Nel contesto del Global
Innovation Index (GII), la "Creatività Online" rappresenta la
capacità di un paese di sfruttare le piattaforme digitali per creare,
condividere e monetizzare contenuti creativi, innovazioni e proprietà
intellettuale. Questa dimensione riflette quanto attivamente una nazione
partecipa all'ecosistema digitale per promuovere la creatività, l'innovazione e
l'attività imprenditoriale. Si concentra sull'uso che i paesi fanno di internet
e degli strumenti digitali per generare opere creative, che spaziano da siti
web e app a contenuti multimediali come video e blog. Un aspetto chiave della
creatività online è la registrazione dei nomi di dominio, sia specifici per il
paese sia generici. Un elevato numero di registrazioni di domini indica una
forte presenza online e riflette il dinamismo del panorama digitale e imprenditoriale
di un paese. Questa metrica evidenzia l'impronta digitale delle imprese, degli
individui e delle istituzioni nel mondo online, segnalando la capacità del
paese di impegnarsi e creare contenuti digitali. Inoltre, la produzione di
contenuti online, come siti web, blog e attività sui social media, è una
componente fondamentale della creatività online. I paesi che mostrano un
elevato livello di contenuti generati dagli utenti dimostrano la capacità di
promuovere un ambiente digitale vivace in cui la creatività può prosperare. La
creazione e la diffusione di contenuti digitali riflettono non solo la
creatività individuale, ma anche l'accessibilità e l'uso della tecnologia nella
società. Lo sviluppo di applicazioni mobili è un altro indicatore cruciale della
creatività online. Il numero di app sviluppate dai residenti mostra quanto un
paese stia integrando la tecnologia nella vita quotidiana e promuovendo
l'innovazione nell'economia digitale. Inoltre, i caricamenti di video su
piattaforme come YouTube misurano l'impegno nella produzione di media online.
Un alto volume di video caricati indica il coinvolgimento del paese nei media
globali, evidenziando il suo contributo al panorama creativo digitale in
evoluzione. Questi indicatori offrono una visione completa della capacità di
una nazione di partecipare e prosperare nell'economia digitale globale
attraverso l'innovazione creativa online. I dati fanno riferimento al periodo
tra il 2013 ed il 2022.
L’online
creativity nel 2022. I
dati relativi alla "Online Creativity" nel Global Innovation Index
2022 mettono in evidenza un'ampia disparità tra i paesi in termini di capacità
di generare contenuti creativi nel contesto digitale. Al vertice della
classifica troviamo paesi come Islanda, Svizzera e Paesi Bassi, che registrano
punteggi molto alti (rispettivamente 63,6, 61 e 60,5), dimostrando un ecosistema
digitale avanzato e una forte capacità di sfruttare le opportunità offerte dal
mondo online per l’innovazione e la creatività. Questi paesi hanno
probabilmente una combinazione di infrastrutture tecnologiche solide, politiche
governative favorevoli e un'elevata alfabetizzazione digitale che facilita la
partecipazione attiva dei cittadini alla creazione di contenuti online. Lussemburgo
(57,9) e Hong Kong (56,3) seguono da vicino, a dimostrazione del fatto che
anche piccoli stati possono eccellere nella creatività online se supportati da
infrastrutture tecnologiche avanzate e politiche mirate. Hong Kong, in
particolare, rappresenta un interessante esempio di hub tecnologico asiatico
che riesce a posizionarsi tra le prime posizioni a livello globale grazie alla
sua vivace scena tecnologica e creativa. Il dominio di paesi europei e asiatici
nei primi posti della classifica riflette la centralità di investimenti in
innovazione e digitalizzazione, che giocano un ruolo cruciale nella
competitività globale. A metà della classifica, si collocano paesi come Cipro
(47,9), Singapore (45,6) e Germania (45,2), i quali pur avendo ottimi
risultati, mostrano ancora margini di miglioramento rispetto ai leader
mondiali. Questi paesi dispongono di buone infrastrutture tecnologiche e di una
base solida per sostenere la creatività online, ma possono fare di più per
facilitare una maggiore partecipazione delle persone alla produzione digitale e
per incoraggiare le start-up e le imprese creative a prosperare nel contesto
online. Interessante notare come potenze tradizionalmente considerate avanzate
nell'innovazione, come gli Stati Uniti (43) e il Regno Unito (44,8), si trovino
in posizioni relativamente inferiori rispetto ai leader globali. Questo
potrebbe riflettere un crescente divario tra l'adozione delle tecnologie
digitali per la creatività rispetto ad altri ambiti tecnologici più
consolidati. Il punteggio degli Stati Uniti, ad esempio, potrebbe essere il
risultato di un sistema economico molto diversificato, dove settori come il
digitale hanno un peso importante ma non predominante rispetto ad altre aree
industriali. Spostandosi verso la parte bassa della classifica, troviamo paesi
come l’Italia (15,5), la Corea del Sud (15,1), e la Spagna (19,9), i quali si
collocano ben al di sotto delle medie globali dei paesi più avanzati in termini
di creatività online. In particolare, l’Italia, nonostante la sua tradizione
culturale e creativa, sembra faticare a trasferire questo patrimonio
nell'ambito digitale, riflettendo probabilmente carenze strutturali in termini
di accesso alle tecnologie digitali, politiche di supporto e investimenti in
innovazione tecnologica. Nei punteggi più bassi troviamo molti paesi in via di
sviluppo, come il Bangladesh (0,9), la Nigeria (0,7) e l’Etiopia (0,1), che
presentano numeri estremamente ridotti. La presenza di questi paesi nelle
ultime posizioni evidenzia le sfide significative che devono affrontare in
termini di infrastrutture digitali, accesso a Internet e capacità di
partecipare al mercato globale della creatività online. Questi paesi soffrono
di una limitata diffusione delle tecnologie digitali, oltre che di problemi
economici e sociali che limitano la capacità dei cittadini di esprimersi
creativamente online. In conclusione, i dati mostrano una forte correlazione
tra sviluppo economico, infrastrutture tecnologiche e creatività online. I
paesi più avanzati economicamente tendono a dominare la classifica, mentre
quelli in via di sviluppo lottano per affermarsi in questo ambito. Tuttavia,
anche tra i paesi sviluppati ci sono differenze significative, suggerendo che
l'adozione di politiche specifiche per incoraggiare la creatività online può
fare la differenza nel posizionamento di un paese in questa classifica globale.
L’online
creativity tra il 2013 ed il 2022. I dati
sull'online creativity, che coprono una vasta gamma di paesi tra il 2013 e il
2022, mostrano un declino generale nell'indice di creatività online per la
maggior parte delle nazioni. Questo calo è piuttosto sorprendente considerando
la crescente importanza del digitale nella vita quotidiana e la continua
espansione della tecnologia su scala globale. Analizzando le variazioni
percentuali, emerge una tendenza uniforme di riduzione significativa, con
alcuni paesi che mostrano declini molto più marcati rispetto ad altri. In
particolare, molti paesi occidentali e sviluppati, che storicamente hanno
goduto di una solida infrastruttura digitale e creatività online, hanno
registrato un calo preoccupante. Ad esempio, la Germania ha visto un calo del
34,4%, il Regno Unito del 40,66% e gli Stati Uniti addirittura del 30,76%.
Questo potrebbe essere indicativo di una saturazione del mercato o di una
diminuzione del supporto alla creatività online in questi paesi. Anche paesi
nordici come la Svezia, che nel 2013 vantava un tasso molto alto (71,4%), ha
visto un calo drastico di oltre il 35%. Un altro gruppo di paesi, in gran parte
in via di sviluppo o emergenti, ha subito cali percentuali ancora più
significativi. L'Italia, ad esempio, ha registrato un calo del 70,97%, mentre
paesi come la Spagna (-62,02%), la Polonia (-62,73%) e la Grecia (-70%) hanno
avuto risultati simili. Questi dati suggeriscono una perdita di slancio nella
creatività online in molte nazioni che potrebbero non aver investito
adeguatamente nelle infrastrutture digitali o nella formazione necessaria per
stimolare la creatività online. Il declino più estremo si osserva nei paesi in
via di sviluppo e meno industrializzati. Nazioni come il Bangladesh (-92,31%),
il Kenya (-90,97%) e lo Yemen (-98,41%) mostrano un netto arretramento. In
questi casi, il calo potrebbe essere attribuito a vari fattori, tra cui
l'accesso limitato a Internet, infrastrutture tecnologiche deboli, instabilità
politica o economica e una mancanza di incentivi per lo sviluppo delle
competenze digitali e della creatività online. È interessante notare che alcuni
paesi con una forte economia tecnologica, come la Corea del Sud e il Giappone,
hanno registrato cali significativi (rispettivamente -56,86% e -70,42%),
nonostante la loro reputazione di hub tecnologici globali. Questo potrebbe
suggerire una diversificazione degli interessi creativi, con più attenzione
rivolta a innovazioni offline o settori diversi dal digitale, o anche una
saturazione del mercato digitale che limita l'ulteriore crescita della
creatività online. Per contro, ci sono alcune eccezioni degne di nota, come
Singapore, che ha registrato solo un piccolo calo dello 0,44%. Questo potrebbe
essere attribuito a una politica di sostegno costante all'innovazione digitale
e alla creatività, combinata con un'infrastruttura solida e un'economia basata
sulla tecnologia. Il fatto che Singapore abbia mantenuto livelli elevati di
creatività online nel corso del tempo sottolinea l'importanza di strategie
nazionali e investimenti mirati in questo settore. In generale, questi dati
dipingono un quadro di declino globale nella creatività online, che sembra
colpire in maniera più forte i paesi meno sviluppati, ma anche molti paesi
sviluppati. La creatività online, che era vista come una delle frontiere più
promettenti della crescita economica e culturale, sembra attraversare una fase
di contrazione, forse legata a una saturazione del mercato, a sfide
infrastrutturali o a una diminuzione dell'investimento pubblico e privato nel
settore digitale.
Conclusioni.
Il valore dell’online creativity è diminuita in media tra il 2013 ed il 2022
dal 33,6 unità fino a 13,2 unità ovvero pari ad un ammontare di -60,66%. I
paesi top performers nel periodo compreso tra il 2013 ed il 2022 sono:
Singapore con -0,44%, Bielorussia con -13,68%, Cipro con -16,55%, Svizzera con
-17,01%, Hong Kong con -19,57%. I paesi worse performers sono: Tanzania con
-98,65%, Tajikistan con -98,89%, Madagascar con -98,92%, Togo con -99,13%,
Angola con -99,15%.
Fonte: Global Innovation Index
Link: https://prosperitydata360.worldbank.org/en/indicator/WIPO+GII+224
Nessun commento:
Posta un commento