È diminuita del 34,9% in media per le regioni italiane
L’Istat
calcola la fruizione delle biblioteche. La fruizione delle biblioteche è
calcolata come la percentuale di persone di 3 anni e più che sono andate in
biblioteca almeno una volta nei 12 mesi precedenti l’intervista sul totale
delle persone di 3 anni e più. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2019
ed il 2022 per le regioni e le macro-regioni italiane.
Ranking delle regioni italiane per valore della fruizione delle
biblioteche nel 2022. Il Trentino Alto Adige è al
primo posto per valore della fruizione delle biblioteche con un valore pari a
26,6 unità, seguito dalla Valle d’Aosta con un valore di 20,8 e dalla Lombardia
con un valore di 15,7 unità. A metà classifica vi sono il Piemonte con un valore
di 10,6 unità, seguito dalle Marche con un valore di 10,4 unità e dalla Liguria
con un valore di 8,3 unità. Chiudono la classifica la Calabria con un valore di
5,2 unità, seguito dalla Puglia con 5,1 unità e dalla Sicilia con un valore di
4,4 unità.
Ranking delle regioni italiane per valore della variazione
percentuale della fruizione delle biblioteche tra il 2019 ed il 2022. La Campania è al primo posto per valore della variazione
percentuale della fruizione delle biblioteche tra il 2019 ed il 2022 con un
valore pari a -23,4% passando da 7,7 unità fino a 5,9 unità, segue il Trentino
Alto Adige con un valore pari a -24,9% pari ad una variazione da un ammontare
di 35,4 unità fino a 26,6 unità e dalle Marche con una variazione pari a -26,2%
pari ad una variazione da un ammontare di 14,1 unità fino ad un valore di 10,4
unità. A metà classifica vi sono la Calabria con un valore pari a -35%
equivalente ad una variazione da un ammontare di 8 unità fino ad un valore di
5,2 unità, seguita dalla Sicilia con -36,2% passando da 6,9 unità fino a 4,4
unità e dalla Valle d’Aosta con una variazione pario a -36,4% corrispondente ad
una variazione da un ammontare di 32,7 unità fino ad un valore di 20,8 unità. Chiudono
la classifica la Basilicata con una variazione pari a -44,8% pari ad una
variazione da un ammontare di 10,5 unità fino ad un valore di 5,8 unità,
seguita dall’Umbria con una variazione pari ad un ammontare di -46,3. In media
il valore della fruizione delle biblioteche tra il 2019 ed il 2022 è diminuito
del -34,9% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 15,9 unità fino
ad un valore di 10,3 unità.
Ranking delle macro-regioni italiane per valore della variazione percentuale della fruizione delle biblioteche tra il 2019 ed il 2022. Il Nord-Ovest è al primo posto per valore della variazione percentuale della fruizione delle biblioteche tra il 2019 ed il 2022 con una variazione pari ad un ammontare di -30,8% passando da un valore di 19,8 fino ad un valore di 13,7. Segue il Nord con una variazione pari ad un ammontare di -32,5% pari ad una riduzione da un ammontare di 20,6 unità fino ad un valore di 13,9 unità. Al terzo posto vi sono le Isole con una variazione pari a -34,1% passando da un ammontare di 9,1 unità fino ad un valore di 6 unità. Segue il Nord-Est con una variazione pari a -34,6% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 21,7 unità fino ad un valore di 14,2 unità. Segue il Centro con una variazione pari a -34,8% corrispondente ad una variazione da un valore di 14,1 unità fino a 9,2 unità. Il Sud Italia è al sesto posto con una variazione pari ad un ammontare di -34,9% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 8,6 unità fino ad un valore di 5,6. Chiude il Mezzogiorno con una variazione da un ammontare di 8,8 unità fino ad un valore di 5,7 unità ovvero pari ad una variazione di -35,2%.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means
ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due clusters
ovvero:
- ·
Cluster
1:
Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Sicilia, Calabria, Lazio,
Umbria, Liguria, Marche;
- ·
Cluster
2:
Lombardia, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli
Venezia Giulia, Piemonte, Toscana, Sardegna.
Considerando il valore
della media dei clusters possiamo notare che il valore del Cluster 2 risulta
essere superiore rispetto al valore del Cluster 1. Il Cluster 2 è composto
quasi esclusivamente da regioni del Centro-Nord con eccezione della Sardegna.
Le regioni del Cluster 1 sono essenzialmente coincidenti con le regioni
meridionali con l’eccezione del Lazio, della Liguria e delle Marche.
Conclusioni.
Il valore della fruizione delle biblioteche è diminuito in tutte le regioni e
macro-regioni italiane tra il 2019 ed il 2022. In media la fruizione delle biblioteche
è diminuita del 34,9%. Tuttavia è assai probabile che la riduzione del valore
della fruizione delle biblioteche sia connessa al potenziamento di internet e
dell’economia digitale. Infatti è possibile trovare su internet i libri, le
fonti e le citazioni che in passato era possibile rinvenire solo nelle
biblioteche. Tuttavia, la riduzione dell’utilizzo delle biblioteche deriva
anche dall’inefficiente utilizzo ed ammodernamento della rete delle biblioteche
italiane. Infatti le biblioteche non possono essere più considerate come dei
luoghi per trovare fonti librarie. Le biblioteche devono essere intesi come
degli hubs per gli studenti ed i lavoratori della conoscenza con significativo
investimento digitale e possibilità di ospitare anche start up che operano nei
settori del document management e della produzione editoriale con i nuovi
media. Le biblioteche devono quindi diventare luoghi per ospitare le opere
multimediali con attenzione anche al metaverso ed alle metodologie di
produzione della conoscenza anche attraverso l’intelligenza artificiale, ed i
big data. Occorre quindi finanziare dei progetti per la creazione di
biblioteche 4.0 che possano ospitare attraverso le nuove tecnologie delle opere
connesse al multiverso orientate alla formazione permanente della popolazione
offrendo non solo servizi fisici quanto anche digitali nella dimensione delle “phygital
libraries”.
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