La variabile
"Regulatory environment" nel contesto del Global Innovation Index
(GII) rappresenta un fattore chiave che misura la qualità e l'efficacia del
quadro normativo di un paese nel favorire l'innovazione. Questa variabile
valuta l'esistenza di leggi, regolamenti e politiche che facilitano o
ostacolano lo sviluppo di idee innovative e la loro applicazione pratica. Un
ambiente regolatorio favorevole è caratterizzato da norme che incoraggiano la
protezione della proprietà intellettuale, agevolano l'avvio e la gestione di
nuove imprese e garantiscono un sistema legale stabile e prevedibile. Inoltre,
tiene in considerazione il grado di efficienza e trasparenza delle istituzioni
pubbliche che implementano tali regolamenti. Un solido contesto normativo non
solo fornisce un terreno fertile per la nascita e la crescita di nuove
tecnologie e processi, ma anche per attrarre investimenti, sia nazionali che
internazionali, necessari per il progresso dell'innovazione. Ad esempio, paesi
con sistemi di proprietà intellettuale ben sviluppati proteggono meglio le
invenzioni e le innovazioni, incentivando le aziende a investire in ricerca e
sviluppo. Inoltre, un ambiente regolatorio flessibile può adattarsi rapidamente
ai cambiamenti tecnologici, creando le condizioni per l'emergere di nuove
industrie e modelli di business. Tuttavia, un ambiente regolatorio
eccessivamente rigido o complesso può rappresentare un ostacolo
all'innovazione. Regolamenti stringenti o incoerenti possono rallentare
l'introduzione di nuovi prodotti o servizi, limitare l'imprenditorialità e
scoraggiare la sperimentazione tecnologica. In sintesi, la variabile
"Regulatory environment" nel GII offre una misura della capacità di
un paese di creare e mantenere un quadro normativo che sia favorevole
all'innovazione, equilibrando protezione legale e libertà economica per
stimolare la crescita innovativa.
Regulatory
Environment nel 2022. I dati forniti offrono una visione
completa dei contesti regolamentari di vari paesi nel 2022, evidenziando una
gamma diversificata di performance in termini di governance, trasparenza e
qualità istituzionale. Questi fattori sono fondamentali poiché influenzano
direttamente la facilità di fare impresa, la protezione dei diritti e la
stabilità necessaria per la crescita economica e lo sviluppo. In cima alla
classifica, Singapore, con un impressionante punteggio di 98,7, si conferma
come leader globale nell’ambito del contesto regolamentare. Ciò è in linea con
la reputazione di Singapore per avere un governo altamente efficiente,
trasparente e ben strutturato. Il suo quadro normativo facilita le attività
economiche, garantisce la protezione dei diritti di proprietà e promuove un
basso livello di corruzione, rendendolo un paese attraente sia per gli
investitori nazionali che internazionali. A seguire, Nuova Zelanda (96,7),
Finlandia (95,7) e Norvegia (95,6) mostrano contesti regolamentari altrettanto
solidi. Questi paesi sono noti per gli alti standard di governance, in cui la
trasparenza, il rispetto delle leggi e l’efficienza amministrativa sono
elementi chiave del loro successo economico. Hong Kong (94,2), con il suo
quadro regolamentare ben sviluppato, mantiene una posizione elevata grazie alla
sua apertura economica e all'efficienza normativa, anche se ha dovuto
affrontare sfide politiche negli ultimi anni. Austria (93,2) e Svizzera (92,4)
continuano a essere esempi di eccellenza nell’Europa continentale, con un forte
sistema normativo che garantisce una governance efficace, stabilità economica e
protezione legale, fattori che favoriscono la crescita sostenibile. Al di fuori
dei paesi occidentali, anche paesi come il Giappone (91,1), il Canada (91,5) e
l’Australia (90,8) presentano contesti regolamentari avanzati, dimostrando che
un quadro normativo ben sviluppato è un presupposto fondamentale per mantenere
la competitività economica globale. Gli Stati Uniti (89,4) e il Regno Unito
(90,4) rimangono tra i migliori paesi, anche se leggermente dietro rispetto ad
altre nazioni di punta. Gli Stati Uniti, in particolare, affrontano critiche
per la complessità del loro sistema regolamentare e per la mancanza di coerenza
a livello federale. Scendendo nella classifica, troviamo paesi come l'Italia
(77,5) e la Germania (79,3), che pur avendo sistemi regolamentari avanzati,
spesso affrontano sfide legate alla burocrazia e alla lentezza dei processi
decisionali. Questi fattori possono limitare l'efficacia complessiva del loro
contesto normativo, influenzando la crescita economica e la competitività
globale. Nella parte inferiore della classifica troviamo molti paesi in via di
sviluppo, come lo Zimbabwe (38,5), l'Egitto (37,6) e il Mozambico (32,6), che
presentano significative difficoltà nel mantenere un contesto normativo
efficace. Questi paesi affrontano problemi strutturali come la corruzione,
l’instabilità politica e la mancanza di trasparenza, che ostacolano lo sviluppo
economico e limitano l'attrattiva per gli investimenti esteri. In sintesi, i
dati evidenziano una netta differenza tra paesi con sistemi normativi ben
sviluppati e quelli in cui la governance e le istituzioni sono deboli. I paesi
con i migliori punteggi tendono a essere quelli che hanno investito in una
governance trasparente e in istituzioni stabili, mentre quelli con punteggi più
bassi devono affrontare sfide significative per migliorare la loro capacità di
regolamentazione e di governance, fattori essenziali per sostenere lo sviluppo
economico e la crescita a lungo termine.
Regulatory
Environment tra il 2013 ed il 2022. I dati relativi
all’ambiente normativo di vari paesi tra il 2013 e il 2022 mostrano cambiamenti
significativi, evidenziando sia miglioramenti che peggioramenti in diverse
regioni. L’ambiente normativo è un aspetto cruciale del clima economico di un
paese, influenzando gli investimenti, la crescita economica e la facilità di
fare impresa. Analizzando queste variazioni, è possibile comprendere quali
paesi hanno migliorato i loro quadri normativi e quali invece hanno affrontato
difficoltà. Paesi come Angola,
Portogallo e Indonesia hanno mostrato miglioramenti significativi nel loro
ambiente normativo. L'Angola, con un aumento notevole del 43,54%, dimostra uno
sforzo sostanziale per riformare le proprie normative, probabilmente con
l’obiettivo di attrarre maggiori investimenti esteri e favorire la crescita
economica. Questa crescita può essere attribuita a una maggiore stabilità
politica e a riforme economiche che mirano a migliorare la trasparenza e la
competitività del paese. Il
Portogallo, con un aumento del 29,34%, ha probabilmente beneficiato delle
riforme economiche attuate dopo la crisi finanziaria europea. Queste riforme
hanno facilitato il commercio e gli investimenti, migliorando la
regolamentazione del mercato del lavoro e la semplificazione burocratica. Anche
l’Indonesia ha registrato un progresso positivo (+23,16%), probabilmente grazie
a iniziative per migliorare l’ambiente imprenditoriale, riducendo la burocrazia
e incentivando gli investimenti locali ed esteri.Altri paesi come la Lituania
(+17,56%), l’Azerbaigian (+16,73%) e la Nigeria (+15,82%) hanno mostrato una
crescita meno marcata ma comunque significativa. La Lituania, ad esempio, ha
continuato a rafforzare il proprio quadro normativo, in particolare dopo
l'ingresso nell’Unione Europea, consolidando così la fiducia degli investitori.
Anche l’Azerbaigian, una nazione ricca di risorse energetiche, ha probabilmente
beneficiato di miglioramenti nelle regolamentazioni per attrarre investimenti
esteri e diversificare la sua economia. La Nigeria, pur affrontando sfide
legate alla sicurezza e alla governance, ha fatto progressi nel miglioramento
delle regolamentazioni per stimolare l’attività economica, in particolare nel
settore delle infrastrutture. Dall'altro lato, alcuni paesi hanno subito
notevoli cali nel loro ambiente normativo. L’Oman, con una flessione del
26,70%, e lo Yemen, con una perdita del 25,06%, riflettono le difficoltà derivanti
da instabilità politiche e conflitti interni. Questi fattori hanno avuto un
impatto devastante sull’efficacia del quadro normativo, riducendo la fiducia
degli investitori e ostacolando la crescita economica. Anche paesi avanzati
come l’Irlanda (-11,87%) e il Belgio (-14,77%) hanno visto peggioramenti
significativi. Questi cali possono essere legati a difficoltà economiche o
politiche interne che hanno influenzato negativamente la regolamentazione,
nonostante il loro tradizionale ruolo di leader nell’economia globale. Ad
esempio, la crisi politica e la lentezza nelle riforme economiche potrebbero
aver contribuito a una percezione di deterioramento dell’ambiente
imprenditoriale. Inoltre, paesi come gli Stati Uniti (-5,50%) e il Regno Unito
(-5,54%) hanno registrato cali nel loro ambiente normativo. Sebbene le loro
economie siano tra le più grandi al mondo, fattori come l’incertezza politica e
i cambiamenti nelle politiche economiche possono aver contribuito a un
peggioramento della percezione delle loro regolamentazioni. I dati mostrano una
chiara diversificazione nell'evoluzione degli ambienti normativi a livello
globale. Mentre alcuni paesi emergenti hanno compiuto passi importanti verso il
miglioramento del proprio contesto normativo, altri, soprattutto quelli affetti
da conflitti o crisi politiche, hanno subito gravi regressi. Allo stesso tempo,
anche alcune economie avanzate hanno mostrato segnali di indebolimento,
indicando che mantenere un ambiente normativo competitivo richiede riforme
continue e adattamenti ai cambiamenti globali.
Conclusioni. Il
valore del regulatory environment è diminuito in media per i paesi tra il 2013
ed il 2022 del 2,44% passando da un ammontare di 67,2 unità fino ad un valor di
65,5 unità. I top performers sono: Angola con +43,54%, Portogallo con +29,34%,
Indonesia con +23,16%, Lituania con +17,56%, Azerbaijan con +16,73%. I worse
performers sono Mozambico con -14,66%, Belgio con -14,77%, Tunisia con -15,10%,
Yemen con -25,06%, Oman con -26,70%.
Performance |
Countries |
2013 |
2022 |
Var Ass |
Var Per |
Top
Performance |
Angola |
35,6 |
51,1 |
15,5 |
43,54 |
Portugal |
59,3 |
76,7 |
17,4 |
29,34 |
|
Indonesia |
17,7 |
21,8 |
4,1 |
23,16 |
|
Lithuania |
68,9 |
81 |
12,1 |
17,56 |
|
Azerbaijan |
52 |
60,7 |
8,7 |
16,73 |
|
Worse
Performance |
Mozambique |
38,2 |
32,6 |
-5,6 |
-14,66 |
Belgium |
92,1 |
78,5 |
-13,6 |
-14,77 |
|
Tunisia |
68,2 |
57,9 |
-10,3 |
-15,10 |
|
Yemen, Rep. |
41,1 |
30,8 |
-10,3 |
-25,06 |
|
Oman |
80,9 |
59,3 |
-21,6 |
-26,70 |
Fonte:
Global Innovation Index
Link: https://www.wipo.int/web/global-innovation-index
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