giovedì 10 ottobre 2024

Il valore totale dei prestiti concessi dalla microfinanza come percentuale del PIL a livello globale

 

 

La variabile "Microfinance gross loans, % GDP" rappresenta il valore totale dei prestiti concessi dalle istituzioni di microfinanza (IMF) come percentuale del Prodotto Interno Lordo (PIL) di un paese. La microfinanza è un sistema finanziario che fornisce servizi di credito, risparmio, assicurazioni e altri prodotti finanziari alle persone che hanno un accesso limitato o inesistente ai servizi bancari tradizionali, spesso perché vivono in condizioni di povertà o operano nell’economia informale.  Questa variabile esprime l'importanza e l'impatto del settore della microfinanza rispetto all'economia nazionale. Calcolare i prestiti lordi in percentuale del PIL consente di comprendere quanto il settore microfinanziario contribuisca o interagisca con il tessuto economico complessivo di un paese. Se questa percentuale è alta, potrebbe indicare che una parte significativa della popolazione e delle piccole imprese si affida ai servizi microfinanziari, sottolineando l'importanza del settore per l'inclusione finanziaria e lo sviluppo economico. D'altra parte, una percentuale bassa può indicare che il settore è ancora limitato o che altre forme di finanziamento sono prevalenti. La microfinanza ha un ruolo cruciale nei paesi in via di sviluppo, dove le banche tradizionali potrebbero non essere in grado di servire le comunità a basso reddito. Attraverso il microcredito, le persone possono accedere a capitali per avviare piccole attività imprenditoriali, migliorare le proprie condizioni abitative o affrontare emergenze finanziarie. Pertanto, monitorare i prestiti lordi delle IMF come percentuale del PIL fornisce un indicatore chiave della penetrazione e dell’efficacia delle politiche di inclusione finanziaria. Tuttavia, se il livello di microcredito è eccessivamente alto rispetto al PIL, potrebbe anche segnalare un'economia fragile, dove le piccole imprese e i lavoratori informali rappresentano una fetta troppo ampia dell'attività economica complessiva. I dati sono disponibili nel periodo 2013-2021.

Valore totale dei prestiti concessi dalla microfinanza come percentuale del PIL nel 2021.  I dati sul valore totale dei prestiti concessi dalla microfinanza come percentuale del PIL nel 2021 mostrano una notevole variabilità tra i paesi, evidenziando l'importanza diversa che il settore microfinanziario ha nelle varie economie. È evidente come il settore microfinanziario giochi un ruolo significativo in molte economie in via di sviluppo, con alcune nazioni che mostrano percentuali estremamente elevate, fino al 100% del PIL. Analizzando questi dati, è possibile trarre diverse conclusioni e osservazioni. Bolivia, Ecuador, Cambogia, Mongolia, Perù, Ruanda e Tagikistan presentano tutti una percentuale del 100%. Questo dato può essere interpretato in diversi modi. Da un lato, potrebbe indicare una forte penetrazione della microfinanza e un grande successo delle politiche di inclusione finanziaria in questi paesi. In queste economie, molte persone, soprattutto nelle aree rurali o marginali, potrebbero fare affidamento sulla microfinanza come principale fonte di credito, vista la scarsa disponibilità di servizi bancari tradizionali. Dall'altro lato, una percentuale così alta potrebbe anche essere un segnale di vulnerabilità economica: se il settore microfinanziario rappresenta l'intero valore del PIL, significa che una parte significativa dell'economia dipende da piccoli prestiti, spesso con alti tassi di interesse, e ciò potrebbe aumentare i rischi di sovraindebitamento. Paraguay (76,7%), Kirghizistan (75,8%), Kenya (74,4%) e Vietnam (55,4%) seguono con percentuali altrettanto significative, sebbene non raggiungano il 100%. In questi paesi, la microfinanza è chiaramente un pilastro importante dell'economia, fornendo supporto a piccoli imprenditori, agricoltori e lavoratori informali. Tuttavia, è cruciale osservare che percentuali così elevate, anche se inferiori al 100%, pongono questioni simili a quelle dei paesi con percentuali massime: questi mercati potrebbero essere saturi o eccessivamente dipendenti dal credito di microfinanza, con un rischio potenziale di instabilità economica qualora le condizioni di credito o i tassi di interesse cambiassero rapidamente. In questa fascia rientrano paesi come Togo (35,3%), Azerbaijan (33,1%), e Colombia (32,2%). Questi paesi mostrano una presenza significativa del settore microfinanziario, ma non così dominante come nei casi precedenti. Una percentuale tra il 10% e il 50% indica un equilibrio tra microfinanza e altri canali di credito, suggerendo un ecosistema finanziario più diversificato. Tuttavia, una forte dipendenza dalla microfinanza potrebbe comunque indicare che i servizi bancari tradizionali non sono ancora pienamente accessibili a tutte le fasce della popolazione. Paesi come Tunisia (9,1%), Sri Lanka (9%), e Malawi (8,7%) rientrano nella fascia più bassa, dove il contributo della microfinanza rispetto al PIL è limitato. In questi contesti, è probabile che l’accesso al credito formale e ai servizi bancari tradizionali sia più diffuso, o che il settore microfinanziario non sia ancora pienamente sviluppato. Questo potrebbe rappresentare un'opportunità per la crescita del settore, soprattutto se il microcredito viene promosso come strumento di sviluppo economico e inclusione finanziaria. Molti paesi, tra cui Egitto (1,3%), Brasile (2%), e Sudafrica (0,2%), presentano valori molto bassi. In queste economie, la microfinanza ha un ruolo limitato, probabilmente a causa di un settore bancario formale ben sviluppato e capace di raggiungere anche le fasce meno abbienti della popolazione. Tuttavia, un valore basso potrebbe anche indicare una mancanza di sviluppo nel settore della microfinanza, che potrebbe essere ancora in fase di crescita o poco incentivato a livello politico ed economico. I dati evidenziano una grande diversità nel ruolo della microfinanza nelle economie globali. Mentre in alcuni paesi rappresenta una fonte primaria di credito, in altri ha un ruolo marginale. È cruciale considerare queste differenze nel contesto dello sviluppo economico e sociale, poiché l'accesso al credito è un elemento chiave per promuovere la crescita inclusiva e ridurre la povertà. Tuttavia, un eccesso di dipendenza dalla microfinanza può anche segnalare rischi di instabilità e sovraindebitamento, richiedendo un monitoraggio attento e politiche adeguate per bilanciare l’accesso al credito con la sostenibilità economica.

Valore totale dei prestiti concessi dalla microfinanza come percentuale del PIL tra il 2013 ed il 2021. I dati sul "Valore totale dei prestiti concessi dalla microfinanza come percentuale del PIL" tra il 2013 e il 2021 mostrano tendenze molto diverse nei vari paesi, indicando una varietà di dinamiche economiche, di sviluppo finanziario e di condizioni socio-economiche. L’analisi può essere suddivisa in tre gruppi principali: paesi con crescita significativa, paesi con variazioni minime o stabili, e paesi con una riduzione drastica dell’incidenza della microfinanza. Alcuni paesi hanno registrato un aumento esponenziale nell'incidenza della microfinanza rispetto al PIL, come il Rwanda (+1349,28%), Panama (+825%), e la Polonia (+566,67%). Questa crescita indica un’espansione significativa dell’accesso ai servizi di microfinanza, probabilmente sostenuta da politiche governative o da un aumento della domanda di servizi finanziari da parte di piccole imprese e individui che in passato erano esclusi dal sistema bancario tradizionale. Il Rwanda, in particolare, dimostra come il microcredito possa diventare un elemento cruciale nell’economia di un paese in via di sviluppo, favorendo l’inclusione finanziaria e lo sviluppo delle micro e piccole imprese. In paesi come l'India (+514,81%) e il Madagascar (+184,62%), l'aumento del valore dei prestiti concessi dalla microfinanza potrebbe riflettere sia un miglioramento delle strutture di microcredito sia un aumento della fiducia nei servizi offerti dalle istituzioni di microfinanza. Questi dati suggeriscono anche che l’inclusione finanziaria continua a essere un obiettivo centrale in molte economie emergenti. Alcuni paesi come l'Angola, la Bolivia, la Cambogia, e il Tajikistan hanno mantenuto costante il valore della microfinanza come percentuale del PIL tra il 2013 e il 2021. Questo può indicare una stabilizzazione del settore microfinanziario, dove la crescita economica e l’offerta di microcredito si sono bilanciate. In altre parole, l’uso del microcredito potrebbe essere già consolidato e rappresenta una componente stabile dell’economia, senza significativi cambiamenti né in positivo né in negativo. In altri casi, l’incidenza del microcredito sul PIL è diminuita drasticamente. Paesi come l’Armenia (-86,72%), l’Albania (-89,35%), e il Sudafrica (-97,06%) hanno visto una riduzione marcata dei prestiti concessi. Questo fenomeno potrebbe essere dovuto a vari fattori, come la contrazione economica, l’instabilità politica, o un cambiamento nelle politiche di microfinanza che ha ridotto l’accesso o la domanda di tali servizi. Ad esempio, in Sudafrica e in altri paesi, la diminuzione potrebbe indicare che, nonostante la microfinanza fosse inizialmente un’importante risorsa per l’inclusione finanziaria, col tempo sono emerse altre forme di finanziamento o il settore ha subito regolamentazioni più severe. Paesi come l’Etiopia (-97,97%) e l’Indonesia (-97,67%) potrebbero aver sperimentato difficoltà economiche, che hanno ridotto la capacità delle persone di accedere ai microcrediti o hanno costretto le istituzioni a ridurre l’offerta di prestiti. In alcuni casi, la diminuzione potrebbe anche riflettere una transizione verso sistemi finanziari più strutturati o regolamentati che hanno soppiantato l’uso del microcredito. I dati dimostrano che l’evoluzione della microfinanza è altamente variabile e dipende da fattori locali, tra cui politiche economiche, sviluppo delle infrastrutture finanziarie, e condizioni socio-economiche. La crescita esponenziale in alcuni paesi evidenzia il potenziale del microcredito come strumento per l’inclusione finanziaria, mentre la diminuzione in altri suggerisce che questo settore può essere vulnerabile a cambiamenti economici e politici. Per interpretare al meglio questi dati, sarebbe utile analizzare anche altri indicatori economici e sociali che influenzano l’accesso ai servizi finanziari in ciascun paese.

Conclusioni.  Il valore totale dei prestiti concessi dalla microfinanza come percentuale del PIL tra il 2013 ed il 2021 è cresciuto da un ammontare di 22,05 unità fino ad un valore di 22,19 unità ovvero pari a +0,14 unità pari a +0,64%. I paesi top performers sono Rwanda con +1349,28%, Panama con +825,00%, Polonia con +566,67%, India con +514,81%, Zambia con +500,00%. I worse performers sono; Romania con -94,74%, Tanzania con -94,80%, Sud Africa con -97,06%, Indonesia con -97,67%, Etiopia con -97,97%.










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