lunedì 21 ottobre 2024

L’Ambiente Normativo nel Global Innovation Index

 

La variabile "Regulatory environment" nel contesto del Global Innovation Index (GII) rappresenta un fattore chiave che misura la qualità e l'efficacia del quadro normativo di un paese nel favorire l'innovazione. Questa variabile valuta l'esistenza di leggi, regolamenti e politiche che facilitano o ostacolano lo sviluppo di idee innovative e la loro applicazione pratica. Un ambiente regolatorio favorevole è caratterizzato da norme che incoraggiano la protezione della proprietà intellettuale, agevolano l'avvio e la gestione di nuove imprese e garantiscono un sistema legale stabile e prevedibile. Inoltre, tiene in considerazione il grado di efficienza e trasparenza delle istituzioni pubbliche che implementano tali regolamenti. Un solido contesto normativo non solo fornisce un terreno fertile per la nascita e la crescita di nuove tecnologie e processi, ma anche per attrarre investimenti, sia nazionali che internazionali, necessari per il progresso dell'innovazione. Ad esempio, paesi con sistemi di proprietà intellettuale ben sviluppati proteggono meglio le invenzioni e le innovazioni, incentivando le aziende a investire in ricerca e sviluppo. Inoltre, un ambiente regolatorio flessibile può adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici, creando le condizioni per l'emergere di nuove industrie e modelli di business. Tuttavia, un ambiente regolatorio eccessivamente rigido o complesso può rappresentare un ostacolo all'innovazione. Regolamenti stringenti o incoerenti possono rallentare l'introduzione di nuovi prodotti o servizi, limitare l'imprenditorialità e scoraggiare la sperimentazione tecnologica. In sintesi, la variabile "Regulatory environment" nel GII offre una misura della capacità di un paese di creare e mantenere un quadro normativo che sia favorevole all'innovazione, equilibrando protezione legale e libertà economica per stimolare la crescita innovativa.

Regulatory Environment nel 2022. I dati forniti offrono una visione completa dei contesti regolamentari di vari paesi nel 2022, evidenziando una gamma diversificata di performance in termini di governance, trasparenza e qualità istituzionale. Questi fattori sono fondamentali poiché influenzano direttamente la facilità di fare impresa, la protezione dei diritti e la stabilità necessaria per la crescita economica e lo sviluppo. In cima alla classifica, Singapore, con un impressionante punteggio di 98,7, si conferma come leader globale nell’ambito del contesto regolamentare. Ciò è in linea con la reputazione di Singapore per avere un governo altamente efficiente, trasparente e ben strutturato. Il suo quadro normativo facilita le attività economiche, garantisce la protezione dei diritti di proprietà e promuove un basso livello di corruzione, rendendolo un paese attraente sia per gli investitori nazionali che internazionali. A seguire, Nuova Zelanda (96,7), Finlandia (95,7) e Norvegia (95,6) mostrano contesti regolamentari altrettanto solidi. Questi paesi sono noti per gli alti standard di governance, in cui la trasparenza, il rispetto delle leggi e l’efficienza amministrativa sono elementi chiave del loro successo economico. Hong Kong (94,2), con il suo quadro regolamentare ben sviluppato, mantiene una posizione elevata grazie alla sua apertura economica e all'efficienza normativa, anche se ha dovuto affrontare sfide politiche negli ultimi anni. Austria (93,2) e Svizzera (92,4) continuano a essere esempi di eccellenza nell’Europa continentale, con un forte sistema normativo che garantisce una governance efficace, stabilità economica e protezione legale, fattori che favoriscono la crescita sostenibile. Al di fuori dei paesi occidentali, anche paesi come il Giappone (91,1), il Canada (91,5) e l’Australia (90,8) presentano contesti regolamentari avanzati, dimostrando che un quadro normativo ben sviluppato è un presupposto fondamentale per mantenere la competitività economica globale. Gli Stati Uniti (89,4) e il Regno Unito (90,4) rimangono tra i migliori paesi, anche se leggermente dietro rispetto ad altre nazioni di punta. Gli Stati Uniti, in particolare, affrontano critiche per la complessità del loro sistema regolamentare e per la mancanza di coerenza a livello federale. Scendendo nella classifica, troviamo paesi come l'Italia (77,5) e la Germania (79,3), che pur avendo sistemi regolamentari avanzati, spesso affrontano sfide legate alla burocrazia e alla lentezza dei processi decisionali. Questi fattori possono limitare l'efficacia complessiva del loro contesto normativo, influenzando la crescita economica e la competitività globale. Nella parte inferiore della classifica troviamo molti paesi in via di sviluppo, come lo Zimbabwe (38,5), l'Egitto (37,6) e il Mozambico (32,6), che presentano significative difficoltà nel mantenere un contesto normativo efficace. Questi paesi affrontano problemi strutturali come la corruzione, l’instabilità politica e la mancanza di trasparenza, che ostacolano lo sviluppo economico e limitano l'attrattiva per gli investimenti esteri. In sintesi, i dati evidenziano una netta differenza tra paesi con sistemi normativi ben sviluppati e quelli in cui la governance e le istituzioni sono deboli. I paesi con i migliori punteggi tendono a essere quelli che hanno investito in una governance trasparente e in istituzioni stabili, mentre quelli con punteggi più bassi devono affrontare sfide significative per migliorare la loro capacità di regolamentazione e di governance, fattori essenziali per sostenere lo sviluppo economico e la crescita a lungo termine.

Regulatory Environment tra il 2013 ed il 2022. I dati relativi all’ambiente normativo di vari paesi tra il 2013 e il 2022 mostrano cambiamenti significativi, evidenziando sia miglioramenti che peggioramenti in diverse regioni. L’ambiente normativo è un aspetto cruciale del clima economico di un paese, influenzando gli investimenti, la crescita economica e la facilità di fare impresa. Analizzando queste variazioni, è possibile comprendere quali paesi hanno migliorato i loro quadri normativi e quali invece hanno affrontato difficoltà. Paesi come Angola, Portogallo e Indonesia hanno mostrato miglioramenti significativi nel loro ambiente normativo. L'Angola, con un aumento notevole del 43,54%, dimostra uno sforzo sostanziale per riformare le proprie normative, probabilmente con l’obiettivo di attrarre maggiori investimenti esteri e favorire la crescita economica. Questa crescita può essere attribuita a una maggiore stabilità politica e a riforme economiche che mirano a migliorare la trasparenza e la competitività del paese. Il Portogallo, con un aumento del 29,34%, ha probabilmente beneficiato delle riforme economiche attuate dopo la crisi finanziaria europea. Queste riforme hanno facilitato il commercio e gli investimenti, migliorando la regolamentazione del mercato del lavoro e la semplificazione burocratica. Anche l’Indonesia ha registrato un progresso positivo (+23,16%), probabilmente grazie a iniziative per migliorare l’ambiente imprenditoriale, riducendo la burocrazia e incentivando gli investimenti locali ed esteri.Altri paesi come la Lituania (+17,56%), l’Azerbaigian (+16,73%) e la Nigeria (+15,82%) hanno mostrato una crescita meno marcata ma comunque significativa. La Lituania, ad esempio, ha continuato a rafforzare il proprio quadro normativo, in particolare dopo l'ingresso nell’Unione Europea, consolidando così la fiducia degli investitori. Anche l’Azerbaigian, una nazione ricca di risorse energetiche, ha probabilmente beneficiato di miglioramenti nelle regolamentazioni per attrarre investimenti esteri e diversificare la sua economia. La Nigeria, pur affrontando sfide legate alla sicurezza e alla governance, ha fatto progressi nel miglioramento delle regolamentazioni per stimolare l’attività economica, in particolare nel settore delle infrastrutture. Dall'altro lato, alcuni paesi hanno subito notevoli cali nel loro ambiente normativo. L’Oman, con una flessione del 26,70%, e lo Yemen, con una perdita del 25,06%, riflettono le difficoltà derivanti da instabilità politiche e conflitti interni. Questi fattori hanno avuto un impatto devastante sull’efficacia del quadro normativo, riducendo la fiducia degli investitori e ostacolando la crescita economica. Anche paesi avanzati come l’Irlanda (-11,87%) e il Belgio (-14,77%) hanno visto peggioramenti significativi. Questi cali possono essere legati a difficoltà economiche o politiche interne che hanno influenzato negativamente la regolamentazione, nonostante il loro tradizionale ruolo di leader nell’economia globale. Ad esempio, la crisi politica e la lentezza nelle riforme economiche potrebbero aver contribuito a una percezione di deterioramento dell’ambiente imprenditoriale. Inoltre, paesi come gli Stati Uniti (-5,50%) e il Regno Unito (-5,54%) hanno registrato cali nel loro ambiente normativo. Sebbene le loro economie siano tra le più grandi al mondo, fattori come l’incertezza politica e i cambiamenti nelle politiche economiche possono aver contribuito a un peggioramento della percezione delle loro regolamentazioni. I dati mostrano una chiara diversificazione nell'evoluzione degli ambienti normativi a livello globale. Mentre alcuni paesi emergenti hanno compiuto passi importanti verso il miglioramento del proprio contesto normativo, altri, soprattutto quelli affetti da conflitti o crisi politiche, hanno subito gravi regressi. Allo stesso tempo, anche alcune economie avanzate hanno mostrato segnali di indebolimento, indicando che mantenere un ambiente normativo competitivo richiede riforme continue e adattamenti ai cambiamenti globali.

Conclusioni. Il valore del regulatory environment è diminuito in media per i paesi tra il 2013 ed il 2022 del 2,44% passando da un ammontare di 67,2 unità fino ad un valor di 65,5 unità. I top performers sono: Angola con +43,54%, Portogallo con +29,34%, Indonesia con +23,16%, Lituania con +17,56%, Azerbaijan con +16,73%. I worse performers sono Mozambico con -14,66%, Belgio con -14,77%, Tunisia con -15,10%, Yemen con -25,06%, Oman con -26,70%.



Performance

Countries

2013

2022

Var Ass

Var Per

Top Performance

Angola

35,6

51,1

15,5

43,54

Portugal

59,3

76,7

17,4

29,34

Indonesia

17,7

21,8

4,1

23,16

Lithuania

68,9

81

12,1

17,56

Azerbaijan

52

60,7

8,7

16,73

Worse Performance

Mozambique

38,2

32,6

-5,6

-14,66

Belgium

92,1

78,5

-13,6

-14,77

Tunisia

68,2

57,9

-10,3

-15,10

Yemen, Rep.

41,1

30,8

-10,3

-25,06

Oman

80,9

59,3

-21,6

-26,70

 



 

Fonte: Global Innovation Index

Link: https://www.wipo.int/web/global-innovation-index

 

 

 

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