettamente collegata alle politiche economiche dei
governi, poiché queste possono influenzare la competitività nazionale,
l'attrattività per gli investitori esteri e la capacità delle imprese locali di
accedere a mercati internazionali. Le politiche economiche che incentivano o
supportano l'adozione di certificazioni ISO 9001 nelle aziende giocano un ruolo
cruciale per stimolare l'innovazione, promuovere lo sviluppo sostenibile e
migliorare l'immagine complessiva del paese nel contesto internazionale. Una
delle politiche economiche più comuni per favorire l'adozione della
certificazione ISO 9001 è l'introduzione di incentivi fiscali e agevolazioni
finanziarie. I governi possono offrire sgravi fiscali alle aziende che
implementano un sistema di gestione della qualità conforme agli standard ISO,
riducendo così i costi associati alla certificazione. Questi incentivi possono
assumere la forma di deduzioni fiscali dirette sui costi di consulenza,
formazione e implementazione del sistema ISO, oppure di crediti d’imposta per
coprire una parte delle spese. Inoltre, alcuni governi offrono agevolazioni
finanziarie, come prestiti a tassi agevolati o sussidi, per facilitare
l'adozione di certificazioni ISO, soprattutto nelle piccole e medie imprese
(PMI). Queste politiche mirano a ridurre le barriere economiche che spesso
impediscono alle aziende più piccole di affrontare i costi iniziali associati
alla certificazione. In molti paesi, le PMI costituiscono una parte
significativa del tessuto economico, e politiche che agevolano la loro
certificazione possono portare a un miglioramento diffuso della qualità dei
prodotti e dei servizi offerti, aumentando così la competitività nazionale. Un
altro aspetto fondamentale delle politiche economiche che promuovono la
certificazione ISO 9001 riguarda il sostegno alla formazione e alla consulenza.
L'implementazione di un sistema di gestione della qualità richiede competenze
specifiche, che spesso non sono immediatamente disponibili all'interno
dell'organizzazione. Per questo motivo, molti governi finanziano programmi di formazione
rivolti ai dipendenti delle imprese, con l’obiettivo di sviluppare competenze
interne necessarie per la gestione della qualità. In alcuni casi, i governi
collaborano con università, istituti tecnici o enti di formazione specializzati
per creare percorsi formativi mirati all’adozione degli standard ISO. Tali
programmi possono includere moduli dedicati alla gestione della qualità, alla
leadership, alla gestione del rischio e all’analisi dei processi aziendali.
Favorire lo sviluppo delle competenze è essenziale per garantire che le aziende
siano in grado di implementare e mantenere i requisiti ISO 9001 nel lungo
periodo, riducendo la dipendenza da consulenze esterne. Anche l’assistenza
consulenziale gioca un ruolo chiave. Molti governi sostengono programmi di
consulenza gratuita o a prezzi ridotti per le PMI, al fine di aiutare le
aziende a sviluppare il proprio sistema di gestione della qualità in conformità
con gli standard ISO. Questi servizi possono includere l’analisi iniziale dei
processi aziendali, la progettazione del sistema di gestione della qualità e il
supporto durante le fasi di audit e certificazione. Le politiche economiche a
favore delle certificazioni ISO 9001 non sono rilevanti solo per il
miglioramento della qualità interna delle imprese, ma hanno anche un impatto
significativo sulla promozione delle esportazioni e sull'attrattività per gli
investitori esteri. Le aziende che ottengono la certificazione ISO 9001
dimostrano ai mercati internazionali di essere conformi agli standard globali
di qualità, facilitando così l'accesso ai mercati esteri, dove queste
certificazioni sono spesso una condizione necessaria per partecipare a gare
d'appalto o stringere partnership commerciali. In questo contesto, alcuni
governi adottano politiche che incentivano le imprese certificate a espandere
la propria presenza internazionale, attraverso l'offerta di finanziamenti per
la partecipazione a fiere e missioni commerciali, o attraverso la creazione di
piattaforme di e-commerce dedicate alle imprese certificate. Favorire l’export
delle imprese certificate può contribuire a migliorare la bilancia commerciale
del paese, stimolare la crescita economica e creare nuove opportunità di
lavoro. Inoltre, le certificazioni ISO 9001 migliorano l'attrattività del paese
per gli investitori esteri. Gli investitori, infatti, tendono a preferire
ambienti economici in cui le aziende operano secondo standard riconosciuti a
livello internazionale, poiché ciò riduce i rischi legati alla qualità dei
prodotti e alla conformità normativa. Di conseguenza, i paesi che promuovono
attivamente la diffusione di queste certificazioni possono attrarre maggiori
investimenti diretti esteri (IDE), favorendo la creazione di nuovi posti di
lavoro e il trasferimento di competenze e tecnologie. Un'altra strategia
adottata da alcuni governi è l'integrazione della certificazione ISO 9001 nei
requisiti per accedere a contratti pubblici. In molti paesi, le aziende che
desiderano partecipare a gare d'appalto per la fornitura di beni o servizi alla
pubblica amministrazione devono dimostrare di operare in conformità con gli
standard ISO, inclusa la ISO 9001. Questo requisito serve non solo a garantire
la qualità delle forniture pubbliche, ma anche a incoraggiare l'adozione di
questi standard da parte di un numero maggiore di imprese. Allo stesso tempo,
alcuni governi offrono incentivi economici diretti alle aziende che ottengono
la certificazione ISO 9001, come riduzioni dei costi di partecipazione alle
gare pubbliche o punteggi preferenziali nei processi di selezione. Tali
incentivi sono particolarmente efficaci nel promuovere l'adozione della
certificazione in settori strategici per l'economia nazionale, come l'energia,
le infrastrutture, la sanità e i trasporti. Le politiche economiche che
promuovono la diffusione delle certificazioni ISO 9001 hanno implicazioni
significative a livello macroeconomico. L'adozione diffusa di sistemi di
gestione della qualità può contribuire a migliorare la produttività complessiva
del paese, riducendo gli sprechi, aumentando l'efficienza operativa e
migliorando la qualità dei prodotti e servizi offerti. Questo si traduce in una
maggiore competitività delle imprese nazionali sia a livello locale che
internazionale, con effetti positivi sulla crescita economica e
sull’occupazione. Inoltre, la certificazione ISO 9001 può essere un fattore
determinante per attrarre nuovi investimenti, poiché dimostra la capacità delle
aziende nazionali di operare secondo standard di qualità riconosciuti a livello
globale. In un contesto di crescente globalizzazione economica, le imprese
certificate hanno maggiori probabilità di essere scelte come partner
commerciali o fornitori da grandi multinazionali, contribuendo così alla
creazione di nuove opportunità di business. Infine, la diffusione delle
certificazioni ISO può anche avere un impatto positivo sulla reputazione del
paese a livello internazionale, migliorando la percezione della qualità e
dell'affidabilità dei prodotti e dei servizi offerti dalle sue imprese. Questo
può favorire il turismo industriale, la cooperazione internazionale e
l’ingresso di nuove imprese nel mercato globale. In conclusione, le politiche
economiche che incentivano la certificazione ISO 9001 svolgono un ruolo
cruciale nel promuovere l'efficienza, la qualità e la competitività delle
imprese. Attraverso una combinazione di incentivi fiscali, programmi di
formazione, sostegno all'export e regolamentazione pubblica, i governi possono
facilitare l'adozione di questi standard, contribuendo alla crescita economica,
all’innovazione e al miglioramento della reputazione internazionale del paese.
Conclusioni.
Il
valore della variabile osservata è diminuito dal 20,82 fino ad un valore di
18,15 unità ovvero pari ad una variazione di -2,66 unità fino ad un valore di -12,81%
ne periodo tra il 2013 ed il 2022. Vi sono dei paesi che hanno un valore della
variabile osservata assai superiore rispetto al valore della media ovvero: la
Bielorussia con +3941,67%, Tanzania con +900,00%, Mongolia con +700,00%, Ghana
con +550,00%, Cambogia con+242,86%. Tuttavia vi sono anche dei paesi nei quali
il valore della variabile osservata è diminuito significativamente ovvero il
Kazakistan con -65,45%, il Vietnam con -68,01%, Malta con -69,20%, Zambia con
-75,00%, Russia con -78,50%.
|
Country |
2013 |
2022 |
Var Ass |
Var Per |
Top Performers |
Belarus |
2,4 |
97 |
94,6 |
3941,67 |
Tanzania |
0,1 |
1 |
0,9 |
900,00 |
|
Mongolia |
0,5 |
4 |
3,5 |
700,00 |
|
Ghana |
0,2 |
1,3 |
1,1 |
550,00 |
|
Cambodia |
0,7 |
2,4 |
1,7 |
242,86 |
|
Worse Performers |
Kazakhstan |
5,5 |
1,9 |
-3,6 |
-65,45 |
Vietnam |
32,2 |
10,3 |
-21,9 |
-68,01 |
|
Malta |
81,5 |
25,1 |
-56,4 |
-69,20 |
|
Zambia |
2,8 |
0,7 |
-2,1 |
-75,00 |
|
Russian Federation |
10,7 |
2,3 |
-8,4 |
-78,50 |
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