Tra il 2018 ed il 2022 sono diminuiti del 17,31%
L’Istat calcola il valore
delle persone che non lavorano e non studiano ovvero i NEET. Il NEET sono
definiti come la percentuale di persone di 15-29 anni né occupate né inserite
in un percorso di istruzione e formazione sul totale delle persone di 15-29
anni. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2018 ed il 2022 nelle regioni
italiane.
Ranking
delle regioni italiane per valore dei giovani che non studiano e non lavorano
nel 2022. La Sicilia è al primo posto per valore dei giovani
che non studiano e non lavorano con un valore pari a 32,4, seguita dalla
Campania con un ammontare di 29,7 e dalla Calabria con 26. A metà classifica vi
è il Lazio con un valore di 17, seguito dal Piemonte con un ammontare di 15,4 e
dalla Valle d’Aosta con un ammontare di 15,3. Chiudono la classifica le Marche
con un ammontare di 13,1 unità, seguito dall’Emilia Romagna con un valore di
12,2 unità e dal Trentino Alto Adige con un valore di 10,5 unità.
Ranking
delle regioni italiane per valore della variazione percentuale dei giovani che
non studiano e non lavorano tra il 2018 ed il 2022.
La Valle d’Aosta è al primo posto per valore della variazione percentuale della
variazione percentuale dei giovani che non studiano e non lavorano tra il 2018
ed il 2022 con un valore pari a -6,13%, seguita dal Friuli Venezia Giulia con
un valore pari a-6,25%, e dalla Lombardia con un ammontare di -9,33%. A metà
classifica vi sono la Sicilia con un ammontare di -15,63%, seguito dal Trentino
Alto Adige con un ammontare di -16,00%, e dalla Campania con -17,27%. Chiudono
la classifica il Lazio con -23,42%, seguita dall’Umbria con -23,81% e dalla
Liguria con un ammontare di -25,25%. Tra il 2018 ed il 2022 il valore dei
giovani che non studiano e non lavorano in media nelle regioni italiane è
passato da 22 a 18,2 con un valore di -17,31%.
Giovani
che non studiano e non lavorano nelle macroregioni italiane. I
giovani che non studiano e non lavorano sono diminuiti nel Nord Italia da un
ammontare di 15,50 fino ad un valore di 13,50 ovvero una riduzione del 12,90%
tra il 2018 ed il 2022. I giovani che non studiano e non lavorano nel
Nord-Ovest sono diminuiti da un ammontare di 16,10 unità fino ad un valore di
14,20 unità ovvero una riduzione di -1,90 unità pari a -11,80% tra il 2018 ed
il 2022. I giovani che non studiano e non lavorano nel Nord-Est è passato da un
ammontare di 14,70 unità nel 2018 fino ad un valore di 12,50 nel 2022 unità
ovvero una riduzione pari a -2,20 unità pari ad un valore di -14,97%. I giovani
che non studiano e non lavorano sono diminuiti nel Centro Italia da un
ammontare di 19,40 unità fino ad un valore di 15,30 unità ovvero pari ad un
ammontare di -4,10 unità pari ad un valore di -21,13% tra il 2018 ed il 2022. I
giovani che non studiano e non lavorano sono diminuiti nel Mezzogiorno da un
ammontare di 33,60 unità fino ad un valore di 27,90 unità ovvero pari ad un
valore di -5,70 unità pari ad un valore di -16,96% tra il 2018 ed il 2022. I
giovani che non studiano e non lavorano nel Sud Italia sono diminuiti da un
ammontare di 32,50 unità fino ad un valore di 26,90 unità ovvero pari ad un
valore di -5,60 unità pari ad un ammontare di -17,23% tra il 2018 ed il 2022. I
giovani che non studiano e non lavorano nelle Isole sono diminuiti da un ammontare
di 36,10 unità fino ad un valore di 30,10 unità ovvero pari ad un valore di
-6,00 unità pari ad un ammontare di -16,62% tra il 2018 ed il 2022. Il valore
dei giovani che non studiano e non lavorano è diminuito in tutte le
macroregioni italiane tra il 2018 ed il 2022.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito viene proposta una clusterizzazione con algoritmo k-Means
ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mostra la presenza di
due clusters ovvero:
- ·
Cluster
1:
Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Abruzzo, Marche, Friuli Venezia
Giulia, Lazio, Toscana, Molise, Umbria, Basilicata, Piemonte, Liguria,
Lombardia, Valle d’Aosta;
- ·
Cluster
2:
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Guardando alla composizione dei cluster
possiamo notare che il valore del cluster 2 tende a dominare il valore del
cluster 1 ovvero C2>C1. Nello specifico possiamo notare che il cluster 2 è
composto di quasi tutte le regioni meridionali con eccezione della Basilicata,
dell’Abruzzo e del Molise. Ne deriva pertanto che esiste un divario
significativo tra regioni del Centro-Nord Italia e regioni del Sud Italia per
valore dei giovani che non studiano e non lavorano.
Conclusioni.
Il valore dei giovani che non studiano e non lavorano è diminuito in tutte le regioni
italiane tra il 2018 ed il 2022. Le regioni nelle quali c’è stata una riduzione
significativa del valore dei NEET sono la Calabria con -21,67%, la Sardegna con
un valore di -22,46%, il Lazio con un valore di -23,42%, l’Umbria con -23,81% e
la Liguria con -25,25%. Il valore dei NEET tende ad essere elevato nelle
regioni meridionali caratterizzate da una minore domanda di lavoro e da una
minore offerta di formazione universitaria e professionale. È assai probabile
tuttavia che i valori reali, al netto dell’economia sommersa ed illegale, siano
assai più ridotti rispetto a quelli rilevanti, in quanto il lavoro nero risulta
essere molto diffuso nelle regioni meridionali. In ogni caso anche al netto del
lavoro nero, la situazione delle economie meridionali rimane arretrata. Infatti
è assai probabile che i giovani che non studiano e non lavorano abbiano
problemi ad inserirsi efficacemente nel mercato del lavoro e potrebbero
sperimentare forme di disoccupazione permanente e di sottosviluppo culturale,
umano e civile, non avendo accesso né a redditi né ad una conoscenza utile ad
interpretare l’esistente.
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